martedì 20 agosto 2019

Monte Morcia (da San Geronzio) E/EE

Promontorio poco frequentato nel gruppo monti Catria/Acuto (appennino marchigiano), pur svolgendosi su sentieri CAI la segnatura risulta sporadica o assente, sommato al discreto dislivello totale d' affrontare ne risulta un itinerario non banale.

DATA: 11 maggio 2019

PARTENZA: Sulla superstrada SP.3 via Flaminia Roma/Fano e provenendo da Roma, prendiamo a destra l’uscita Cagli/San Geronzio nella periferia meridionale di Cagli (Marche), notando subito l’antica chiesa presso la quale dobbiamo parcheggiare, lasciamo l’auto nell’ampio piazzale del ristorante Il Girasole che gli sta’ a fianco (200 metri dall’uscita Cagli /San Geronzio)




Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 13-Monte Catria, si ringrazia Monti Editore (www.iga-cartografie.it) via Roversano 1119, 47521 Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646

ITINERARIO: San Geronzio q.284 (Partiamo dal piazzale tra la chiesa e il ristorante dove ci sono i cartelli del CAI 250 S.F.-Sentiero Frassati, passiamo davanti al ristorante aggirandolo dove ci sono i tavoli, di fianco inizia in salita il sentiero)   –   Edificio q.276 (Il sentiero CAI 250 S.F. poco segnato e infrascato si mantiene in falsopiano poco sopra la strada asfaltata, poi scende raggiungendo un grande complesso di appartamenti allo stato attuale abbandonato, a sinistra c’è la strada asfaltata San Geronzio/Cagli, noi andiamo a destra su largo sentiero)   Cancello q.291 (Costeggiati gli edifici in breve arriviamo presso un vecchio cancello che sbarra il largo tracciato, il CAI 250 S.F. risale a destra per sentierino poco segnato)     Bivio q.326 (Arriviamo in una radura, un sentiero non segnato scende a sinistra all’interno del bosco per le case di San Pietro, il CAI 250 S.F. invece la risale stando sul bordo sinistro)     Sterrata q.341 (Continuiamo a risalire il bordo sinistro della radura ora su sterrata)     Bivio q.366 (Al termine della radura c’è il bivio della sterrata, a destra l’aggira sulla parte alta, noi continuiamo dritto in salita costeggiando immediatamente una seconda radura)      Incrocio q.442 (Al termine della salita costeggiando la seconda radura c’è il crocevia: a destra una sterrata aggira la parte alta della radura entrando nel bosco, appena sopra c’è un sentierino non segnato, scendiamo per pochi metri dalla parte opposta e la sterrata si biforca conducendo alle case Andiata, noi prendiamo il nostro CAI 250 S.F. a destra per sentiero che entra nel bosco indicato da cartelli)    Bivio q.543 (Cartelli: dritto il sentiero continua ma non è segnato, il nostro CAI 250 S.F. curva a gomito a destra a ritroso ripassando poco sopra)      Dorsale q.630 (Usciamo dal bosco, ora il CAI 250 S.F. cambia direzione, sud, risalendo a sinistra un verde pendio e dopo avere attraversato ancora una breve macchia di bosco percorriamo un panoramico crinale)    Cima q.703 (Punto alto quotato 703 m da IGM, anonimo e senza indicazioni. Ora perdiamo leggermente quota mantenendo il largo crinale che cambia direzione, sud/est, per tornare salire verso il monte Bambino)    Monte Bambino q.818 (Al termine della salita raggiungiamo il promontorio anonimo e senza indicazioni. Dal crinalino panoramico per la prima volta in lontananza possiamo notare la grande croce del monte Catria, quindi torniamo a perdere quota fino al punto basso quotato 794 m da IGM, poi di nuovo si risale con direzione sud verso la cima senza toponimo quotata 853, segni assenti)      Cima q.853 (Attenzione che poco prima di raggiungerla, alla nostra destra dobbiamo individuare il sentiero CAI 250 S.F. che aggira a mezzacosta il punto alto inoltrandosi temporaneamente nel bosco, segni sporadici o assenti)     Sella q.844 (Aggirata nel bosco la cima quotata 853, ne usciamo di nuovo sul crinale che subito ci conduce all’ampia depressione erbosa ai piedi del versante nord orientale del monte Campifobio, ampio e massiccio promontorio che si potrebbe risalire a vista. Il CAI 250 S.F. invece lo aggira a sinistra, versante orientale, sfruttando una delle numerose tracce parallele tra loro, la segnatura è assente quindi ne scegliamo una a caso percorrendola in falsopiano)      Passo di Vai q.754 (Continuando ad aggirare il monte Campifobio, nella parte finale il pendio è ostruito da fitta vegetazione sempreverde, nel caso che con la traccia seguita non fossimo alla giusta altezza, il passaggio del CAI 250 S.F. tra gli arbusti è sugli 800 metri, quindi in breve ci innestiamo sulla curva a U della strada asfaltata, crocevia di sentieri, con cartelli che la quotano erroneamente a 745 m. Dobbiamo