mercoledì 1 luglio 2015

Dal fosso dell’Eremo a La Montagnola (ritorno dal monte Batcioc) EE

Lungo e solitario itinerario fino alla anonima cima de La Montagnola nel comprensorio del monte Nerone, il ritorno per il monte Batcioc è completamente fuori sentiero.

DATA: 15 maggio 2015

PARTENZA: Con la superstrada E45 Cesena-Roma si esce a Città di Castello e si prende la strada principale di Apecchio SP 237 arrivando a Piobbico (circa 40 km), attraversiamo il paese in direzione di Acqualagna e dopo circa 2,2 km dopo il ponte sul fiume Candigliano c’è la nostra partenza.




Stralcio della carta scala 1:25000 Monte Nerone (comunità montana del Catria e del Nerone) - Coordinamento editoriale e realizzazione di Maurizio Bolognini Comunicazione

ITINERARIO: SP 237 q.326 (Oltrepassato il ponte sul fiume Candigliano, iniziamo prendendo il CAI 208 ex CAI 8 a destra in discesa, cartello indica il fosso dell’Eremo)  –  Ponte q.321 (Piccolo ponticello di cemento sul fosso dell’Eremo)  –  Cancello q.332  –   Edificio q.322 (Abbandonato)  –  Ponte q.327 (Ponticello di cemento)   –   Palestra di roccia q.336 (Un ponte di legno alla nostra destra porta sotto le pareti di roccia con numerose vie d’arrampicata)  –   Bivio q.340 (Cartelli assenti: dritto il sentiero prosegue parallelo al fosso dell’Eremo, noi risaliamo a sinistra)  –  Eremo di Santa Maria Morimondo q.355 (Dell’antico eremo datato XI secolo rimangono solo i ruderi di poche mura, lo oltrepassiamo e il CAI 208 ex CAI 8 nel proseguo si riporta al fosso dell’Eremo, lo seguiamo fedelmente guadandolo numerose volte)  –  Rudere q.405 (Rimangono solo pochi muri)   –   Incrocio q.411 (Cartelli assenti: dritto il sentiero prosegue parallelo al fosso d’acqua, a destra sale con segni gialli, noi teniamo il CAI 208 che scende a sinistra e guadato il fosso dell’Eremo risale dalla parte opposta)   –   Bivio q.411 (Cartelli assenti: a destra non è segnato, teniamo il CAI 208 a sinistra)   –   Bivio q.416 (Cartelli assenti: a sinistra non è segnato, teniamo il CAI 208 a destra)   –   Baciardi q.521 (Un casotto preannuncia l’arrivo al piccolo paese di Baciardi, lo possiamo aggirare con larga mulattiera o entrare tra le case, in ogni modo si oltrepassa la chiesa e risalendo ci innestiamo sulla strada asfaltata, dalla parte opposta inizia il sentierino CAI 208 ex CAI 12 in salita nel bosco che prendiamo)   –   Bivio q.548 (Cartelli assenti e il bivio è poco intuitivo, passa inosservato: lasciamo il CAI 208 ex CAI 12 che prosegue  a destra in leggera discesa, noi non ci possiamo sbagliare perché proseguiamo sul sentiero evidente in salita che comunque ha segni CAI senza numerazione)   –  Sterrata q.760 (Stiamo aggirando il versante ovest della cima di Monticello, il sentiero pochi minuti prima si è allargato e ora si innesta nella larga sterrata CAI 208/A ex CAI 16, noi la teniamo a sinistra in salita)    – Sella q.782 (La sterrata scavalla la sella e ora scendiamo dalla parte opposta)  –   Carrozzabile q.688 (Al termine della discesa ci innestiamo sulla curva a U di una carrozzabile, il CAI 208/A ex CAI 16  la tiene a sinistra, noi la prendiamo a destra in salita)  –   Bivio q.777 (La carrozzabile si biforca, innesto sul CAI 221 ex CAI 18, segni e cartelli assenti, dritto a sinistra scende, noi dritto a destra in salita)    –   Bivio q.984 (La carrozzabile sta risalendo a tornanti sotto le pareti rocciose del monte Cimaio, sulla curva a gomito ignoriamo a destra un largo sentiero)   –   Bivio q.1022 (Come nel bivio precedente, sulla curva a gomito della carrozzabile, a destra inizia un largo sentiero che ignoriamo)    –    Fonte Acqua Ghiacciata q.1104 (Fonte/abbeveratoio, la carrozzabile CAI 221 ex CAI 18 si riduce a largo sentiero)   –   Casciaia dei Mochi  q.1182 (Il largo sentiero termina, raggiungiamo il piccolo rifugio sempre chiuso risalendo a vista il verde pendio, il CAI 18 prosegue dietro l’edificio su sterrata, segni assenti)    –    Asfaltata q.1194 (Innesto su stradina asfaltata, la teniamo a destra in salita, in seguito potremo notare che su ogni curva è posto un cippo che indica il numero del tornante con la quota)    –    Cippo q.1314 (Cippo in ricordo di un incidente aereo avvenuto nel 1950, è posizionato sul terzo tornante)   –   Deviazione q.1390 (Arrivati sul primo tornante indicato da un