sabato 9 febbraio 2019

Corna Piana (da San Valentino) EEAI

Ciaspolata sulla Corna Piana alle pendici del monte Altissimo di Nago (Gruppo del Baldo nell'alto Garda).

DATA: 31 gennaio 2019

PARTENZA: Con l’autostrada A22 usciamo al casello Ala-Avio e ci innestiamo sulla SP.90 andando a sinistra in direzione di Avio che raggiungiamo dopo 3 km. Aggiriamo il centro del paese che ci rimane sulla nostra destra e seguiamo l’indicazione per “monte Baldo” prendendo la SP.208 che inizia a risalire ripidamente, poi in seguito le indicazioni per Brentonico e San Valentino. Dopo circa 19,5 km dal casello autostradale superiamo gli impianti di risalita del “Sole del Baldo” e ci innestiamo sulla SP.3, a destra conduce a San Giacomo e Rovereto, noi andiamo a sinistra per San Valentino e il rifugio Graziani parcheggiando dopo 400 metri presso una piccola area pic-nic con il proseguo della strada interdetto nel periodo invernale (da novembre a aprile).






Stralcio della mappa interattiva Kompass dal sito  http://www.kompass.de/touren-und-regionen/wanderkarte/

ITINERARIO: SP.3 q.1329 (L’abitato di San Valentino è poco sotto di noi alla nostra sinistra, a destra indicato dai cartelli sale il sentiero CAI 650 o “Sentiero attrezzato delle Vipere”, noi iniziamo continuando percorrere la strada asfaltata SP.3 interdetta al transito delle automobili nel periodo invernale)   -   Fonte q.1353 (Sulla SP.3)   -  Galleria q.1403 (La SP.3 attraversa due brevi gallerie)   -  Bivio q.1435 (Cartelli e innesto sul CAI 654: a destra sale la sterrata per malga Bes che sarà il nostro ritorno, continuiamo sulla strada SP.3)   -  Bivio q.1446 (Biforcazione e cartelli: il CAI 654 continua dritto a sinistra su carrozzabile in direzione del visibile rifugio Fos Ce, noi stiamo sulla SP.3 che comincia salire a tornanti)  -  Bivio q.1528 (Biforcazione e indicazioni assenti: dritto a sinistra in lieve discesa inizia un largo tracciato che s’inoltra nella valle degli Archetti, stiamo sulla SP.3 in vista degli edifici della malga Canalece in alto davanti a noi)  -  Fonte q.1550 (Fonte abbeveratoio senza acqua sulla curva a U della SP.3, in alto sopra di noi ci sono gli edifici della malga Canalece)   -  Incrocio q.1585 (A sinistra scende lo stradello di accesso agli edifici della malga Canalece poco distanti da noi, a destra un cartello indica il Sentiero della Pace che sale trasversalmente verso la Corna Piana e che ci potrebbe fare accorciare il percorso, continuiamo sulla strada SP.3)   -  Bocca del Creer q.1617 (Arriviamo al grande rifugio/albergo Graziani, incrocio di sentieri e cartelli: sulla curva della strada SP.3 la lasciamo, risaliamo il promontorio a destra a ritroso che inizia per sentiero scalinato, direzione sud e segni assenti, con il manto nevoso il tracciato sparisce quindi manteniamoci a mezzacosta in costante ascesa proprio sopra la strada SP.3 dalla quale siamo venuti aggirando di fatto il promontorio tra radi cespugli sempreverdi)  -  Crinale q.1680 (Arriviamo sul largo crinale con un cartello, davanti a noi c’è il promontorio quotato 1707 metri da IGM e sormontato da una piccola struttura adibita a osservare le cime, continuiamo aggirandolo a destra e mantenendo la direzione sud, in breve un altro cartello ci segnala la salita sul punto alto, lo ignoriamo e davanti a noi si apre la grande prateria che raggiungiamo)   -    Radura q.1676 (Perdiamo leggermente quota e siamo nell’ampia radura dove c’è un cartello che però non indica l’incrocio di sentierini estivi e non segnati nascosti dal manto nevoso. Procediamo senza percorso obbligato con direzione sud/est cominciando l’ascesa alla Corna Piana, purtroppo poco intuitiva e non banale perché il sentierino estivo che passa nei meandri dei pini mughi scompare con la neve scompare)   -  Corna Piana q.1736 (Uscendo dai fastidiosi pini mughi siamo sulla cima panoramica, senza indicazioni o segni, anche con la neve possiamo notare le vecchie trincee della grande guerra, ora procediamo sul crinale in leggera discesa con direzione sud/ovest senza problemi di rilievo)  -  Bivio q.1696 (Seguendo il crinale e la trincea, in breve virando a sinistra li abbandoniamo perché individuiamo un buon sentiero che ci fa innestare nella larga mulattiera militare sottostante, cartelli e segni assenti, la teniamo a sinistra su cengia a mezzacosta aggirando di fatto il versante sud della Corna Piana in vista dei grandi edifici della malga Bes)  -  Malga Bes q.1511 (Il largo tracciato scende con alcune serpentine arrivando senza problemi ai pascoli della malga Bes, composta da vari edifici e che potevamo vedere già dalla vetta della Corna Piana. Incrocio e cartelli CAI: a sinistra inizia il CAI 650 per la Bocca del Creer e malga Campo, a destra oltrepassando la malga si risale in pochi minuti al promontorio della Corna de Bes dove sempre il CAI 650 conduce al sentiero attrezzato delle Vipere, noi cominciamo percorrere la sterrata d’accesso alla malga che scende a destra poco sotto il sentiero dal quale siamo venuti, direzione sud/ovest)  -  Sbarra q.1458  -  Bivio q.1435 (Reinnestandoci sulla SP.3 chiudiamo l’anello, ripercorriamo a sinistra la strada già fatta all’andata fino all’auto)  -  Galleria q.1403   Fonte q.1353 (Sulla SP.3)   -   SP.3 q.1329 (San Valentino)


