mercoledì 5 luglio 2017

Balzo Nero (da monte Alto e la Fessa) EE / F

Ai confini dell'appennino toscano ma d'aspetto tipicamente apuano, la solitaria e difficile cresta sud del Balzo Nero passando dal monte Alto è riferita solo a escursionisti molto esperti con attitudini alpinistiche.
 
DATA: 29 aprile 2017

PARTENZA: Dal valico tosco/emiliano del passo dell’Abetone scendiamo nel versante toscano per circa 18 km arrivando al paese de La Lima, da qui andiamo a destra percorrendo la SS.12 per Bagni di Lucca fino alla località Pontecoccia (9 km da La Lima), quindi lasciamo la statale e risaliamo a destra la stradina che conduce e termina al paese di Vico Pancellorum (Oltrepassata la pieve di San Paolo e in prossimità del ristorante Baldabò, dobbiamo tenere la stradina a sinistra che aggira l’abitato e conduce fino alla parte alta del paese presso un parcheggio e punto di fermata del bus, esattamente 4,2 km dalla SS.12)





ITINERARIO: Vico Pancellorum q.656 (Nell’area parcheggio di Vico Pancellorum Alta, a destra inizia il vicolo “via Fosso” che interdetto al transito delle auto ci conduce all’interno del paese, a sinistra c’è una stradina asfaltata e subito sopra il sentiero per la Croce di Castello indicato da un vecchio cartello, segni assenti. Inizialmente passa tra le recinzioni di due vecchie case, poi risalendo s’inoltra nel bosco)    –    Bivio q.718 (Località San Marco. Arriviamo a una tabella, dritto il sentiero continua per la via normale della Croce di Castello e la “via degli Scappi”, noi svoltiamo a U a sinistra per un vecchio sentiero che in breve termina, direzione ovest. Ora sopra di noi attraverso la rada boscaglia intravvediamo i primi terrazzamenti rocciosi che dobbiamo risalire, non ci sono sentieri o tracce di passaggio, procediamo in ripida salita a vista con direzione nord-nord/est cercando ogni volta il passaggio migliore)    –  Croce di Castello q.890 (Punto panoramico e croce di metallo, sotto di noi è ben visibile il paese di Vico Pancellorum, nella stessa direzione la vista spazia sul monte Memoriante e la Penna di Lucchio. Continuiamo dietro la croce dove inizia il sentierino della via normale privo di segnatura, direzione nord/est)    –    Bivio q.936 (Siamo all’interno del bosco, un vecchio cartello indica la Croce di Castello dalla quale proveniamo, dritto a destra continua ora in discesa il sentiero che è anche la via normale di salita, noi proseguiamo mantenendo la direzione su marcata traccia non segnata in leggera salita)   –    Quota 1006 (Uscendo dal bosco cominciano i primi e facili balzi rocciosi, continuiamo mantenendo la direzione e la traccia, poi arrivati in prossimità di una verticale parete, questa si supera aggirandola a sinistra rientrando temporaneamente nel bosco con ripida traccia a mezzacosta)   –   Cima q.1135 (Per mappa CTR Toscana 1134,9 metri. La traccia nel bosco risale molto ripidamente per riguadagnare il crinale roccioso, in questo punto affilato ed esposto, lo percorriamo e in breve termina, ora bisogna risalire la parete sud della Cima q.1135, ben gradinata e senza traccia obbligata, costringendoci purtroppo a “toccare con mano” i numerosi escrementi delle capre selvatiche. Raggiunta la cima, anonima e senza indicazioni, il nostro tragitto di cresta è evidente, direzione nord)   –   Monte Alto q.1199 (Dalla Cima q.1135 perdiamo quota, poi la cresta torna a salire arrivando alla cima del monte Alto quotata 1198,5 dalla mappa CTR Toscana, davanti a noi ci appare la Punta della Madonnina e il susseguirsi delle altre cime della cresta. Ora scendiamo all’ampia depressione della sella della Madonnina, poi di nuovo con la salita finale nel ripido pendio senza traccia obbligata)    –   Punta della  Madonnina q.1218 (Sulla cima è situata una piccola statua della Madonna, scendiamo pochi metri dove incontriamo una targa a ricordo e il lungo cavo d’acciaio che s’inoltra nel ripido camino che termina all’intaglio della Fessa)   –   La Fessa q.1190 (Stretta forcella della cresta dove c’è spazio solo per 2/3 persone, dalla parte opposta ora dobbiamo risalire uno spigolo molto esposto su entrambi i versanti, passaggio di 2°/2°+  attrezzato con un cavo d’acciaio volante)    –   Cima q.1254 (Per mappa CTR Toscana 1253,9 metri. Superato l’intaglio della Fessa che è il punto chiave della gita, percorriamo la cresta oltrepassando questa cima anonima, il proseguo anche se privo di traccia e segnatura è logico, decidiamo noi i passaggi migliori)   -  Sella degli Scappi q.1245 (Una scritta sulla roccia indica la via degli Scappi che scende dalla cresta nel pendio del versante orientale, sporadici bolli rossi ma visibili solo in salita, proseguiamo sulla cresta con direzione nord)  –    Cima q.1292 (Cima anonima quotata 1292,3 da CTR Toscana o 1294 da IGM, ora davanti a noi è ben visibile la caratteristica cima di colore scuro del Balzo Nero che dobbiamo raggiungere)   –  Croce q.1268 (Piccola croce di metallo e targa a ricordo di un escursionista. Ora inizia la salita finale al Balzonero, che dopo un tratto di cresta ci porta ad affrontare le caratteristiche rocce sedimentarie di breccia nera che caratterizzano la cima)   –   Balzo Nero q.1315 (Scritta in metallo sulla roccia e libro delle firme, dalla parte opposta ora scendiamo per il comodo sentierino che è anche la via normale alla cima, segni molto sbiaditi, direzione nord/est)  –  I Piani q.1175 (Siamo all’interno del bosco, bivio con cartelli e innesto sul CAI 8: a destra conduce al Poggio degli Agli e verso il monte Caligi, noi lo teniamo a sinistra in leggera discesa)   –  Fonte q.1120 (Fonte con poca acqua all’interno del bosco)   –  Bivio q.1075 (Usciamo temporaneamente dal bosco presso una dorsalina erbosa e c’è il bivio: dritto l’esile sentiero poco segnato continua in piano come CAI 8/B, noi teniamo il CAI 8 che curva a U a sinistra in discesa rientrando nel bosco)   –  Bivio q.710 (A destra si ricongiunge il CAI 8/B che aveva fatto un giro più ampio, continuiamo a sinistra sul CAI 8, segni sporadici)   –  Tabella q.676 (Tabella e piccola mangiatoia per ungulati)   –   Croce q.672 (Piccola croce di metallo poco sopra il sentiero, alle nostre spalle in lontananza possiamo notare lo stretto intaglio della Fessa, proseguiamo e il CAI 8 si allarga a forestale)   –  Bivio q.664 (Cartelli assenti: a destra a ritroso scende un sentiero abbandonato, segni azzurri, teniamo la forestale oltrepassando una fontana)   –   Bivio q.620 (A sinistra in salita inizia il largo sentiero abbandonato dell’Acquedotto, stiamo sulla forestale)   –   Asfaltata q.619 (Innesto sulla curva a U della strada asfaltata, cartelli e tabella, la risaliamo a sinistra)    –   Bivio q.623 (Presso un grande crocifisso c’è la biforcazione della strada, stiamo su quella principale in salita)    –   Vico Pancellorum q.656.

NOTE:

        LUNGHEZZA: 7,5 km

        DIFFICOLTA: EE/F

DISLIVELLO TOTALE: 850 m

QUOTA MASSIMA: Balzonero q.1315

Sentieri

Itinerario per escursionisti esperti, tutta la cresta partendo da Vico Pancellorum e passando per la Croce di Castello, monte Alto fino al Balzo Nero non è segnato, si percorre a vista con qualche passaggio di 1°. Il punto chiave è rappresentato dal superamento della stretta forcella della Fessa sotto la Punta della Madonnina, per la discesa di circa 30 m nello stretto camino è presente un cavo metallico in buono stato ancorato solo nella parte superiore, ma che non raggiunge il termine della forcella. C’è da dire che in caso di rocce umide e di una possibile scivolata, la presa delle mani sul cavo potrebbe essere vana, quindi consiglio una discesa in corda doppia, facendo attenzione anche ai sassi che cadono e che possono colpire chi ci ha preceduti. La salita dalla parte opposta dell’intaglio avviene per uno spigolo molto esposto su entrambi i lati, passaggi di 2°/2°+, è presente un cavo di metallo ancorato solo nella parte superiore il che rende superfluo il set di ferrata. 