tenere il CAI 250 S.F. che attraversa la curva a U della strada e scende dolcemente su tratturo la verde prateria, segni sporadici)      Fonte abbeveratoio q.720 (In breve arriviamo alla grande fonte abbeveratoio situata alla nostra destra, la oltrepassiamo ignorando il proseguo sull’invitante tratturo in falsopiano, mentre ora il CAI 250 S.F. risale per sentierino molto infrascato con direzione sud/est, solo in seguito entrando nel bosco lo si riuscirà a percorrere agevolmente, segni sporadici/assenti)     Bivio q.923 (L’interminabile sentiero CAI 250 S.F. che si sviluppava a mezzacosta nel bosco tra gli 850/900 metri, si innesta su un largo sentiero con cartelli: a sinistra scende come  CAI 275 per Acquaviva, noi lo teniamo a destra in salita che è CAI 250/CAI 275 S.F.)     Pian di Troscia q.957 (Fonte abbeveratoio e grande cisterna di cemento, appena le abbiamo oltrepassate usciamo dal bosco dove c’è il bivio con cartelli su una verde dorsale, il CAI 250 S.F. prosegue a mezzacosta verso il rifugio Valpiana, noi invece dobbiamo risalire prendendo il CAI 275 che di fatto si porta sopra la fonte. Il bivio è poco evidente e la segnatura molto sporadica, risaliamo con direzione sud/ovest)     Bivio q.1054 (Stiamo risalendo paralleli al verde solco che finisce alla fonte di Troscia, quindi entriamo nel bosco e in breve ritroviamo i segni presso una biforcazione del sentiero, a destra è pianeggiante, il CAI 275 continua a salire)     Bivio q.1076 (Attenzione ai segni, bivio poco evidente: a sinistra a mezzacosta inizia il CAI 275/A,  continuiamo a salire sul CAI 275 che in breve esce definitivamente dal bosco percorrendo il crinale nord orientale del monte Morcia)   –   Monte Morcia q.1223 (Piccola croce di vetta e indicazioni assenti, continuiamo percorrendo il crinale con direzione ovest che nell’immediato si presenta particolarmente aereo)      Incrocio q.1186 (Località “Il Bicchiere”. Non è segnalato e quindi passa inosservato, innesto sul CAI 260: il largo crinale erboso ora risale alla ben visibile carrozzabile appena sopra di noi, a sinistra nell’ampio pendio scende il CAI 260 al sottostante rifugio Valpiana e alla strada di fondovalle proveniente da Frontone, noi stiamo sul CAI 260 a destra a mezzacosta transitando di fatto sotto la carrozzabile e paralleli a una recinzione, poi quando questa termina proseguiamo ancora per qualche minuto a mezzacosta e cominciamo a perdere quota scendendo verso il margine del bosco individuando l’entrata del sentiero, in questo frangente i segni sono assenti)     Carrozzabile q.1038 (Usciamo dal bosco e raggiungiamo la curva a U della carrozzabile, il CAI 260 l’aggira sulla destra e continua a scendere, i segni spariscono come pure il sentiero, si procede a vista con direzione nord/ovest su ampio declivio erboso)   Carrozzabile q.915 (L’attraversiamo e continuiamo a scendere a vista l’ampia prateria con direzione nord avendo di fronte a noi la mole del monte Campifobio)     Carrozzabile q.842 (Raggiungiamo ancora la carrozzabile che a questo punto compie una curva a U a destra, è quotata 842 m da IGM, continuiamo a scendere a vista la prateria con direzione nord notando sul terreno dei tombini)   Passo di Vai q.754 (Nella parte finale si intraprende una sterrata che attraversa la macchia di bosco facendoci arrivare in breve al passo di Vai, innesto sulla carrozzabile e chiusura del primo anello. Dalla curva a U della carrozzabile, prendiamo a sinistra l’evidente pista forestale chiusa da sbarra che è sempre CAI 260, cartello indica San Geronzio e Cagli)     Fonte abbeveratoio q.740 (Allo stato attuale inattiva)      Bivio q.680 (Bivio della forestale, indicazioni assenti: dritto continua in falsopiano, noi la prendiamo a sinistra a ritroso in lieve discesa che è sempre CAI 260) – Quota 644 (La forestale compie una curva a U a destra e in breve termina, quindi il CAI 260 continua per sentierino nel bosco in ripida discesa)      Carrozzabile q.335 (Al termine della lunga e ripida discesa usciamo dal bosco innestandoci sulla carrozzabile, a sinistra è chiusa da un portone che dà accesso a una vecchia casa, la teniamo quindi a destra)     Foci q.290 (Borgata di case e innesto sulla strada asfaltata via Flaminia presso il rifugio/albergo “Terrazza sul Burano”, andiamo a destra)      Deviazione q.287 (Prima che la strada scenda al sottopassaggio della superstrada SP.3 la lasciamo, andiamo dritto su quella che era la vecchia strada asfaltata. Ormai invasa dalla vegetazione ci appare come un largo sentiero e ci conduce in breve a costeggiare la superstrada in vista della chiesa di San Geronzio)     San Geronzio q.284.

