DATA: 29 aprile 2018
PARTENZA: Con l’autostrada A12 Genova-Livorno usciamo al casello
di Carrara e ci addentriamo nel centro della città con l’obiettivo di
attraversarla per risalire a monte verso il paese di Miseglia, poi continuiamo nel
dedalo di stradine in direzione delle cave notando gli appariscenti ex ponti ferroviari di Vara, prolunghiamo la salita fino al parcheggio di
Fantiscritti (Località Bocca di Canal Grande, appena dopo il museo del marmo in
zona cava, circa 14/15 km dal casello autostradale di Carrara)
Traccia reale del GPS sullo stralcio
della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale
ITINERARIO:
Fantiscritti q.427 (Località Bocca di Canal Grande. Dal parcheggio ci
riportiamo nella stradina asfaltata, sulla sinistra a poca distanza c’è un
punto ristoro e il museo del marmo di fronte il quale una stradina asfaltata
interdetta alle auto risale alle cave a cielo aperto, a destra dopo pochi metri
c’è la lunga galleria a senso unico per il paese di Colonnata, iniziamo risalendo
la marmifera dalla parte opposta chiusa da una sbarra di metallo che è
“sentiero Fantiscritti-Tarnone”, qualche segno CAI e cartelli presenti solo in
seguito, sulla sbarra scritta sbiadita “Cava 110”) - Deviazione
q.450 (Arrivati sulla terza curva a U della marmifera la lasciamo, il CAI Fantiscritti-Tarnone
continua dritto in salita per sentierino, poi per un breve tratto su lizza,
attenzione ai segni CAI poco evidenti)
- Sella q.605 (Il sentierino che risaliva ripidamente a zig zag
nella rada boscaglia arriva a una verde selletta con tabella, a destra poco
sopra di noi c’è il modesto promontorio del monte Belgia quotato 627 da IGM,
noi andiamo a sinistra percorrendo la brulla dorsalina, poi continuando a
mezzacosta virando a destra, direzione nord/est poi sud/est, segni CAI) - Sella
q.645 (Arriviamo a una larga sella e i segni CAI spariscono, dalla parte
opposta sotto di noi il pendio precipita sulle cave del Cardellino, a destra
c’è il promontorio del monte Novello quotato 683 da IGM, noi ora cominciamo a
risalire a sinistra il largo crinale detritico che in seguito si restringe con
discreta esposizione su entrambi i versanti, direzione nord/est, indicazioni
assenti) - Balzo q.828 (Arrivano le prime
difficoltà, dobbiamo disarrampicare un salto di II°+ o forse III° in discreta
esposizione anche se per pochi metri, in loco c’è una vecchia corda fissata con
un chiodo nella terra, non ci fidiamo e utilizziamo la nostra corda.
Percorriamo un breve tratto di sottile crinalino e dobbiamo scendere un altro
balzo più facile per pochi metri, forse II°-)
- Sella q.840 (Superato il
punto alto quotato 852 da IGM il crinale perde quota e arriva a una grande
sella attraversata da una tubazione d’acqua in uso ai lavori di cava, sulla
sinistra dritto a mezzacosta inizia una traccia che segue la tubazione, noi
teniamo il crinale che ora risale molto ripidamente nella roccia, è
discretamente largo ma l’esposizione su entrambi i versanti notevole, per
precauzione procediamo in conserva eventualmente fisando delle fettucce nelle
rocce affioranti o utilizzando alcuni spit presenti in loco) - Forcella
q.940 (Davanti a noi ci appare la cima del Campanile di Colonnata affiancato
da un piccolo “gendarme” situato sul versante dei Fantiscritti, scendiamo allo
stretto intaglio del crinale che poi continuerebbe molto ripidamente fino la
cima, quindi lasciamo la cresta e scendiamo a destra per andare a intraprendere
un esile tracciato a mezzacosta nel ripido pendio in uso ai lavori di cava, il
percorso è attrezzato con un vecchio cavo di metallo e una corda corrimano, per
precauzione continuiamo utilizzare anche la nostra corda procedendo in
conserva) - Bancata di cava q.920 (Raggiungiamo il grande e
bianco terrazzo di marmo della cava dei Campanili che è poco sotto di noi, da
