domenica 17 novembre 2024

Sentieri abbandonati a Bocconi (EE)

Itinerario per escursionisti esperti nel parco nazionale delle Foreste Casentinesi, in parte si svolge fuori sentiero o sentieri in stato di abbandono.

DATA: 14 settembre 2024 

PARTENZA: Da Forlì prendiamo la SS 67 per il passo del Muraglione arrivando al paese di Bocconi, parcheggiamo alla trattoria “La Beccona” di fianco la chiesa di San Lorenzo. (37 km da Forlì, Emilia Romagna) 

 

Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 21-Alpe di San Benedetto, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/  Via Uberti, 9 – 47521  Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646 

ITINERARIO: Bocconi q.400 (Dalla SS 67 saliamo il CAI 425 indicato dai cartelli su viottolo lastricato di fianco l’ex trattoria La Beccona, dopo pochi metri continua come sentiero)  - Pian di Rupino q.495 (Due grandi case ristrutturate. Dalla parte opposta proviene la carrozzabile d’accesso dal paese di Bocconi, il CAI 425 sale di fianco il primo edificio per rientrare nel sottobosco su sentiero)   -  Pian di Mezzo q.817 (Al rudere della grande casa ci portiamo sulla curva del CAI 425 che continua salire, quindi lasciamo il sentiero segnato e andiamo dritto su esilissima traccia pianeggiante che penetra nel bosco e ben presto si perde, l’obbiettivo è quello di procedere a vista con direzione ovest e mantenersi su questa quota, qualsiasi riferimento è assente)  -  Frana q.814 (Avanzando nel fitto bosco e mantenendoci in quota incontriamo dei muretti di sasso di contenimento e successivamente sempre procedendo a vista e senza alcuna traccia arriviamo a un’apertura del bosco nella quale il pendio è franato, lo attraversiamo senza grosse difficoltà dopodiché cominciamo a perdere quota modificando la direzione per spostarci verso sud, dell’antico sentiero non rimane nulla e procediamo aiutati dal GPS)  -  Calimorte di Sopra q.693 (Ci abbassiamo nel sottobosco con direzione sud tenendo come riferimento dalla mappa l’altimetria della casa, usciamo in una grande apertura e a fatica riusciamo scorgere il grande rudere completamente sepolto da rovi e cespugli di ginestre impenetrabili. Dopo alcuni tentativi lo raggiungiamo aggirandolo a destra, poi torniamo indietro portandoci di nuovo oltre la barriera di ginestre che lo precedeva, quindi ci spostiamo a sinistra, NO, sul lato opposto dal quale siamo arrivati fino trovare l’ingresso dell’originario sentiero che si presenta discretamente largo)  -  Frana q.732 (Un breve tratto di pendio franato lambisce il sentiero, col tempo probabilmente scomparirà)  -  Fonte abbeveratoio q.715 (Da circa 10 minuti il sentiero si è ridotto a esile traccia, forse causa antichi smottamenti che hanno cancellato il percorso originario. Nel frattempo siamo stati anche bassi, grazie al GPS ci rialziamo trovando la grande fonte abbeveratoio purtroppo inattiva che precede l’edificio di Casetta)  -  Casetta q.810 (Usciamo dal sottobosco e alla nostra sinistra c’è il grande rudere nella prateria. Continuiamo andando dritto in falsopiano con direzione ovest sul sentiero celato dal manto erboso, a destra inizierebbe una traccia per il rudere di Collina che possiamo scorgere in alto presso il crinale)  -  Sterrata q.840 (Ci innestiamo sul tornante di una sterrata che non risulta su alcuna mappa, a sinistra scende repentina e noi la seguiamo andando dritto in salita, successivamente entrando nel bosco si modifica in un largo sentiero)  -  Campo Grande q.873 (Località Campo Grande, quota da GPS. Avanzando nel fitto bosco costeggiamo una vecchia recinzione, al termine della quale a sinistra c’è una piccola conca prativa con un tavolo su assi di legno, appena sopra fuori dagli alberi c’è un promontorio panoramico. Nei paraggi esisteva sempre a sinistra un antico sentiero che scendeva al rudere di Rocca di Sopra, allo stato attuale non vediamo l’ingresso, procediamo invece sul largo sentiero che compie un tornante modificando di fatto la nostra direzione, ora nord, e ne esce percorrendo un crinale panoramico)   -  Deviazione q.905 (Questa deviazione è molto nascosta e tutt’altro che intuitiva, prendiamo come riferimento il fatto che abbiamo appena percorso il crinale panoramico dal quale è possibile notare alla nostra sinistra il fondovalle dove è ubicata la Villa Ritorto. Dal crinale panoramico il largo sentiero rientra nel sottobosco e continua salire in direzione della fonte del Bepi sulla forestale CAI 553 del Tramazzo, eventualmente teniamo in considerazione questa ipotesi di ritorno nel caso ci siano