venerdì 1 febbraio 2013

Presanella (dal monte Nero) EEA

Cima Presanella salendo dal rifugio Segantini attraverso la nuova via ferrata del monte Nero (EEA) 

DATA: 18 agosto 2012.

PARTENZA: Sulla SS.239 della Val Rendena (Trentino Alto Adige), scendiamo dal paese di Sant’Antonio di Mavignola in direzione Pinzolo per circa 700/800 metri, poi lasciamo la statale e prendiamo una stradina a destra con cartelli che indicano i laghi di Cornisello. Dopo 9 km arriviamo al bivio, dritto si prosegue per i laghi, noi saliamo a sinistra su carrozzabile, indicazioni per il rifugio Segantini, tralasciamo dopo poche decine di metri il CAI 211 che inizia alla nostra destra e proseguiamo per 1 km parcheggiando al ponte sul torrente Sarca che precede la malga Vallina d’Amola.



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Traccia reale del GPS sullo stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare 

ITINERARIO 1° giorno: Ponte q.2000 (Lasciamo l’auto e proseguiamo dopo il ponte per carrozzabile)     -     Deviazione q.2020 (Prima che la carrozzabile scenda alla malga Vallina d’Amola da dove parte anche la teleferica per il rifugio Segantini, noi saliamo a destra per sentiero CAI 211)   -   Ponte q.2052 (Siamo poco sopra la malga Vallina d’Amola, appena passato un ponte su un affluente del torrente Sarca, il sentiero si biforca: dritto è CAI 211B o sentiero “Michele Mattasoglio”, noi in salita con il CAI 211 o sentiero “Oscar Collini”)    -    Rifugio Segantini q.2373.

ITINERARIO 2° giorno: Rifugio Segantini q.2373 (Dietro il rifugio ci sono le buone indicazioni per la Presanella,inizialmente segnato con bolli bianco/rossi che in breve terminano, si continua seguendo dei piccoli ometti, direzione nord/ovest)   -    Inizio ferrata q.3074 (Dopo avere attraversato un ripido e ghiacciato tratto della Vedretta di monte Nero, inizia la ferrata che si mantiene a sud della Bocchetta di monte Nero e sale fino al crinale a q.3170 circa per poi scendere dalla parte opposta sulla Vedretta di Nardis Orientale)    -    Fine della ferrata q.3097 (Siamo scesi sulla Vedretta di Nardis Orientale caratterizzata da grossi macigni di granito sul ghiacciaio, i segni con bolli bianco/rossi sono molto sporadici come pure gli ometti. Procediamo con direzione nord/ovest paralleli la parete alla nostra destra che è il versante sud/ovest di monte Nero, poi giunti alla testata della valle s’inizia a risalire ripidamente aiutati da qualche bollo rosso fino al pianoro sommitale)    -   Bivacco Orobica q.3382 (Ci arriviamo dopo avere percorso un breve tratto attrezzato che ci aveva fatto perdere quota. Dal bivacco la vetta è ben visibile, la raggiungiamo cercando di stare sulla parte alta del crinale sempre caratterizzata da grossi massi di granito, segni assenti)    -    Presanella q.3558 (Grande croce di vetta e libro delle firme, ora ripercorriamo lo stesso itinerario dell’andata fino all’auto)    -    Bivacco Orobica q.3382     -    Ferrata q.3097    -    Ferrata q.3074    -    Rifugio Segantini q.2373    -    Ponte q.2052     -     Deviazione q.2020    -    Ponte q.2000


DISLIVELLO TOTALE: 1900 metri
QUOTA MASSIMA: Presanella q.3558
LUNGHEZZA: 15,5 km
DIFFICOLTA : EEA

TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Ponte q.2000
0,00
Deviazione q.2020   
0,04
Ponte q.2052    
0,08
Rifugio Segantini
0,50
Ferrata q.3074   
2,08
Ferrata q.3097
2,28
Bivacco Orobica
3,57
Presanella
4,40
Bivacco Orobica
/
Ferrata q.3097
/
Ferrata q.3074   
/
Rifugio Segantini
8,40
Ponte q.2052    
/
Deviazione q.2020   
/
Ponte q.2000
9,30

NOTE:





Sentieri



-Salita effettuata pernottando al rifugio Segantini 

-Materiale: imbrago basso e set da ferrata,ramponi,picozza.

-I ramponi sono stati messi solo alla Vedretta di monte Nero, il tratto è breve ma molto ghiacciato e ripido. Nella Vedretta di Nardis Orientale il ghiacciaio rimane sempre sotto i grossi massi e s’intravvede appena.

-L’ascesa alla vetta della Presanella attraverso monte Nero, ripercorre la nuova ferrata inaugurata nel 2012 e che si sviluppa stando spostata rispetto alla Bocchetta di monte Nero che notoriamente scaricava grosse quantità di sassi.

-Il bivacco Orobica è una piccola costruzione di sasso in buone condizioni, all’interno 3 posti letto con materassi e coperte più il tavolo.

