martedì 10 gennaio 2017

Ferrata dei Finanzieri e Sentiero Lino Pederiva (EEA)

La difficile ferrata dei Finanzieri al Colac (Gruppo della Marmolada) unita al sentiero attrezzato Lino Pederiva.

DATA: 11 agosto 2016

PARTENZA: Da Canazei (Trentino Alto Adige), prendiamo la SS.641 per il passo Fedaia arrivando dopo circa 2,5 km a Alba di Canazei dove parcheggiamo. Con la funivia del Ciampac risaliamo fino la stazione a monte.




Stralcio della mappa interattiva Kompass dal sito  http://www.kompass.de/touren-und-regionen/wanderkarte/

ITINERARIO: Funivia del Ciampac q.2160 (Usciamo dalla stazione a monte e davanti a noi ci sono le praterie del Ciampac con l’omonimo rifugio e piste da sci invernali. La nostra meta è la cima del Colac, il massiccio roccioso alla nostra sinistra. Iniziamo scendendo la carrozzabile di servizio a sinistra che passa dietro la seggiovia che è anche CAI 644)      Deviazione q.2112 (Lasciamo la carrozzabile, scendiamo a destra su sterrato per raggiungere il piccolo laghetto artificiale, lo costeggiamo tenendolo alla nostra destra e iniziamo a risalire il pendio detritico purtroppo invaso da numerose tracce che potrebbero confondere, segni assenti, direzione est)     Ferrata dei Finanzieri q.2188 (Iniziano i cavi d’acciaio utili più come corrimano che per reale necessità, in breve terminano e si continua per traccia in salita a zig-zag che ci conduce a un lungo traverso su placche di roccia dove ritroviamo i cavi e alcune staffe fino al punto cruciale della ferrata, una salita verticale e in forte esposizione con staffe di metallo. Al termine, la ferrata continua meno impegnativa ma molto ariosa fino la crestina terminale e alla croce di vetta)        Colac q.2715 (Croce sulla minuscola ed esposta cima. Torniamo sui nostri passi per pochi metri percorrendo la crestina e scendiamo a destra per canale attrezzato con cavo d’acciaio che senza grandi difficoltà ci fa perdere quota)      Forcia Neigra q.2509 (Dopo la lunga discesa nel canalone detritico, cambiamo direzione e cominciamo a percorrere un bel sentiero a mezzacosta nel verde pendio che salendo gradualmente ci accompagna fino la sella della Forcia Neigra. Innesto sul CAI 613: se scavalliamo nel versante opposto, il CAI 613 ci fa scendere nella vallata del Ciampac riportandoci alla funivia, noi teniamo il CAI 613 sul nostro versante che si mantiene a mezzacosta, direzione sud/est)    –    Bivio q.2453 (Cartelli: a sinistra scende il CAI 646 per la Val Contrin e Alba, continuiamo sul CAI 613 verso il passo San Nicolò)   –    Forcella q.2463 (Stretta forcella dopo essere risaliti dal bivio precedente, il sentiero continua a mezzacosta con direzione sud)   –    Bivio q.2378 (Cartelli: a sinistra in breve si arriva al passo di San Nicolò con l’omonimo rifugio, andiamo a destra sul CAI 613/B iniziando a percorrere il sentiero attrezzato Lino Pederiva che si sviluppa a mezzacosta passando sotto il versante meridionale del Sas de Ròces)      Bivio q.2400 (Il CAI 613/B non più attrezzato sta percorrendo una sottile cresta, a destra una traccia non segnata scavalla il crinale e ci può fare accorciare il giro facendoci scendere nella valle del Ciampac, noi andiamo dritto e in breve iniziamo a risalire ripidamente il promontorio che sovrasta Sella Brunech)      Sella Brunech q.2428 (Risaliti sul promontorio quotato 2490 da IGM, si scende alla vicina e larga Sella Brunech, la potevamo già vedere in precedenza perché ci sono gli impianti di risalita. Passiamo dietro la seggiovia proveniente dalla conca del Ciampac dove il CAI 613 conduce verso il Buffaure, e arrivati sul punto basso dove c’è la seggiovia Orsa Maggiore, scendiamo a destra con il CAI 644 su carrozzabile di servizio)     Bivio q.2352 (Cartelli: a destra c’è la traccia che ci riporta sul sentiero Pederiva, continuiamo in discesa sulla stradina di servizio o a vista tagliando per prati)   –   Rifugio Tobià del Jagher q.2170 (Aggiriamo a sinistra il grande rifugio dal quale proviene la carrozzabile di servizio, dopo pochi metri a sinistra sale il CAI 645, andiamo dritto verso la vicina funivia)      Funivia del Ciampac q.2160.  