difficoltà. Invece dobbiamo individuare dopo poche decine di metri essere rientrati nel sottobosco dal crinale panoramico, alla nostra sinistra l’ingresso celato dell’esile sentiero che si abbassa poco sotto, e che sviluppandosi a mezzacosta ci direziona verso la casa di Pian di Luciano, qualsiasi indicazione è assente)   - Fosso d’acqua q.817 (Pochi metri prima di arrivarci, sulla destra sembra che salga un buon sentiero. Noi invece avanziamo su traccia incerta per attraversare immediatamente il fossetto d’acqua nel fitto bosco e riprendere l’antico tracciato sulla sponda opposta mantenendoci in falsopiano)   -  Pian di Luciano q.839 (Finalmente ci appare il grande rudere infrascato di Pian di Luciano, appena superato finiscono le difficoltà perché ci innestiamo sul sentiero sterrato CAI 433, a destra risale alla forestale CAI 553 del Tramazzo e noi lo teniamo in discesa)  -  Incrocio q.690 (Rimaniamo sul sentiero sterrato CAI 433 che continua scendere compiendo un doppio tornante, sul primo iniziano due sentieri non segnati dei quali uno sale e uno scende, poco sotto dovrebbe iniziare sulla destra l’antica traccia per il rudere di Bagnoli alla quale non facciamo caso)  -  Campi di Sopra q.663 (Grande rudere sul tornante, continuando a scendere ora il CAI 433 si amplia in sterrata)  -  La Corte q.558 (Ruderi di due grandi case affiancate tra loro, la sterrata passa in mezzo e comincia salire)  -  Villa Ritorto q.573 (Risaliti dai ruderi della Corte siamo al complesso di Villa Ritorto, possiamo raggiungerla direttamente costeggiando a destra la cinta muraria, noi seguiamo la sterrata principale che continua salire fino alla radura soprastante. Ora sulla destra scorgiamo la vecchia chiesa nascosta dagli alberi, ci andiamo e davanti al suo portone d’ingresso camminiamo il breve vialetto fino arrivare all’antico complesso della villa che versa in stato di abbandono, dopo la visita riprendiamo a camminare sulla sterrata CAI 433 che si amplia a carrozzabile)  -  Pilastrino q.560 (Antico pilastrino con formella sacra sul ciglio della carrozzabile)  -  Incrocio q.547 (Quando la carrozzabile curva a sinistra noi la lasciamo, ci comparirebbe subito la vicina e vecchia casa di Frassineta. A sinistra sale una sterrata secondaria, sulla destra invece scende all’indietro un sentierino nascosto che è il proseguo del CAI 433)   -  Fosso di Montecenso q.436   -  SS 67 q.443 (Risaliti dal fosso di Montecenso sbuchiamo immediatamente sulla strada asfaltata, andiamo a destra per pochi metri poi la lasciamo per calare a sinistra lo stradello cementato CAI 443)  –  Fiume Montone q.424 (La cementata finisce al corso d’acqua, lo attraversiamo utilizzando la lunga passerella soprastante e dalla parte opposta riprendiamo in salita la pista che ora è diventata una larga mulattiera)  -  Bivio q.450 (Rimaniamo sulla mulattiera in salita appena intrapresa, sulla sinistra c’è una piazzola erbosa e il tracciato che sale comunque al rifugio)   –   Rifugio Prato Bovi q.462 (Ci arriviamo dal prato sottostante e ci innestiamo sul CAI 427: a destra conduce a San Benedetto in Alpe e noi lo seguiamo a sinistra, dopo pochi metri scartiamo a sinistra la sterrata che scende e andiamo dritto su sentierino a mezzacosta nel sottobosco)  –   Pradigore q.456 (Il sentiero CAI 427 passa tra i due grandi ruderi nel bosco)   –   Ca’ Rio Caprile q.440 (Attraversato un piccolo fosso d’acqua il CAI 427 risale, poco sotto tra gli alberi possiamo scorgere il rudere della grande casa che raggiungiamo a vista, poi riprendiamo a camminare sul CAI 427)  –  Rovidera q.458 (Rudere)  –  Punto panoramico q.520 (Al culmine della ripida salita, sulla sinistra a pochi metri c’è il belvedere delimitato da una staccionata, il CAI 427 ora inizia a scendere)   – Fosso dell’Inferno q.415 (Fosso d’acqua)   –  Casa Tre Sassi q.418 (Rudere di una grande casa infrascata)  -  Ca’ Mandria q.395 (Vecchia casa ristrutturata a uso vacanze, ora si procede su carrozzabile)  –  Bivio q.388 (Appena lasciata Ca’ Mandria c’è il bivio della carrozzabile, lasciamo il CAI 427 che la tiene dritto in piano verso Ca’ Raggio, andiamo a sinistra in discesa, indicazioni assenti)   – Fiume Montone q.358 (Ponte in cemento sul fiume Montone, la carrozzabile risale dalla parte opposta)   -  Via Chiusure q.385 (Arriviamo a Bocconi e ci innestiamo sulla stradina asfaltata via Chiusure, dalla parte opposta c’è un piazzale adibito a parcheggio, la saliamo a sinistra)  –   Bocconi q.400 (Arrivo sulla provinciale SS 67) 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 15,6 km

        DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1000 m

QUOTA MASSIMA: 905 m

Sentieri

Tragitto Pian di Mezzo – Calimorte di Sopra: Presumo che le due case fossero collegate da un sentiero, allo stato attuale non abbiamo trovato alcuna testimonianza di questo ipotetico collegamento. Lasciato il CAI 425 al rudere di Pian di Mezzo, procediamo verso il rudere di Calimorte di Sopra completamente fuori sentiero nel fitto bosco che non offre alcun riferimento, avanziamo unicamente per intuito e aiutati dal GPS che risulta indispensabile. 

Tragitto Calimorte di Sopra – Casetta – Località Campo Grande: L’antico sentiero si presenta discreto con alcuni tratti interrotti che comportano delle incertezze sul proseguo. 

Tragitto Località Campo Grande – Pian di Luciano: L’ingresso dell’antico sentierino è invisibile, una volta intrapreso si presenta molto sottile simile a una traccia di animali, si sviluppa a mezzacosta nel fitto bosco che non offre riferimenti, indispensabile il GPS. 

Il tratto del CAI 433 che scende per sentiero dalla sterrata che precede l’arrivo alla vecchia casa di Frassineta, e che ci deposita sulla strada statale SS 67, allo stato attuale (2024) è stato coinvolto da una frana. La segnatura è buona ma non l’ingresso del sentiero, bisogna fare qualche manovra per risolvere i punti franati.

Rifugi-Bivacchi

Rifugio Prato Bovi: Si tratta della vecchia casa quotata 462 m da IGM ora completamente recuperata e adibita a rifugio di proprietà privata, è situata sul sentiero del CAI 427 tra le località di Bocconi e San Benedetto in Alpe lungo il fiume Montone. Offre pernottamento, pranzo, merenda e cena, possibilità di montare la propria tenda nell’area adiacente.

Fonti

Fontana alla partenza nel parcheggio di fianco all’ex trattoria La Beccona

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Bocconi

0,00

Pian di Luciano

2,55

Pradigore

4,26

Pian di Rupino

0,12

Incrocio q.690

3,10

Ca’ Rio Caprile

4,40

Pian di Mezzo

0,52

Campi di Sopra

3,14

Rovidera

4,53

Frana q.814

1,02

La Corte

3,26

Punto panoramico

5,02

Calimorte di Sopra

1,30

Villa Ritorto

3,32

Fosso dell’Inferno

5,14

Frana q.732

1,40

Pilastrino

3,37

Casa Tre Sassi

5,17

Fonte abbeveratoio

2,00

Incrocio q.547

3,42

Ca’ Mandria

5,48

Casetta

2,01

Fosso di Montecenso

4,00

Bivio q.388

5,51

Sterrata q.840

2,06

SS 67 q.443

4,02

Ponte q.358

5,56

Campo Grande

2,17

Torrente Montone

4,05

Bocconi

5,58

Deviazione q.905

2,25

Bivio q.450

/

 

 

Fosso d’acqua q.817

2,45

Rifugio Prato Bovi

4,12

 

 

  


Bocconi q.400 (Dalla SS 67 saliamo il CAI 425 indicato dai cartelli su viottolo lastricato di fianco l’ex trattoria La Beccona)

Bocconi q.400 (Dalla SS 67 saliamo il CAI 425 indicato dai cartelli su viottolo lastricato di fianco l’ex trattoria La Beccona)

Il CAI 425 continua come sentiero

Pian di Rupino q.495 (Due grandi case ristrutturate)

Pian di Rupino q.495 (Il CAI 425 sale di fianco il primo edificio per rientrare nel sottobosco su sentiero)

Il CAI 425

 

Pian di Mezzo q.817 (Rudere)

Pian di Mezzo q.817 (Al rudere della grande casa ci portiamo sulla curva del CAI 425 che continua salire, quindi lasciamo il sentiero segnato e andiamo dritto su esilissima traccia pianeggiante che penetra nel bosco e ben presto si perde)

Avanzando nel fitto bosco e mantenendoci in quota incontriamo dei muretti di sasso di contenimento