-Anche il ritorno, seppur in discesa, non è da sottovalutare a causa della stanchezza accumulata



Ponte q.2000
(Lasciamo l’auto e proseguiamo dopo il ponte per carrozzabile)
Ponte q.2000
(Lasciamo l’auto e proseguiamo dopo il ponte per carrozzabile)
Ponte q.2000
(Lasciamo l’auto e proseguiamo dopo il ponte per carrozzabile)
Mucche sul torrente Sarca
Ponte q.2052
(Siamo poco sopra la malga Vallina d’Amola, appena passato un ponte su un affluente del torrente Sarca, il sentiero si biforca: dritto è CAI 211B o sentiero “Michele Mattasoglio”, noi in salita con il CAI 211 o sentiero “Oscar Collini”)  
Ponte q.2052
(Siamo poco sopra la malga Vallina d’Amola, appena passato un ponte su un affluente del torrente Sarca, il sentiero si biforca: dritto è CAI 211B o sentiero “Michele Mattasoglio”, noi in salita con il CAI 211 o sentiero “Oscar Collini”) 

Con il CAI 211 o sentiero “Oscar Collini”
Con il CAI 211 o sentiero “Oscar Collini”
Rifugio Segantini
Rifugio Segantini
Rifugio Segantini
Rifugio Segantini

Rifugio Segantini
Rifugio Segantini
Rifugio Segantini
Rifugio Segantini
Rifugio Segantini
Rifugio Segantini

Dolomiti del Brenta all’alba
Dolomiti del Brenta all’alba
Dolomiti del Brenta all’alba

Dal rifugio Segantini alla Bocchetta del monte Nero
Dal rifugio Segantini alla Bocchetta del monte Nero
Dal rifugio Segantini alla Bocchetta del monte Nero
Dal rifugio Segantini alla Bocchetta del monte Nero
Dal rifugio Segantini alla Bocchetta del monte Nero
Dal rifugio Segantini alla Bocchetta del monte Nero

Dal rifugio Segantini alla Bocchetta del monte Nero
Sulla Vedretta del monte Nero in prossimità dell’inizio della ferrata
Sulla Vedretta del monte Nero in prossimità
dell’inizio della ferrata
Sulla Vedretta del monte Nero in prossimità
dell’inizio della ferrata
Inizio ferrata q.3074 (Dopo avere attraversato un ripido e ghiacciato tratto della Vedretta di monte Nero, inizia la ferrata che si mantiene a sud della Bocchetta di monte Nero e sale fino al crinale a q.3170 circa per poi scendere dalla parte opposta sulla Vedretta di Nardis Orientale)    
Inizio ferrata q.3074 (Dopo avere attraversato un ripido e ghiacciato tratto della Vedretta di monte Nero, inizia la ferrata che si mantiene a sud della Bocchetta di monte Nero e sale fino al crinale a q.3170 circa per poi scendere dalla parte opposta sulla Vedretta di Nardis Orientale) 

Sulla ferrata che risale dalla Vedretta del monte Nero
Sulla ferrata che risale dalla Vedretta del monte Nero
Sulla ferrata che risale dalla Vedretta del monte Nero
Sulla ferrata che risale dalla Vedretta del monte Nero
Sulla ferrata che risale dalla Vedretta del monte Nero
Sulla ferrata che risale dalla Vedretta del monte Nero

Sulla ferrata che risale dalla Vedretta del monte Nero, siamo sul punto alto a q.3170 circa.
Sulla ferrata che risale dalla Vedretta del monte Nero, siamo sul punto alto a q.3170 circa.
Sulla ferrata che risale dalla Vedretta del monte Nero, siamo sul punto alto a q.3170 circa.
La ferrata scende dalla parte opposta sulla
Vedretta di Nardis Orientale 
La ferrata scende dalla parte opposta sulla
Vedretta di Nardis Orientale 
La ferrata scende dalla parte opposta sulla
Vedretta di Nardis Orientale 

La ferrata scende dalla parte opposta sulla
Vedretta di Nardis Orientale 
La ferrata scende dalla parte opposta sulla
Vedretta di Nardis Orientale 
Fine della ferrata q.3097 (Siamo scesi sulla Vedretta di Nardis Orientale caratterizzata da grossi macigni di granito sul ghiacciaio, i segni con bolli bianco/rossi sono molto sporadici come pure gli ometti. Procediamo con direzione nord/ovest paralleli la parete alla nostra destra che è il versante sud/ovest di monte Nero, poi giunti alla testata della valle s’inizia a risalire ripidamente aiutati da qualche bollo rosso fino al pianoro sommitale)
Vedretta di Nardis Orientale (alla testata della valle s’inizia a risalire ripidamente aiutati da qualche bollo rosso fino al pianoro sommitale) 
Pianoro sommitale dopo essere risaliti dalla
Vedretta di Nardis Orientale 
Pianoro sommitale dopo essere risaliti dalla
Vedretta di Nardis Orientale (panorama sul Carè Alto)

Zoomata sul Carè Alto a sinistra, e il Corno di Cavento.
Attraversiamo il pianoro sommitale dopo essere risaliti dalla Vedretta di Nardis Orientale 
Ci appare il bivacco Orobica e la vetta della Presanella
Tratti attrezzati precedono l’arrivo al bivacco Orobica facendoci perdere inizialmente quota.
Tratti attrezzati precedono l’arrivo al bivacco Orobica facendoci perdere inizialmente quota.



Tratti attrezzati precedono l’arrivo al bivacco Orobica facendoci perdere inizialmente quota.
Tratti attrezzati precedono l’arrivo al bivacco Orobica facendoci perdere inizialmente quota.
Tratti attrezzati precedono l’arrivo al bivacco Orobica facendoci perdere inizialmente quota.
Tratti attrezzati precedono l’arrivo al bivacco Orobica facendoci perdere inizialmente quota.
Il bivacco Orobica
Il bivacco Orobica

Il bivacco Orobica
Il bivacco Orobica
Lasciamo il bivacco Orobica e risaliamo
alla vetta della Presanella
Lasciamo il bivacco Orobica e risaliamo
alla vetta della Presanella
Arrivo alla vetta
Arrivo alla vetta

Arrivo alla vetta
Presanella q.3558
Presanella q.3558
Presanella q.3558
Presanella q.3558
Presanella q.3558