piccolo cippo, lasciamo l’asfaltata e risaliamo a sinistra il verde pendio, a vista e senza traccia obbligata con direzione ovest, per raggiungere la cima de La Montagnola)   –  La Montagnola q.1486 (Qualche anno fa c’era una piccola area recintata con anemometro, ora non c’è niente. Dalla verde cima scendiamo a vista nella prateria per riportarci alla sottostante stradina asfaltata, direzione nord/ovest, possiamo prendere come riferimento i vistosi ripetitori del monte Nerone)   –  Asfaltata q.1350 (Ci reinnestiamo sulla stradina asfaltata, la teniamo a destra in leggera salita)   –   Deviazione q.1388 ( (Lasciamo la stradina asfaltata, andiamo a sinistra entrando nel bosco sul sentiero forestale CAI 208 ex CAI 12, segni ma cartelli assenti)   –   Ranco Moro q.1370 (Il sentiero forestale termina, ora il CAI 208 ex CAI 12 inizia a percorrere il verde crinale panoramico di Ranco Moro, direzione nord)    –   Bivio q.1085 (Il crinale è terminato e ora stiamo scendendo il verde pendio, traccia e segni poco evidenti, comunque sempre con direzione nord, arriviamo al bivio con vecchio cartello sbiadito che indica a sinistra il sentierino per andare alla grotta delle Tassare, teniamo il CAI 2028 ex CAI 12 in discesa che in breve vira a destra a mezzacosta, nord/est per poi inoltrarsi nel bosco)   –   Bivio q.775 (Siamo nel bosco, bivio poco evidente e cartelli assenti: a destra c’è il sentiero CAI 208/A ex CAI 16 evidenziato da segni rossi che conduce in direzione del Monticello, teniamo il nostro CAI 208 ex CAI 12 in discesa nel bosco)    –   Bivio q.660 (Bivio poco evidente a un minuto dal precedente, cartelli assenti: dritto in discesa il CAI 208 ex CAI 12 in breve esce dal bosco in una piccola radura, noi andiamo a sinistra sul CAI 215 ex CAI 16 inizialmente in falsopiano, poi comincia a salire ripidamente, segni rossi sporadici, direzione ovest)   –   Bivio q.815 (Cartelli assenti: al termine della ripida salita nel bosco il sentiero si biforca, dritto a sinistra è ex CAI 15, noi scendiamo a destra che è CAI 215 e CAI 213/A ex CAI 13, su sentierino ripido e detritico nel fitto bosco, sporadici segni rossi)   –  Bivio q.700 (Cartelli assenti al termine della ripida discesa, a destra c’è il sentiero CAI 215 ex CAI 14 per la grotta del Borghetto, teniamo il CAI 213 ex CAI 13 a sinistra)  –  Fosso del Presale q.655 (Attraversiamo il fosso sopra il muro di contenimento, dalla parte opposta scendiamo poco sotto dove troviamo una presa d’acqua e il sentiero CAI 213 che corre parallelo a grosse tubazioni. In seguito percorriamo un fatiscente camminamento di tavoloni di legno instabili nella parete di roccia, poi una bella cengia finita la quale il CAI 213 si allarga a forestale)    –  Asfaltata q.545 (Innesto sulla strada asfaltata, andiamo a destra e dopo poche decine di metri c’è il bivio e un cimitero, quindi lasciamo la strada principale e andiamo a sinistra, un grande cartello indica “San Lorenzo”)    –    Chiesa di San Lorenzo q.535 (Risalente al XIII secolo e restaurata. Deviazione: poche decine di metri prima di arrivarci, risaliamo a sinistra a ritroso su esile traccia non segnata puntando al grande traliccio dell’Enel, poi iniziamo a percorrere il crinale in ripida salita con direzione nord ostacolati da fastidiosi e pungenti pini mughi)   –    Monte Batcioc q.624 (Sul promontorio panoramico è posta una bandiera, ora si prosegue sulla dorsale con direzione nord/ovest, senza traccia e ostacolati da una fitta e fastidiosa boscaglia, dobbiamo perdere quota perché non è possibile stare sul punto più alto)   –   Quota 520 (Siamo riusciti a riportarci sul crinale fuori  dal bosco dove troviamo una vecchia recinzione che seguiamo fedelmente, sempre ostacolati da bassa vegetazione pungente)    –    Cima q.500 (La recinzione risale ripidamente un promontorio aguzzo quotato 500 m da IGM e termina, oltre il quale c’è un salto nel vuoto e non è possibile procedere. Torniamo sui nostri passi fino alla sottostante sella che precedeva la cima, poi scendiamo a destra ripidamente nel fitto bosco senza punti di riferimento tenendo la direzione nord-nord/ovest. Terminata la discesa raggiungiamo il fiume Candigliano che seguiamo rigorosamente a destra mantenendo la nostra direzione in vista della SP 237)   –   Ponte q.321 (Chiudiamo l’anello)   –  SP 237 q.326.