Frana q.814 (Sempre procedendo a vista e senza alcuna traccia arriviamo a un’apertura del bosco nella quale il pendio è franato, lo attraversiamo senza grosse difficoltà)

Dell’antico sentiero non rimane nulla e procediamo aiutati dal GPS

Dell’antico sentiero non rimane nulla e procediamo aiutati dal GPS


Il rudere di Calimorte di Sopra

Il rudere di Calimorte di Sopra

Il buon sentiero che collega il rudere di Calimonte di Sopra a quello di Casetta

  Frana q.732 (Un breve tratto di pendio franato lambisce il sentiero, col tempo probabilmente scomparirà)

Il buon sentiero che collega il rudere di Calimonte di Sopra a quello di Casetta

Il buon sentiero che collega il rudere di Calimonte di Sopra a quello di Casetta

 

Fonte abbeveratoio q.715 (La grande fonte abbeveratoio inattiva precede l’edificio di Casetta) 

Il rudere di Casetta

Il rudere di Casetta

Il rudere di Casetta

Il rudere di Casetta

Il rudere di Casetta

 

Dal rudere di Casetta continuiamo andando dritto in falsopiano con direzione ovest sul sentiero celato dal manto erboso

Sterrata q.840 (Ci innestiamo sul tornante di una sterrata che non risulta su alcuna mappa, a sinistra scende repentina e noi la seguiamo andando dritto in salita)

Successivamente entrando nel bosco la sterrata si modifica in un largo sentiero

Avanzando nel fitto bosco costeggiamo una vecchia recinzione …

… al termine della quale a sinistra c’è una piccola conca prativa con un tavolo su assi di legno.

Usciamo dal bosco percorrendo un crinale panoramico

 

Usciamo dal bosco percorrendo un crinale panoramico

Deviazione q.905 (Questa deviazione è molto nascosta e tutt’altro che intuitiva) 

L’esile sentiero verso il rudere di Pian di Luciano

L’esile sentiero verso il rudere di Pian di Luciano

Scorcio panoramico

Fosso d’acqua q.817


L’esile sentiero verso il rudere di Pian di Luciano

L’esile sentiero verso il rudere di Pian di Luciano

Pian di Luciano

Pian di Luciano

Pian di Luciano

Dal rudere di Pian di Luciano finiscono le difficoltà perché ci innestiamo sul sentiero sterrato CAI 433 

 

Campi di Sopra  

Campi di Sopra  

Dal rudere di Campi di Sopra, il CAI 433 si amplia in sterrata

CAI 433

La Corte q.558 (Ruderi di due grandi case affiancate tra loro, la sterrata passa in mezzo) 

La Corte q.558 (Ruderi di due grandi case affiancate tra loro, la sterrata passa in mezzo) 

 

La chiesa di Villa Ritorto

La chiesa di Villa Ritorto

Villa Ritorto

Villa Ritorto

 

 

Villa Ritorto

Villa Ritorto

Dopo la visita di Villa Ritorto ci riportiamo a camminare sulla sterrata CAI 433 che si amplia a carrozzabile

Pilastrino

Incrocio q.547 (Quando la carrozzabile curva a sinistra noi la lasciamo, ci comparirebbe subito la vicina e vecchia casa di Frassineta. A sinistra sale una sterrata secondaria, sulla destra invece scende all’indietro un sentierino nascosto che è il proseguo del CAI 433)  

Incrocio q.547 (Scorcio sulla vecchia casa di Frassineta)


CAI 433

Frana sul CAI 433

Fosso di Montecenso q.436  

SS 67 q.443 (Risaliti dal fosso di Montecenso sbuchiamo immediatamente sulla strada asfaltata, andiamo a destra per pochi metri….                 

… poi la lasciamo per calare a sinistra lo stradello cementato CAI 443) 

  Passerella sul fiume Montone


Rifugio Prato Bovi

Sul CAI 427

Pradigore q.456 (Il rudere a sinistra)

Pradigore q.456 (Il rudere a destra poco sopra)

Sul CAI 427

Ca’ Rio Caprile


Sul CAI 427

Rovidera q.458 (Rudere) 

Punto panoramico q.520

Sul CAI 427

Fosso dell’Inferno

Casa Tre Sassi q.418 (Rudere di una grande casa infrascata) 


Casa Mandria

Bivio q.388 (Appena lasciata Ca’ Mandria c’è il bivio della carrozzabile, lasciamo il CAI 427 che la tiene dritto in piano verso Ca’ Raggio, andiamo a sinistra in discesa) 

Fiume Montone q.358 (Ponte in cemento sul fiume Montone)

Fiume Montone q.358 (Ponte in cemento sul fiume Montone)