domenica 10 giugno 2018

Campanile di Colonnata (EE/F-)

Siamo nel cuore delle cave di marmo di Carrara nelle Alpi Apuane (Toscana), partiamo da Fantiscritti e percorriamo un aereo crinale che ci conduce sulla cima del Campanile di Colonnata purtroppo circondato dai lavori di cava, itinerario molto difficile riferito solo a escursionisti esperti con attitudini alpinistiche.

DATA: 29 aprile 2018

PARTENZA: Con l’autostrada A12 Genova-Livorno usciamo al casello di Carrara e ci addentriamo nel centro della città con l’obiettivo di attraversarla per risalire a monte verso il paese di Miseglia, poi continuiamo nel dedalo di stradine in direzione delle cave notando gli appariscenti ex ponti ferroviari di Vara, prolunghiamo la salita fino al parcheggio di Fantiscritti (Località Bocca di Canal Grande, appena dopo il museo del marmo in zona cava, circa 14/15 km dal casello autostradale di Carrara)





Traccia reale del GPS sullo stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale


ITINERARIO: Fantiscritti q.427 (Località Bocca di Canal Grande. Dal parcheggio ci riportiamo nella stradina asfaltata, sulla sinistra a poca distanza c’è un punto ristoro e il museo del marmo di fronte il quale una stradina asfaltata interdetta alle auto risale alle cave a cielo aperto, a destra dopo pochi metri c’è la lunga galleria a senso unico per il paese di Colonnata, iniziamo risalendo la marmifera dalla parte opposta chiusa da una sbarra di metallo che è “sentiero Fantiscritti-Tarnone”, qualche segno CAI e cartelli presenti solo in seguito, sulla sbarra scritta sbiadita “Cava 110”)   -  Deviazione q.450 (Arrivati sulla terza curva a U della marmifera la lasciamo, il CAI Fantiscritti-Tarnone continua dritto in salita per sentierino, poi per un breve tratto su lizza, attenzione ai segni CAI poco evidenti)   - Sella q.605 (Il sentierino che risaliva ripidamente a zig zag nella rada boscaglia arriva a una verde selletta con tabella, a destra poco sopra di noi c’è il modesto promontorio del monte Belgia quotato 627 da IGM, noi andiamo a sinistra percorrendo la brulla dorsalina, poi continuando a mezzacosta virando a destra, direzione nord/est poi sud/est, segni CAI)   -  Sella q.645 (Arriviamo a una larga sella e i segni CAI spariscono, dalla parte opposta sotto di noi il pendio precipita sulle cave del Cardellino, a destra c’è il promontorio del monte Novello quotato 683 da IGM, noi ora cominciamo a risalire a sinistra il largo crinale detritico che in seguito si restringe con discreta esposizione su entrambi i versanti, direzione nord/est, indicazioni assenti)   -  Balzo q.828 (Arrivano le prime difficoltà, dobbiamo disarrampicare un salto di II°+ o forse III° in discreta esposizione anche se per pochi metri, in loco c’è una vecchia corda fissata con un chiodo nella terra, non ci fidiamo e utilizziamo la nostra corda. Percorriamo un breve tratto di sottile crinalino e dobbiamo scendere un altro balzo più facile per pochi metri, forse II°-)   -  Sella q.840 (Superato il punto alto quotato 852 da IGM il crinale perde quota e arriva a