Possiamo agevolare la parte iniziale dell’escursione raggiungendo la Croce di Castello su facile sentiero indicato dai cartelli. 

Rifugi-Bivacchi

Assenti 

Fonti

Fontana nel parcheggio di Vico Pancellorum Alta.

Fonte sul CAI 8 dopo avere oltrepassato I Piani. (Poca acqua).

Fontana sulla forestale CAI 8 (dopo il Bivio q.664).

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Vico Pancellorum

0,00

Croce q.1268

2,45

Bivio q.718

0,06

Balzo Nero

3,00

Croce di Castello

0,30

I Piani

3,19

Bivio q.936

0,36

Fonte q.1120

3,24

Quota 1006

0,43

Bivio q.1075

3,28

Cima q.1135

/

Bivio q.710

4,07

Monte Alto

/

Tabella q.676

4,14

Sella della Madonnina

/

Croce q.672

4,21

Punta della Madonnina

1,40

Bivio q.664

4,23

La Fessa

/

Bivio q.620

4,33

Cima q.1254

/

Asfaltata q.619

4,34

Sella degli Scappi

/

Bivio q.623

4,35

Cima q.1292

/

Vico Pancellorum

4,40


Vico Pancellorum q.656 (Nell’area parcheggio di Vico Pancellorum Alta)
Vico Pancellorum q.656 (Nell’area parcheggio di Vico Pancellorum Alta, a destra inizia il vicolo “via Fosso” che interdetto al transito delle auto ci conduce all’interno del paese, a sinistra c’è una stradina asfaltata e subito sopra il sentiero per la Croce di Castello indicato da un vecchio cartello, segni assenti)
Cartello
Bivio q.718 (Arriviamo a una tabella, dritto il sentiero continua per la via normale della Croce di Castello e la “via degli Scappi”, noi svoltiamo a U a sinistra per un vecchio sentiero che in breve termina, direzione ovest.)
Ora sopra di noi attraverso la rada boscaglia intravvediamo i primi terrazzamenti rocciosi che dobbiamo risalire, non ci sono sentieri o tracce di passaggio, procediamo in ripida salita a vista con direzione nord-nord/est cercando ogni volta il passaggio migliore
Procediamo in ripida salita a vista con direzione nord-nord/est cercando ogni volta il passaggio migliore

Croce di Castello q.890
Croce di Castello q.890 (Sotto di noi è ben visibile il paese di Vico Pancellorum, nella stessa direzione la vista spazia sul monte Memoriante e la Penna di Lucchio)
Dal Bivio q.936 all’interno del bosco, noi proseguiamo mantenendo la direzione su marcata traccia non segnata in leggera salita
Quota 1006
(Uscendo dal bosco cominciano i primi e facili balzi rocciosi)
Continuiamo mantenendo la direzione e la traccia
Arrivati in prossimità di una verticale parete, questa si supera aggirandola a sinistra rientrando temporaneamente nel bosco con ripida traccia a mezzacosta

Arrivati in prossimità di una verticale parete, questa si supera aggirandola a sinistra rientrando temporaneamente nel bosco con ripida traccia a mezzacosta
Arrivati in prossimità di una verticale parete, questa si supera aggirandola a sinistra rientrando temporaneamente nel bosco con ripida traccia a mezzacosta
La traccia nel bosco risale molto ripidamente per riguadagnare il crinale roccioso
Il crinale roccioso in questo punto è affilato ed esposto
Ora bisogna risalire la parete sud della Cima q.1135, ben gradinata e senza traccia obbligata, costringendoci purtroppo a “toccare con mano” i numerosi escrementi delle capre selvatiche