 
NOTE:
LUNGHEZZA: 18,8 km
DIFFICOLTA: E/EE
DISLIVELLO TOTALE: 1350 m
QUOTA MASSIMA: M. Morcia q.1223


Sentieri



- L’aggiunta della difficoltà EE viene data per il notevole dislivello totale d’affrontare e la segnatura CAI sporadica che potrebbe creare qualche incertezza.
- La segnatura del CAI 250 S.F. è generalmente sporadica o assente, buoni i cartelli posizionati ai bivi.
- Sporadica o assente la segnatura del CAI 275 che dalla fonte di Pian di Troscia sale al monte Morcia


Rifugi-Bivacchi
- Assenti

Fonti
- Grande fonte/abbeveratoio poco sotto il passo Vai sul CAI 250 S.F.
- Fonte del Pavone a Foci



 
TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
TEMPI RILEVATI:
Tempo
Totale (ore)
San Geronzio
0,00
Pian di Troscia
3,24
Edificio q.276
/
Bivio q.1054
3,36
Cancello q.291
0,07
Bivio q.1076
3,38
Bivio q.326
0,12
Monte Morcia
4,00
Sterrata q.341
0,13
Incrocio q.1186
4,10
Bivio q.366
0,16
Carrozzabile q.1038
4,26
Incrocio q.442
0,24
Carrozzabile q.915
4,39
Bivio q.543
0,36
Carrozzabile q.842
4,45
Dorsale q.630
0,46
Passo di Vai
4,52
Cima q.703
0,58
Fonte q.740
5,02
Monte Bambino
1,15
Bivio q.680
5,16
Cima q.853
/
Quota 644
5,24
Sella q.844
/
Carrozzabile q.335
5,55
Passo di Vai
1,45
Foci
6,00
Fonte q.720
1,49
Deviazione q.287
6,10
Bivio q.923
3,20
San Geronzio
6,15