NOTE:
LUNGHEZZA: 10,8 km
DIFFICOLTA: EEAI
DISLIVELLO TOTALE: 430 m
QUOTA MASSIMA: Corna Piana q.1736





Sentieri



- Neve 10/40 cm

- La prima parte del giro (tra San Valentino e il rifugio Graziani alla Bocca del Creer) percorre integralmente la SP.3, priva di manutenzione e interdetta alle auto nel periodo invernale.

 - I problemi maggiori si hanno tra la Radura q.1676 e la cima della Corna Piana, procediamo senza percorso obbligato con direzione sud/est, purtroppo poco intuitivo e non banale perché il sentierino estivo che passa nei meandri dei pini mughi con la neve scompare completamente, l’arte di sapersi arrangiare per trovare un varco è indispensabile, i meno esperti potrebbero avere delle difficoltà.



Rifugi-Bivacchi

- Rifugio Fos Ce: sul CAI 654 raggiungibile su carrozzabile facendo una breve deviazione dalla strada asfaltata SP.3. Periodo di apertura: 1° giugno - 30 settembre, oltre a tutti i fine settimana e alle festività

- Rifugio/albergo Graziani: sulla SP.3 in località Bocca del Creer, generalmente aperto tutto l’anno.


Fonti
- Fonte q.1353 sulla SP.3




TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
SP.208 q.1329
0,00
Fonte q.1353
0,09
Galleria
0,20
Bivio q.1435
0,30
Bivio q.1446
0,33
Bivio q.1528
0,55
Fonte q.1550
1,00
Incrocio q.1585
1,11
Bocca del Creer
1,21
Crinale q.1680
1,34
Radura q.1676
1,43
Corna Piana
2,05
Bivio q.1696
2,13
Malga Bes
2,35
Sbarra
2,55
Bivio q.1435
2,58
Galleria
/
Fonte q.1353
/
SP.208 q.1329
3,22