Ora bisogna risalire la parete sud della Cima q.1135, ben gradinata e senza traccia obbligata, costringendoci purtroppo a “toccare con mano” i numerosi escrementi delle capre selvatiche
Ora bisogna risalire la parete sud della Cima q.1135, ben gradinata e senza traccia obbligata, costringendoci purtroppo a “toccare con mano” i numerosi escrementi delle capre selvatiche
Cima q.1135
Cima q.1135 (Raggiunta la cima, anonima e senza indicazioni, il nostro tragitto di cresta è evidente, direzione nord)

Sulla cresta dalla Cima q.1135 verso il monte Alto

Sulla cresta dalla Cima q.1135 verso il monte Alto

Sulla cresta dalla Cima q.1135 verso il monte Alto
Sulla cresta dalla Cima q.1135 verso il monte Alto

Monte Alto (Dalla vetta davanti a noi ci appare la Punta della Madonnina, poi il susseguirsi delle altre cime)


Salita finale alla Punta della Madonnina 
Punta della Madonnina (Sulla cima è situata una piccola statua della Madonna) 
Punta della Madonnina (Sulla cima è situata una piccola statua della Madonna) 
Punta della Madonnina (Scendiamo pochi metri dove incontriamo una targa a ricordo e il lungo cavo d’acciaio che s’inoltra nel ripido camino che termina alla Fessa)

Punta della Madonnina (Scendiamo pochi metri dove incontriamo una targa a ricordo e il lungo cavo d’acciaio che s’inoltra nel ripido camino che termina alla Fessa)


Lo spigolo che risale dalla forcella della Fessa

Discesa in doppia nel camino che dalla Punta della Madonnina ci fa perdere quota fino allo stretto intaglio della Fessa

Preparativi dalla forcella della Fessa per la ripida ed esposta risalita dello spigolo
Sullo spigolo che risale dalla forcella della Fessa

Sullo spigolo che risale dalla forcella della Fessa
Sullo spigolo che risale dalla forcella della Fessa

Risalito l’esposto spigolo, dietro di noi vediamo la Punta della Madonnina e il camino che abbiamo sceso fino alla forcella della Fessa



Risalito lo spigolo della forcella della Fessa, torniamo a percorrere il crinale
Risalito lo spigolo della forcella della Fessa, torniamo a percorrere il crinale

Sulla cresta verso la Cima q.1292


Sulla cresta verso la Cima q.1292

Sulla cresta verso la Cima q.1292

Sulla cresta verso la Cima q.1292

Cima q.1292 (Davanti a noi è ben visibile la caratteristica cima di colore scuro del Balzo Nero che dobbiamo raggiungere)  


Croce q.1268 (Piccola croce di metallo e targa a ricordo di un escursionista)
Ora inizia la salita finale al Balzo Nero, che dopo un tratto di cresta ci porta ad affrontare le caratteristiche rocce sedimentarie di breccia nera che caratterizzano la cima
Ora inizia la salita finale al Balzo Nero, che dopo un tratto di cresta ci porta ad affrontare le caratteristiche rocce sedimentarie di breccia nera che caratterizzano la cima
Ora inizia la salita finale al Balzo Nero, che dopo un tratto di cresta ci porta ad affrontare le caratteristiche rocce sedimentarie di breccia nera che caratterizzano la cima
Balzo Nero q.1315

Balzo Nero q.1315
Balzo Nero q.1315 (Scritta in metallo sulla roccia)
Balzo Nero q.1315 (Dalla parte opposta ora scendiamo per il comodo sentierino che è anche la via normale alla cima, segni molto sbiaditi, direzione nord/est)
Balzo Nero q.1315 (Dalla parte opposta ora scendiamo per il comodo sentierino che è anche la via normale alla cima, segni molto sbiaditi, direzione nord/est)
Cartelli a I Piani
Sul CAI 8 appena lasciato I Piani

Fonte q.1120 (Fonte con poca acqua all’interno del bosco)
Sul CAI 8
Sul CAI 8
Sul CAI 8
Tabella q.676
Dalla piccola Croce q.672 poco sopra il sentiero CAI 8, alle nostre spalle in lontananza possiamo notare lo stretto intaglio della Fessa