San Geronzio q.284 (Partiamo dal piazzale tra la chiesa e il ristorante dove ci sono i cartelli del CAI 250 S.F.-Sentiero Frassati, passiamo davanti al ristorante aggirandolo dove ci sono i tavoli, di fianco inizia in salita il sentiero)
San Geronzio q.284 (Partiamo dal piazzale tra la chiesa e il ristorante dove ci sono i cartelli del CAI 250 S.F.-Sentiero Frassati, passiamo davanti al ristorante aggirandolo dove ci sono i tavoli, di fianco inizia in salita il sentiero)
San Geronzio q.284 (Partiamo dal piazzale tra la chiesa e il ristorante dove ci sono i cartelli del CAI 250 S.F.-Sentiero Frassati, passiamo davanti al ristorante aggirandolo dove ci sono i tavoli, di fianco inizia in salita il sentiero)
Edificio q.276 (Il sentiero CAI 250 S.F. poco segnato e infrascato si mantiene in falsopiano poco sopra la strada asfaltata, poi scende raggiungendo un grande complesso di appartamenti allo stato attuale abbandonato)
Il sentiero CAI 250 S.F
Bivio q.326 (Arriviamo in una radura, un sentiero non segnato scende a sinistra all’interno del bosco per le case di San Pietro, il CAI 250 S.F. invece la risale stando sul bordo sinistro)

Sterrata q.341 (Continuiamo a risalire il bordo sinistro della radura ora su sterrata)
Incrocio q.442
Bivio q.543 (Cartelli: dritto il sentiero continua ma non è segnato, il nostro CAI 250 S.F. curva a gomito a destra a ritroso ripassando poco sopra)
Dorsale q.630 (Usciamo dal bosco, ora il CAI 250 S.F. cambia direzione, sud, risalendo a sinistra un verde pendio)
Dopo avere attraversato ancora una breve macchia di bosco percorriamo un panoramico crinale
Dopo avere attraversato ancora una breve macchia di bosco percorriamo un panoramico crinale

Cima q.703 (Punto alto quotato 703 m da IGM, anonimo e senza indicazioni. Ora perdiamo leggermente quota mantenendo il largo crinale che cambia direzione, sud/est, per tornare salire verso il monte Bambino)
Panorama sul monte Petrano a sinistra, sullo sfondo il monte Nerone
Monte Bambino q.818 (Al termine della salita raggiungiamo il promontorio anonimo e senza indicazioni)
Dal monte Bambino torniamo a perdere quota fino al punto basso quotato 794 m da IGM, poi di nuovo si risale con direzione sud verso la cima senza toponimo quotata 853, segni assenti

Cima q.853 (Attenzione che poco prima di raggiungerla, alla nostra destra dobbiamo individuare il sentiero CAI 250 S.F. che aggira a mezzacosta il punto alto inoltrandosi temporaneamente nel bosco, segni sporadici o assenti)
Aggirata nel bosco la cima quotata 853, ne usciamo di nuovo sul crinale
Arrivo alla Sella q.844
Dalla Sella q.844 il CAI 250 S.F. aggira il monte Campifobio sul versante orientale, sfruttando una delle numerose tracce parallele tra loro, la segnatura è assente quindi ne scegliamo una a caso percorrendola in falsopiano
Dalla Sella q.844 il CAI 250 S.F. aggira il monte Campifobio sul versante orientale, sfruttando una delle numerose tracce parallele tra loro, la segnatura è assente quindi ne scegliamo una a caso percorrendola in falsopiano

Continuando ad aggirare il monte Campifobio, nella parte finale il pendio è ostruito da fitta vegetazione sempreverde, nel caso che con la traccia seguita non fossimo alla giusta altezza, il passaggio del CAI 250 S.F. tra gli arbusti è sugli 800 metri
In vista del Passo di Vai
Passo di Vai q.754 (Dobbiamo tenere il CAI 250 S.F. che attraversa la curva a U della strada e scende dolcemente su tratturo la verde prateria, segni sporadici)
Passo di Vai q.754 (Dobbiamo tenere il CAI 250 S.F. che attraversa la curva a U della strada e scende dolcemente su tratturo la verde prateria, segni sporadici)
Passo di Vai q.754 (Dobbiamo tenere il CAI 250 S.F. che attraversa la curva a U della strada e scende dolcemente su tratturo la verde prateria, segni sporadici)

Fonte abbeveratoio q.720
Oltrepassiamo la fonte abbeveratoio ignorando il proseguo sull’invitante tratturo in falsopiano, mentre ora il CAI 250 S.F. risale per sentierino molto infrascato con direzione sud/est
CAI 250 S.F
CAI 250 S.F
Panorama verso la fine del CAI 250 S.F