DISLIVELLO TOTALE: 1550 m
QUOTA MASSIMA: La Montagnola q.1486
LUNGHEZZA: 21 km
DIFFICOLTA: EE


NOTE:





Sentieri



 - Facciamo riferimento alla carta topografica scala 1:25000 Monte Nerone (Comunità montana del Catria e del Nerone) che utilizza la vecchia numerazione della sentieristica CAI
 
- Tutta la sentieristica CAI del comprensorio del monte Nerone è generalmente scadente, segni sporadici e priva di cartelli.

- Il ritorno attraverso il Monte Batcioc lo devono fare solo escursionisti esperti, dotati di bussola o GPS. La dorsale la dobbiamo percorrere a vista ostruita da fastidiosi arbusti che ci fanno perdere molto tempo, a tratti non danno punti di riferimento, quindi se non si hanno capacità a percorrere terreni “selvaggi” e a “ravanare” nella vegetazione è meglio astenersi perché potrebbe seriamente compromettere il giro.

- Le quote riportate nei cippi posizionati sui tornanti della  stradina asfaltata che risale verso La Montagnola sono errate.


Fonti

- Fonte dell’Acqua Ghiacciata sul ex CAI 18 che precede l’arrivo a Casciaia dei Mochi.



TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
TEMPI RILEVATI:
Tempo
Totale (ore)
SP 237
0,00
Casciaia dei Mochi
2,49
Ponte q.321
0,01
Asfaltata q.1194
2,52
Cancello q.332
0,03
Cippo q.1314
3,12
Edificio q.322
0,06
Deviazione q.1390
3,23
Ponte q.327
0,07
La Montagnola
3,33
Palestra di roccia
0,12
Asfaltata q.1350
3,44
Bivio q.340
0,13
Deviazione q.1388
3,48
Eremo S.M. Morimondo
0,14
Ranco Moro
/
Rudere q.405
0,46
Bivio q.1085
4,13
Incrocio q.411
0,49
Bivio q.775
4,42
Bivio q.411
0,51
Bivio q.660
4,43
Bivio q.416
0,52
Bivio q.815
4,56
Baciardi q.521
1,05
Bivio q.700
5,10
Bivio q.548
/
Fosso del Presale
5,20
Sterrata q.760
1,36
Asfaltata q.545
5,45
Sella q.782
1,40
Chiesa di San Lorenzo
5,47
Carrozzabile q.688
1,46
Monte Batcioc
6,00
Bivio q.777
1,59
Quota 520
/
Bivio q.984
2,25
Cima q.500
6,55
Bivio q.1022
2,30
Ponte q.321
/
Fonte Acqua Ghiacciata
2,40
SP 237
7,45