qui iniziamo l’ascesa finale alla cima risalendo un canalino terroso con
qualche arbusto dove è presente una corda, poi il ripido e scalinato pendio
roccioso dove un cavo d’acciaio ci accompagna fino a circa 20 metri dalla vetta
dove termina, quindi concludiamo la salita a vista, ripida e sdrucciolevole ma
senza difficoltà di rilievo, direzione nord)
- Campanile di Colonnata
q.1008 (Sulla piccola cima è situata una fatiscente cisterna di raccolta
acqua piovana, torniamo sui nostri passi. Il cavo d’acciaio che ci ha aiutato
nella salita è solido ma non presenta punti di fissaggio intermedi, il pendio è
ripido e sdrucciolevole anche se scalinato, per precauzione scendiamo in
doppia) - Bancata di cava q.920 (Ritorniamo sul
grande terrazzo di marmo, l’obiettivo ora è scendere al sottostante piazzale di
cava e alla sua marmifera ma ulteriori bancate verticali si frappongono e allo
stato attuale non troviamo un punto ottimale di discesa. Utilizziamo uno spit
fissato in loco sulla liscia parete di marmo e ci caliamo in doppia) - Cava
dei Campanili q.888 (Al termine della discesa raggiungiamo il piazzale
della cava a cielo aperto dei Campanili, le marmifere e stradelli sono molteplici
e data la natura della cava attiva altri potrebbero nascere o essere dismessi, iniziamo
a percorrere la marmifera mantenendoci ad ogni bivio a sinistra, aggirando la
base del Campanile di Colonnata e portandoci di fatto sull’opposto versante, dopo
una breve salita ci appare la vallata dei Fantiscritti e tutto lo sviluppo
della nostra marmifera che scende ripidamente a serpentina lambendo lungo il
percorso l’entrata di altre cave con il relativo nome, il paesaggio è
fantascientifico) - Asfaltata q.740 (Da questo punto la
nostra marmifera è asfaltata) - Fantiscritti
q.427 (Al termine della discesa siamo in prossimità del punto ristoro e del
museo del marmo, il nostro parcheggio è a sinistra a poca distanza)
DISLIVELLO TOTALE: 600 m
QUOTA MASSIMA: Campanile di Colonnata q.1008
LUNGHEZZA: 6 km
DIFFICOLTA: EE/ F-
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
Fantiscritti
|
0,00
|
Deviazione q.450
|
0,04
|
Sella q.605
|
024
|
Sella q.645
|
0,30
|
Balzo q.828
|
1,10
|
Sella q.840
|
1,30
|
Forcella q.940
|
2,15
|
Bancata di cava q.920
|
2,40
|
Campanile di Colonnata
|
3,15
|
Bancata di cava q.920
|
/
|
Cava dei Campanili q.888
|
4,10
|
Asfaltata q.740
|
4,32
|
Fantiscritti
|
5,00
|
NOTE:
|
|
Sentieri
|
- Itinerario solitario e molto impegnativo
al contrario di quello che potrebbe fare erroneamente credere il modesto
dislivello, quota e lunghezza, riferito solo a escursionisti molto esperti
con attitudini alpinistiche. (Da percorrere solo nei giorni festivi perchè i lavori di cava sono attivi)
-Attrezzatura impiegata: imbrago,
casco, 2 corde da 30 metri ciascuna, discensore, rinvii e fettucce varie
Punti cruciali:
1)
Balzo q.828: si tratta di 2 balzi di pochi metri nel crinale in
esposizione, il primo è quello più impegnativo con passaggio in
disarrampicata di II°+ attrezzato con un vecchio spezzone di corda ancorato a
un chiodo piantato nel terreno, poco sicuro, il secondo balzo è di II°- in
libera, per sicurezza abbiamo utilizzato la nostra corda
2) Il crinale che continua dalla Sella q.840: è discretamente largo ma
molto ripido ed esposto su entrambi i versanti, non ci sono problemi ma per
sicurezza procediamo in conserva, possibilità di ancoraggio nelle rocce e in
alcuni sporadici spit fissati in loco
3)
Il tratto che dalla Forcella q.940 conduce alla bancata di cava per traccia a
mezzacosta dei cavatori: è attrezzato con cavo di metallo arrugginito e corda
corrimano, l’esposizione è discreta ma non vi sono problemi, procediamo
sempre in conserva utilizzando la nostra corda per non fare troppo
affidamento alle attrezzature in loco ricordandoci
che sono in uso solo per i lavori di cava e non per gli alpinisti.