una grande sella attraversata da una tubazione d’acqua in uso ai lavori di cava, sulla sinistra dritto a mezzacosta inizia una traccia che segue la tubazione, noi teniamo il crinale che ora risale molto ripidamente nella roccia, è discretamente largo ma l’esposizione su entrambi i versanti notevole, per precauzione procediamo in conserva eventualmente fisando delle fettucce nelle rocce affioranti o utilizzando alcuni spit presenti in loco)   -  Forcella q.940 (Davanti a noi ci appare la cima del Campanile di Colonnata affiancato da un piccolo “gendarme” situato sul versante dei Fantiscritti, scendiamo allo stretto intaglio del crinale che poi continuerebbe molto ripidamente fino la cima, quindi lasciamo la cresta e scendiamo a destra per andare a intraprendere un esile tracciato a mezzacosta nel ripido pendio in uso ai lavori di cava, il percorso è attrezzato con un vecchio cavo di metallo e una corda corrimano, per precauzione continuiamo utilizzare anche la nostra corda procedendo in conserva)   -   Bancata di cava q.920 (Raggiungiamo il grande e bianco terrazzo di marmo della cava dei Campanili che è poco sotto di noi, da qui iniziamo l’ascesa finale alla cima risalendo un canalino terroso con qualche arbusto dove è presente una corda, poi il ripido e scalinato pendio roccioso dove un cavo d’acciaio ci accompagna fino a circa 20 metri dalla vetta dove termina, quindi concludiamo la salita a vista, ripida e sdrucciolevole ma senza difficoltà di rilievo, direzione nord)   -  Campanile di Colonnata q.1008 (Sulla piccola cima è situata una fatiscente cisterna di raccolta acqua piovana, torniamo sui nostri passi. Il cavo d’acciaio che ci ha aiutato nella salita è solido ma non presenta punti di fissaggio intermedi, il pendio è ripido e sdrucciolevole anche se scalinato, per precauzione scendiamo in doppia)   -  Bancata di cava q.920 (Ritorniamo sul grande terrazzo di marmo, l’obiettivo ora è scendere al sottostante piazzale di cava e alla sua marmifera ma ulteriori bancate verticali si frappongono e allo stato attuale non troviamo un punto ottimale di discesa. Utilizziamo uno spit fissato in loco sulla liscia parete di marmo e ci caliamo in doppia)  -   Cava dei Campanili q.888 (Al termine della discesa raggiungiamo il piazzale della cava a cielo aperto dei Campanili, le marmifere e stradelli sono molteplici e data la natura della cava attiva altri potrebbero nascere o essere dismessi, iniziamo a percorrere la marmifera mantenendoci ad ogni bivio a sinistra, aggirando la base del Campanile di Colonnata e portandoci di fatto sull’opposto versante, dopo una breve salita ci appare la vallata dei Fantiscritti e tutto lo sviluppo della nostra marmifera che scende ripidamente a serpentina lambendo lungo il percorso l’entrata di altre cave con il relativo nome, il paesaggio è fantascientifico)   -  Asfaltata q.740 (Da questo punto la nostra marmifera è asfaltata)    -    Fantiscritti q.427 (Al termine della discesa siamo in prossimità del punto ristoro e del museo del marmo, il nostro parcheggio è a sinistra a poca distanza)