SP 237 q.326 (Oltrepassato il ponte sul fiume Candigliano, iniziamo prendendo il CAI 208 ex CAI 8 a destra in discesa, cartello indica il fosso dell’Eremo)
SP 237 q.326 (Oltrepassato il ponte sul fiume Candigliano, iniziamo prendendo il CAI 208 ex CAI 8 a destra in discesa, cartello indica il fosso dell’Eremo)   
CAI 208
Edificio q.322 (Abbandonato)   
Ponte q.327 (Ponticello di cemento)
Bivio q.340 (Cartelli assenti: dritto il sentiero prosegue parallelo al fosso dell’Eremo, noi risaliamo a sinistra) 

Eremo di Santa Maria Morimondo (Dell’antico eremo datato XI secolo rimangono solo i ruderi di poche mura)

Il CAI 208 nel proseguo si riporta al fosso dell’Eremo iniziando a guadarlo numerose volte

Fosso dell’Eremo
CAI 208
Rudere q.405 (Rimangono solo pochi muri)
CAI 208

CAI 208
CAI 208
Un casotto preannuncia l’arrivo al piccolo paese di Baciardi
Al piccolo paese di Baciardi
Al piccolo paese di Baciardi
Al piccolo paese di Baciardi

La chiesa di Baciardi
Baciardi q.521 (Ci innestiamo sulla strada asfaltata, dalla parte opposta inizia il sentierino CAI 208 ex CAI 12 in salita nel bosco che prendiamo) 
Sul sentiero con qualche segno CAI senza numerazione
Verso la Sella q.782
Carrozzabile q.688 (Al termine della discesa ci innestiamo sulla curva a U di una carrozzabile, la teniamo a destra in salita)
Bivio q.777
(La carrozzabile si biforca, innesto sul CAI 221 ex CAI 18, segni e cartelli assenti, dritto a sinistra scende, noi dritto a destra in salita)   

La carrozzabile sta risalendo a tornanti sotto le pareti rocciose del monte Cimaio
Le pareti rocciose del monte Cimaio
Fonte Acqua Ghiacciata q.1104 (Fonte/abbeveratoio)
La carrozzabile CAI 221 ex CAI 18 si riduce a largo sentiero
Casciaia dei Mochi  (Il largo sentiero termina, raggiungiamo il piccolo rifugio sempre chiuso risalendo a vista il verde pendio)
Casciaia dei Mochi 

Asfaltata q.1194 (Innesto su stradina asfaltata)
Stradina asfaltata
Stradina asfaltata
Stradina asfaltata (Panorama sul monte Cimaio)
Panorama sul monte Cimaio

Cippo q.1314 (Cippo in ricordo di un incidente aereo avvenuto nel 1950, è posizionato sul terzo tornante)
Deviazione q.1390 (Arrivati sul primo tornante indicato da un piccolo cippo, lasciamo l’asfaltata e risaliamo a sinistra il verde pendio, a vista e senza traccia obbligata con direzione ovest, per raggiungere la cima de La Montagnola)   
Risaliamo il verde pendio, a vista e senza traccia obbligata con direzione ovest, per raggiungere la cima de La Montagnola
Risaliamo il verde pendio, a vista e senza traccia obbligata con direzione ovest, per raggiungere la cima de La Montagnola
La Montagnola q.1486 (Panorama verso il monte Nerone)

La Montagnola q.1486 (Zoomata sui ripetitori del monte Nerone)
La Montagnola q.1486 (Dalla verde cima scendiamo a vista nella prateria per riportarci alla sottostante stradina asfaltata, direzione nord/ovest, possiamo prendere come riferimento i vistosi ripetitori del monte Nerone) 
Arrivo all’Asfaltata q.1350
Sul sentiero forestale CAI 208 ex CAI 12
Ranco Moro q.1370 (Il sentiero forestale termina, ora il CAI 208 ex CAI 12 inizia a percorrere il verde crinale panoramico di Ranco Moro, direzione nord) 
Il verde crinale panoramico di Ranco Moro