SP.3 q.1329 (Iniziamo continuando percorrere la strada asfaltata SP.3 interdetta al transito delle automobili nel periodo invernale)
Fonte q.1353 (Sulla SP.3)  
Sulla SP.3
Sulla SP.3
Galleria q.1403
Bivio q.1435 (Cartelli e innesto sul CAI 654 o F18: a destra sale la sterrata per malga Bes che sarà il nostro ritorno, continuiamo sulla strada SP.3)  

Il rifugio Fos Ce poco sotto di noi visto dal Bivio q.1446
Sulla SP.3
Fonte q.1550
Gli edifici della malga Canalece
Sulla SP.3 in vista del rifugio Graziani alla Bocca del Creer
Il rifugio Graziani alla Bocca del Creer

Bocca del Creer q.1617 (Risaliamo il promontorio a destra a ritroso che inizia per sentiero scalinato, direzione sud e segni assenti)
Con il manto nevoso il tracciato sparisce quindi manteniamoci a mezzacosta in costante ascesa proprio sopra la strada SP.3 dalla quale siamo venuti aggirando di fatto il promontorio tra radi cespugli sempreverdi
Con il manto nevoso il tracciato sparisce quindi manteniamoci a mezzacosta in costante ascesa proprio sopra la strada SP.3 dalla quale siamo venuti aggirando di fatto il promontorio tra radi cespugli sempreverdi
Con il manto nevoso il tracciato sparisce quindi manteniamoci a mezzacosta in costante ascesa proprio sopra la strada SP.3 dalla quale siamo venuti aggirando di fatto il promontorio tra radi cespugli sempreverdi
Il rifugio Graziani sotto di noi

Crinale q.1680 (Arriviamo sul largo crinale, davanti a noi c’è il promontorio quotato 1707 metri da IGM e sormontato da una piccola struttura adibita a osservare le cime, continuiamo aggirandolo a destra e mantenendo la direzione sud)
Perdiamo leggermente quota e siamo nell’ampia Radura q.1676
Dalla Radura q.1676 procediamo senza percorso obbligato con direzione sud/est cominciando l’ascesa alla Corna Piana, purtroppo poco intuitiva e non banale perché il sentierino estivo che passa nei meandri dei pini mughi scompare con la neve scompare
Dalla Radura q.1676 procediamo senza percorso obbligato con direzione sud/est cominciando l’ascesa alla Corna Piana, purtroppo poco intuitiva e non banale perché il sentierino estivo che passa nei meandri dei pini mughi scompare con la neve scompare

Dalla Radura q.1676 procediamo senza percorso obbligato con direzione sud/est cominciando l’ascesa alla Corna Piana, purtroppo poco intuitiva e non banale perché il sentierino estivo che passa nei meandri dei pini mughi scompare con la neve scompare
Corna Piana q.1736
Corna Piana q.1736 (Panorama verso il comprensorio sciistico di Brentonico)
Panorama dalla Corna Piana verso malga Campo e l’omonimo monte
Dalla vetta della Corna Piana procediamo sul crinale in leggera discesa con direzione sud/ovest senza problemi di rilievo
Dalla vetta della Corna Piana procediamo sul crinale in leggera discesa con direzione sud/ovest senza problemi di rilievo

Bivio q.1696 (Seguendo il crinale e la trincea, in breve virando a sinistra li abbandoniamo perché individuiamo un buon sentiero che ci fa innestare nella larga mulattiera militare sottostante, cartelli e segni assenti, la teniamo a sinistra su cengia a mezzacosta)
Largo sentiero/mulattiera su cengia a mezzacosta che aggira il versante sud della Corna Piana
Largo sentiero/mulattiera su cengia a mezzacosta che aggira il versante sud della Corna Piana
Largo sentiero/mulattiera su cengia a mezzacosta che aggira il versante sud della Corna Piana
In vista della malga Bes
Arrivo alla malga Bes