Bivio q.923 (L’interminabile sentiero CAI 250 S.F. che si sviluppava a mezzacosta nel bosco tra gli 850/900 metri, si innesta su un largo sentiero con cartelli: a sinistra scende come CAI 275 per Acquaviva, noi lo teniamo a destra in salita che è CAI 250/CAI 275 S.F.) 
Pian di Troscia q.957 (Fonte abbeveratoio e grande cisterna di cemento)
Pian di Troscia q.957 (Fonte abbeveratoio e grande cisterna di cemento)
Pian di Troscia q.957 (Fonte abbeveratoio e grande cisterna di cemento, appena le abbiamo oltrepassate usciamo dal bosco dove c’è il bivio con cartelli su una verde dorsale, il CAI 250 S.F. prosegue a mezzacosta verso il rifugio Valpiana, noi invece dobbiamo risalire prendendo il CAI 275 che di fatto si porta sopra la fonte)
Percorrendo il crinale nord orientale del monte Morcia
Percorrendo il crinale nord orientale del monte Morcia

Percorrendo il crinale nord orientale del monte Morcia
Panorama sul monte Acuto
Arrivo in vetta
Monte Morcia q.1223 (Piccola croce di vetta)
Monte Morcia q.1223 (Continuiamo percorrendo il crinale con direzione ovest che nell’immediato si presenta particolarmente aereo)

Dal monte Morcia continuiamo percorrendo il crinale con direzione ovest
Incrocio q.1186 (Località “Il Bicchiere”. Non è segnalato e quindi passa inosservato, innesto sul CAI 260)
Incrocio q.1186 (Località “Il Bicchiere”. Non è segnalato e quindi passa inosservato, innesto sul CAI 260: il largo crinale erboso ora risale alla ben visibile carrozzabile appena sopra di noi, a sinistra nell’ampio pendio scende il CAI 260 al sottostante rifugio Valpiana e alla strada di fondovalle proveniente da Frontone, noi stiamo sul CAI 260 a destra a mezzacosta transitando di fatto sotto la carrozzabile)
Proseguiamo ancora per qualche minuto a mezzacosta e cominciamo a perdere quota scendendo verso il margine del bosco individuando l’entrata del sentiero
Carrozzabile q.1038 (Usciamo dal bosco e raggiungiamo la curva a U della carrozzabile, il CAI 260 l’aggira sulla destra e continua a scendere, i segni spariscono come pure il sentiero, si procede a vista con direzione nord/ovest su ampio declivio erboso)
Si procede a vista con direzione nord/ovest su ampio declivio erboso

Carrozzabile q.842 (Raggiungiamo ancora la carrozzabile che a questo punto compie una curva a U a destra, è quotata 842 m da IGM, continuiamo a scendere a vista la prateria con direzione nord notando sul terreno dei tombini)
Passo di Vai q.754 (Dalla curva a U della carrozzabile, prendiamo a sinistra l’evidente pista forestale chiusa da sbarra che è sempre CAI 260, cartello indica San Geronzio e Cagli)
Fonte abbeveratoio q.740 (Allo stato attuale inattiva)
Ciclamini
Bivio q.680 (Bivio della forestale, indicazioni assenti: dritto continua in falsopiano, noi la prendiamo a sinistra a ritroso in lieve discesa che è sempre CAI 260)
Carrozzabile q.335 (Al termine della lunga e ripida discesa usciamo dal bosco innestandoci sulla carrozzabile, a sinistra è chiusa da un portone che dà accesso a una vecchia casa, la teniamo quindi a destra)

Sulla carrozzabile verso Foci
Arrivo a Foci
Fonte del Pavone a Foci
Deviazione q.287 (Prima che la strada scenda al sottopassaggio della superstrada SP.3 la lasciamo, andiamo dritto su quella che era la vecchia strada asfaltata)
Ormai invasa dalla vegetazione ci appare come un largo sentiero e ci conduce in breve a costeggiare la superstrada in vista della chiesa di San Geronzio
Ormai invasa dalla vegetazione ci appare come un largo sentiero e ci conduce in breve a costeggiare la superstrada in vista della chiesa di San Geronzio