Il verde crinale panoramico di Ranco Moro
Il crinale è terminato e ora stiamo scendendo il verde pendio
CAI 208 ex CAI 12
Bivio q.660 (Bivio poco evidente a un minuto dal precedente, cartelli assenti: dritto in discesa il CAI 208 ex CAI 12 in breve esce dal bosco in una piccola radura, noi andiamo a sinistra sul CAI 215 ex CAI 16 inizialmente in falsopiano, poi comincia a salire ripidamente, segni rossi sporadici, direzione ovest)  
Sul CAI 215 ex CAI 16
Bivio q.815 (Cartelli assenti: al termine della ripida salita nel bosco il sentiero si biforca, dritto a sinistra è ex CAI 15, noi scendiamo a destra che è CAI 215 e CAI 213/A ex CAI 13, su sentierino ripido e detritico nel fitto bosco, sporadici segni rossi)   

Bivio q.700 (Cartelli assenti al termine della ripida discesa, a destra c’è il sentiero CAI 215 ex CAI 14 per la grotta del Borghetto, teniamo il CAI 213 ex CAI 13 a sinistra)  

Fosso del Presale q.655
(Attraversiamo il fosso sopra il muro di contenimento) 

Fosso del Presale q.655 (Poco sotto troviamo una presa d’acqua e il sentiero CAI 213 ex CAI 13 che corre parallelo a grosse tubazioni) 

Il sentiero CAI 213 che corre parallelo a grosse tubazioni

Il sentiero CAI 213 che corre parallelo a grosse tubazioni

In seguito percorriamo un fatiscente camminamento di tavoloni di legno instabili nella parete di roccia


In seguito percorriamo un fatiscente camminamento di tavoloni di legno instabili nella parete di roccia
Poi una bella cengia
Dopo la cengia il  CAI 213 si allarga a forestale 
Vista sul paese di Baciardi
Asfaltata q.545 (Lasciamo la strada principale e andiamo a sinistra, un grande cartello indica “San Lorenzo”)
Cimitero presso l’Asfaltata q.545

Maestà
Asfaltata q.545 (Lasciamo la strada principale e andiamo a sinistra, un grande cartello indica “San Lorenzo”)
Chiesa di San Lorenzo q.535
(Risalente al XIII secolo e restaurata)  
Chiesa di San Lorenzo q.535
(Risalente al XIII secolo e restaurata)   
Chiesa di San Lorenzo (Deviazione: poche decine di metri prima di arrivarci, risaliamo a sinistra a ritroso su esile traccia non segnata puntando al grande traliccio dell’Enel, poi iniziamo a percorrere il crinale in ripida salita con direzione nord ostacolati da fastidiosi e pungenti pini mughi)  
Chiesa di San Lorenzo (Deviazione: poche decine di metri prima di arrivarci, risaliamo a sinistra a ritroso su esile traccia non segnata puntando al grande traliccio dell’Enel, poi iniziamo a percorrere il crinale in ripida salita con direzione nord ostacolati da fastidiosi e pungenti pini mughi)  

Iniziamo a percorrere il crinale in ripida salita con direzione nord ostacolati da fastidiosi e pungenti pini mughi
Monte Batcioc q.624
(Sul promontorio panoramico è posta una bandiera)
Monte Batcioc q.624
(Ora si prosegue sulla dorsale con direzione nord/ovest) 
Si prosegue sulla dorsale con direzione nord/ovest, senza traccia e ostacolati da una fitta e fastidiosa boscaglia, dobbiamo perdere quota perché non è possibile stare sul punto più alto.
La dorsale la dobbiamo percorrere a vista ostruita da fastidiosi arbusti che ci fanno perdere molto tempo
La dorsale la dobbiamo percorrere a vista ostruita da fastidiosi arbusti che ci fanno perdere molto tempo

La dorsale la dobbiamo percorrere a vista ostruita da fastidiosi arbusti che ci fanno perdere molto tempo
La vecchia recinzione che troviamo a circa q.520
Troviamo una vecchia recinzione che seguiamo fedelmente, sempre ostacolati da bassa vegetazione pungente.   
Troviamo una vecchia recinzione che seguiamo fedelmente, sempre ostacolati da bassa vegetazione pungente.