DISLIVELLO TOTALE: 950 m
QUOTA MASSIMA: Colac q.2715
LUNGHEZZA: 8,8 km
DIFFICOLTA: EEA

 
NOTE:



Sentieri



- La Ferrata dei Finanzieri, generalmente abbastanza frequentata, è di difficoltà medio/alta, attrezzata con cavo e staffe di metallo bisogna prestare attenzione alle scariche di sassi.
- Il sentiero ferrato Lino Pederiva è attrezzato solo nella parte centrale della via, pochi cavi d’acciaio utili solo come corrimano.
- Arrivati alla Forcia Neigra, possiamo evitare di fare il sentiero Lino Pederiva e chiudere subito il giro scendendo nella conca del Ciampac.


Fonti
- Fonte al rifugio Tobià del Jagher.
 

TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Funivia del Ciampac
0,00
Deviazione q.2112
0,04
Ferrata Finanzieri
0,18
Colac
2,25
Forcia Neigra
3,25
Bivio q.2453
3,32
Forcella q.2463
/
Bivio q.2378
3,52
Bivio q.2400
4,42
Sella Brunech
5,05
Bivio q.2352
5,10
Rifugio Tobià del Jagher
5,28
Funivia del Ciampac
5,33

  


Funivia del Ciampac q.2160 (Usciamo dalla stazione a monte e davanti a noi ci sono le praterie del Ciampac con l’omonimo rifugio e piste da sci invernali)
Funivia del Ciampac q.2160 (Usciamo dalla stazione a monte e davanti a noi ci sono le praterie del Ciampac con l’omonimo rifugio e piste da sci invernali)
La nostra meta è la cima del Colac, il massiccio roccioso alla nostra sinistra.
Iniziamo scendendo la carrozzabile di servizio a sinistra che passa dietro la seggiovia che è anche CAI 644
Deviazione q.2112 (Lasciamo la carrozzabile, scendiamo a destra su sterrato per raggiungere il piccolo laghetto artificiale)
Il percorso fatto dall’uscita della funivia

Ferrata dei Finanzieri q.2188 (Iniziano i cavi d’acciaio utili più come corrimano che per reale necessità)
In breve i cavi terminano, si continua per traccia in salita
Lungo traverso su placche di roccia
Lungo traverso su placche di roccia

Lungo traverso su placche di roccia
Lungo traverso su placche di roccia
Ferrata dei Finanzieri
Particolare della staffa
Ferrata dei Finanzieri
Ferrata dei Finanzieri

Inizio della salita verticale e in forte esposizione con staffe
Salita verticale e in forte esposizione con staffe di metallo
Salita verticale e in forte esposizione con staffe di metallo
Ferrata dei Finanzieri
Ferrata dei Finanzieri

Ferrata dei Finanzieri (Panorama sul Sasso Lungo e Sasso Piatto)
Ferrata dei Finanzieri (Panorama sul Piz Boè)
Ferrata dei Finanzieri
Ferrata dei Finanzieri

Colac q.2715
Colac q.2715 (Panorama sulla Marmolada e il Gran Vernel)
Colac q.2715 (Zoomata sulla vetta della Marmolada)

Colac q.2715 (Scendiamo a destra per canale attrezzato con cavo d’acciaio che senza grandi difficoltà ci fa perdere quota)
Discesa dal Colac
Discesa dal Colac
Discesa dal Colac
Discesa dal Colac

Dopo la lunga discesa nel canalone detritico, cambiamo direzione e cominciamo a percorrere un bel sentiero a mezzacosta
Dopo la lunga discesa nel canalone detritico, cambiamo direzione e cominciamo a percorrere un bel sentiero a mezzacosta
Sentiero a mezzacosta nel verde pendio che salendo gradualmente ci accompagna fino la sella della Forcia Neigra
Sentiero a mezzacosta nel verde pendio che salendo gradualmente ci accompagna fino la sella della Forcia Neigra
Arrivo alla Forcia Neigra q.2509

Forcia Neigra q.2509
Dalla Forcia Neigra teniamo il CAI 613 sul nostro versante che si mantiene a mezzacosta, direzione sud/est
CAI 613 in prossimità del Bivio q.2453 e della Forcella q.2463
Oltrepassata la Forcella q.2463 il sentiero continua a mezzacosta con direzione sud

CAI 613
Al Bivio q.2378
Panorama verso il passo San Nicolò con l’omonimo rifugio
Panorama verso le dolomiti del Latemar, Masarè e Roda di Vael

Inizio del sentiero attrezzato Lino Pederiva
Sentiero Lino Pederiva
Sentiero Lino Pederiva
Sentiero Lino Pederiva
Sentiero Lino Pederiva
Sentiero Lino Pederiva

Sentiero Lino Pederiva
Sentiero Lino Pederiva
Arrivo alla Sella Brunech q.2428
Dalla Sella Brunech continuiamo in discesa sulla stradina di servizio o a vista tagliando per prati