4)
La salita finale che dalla bancata di cava conduce alla vetta; nei metri inziali
è presente una corda, poi in seguito un buon cavo d’acciaio ma privo di
fissaggi intermedi che termina 20 metri sotto la cima, il pendio è ripido ma
scalinato, per la discesa predisponiamo una doppia evitando che ci possano
scivolare le mani dal cavo d’acciaio
5)
La discesa dalla bancata superiore di cava fino al piazzale (marmifera)
della cava dei Campanili: non troviamo un passaggio che ci possa permettere
di superare le verticali bancate sottostanti, scendiamo in doppia utilizzando
uno spit presente in loco.
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Rifugi-Bivacchi
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-Assenti
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Fonti
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-
Assenti
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Sella q.605 (Il sentierino che risaliva ripidamente
a zig zag nella rada boscaglia arriva a una verde selletta con tabella, a
destra poco sopra di noi c’è il modesto promontorio del monte Belgia quotato
627 da IGM, noi andiamo a sinistra percorrendo la brulla dorsalina, poi
continuando a mezzacosta virando a destra, direzione nord/est poi sud/est,
segni CAI)
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Sella q.645 (Arriviamo a una larga sella e
i segni CAI spariscono, a destra c’è il promontorio del monte Novello quotato
683 da IGM, noi ora cominciamo a risalire a sinistra il largo crinale
detritico che in seguito si restringe con discreta esposizione su entrambi i
versanti, direzione nord/est, indicazioni assenti)
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Sella q.840 (Arriviamo a una grande sella
attraversata da una tubazione d’acqua in uso ai lavori di cava, sulla
sinistra dritto a mezzacosta inizia una traccia che segue la tubazione, noi
teniamo il crinale che ora risale molto ripidamente nella roccia, è
discretamente largo ma l’esposizione su entrambi i versanti notevole, per
precauzione procediamo in conserva eventualmente fisando delle fettucce nelle
rocce affioranti o utilizzando alcuni spit presenti in loco)
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Il crinale risale molto ripidamente nella
roccia, è discretamente largo ma l’esposizione su entrambi i versanti
notevole, per precauzione procediamo in conserva eventualmente fisando delle
fettucce nelle rocce affioranti o utilizzando alcuni spit presenti in loco
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Il crinale
risale molto ripidamente nella roccia, è discretamente largo ma l’esposizione
su entrambi i versanti notevole, per precauzione procediamo in conserva
eventualmente fisando delle fettucce nelle rocce affioranti o utilizzando
alcuni spit presenti in loco
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Sul versante
di Colonnata invece possiamo notare le cave dei Campanili che dobbiamo
raggiungere aggirando la cima del Campanile di Colonnata
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Dalla Forcella
q.940 lasciamo la cresta e scendiamo a destra per andare a intraprendere un
esile tracciato a mezzacosta nel ripido pendio in uso ai lavori di cava, il
percorso è attrezzato con un vecchio cavo di metallo e una corda corrimano,
per precauzione continuiamo utilizzare anche la nostra corda procedendo in
conserva
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Dalla Forcella q.940 lasciamo la cresta e
scendiamo a destra per andare a intraprendere un esile tracciato a mezzacosta
nel ripido pendio in uso ai lavori di cava, il percorso è attrezzato con un
vecchio cavo di metallo e una corda corrimano, per precauzione continuiamo
utilizzare anche la nostra corda procedendo in conserva
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Bancata di cava q.920 (Ritorniamo sul
grande terrazzo di marmo, l’obiettivo ora è scendere al sottostante piazzale
di cava e alla sua marmifera ma altre verticali bancate si frappongono e allo
stato attuale non troviamo un punto ottimale di discesa. Utilizziamo uno spit
fissato in loco sulla liscia parete di marmo e ci caliamo in doppia)
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Bancata
di cava q.920 (Ritorniamo sul grande terrazzo di marmo, l’obiettivo ora è
scendere al sottostante piazzale di cava e alla sua marmifera ma altre
verticali bancate si frappongono e allo stato attuale non troviamo un punto
ottimale di discesa. Utilizziamo uno spit fissato in loco sulla liscia parete
di marmo e ci caliamo in doppia)
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Cava dei Campanili q.888 (Al termine della
discesa raggiungiamo il piazzale della cava a cielo aperto dei Campanili, le
marmifere e stradelli sono molti e data la natura della cava attiva altri
potrebbero nascere o essere dismessi, iniziamo a percorrere la marmifera
mantenendoci ad ogni bivio a sinistra, aggirando la base del Campanile di
Colonnata)
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