DISLIVELLO TOTALE: 600 m
QUOTA MASSIMA: Campanile di Colonnata q.1008
LUNGHEZZA: 6 km
DIFFICOLTA: EE/ F-
 

TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Fantiscritti
0,00
Deviazione q.450
0,04
Sella q.605
024
Sella q.645
0,30
Balzo q.828
1,10
Sella q.840
1,30
Forcella q.940
2,15
Bancata di cava q.920
2,40
Campanile di Colonnata
3,15
Bancata di cava q.920
/
Cava dei Campanili q.888
4,10
Asfaltata q.740
4,32
Fantiscritti
5,00

NOTE:
















Sentieri



- Itinerario solitario e molto impegnativo al contrario di quello che potrebbe fare erroneamente credere il modesto dislivello, quota e lunghezza, riferito solo a escursionisti molto esperti con attitudini alpinistiche. (Da percorrere solo nei giorni festivi perchè i lavori di cava sono attivi)

-Attrezzatura impiegata: imbrago, casco, 2 corde da 30 metri ciascuna, discensore, rinvii e fettucce varie

Punti cruciali:
 1) Balzo q.828: si tratta di 2 balzi di pochi metri nel crinale in esposizione, il primo è quello più impegnativo con passaggio in disarrampicata di II°+ attrezzato con un vecchio spezzone di corda ancorato a un chiodo piantato nel terreno, poco sicuro, il secondo balzo è di II°- in libera, per sicurezza abbiamo utilizzato la nostra corda
 2) Il crinale che continua dalla Sella q.840: è discretamente largo ma molto ripido ed esposto su entrambi i versanti, non ci sono problemi ma per sicurezza procediamo in conserva, possibilità di ancoraggio nelle rocce e in alcuni sporadici spit fissati in loco
 3) Il tratto che dalla Forcella q.940 conduce alla bancata di cava per traccia a mezzacosta dei cavatori: è attrezzato con cavo di metallo arrugginito e corda corrimano, l’esposizione è discreta ma non vi sono problemi, procediamo sempre in conserva utilizzando la nostra corda per non fare troppo affidamento alle attrezzature in loco ricordandoci che sono in uso solo per i lavori di cava e non per gli alpinisti.
 4) La salita finale che dalla bancata di cava conduce alla vetta; nei metri inziali è presente una corda, poi in seguito un buon cavo d’acciaio ma privo di fissaggi intermedi che termina 20 metri sotto la cima, il pendio è ripido ma scalinato, per la discesa predisponiamo una doppia evitando che ci possano scivolare le mani dal cavo d’acciaio
 5) La discesa dalla bancata superiore di cava fino al piazzale (marmifera) della cava dei Campanili: non troviamo un passaggio che ci possa permettere di superare le verticali bancate sottostanti, scendiamo in doppia utilizzando uno spit presente in loco.


Rifugi-Bivacchi
-Assenti

Fonti
- Assenti




Fantiscritti q.427 (Località Bocca di Canal Grande)
Fantiscritti q.427 (Dal parcheggio ci riportiamo nella stradina asfaltata e iniziamo risalendo la marmifera dalla parte opposta chiusa da una sbarra di metallo che è “sentiero Fantiscritti-Tarnone”, qualche segno CAI e cartelli presenti solo in seguito, sulla sbarra scritta sbiadita “Cava 110”)
Fantiscritti q.427 (Dal parcheggio ci riportiamo nella stradina asfaltata e iniziamo risalendo la marmifera dalla parte opposta chiusa da una sbarra di metallo che è “sentiero Fantiscritti-Tarnone”, qualche segno CAI e cartelli presenti solo in seguito, sulla sbarra scritta sbiadita “Cava 110”)
Marmifera
Il parcheggio di Fantiscritti dal quale siamo partiti

Deviazione q.450 (Arrivati sulla terza curva a U della marmifera la lasciamo, il CAI Fantiscritti-Tarnone continua dritto in salita per sentierino)
Il CAI Fantiscritti-Tarnone continua dritto in salita per sentierino
Poi per un breve tratto su lizza
CAI Fantiscritti-Tarnone
CAI Fantiscritti-Tarnone
CAI Fantiscritti-Tarnone

Sella q.605 (Il sentierino che risaliva ripidamente a zig zag nella rada boscaglia arriva a una verde selletta con tabella, a destra poco sopra di noi c’è il modesto promontorio del monte Belgia quotato 627 da IGM, noi andiamo a sinistra percorrendo la brulla dorsalina, poi continuando a mezzacosta virando a destra, direzione nord/est poi sud/est, segni CAI)
Sella q.645 (Arriviamo a una larga sella e i segni CAI spariscono, a destra c’è il promontorio del monte Novello quotato 683 da IGM, noi ora cominciamo a risalire a sinistra il largo crinale detritico che in seguito si restringe con discreta esposizione su entrambi i versanti, direzione nord/est, indicazioni assenti)
In lontananza sotto di noi il parcheggio di Fantiscritti

Percorriamo il crinale con direzione nord/est verso il Campanile di Colonnata
Percorriamo il crinale con direzione nord/est verso il Campanile di Colonnata
Percorriamo il crinale con direzione nord/est verso il Campanile di Colonnata
Percorriamo il crinale con direzione nord/est verso il Campanile di Colonnata

