lunedì 8 febbraio 2021

Da San Benedetto in Alpe al bivacco Monte di Gralli (EE)

Itinerario che si svolge principalmente su vecchie tracce scomparse in ambiente selvaggio e solitario dal paese di San Benedetto in Alpe al bivacco Monte di Gralli (parco nazionale delle Foreste Casentinesi, appennino Tosco/Romagnolo) la gita è riferita solo a escursionisti esperti, ottimi conoscitori del territorio e che facciano uso del GPS.

DATA: 18 dicembre 2020

PARTENZA: Da Forlì prendiamo la SS.67 per il passo del Muraglione e arriviamo fino a San Benedetto in Alpe (circa 43 km), parcheggiamo appena abbiamo voltato a destra per la SP.55 in direzione di Marradi (parcheggio).

 

 

Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 21-Alpe di San Benedetto, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/  via Roversano 1119, 47521 Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646

 

 ITINERARIO: San Benedetto in Alpe q.496 (Dal parcheggio ci riportiamo sulla SS.67 e la percorriamo in direzione del passo del Muraglione, ignoriamo subito dopo aver oltrepassato il ponte sul fosso dell’Acquacheta il sentiero CAI 409 che scende a destra, mentre dopo poche decine di metri prima che la statale curvi lasciamo il paese e scendiamo a sinistra di fianco la casa con numero civico 55 dove inizia il nostro sentiero privo di indicazioni)      Ponte q.490 (Appena scesi raggiungiamo il lungo ponticello sul torrente Troncalosso, dopo averlo attraversato evitiamo di risalire il sentiero scalinato a sinistra che è più evidente, andiamo a destra guadando immediatamente un fosso d’acqua e seguiamo l’esilissimo sentierino privo di indicazioni che si porta sopra la cascatina originata dal torrente Troncalosso. Ben presto usciamo dalla macchia boschiva, la traccia un po’confusa risale il ripido pendio passando sotto i pali della luce, poi continua senza problemi con direzione sud)    Casotto q.588 (Minuscolo rudere di un casotto di sasso, momentaneamente dopo averlo oltrepassato svanisce il sentierino, risaliamo a sinistra dove ben presto ritroviamo il proseguo)   –   Pian di Betto q.702 (Il sentierino termina l’ascesa uscendo nell’ampia radura di Pian di Betto, la costeggiamo andando a destra e camminando a vista senza sentiero)      Ca’ Pian di Betto q.698 (Il rudere ci appare all’ultimo istante perché è molto infrascato. Lasciandoci l’edificio alla nostra destra, ora manteniamo la direzione sud in leggera salita attraversando la radura, dalla parte opposta dobbiamo individuare l’ingresso del largo sentiero abbandonato)      Radura q.691 (Il largo sentiero sbuca in una minuscola radura, la attraversiamo e ritroviamo il proseguo dalla parte opposta)     Radura q.690 (Dopo poche decine di metri dalla radura precedente, il largo sentiero esce nell’ampia radura di Pian di Gioia, evitiamo di attraversarla ma la camminiamo in discesa individuando dopo pochi minuti presso il margine inferiore, l’ingresso della sterrata)     Gli Acquastrini q.622 (Grande casa ristrutturata, procediamo in discesa con la sua carrozzabile d’accesso)    Torrente Troncalosso q.584 (La carrozzabile lo guada e risale dalla parte opposta, è presente anche un piccolo ponticello pedonale)      SS.67 q.614 (Innesto sulla strada asfaltata, la teniamo a sinistra)     Casa q.617 (Casa abbandonata sul bordo destro della SS.67)     Osteria Nuova q.613 (Poche e vecchie case sulla SS.67 al confine tra Romagna e Toscana)     Bivio q.622 (A destra inizia la carrozzabile CAI 405 per l’Eremo dei Toschi, manteniamo la strada asfaltata)   –   Deviazione q.623 (Dopo pochi metri dal bivio precedente lasciamo la SS.67, saliamo a destra il sentiero CAI 403 indicato dal cartello ignorando dopo poco un sentiero che scende verso il fosso Pian di Soia)      Bivio q.650 (Dritto c’è un sentierino non segnato che può passare inosservato, il CAI 403 risale a destra)      Cà Erta q.668 (Rudere)     Bivio q.753 (Sul tornante della mulattiera CAI 403 inizia un sentiero non segnato che evitiamo)   -  Incrocio q.881 (Alla nostra sinistra scende un sentierino non segnato, davanti a noi il largo sentiero si biforca, il CAI 403 tiene quello a destra)      Incrocio q.882 (Incrocio di larghi sentieri sterrati e cartelli assenti: lasciamo il CAI 403 che continua dritto, a destra si scende al Molinaccio, scendiamo a sinistra verso la casa di Fornello)   –    Bivio q.835 (Usciamo dal bosco e continuiamo a scendere con la casa di Fornello che ci appare a poca distanza, a destra sale un largo sentiero abbandonato che va a costeggiare la macchia boschiva)      Fornello q.815 (Grande casa abbandonata senza toponimo su CTR Toscana che la quota 814,6 m, insistiamo a scendere sulla destra mantenendo la pista sterrata)     Fonte q.798   –   Fonte q.779 (Manteniamo la pista sterrata che compie un doppio tornante, sopra la fonte inizia un largo sentiero abbandonato destinato