Percorriamo il crinale con direzione nord/est verso il Campanile di Colonnata
Le cave di Fantiscritti
Balzo q.828 (Arrivano le prime difficoltà, dobbiamo disarrampicare un salto di II°+ o forse III° in discreta esposizione anche se per pochi metri, in loco c’è una vecchia corda fissata con un chiodo nella terra, non ci fidiamo e utilizziamo la nostra corda)

Balzo q.828 (Arrivano le prime difficoltà, dobbiamo disarrampicare un salto di II°+ o forse III° in discreta esposizione anche se per pochi metri, in loco c’è una vecchia corda fissata con un chiodo nella terra, non ci fidiamo e utilizziamo la nostra corda)
Percorriamo un breve tratto di sottile crinalino e dobbiamo scendere un altro balzo più facile per pochi metri, forse II°-
Percorriamo un breve tratto di sottile crinalino e dobbiamo scendere un altro balzo più facile per pochi metri, forse II°-
Sul crinale
Iniziano alcuni sporadici spit

Arrivo alla Sella q.840
Sella q.840 (Arriviamo a una grande sella attraversata da una tubazione d’acqua in uso ai lavori di cava, sulla sinistra dritto a mezzacosta inizia una traccia che segue la tubazione, noi teniamo il crinale che ora risale molto ripidamente nella roccia, è discretamente largo ma l’esposizione su entrambi i versanti notevole, per precauzione procediamo in conserva eventualmente fisando delle fettucce nelle rocce affioranti o utilizzando alcuni spit presenti in loco)
Sella q.840 (Il crinale ora risale molto ripidamente nella roccia, è discretamente largo ma l’esposizione su entrambi i versanti notevole, per precauzione procediamo in conserva eventualmente fisando delle fettucce nelle rocce affioranti o utilizzando alcuni spit presenti in loco)


Il crinale risale molto ripidamente nella roccia, è discretamente largo ma l’esposizione su entrambi i versanti notevole, per precauzione procediamo in conserva eventualmente fisando delle fettucce nelle rocce affioranti o utilizzando alcuni spit presenti in loco
Il crinale risale molto ripidamente nella roccia, è discretamente largo ma l’esposizione su entrambi i versanti notevole, per precauzione procediamo in conserva eventualmente fisando delle fettucce nelle rocce affioranti o utilizzando alcuni spit presenti in loco
Il crinale risale molto ripidamente nella roccia, è discretamente largo ma l’esposizione su entrambi i versanti notevole, per precauzione procediamo in conserva eventualmente fisando delle fettucce nelle rocce affioranti o utilizzando alcuni spit presenti in loco
Il crinale risale molto ripidamente nella roccia, è discretamente largo ma l’esposizione su entrambi i versanti notevole, per precauzione procediamo in conserva eventualmente fisando delle fettucce nelle rocce affioranti o utilizzando alcuni spit presenti in loco

Maestose cave a cielo aperto sotto di noi
Davanti a noi ci appare la cima del Campanile di Colonnata affiancato da un piccolo “gendarme” situato sul versante dei Fantiscritti
Sul versante di Colonnata invece possiamo notare le cave dei Campanili che dobbiamo raggiungere aggirando la cima del Campanile di Colonnata

Forcella q.940 (Scendiamo allo stretto intaglio del crinale che poi continuerebbe molto ripidamente fino la cima del Campanile di Colonnata)
Forcella q.940 (Corde e spit in loco)
Forcella q.940 (Lasciamo la cresta e scendiamo a destra per andare a intraprendere un esile tracciato a mezzacosta nel ripido pendio in uso ai lavori di cava, il percorso è attrezzato con un vecchio cavo di metallo e una corda corrimano)
Forcella q.940 (Lasciamo la cresta e scendiamo a destra per andare a intraprendere un esile tracciato a mezzacosta nel ripido pendio in uso ai lavori di cava, il percorso è attrezzato con un vecchio cavo di metallo e una corda corrimano)
Dalla Forcella q.940 lasciamo la cresta e scendiamo a destra per andare a intraprendere un esile tracciato a mezzacosta nel ripido pendio in uso ai lavori di cava, il percorso è attrezzato con un vecchio cavo di metallo e una corda corrimano, per precauzione continuiamo utilizzare anche la nostra corda procedendo in conserva 

Dalla Forcella q.940 lasciamo la cresta e scendiamo a destra per andare a intraprendere un esile tracciato a mezzacosta nel ripido pendio in uso ai lavori di cava, il percorso è attrezzato con un vecchio cavo di metallo e una corda corrimano, per precauzione continuiamo utilizzare anche la nostra corda procedendo in conserva
Esile tracciato a mezzacosta nel ripido pendio in uso ai lavori di cava, il percorso è attrezzato con un vecchio cavo di metallo e una corda corrimano, per precauzione continuiamo utilizzare anche la nostra corda procedendo in conserva
Bancata di cava q.920 (Raggiungiamo il grande e bianco terrazzo di marmo della cava dei Campanili)
Dalla Bancata di cava q.920 iniziamo la salita finale alla cima risalendo un canalino terroso con qualche arbusto dove è presente una corda, poi il ripido e scalinato pendio roccioso dove una buona corda d’acciaio ci aiuta fino a circa 20 metri dalla vetta

La cava dei Campanili sotto di noi
Il ripido e scalinato pendio roccioso dove una buona corda d’acciaio ci aiuta fino a circa 20 metri dalla vetta
Campanile di Colonnata q.1008
Campanile di Colonnata q.1008
Panorama verso i monti Contrario e Cavallo
In lontananza la Pania della Croce con gli ultimi residui nevosi

Dalla vetta del Campanile di Colonnata torniamo sui nostri passi, il cavo d’acciaio che ci ha aiutato nella salita è solido ma non presenta punti di fissaggio intermedi, il pendio è ripido e sdrucciolevole anche se scalinato, per precauzione scendiamo in doppia
Dalla vetta del Campanile di Colonnata torniamo sui nostri passi, il cavo d’acciaio che ci ha aiutato nella salita è solido ma non presenta punti di fissaggio intermedi, il pendio è ripido e sdrucciolevole anche se scalinato, per precauzione scendiamo in doppia
Dalla vetta del Campanile di Colonnata torniamo sui nostri passi, il cavo d’acciaio che ci ha aiutato nella salita è solido ma non presenta punti di fissaggio intermedi, il pendio è ripido e sdrucciolevole anche se scalinato, per precauzione scendiamo in doppia

Bancata di cava q.920 (Ritorniamo sul grande terrazzo di marmo, l’obiettivo ora è scendere al sottostante piazzale di cava e alla sua marmifera ma altre verticali bancate si frappongono e allo stato attuale non troviamo un punto ottimale di discesa. Utilizziamo uno spit fissato in loco sulla liscia parete di marmo e ci caliamo in doppia)
Bancata di cava q.920 (Ritorniamo sul grande terrazzo di marmo, l’obiettivo ora è scendere al sottostante piazzale di cava e alla sua marmifera ma altre verticali bancate si frappongono e allo stato attuale non troviamo un punto ottimale di discesa. Utilizziamo uno spit fissato in loco sulla liscia parete di marmo e ci caliamo in doppia)
Bancata di cava
Cava dei Campanili q.888 (Al termine della discesa raggiungiamo il piazzale della cava a cielo aperto dei Campanili, le marmifere e stradelli sono molti e data la natura della cava attiva altri potrebbero nascere o essere dismessi, iniziamo a percorrere la marmifera mantenendoci ad ogni bivio a sinistra, aggirando la base del Campanile di Colonnata)
Il versante sud/est del Campanile di Colonnata completamente eroso dalle cave a cielo aperto

Ci appare la vallata dei Fantiscritti e tutto lo sviluppo della nostra marmifera che scende ripidamente a serpentina lambendo lungo il percorso l’entrata di altre cave con il relativo nome, il paesaggio è fantascientifico)
Scendiamo la stradina di cava con numerosi tornanti per tornare al parcheggio di Fantiscritti
Scendiamo la stradina di cava con numerosi tornanti per tornare al parcheggio di Fantiscritti