a entrare nel bosco)     SS.67 q.755 (Al termine della discesa ci innestiamo sulla strada asfaltata, la teniamo a destra verso il passo del Muraglione ma dopo pochi metri la lasciamo per intraprendere la pista sterrata che scende a sinistra senza indicazioni)   –   Torrente Troncalosso q.724 (Dopo il guado la pista sterrata prende quota ripidamente)      Casetto del Fornello q.814 (Del rudere della casa permangono solo poche mura, manteniamoci sulla pista che perde leggermente quota dietro l’edificio, evitiamo di salire trasversalmente a sinistra un tratturo comunque poco evidente)     Cancello q.817 (Cancello di metallo e cartello di divieto d’accesso ai mezzi motorizzati)     Fonte q.843 (In lontananza sopra di noi possiamo scorgere le case Monte Gralli di Sotto)  –   Case Monte di Gralli di Sotto q.883 (Due grandi case ristrutturate delle quali solo la prima è sempre aperta e adibita a bivacco. Continuiamo sulla pista che sale a serpentina sopra le case ignorando dopo pochi metri al primo tornante una pista secondaria che si sviluppa in piano)    Bivio q.950 (La pista che saliva dalle case Monte di Gralli ora perde quota, a sinistra notiamo una marcata traccia nel pascolo che termina dopo poco alla visibile fonte/abbeveratoio, stiamo sulla pista che ora riprende l’ascesa)   –   Deviazione q.967 (Ci siamo portati sopra la fonte/abbeveratoio presso il bivio precedente e sul tornante della pista principale che stavamo percorrendo la lasciamo andando a sinistra in falsopiano su pista secondaria non segnalata, inizialmente appare come un tratturo erboso pianeggiante e in seguito perde quota entrando nel bosco)      Bivio q.936 (Bivio del sentiero forestale senza indicazioni, stiamo su quello principale che curva a destra, a sinistra si sviluppa in piano sulla dorsale che culmina al punto quotato 949,1 m da CTR Toscana)     Fonte q.908 (Località Ontanelli di Sopra. Oltrepassiamo la fonte e in breve usciamo dal bosco in una verde piazzola dove probabilmente era situata l’antica casa ora scomparsa. L’originaria pista che ora sembra sparire, risale faticosamente a destra con direzione est e alterna tratti di fondo erboso a pietrisco)     Bivio q.1033 (Nella parte finale il nostro percorso si presenta come un brullo tratturo nella prateria, se continuiamo ci andiamo a innestare dopo 6/7 minuti sul CAI 401, noi dobbiamo individuare con fatica il tratturo che si sviluppa a sinistra a ritroso in direzione del margine del bosco, direzione nord, poi continua con direzione nord-est/nord transitando di fatto a mezzacosta il versante sud/occidentale del monte Pian Casciano. Si procede principalmente a vista e intuito alternando macchie boschive a radure di felci, manteniamoci a una quota compresa tra i 1040 e i 1060 metri consapevoli di procedere paralleli al più alto CAI 401 di crinale)      Crinale N/O di M. Pian Casciano q.1046 (Ci innestiamo sul crinale nord/ovest del monte Pian Casciano, siamo nel fitto bosco e solo la profonda conoscenza del territorio e l’uso del GPS ci possono confermare il punto anonimo, se abbiamo fortuna possiamo scorgere qualche segno rosso, scendiamo a vista con direzione nord/ovest)      Sella q.1030 (Usciamo dal bosco presso una selletta panoramica di fini sedimenti, lasciamo il proseguo sul crinale e individuiamo a destra il sentiero abbandonato che scende entrando immediatamente nel fitto bosco con direzione nord)   –   Bivio q.972 (Iniziano dei vecchi paletti di cemento e ora li seguiamo fedelmente mantenendo la direzione, a destra scende un sentiero abbandonato che può passare inosservato)      Sella q.960 Alla nostra destra scende un evidente sentiero abbandonato verso il fosso dell’Abeto, noi attraversiamo la vecchia recinzione sulla selletta notando che alcuni paletti di cemento seguono il crinale che verso il promontorio quotato 995 metri mentre noi camminiamo dalla parte opposta costeggiando l’angusto margine boschivo per sentierino parzialmente ostruito)      Cà Pian Casciano di Sopra q.957 (Dalla selletta precedente in breve usciamo negli ampi pascoli dove troviamo ciò che rimane del rudere della casa quotata 956,6 m da CTR Toscana. Mantenendoci in piano procediamo a vista oltrepassando l’edificio e virando naturalmente da nord/ovest a nord, perdendo leggermente quota andando a costeggiare una barriera di arbusti e rovi che ci separano dalla radura soprastante. Arrivati al margine del bosco c’è l’ingresso della mulattiera che scende e purtroppo si esaurisce poco sotto, insistiamo a vista mantenendo la direzione nord sui 920 m di quota, transitando di fatto sotto il versante occidentale del promontorio quotato 995 metri)      Bivio q.915 (Fuori sentiero abbiamo transitato sul versante occidentale del promontorio quotato 995 e ora raggiungiamo il suo ampio crinale nord, che seguiamo fino al punto quotato 915 m. Il bivio della traccia che risulta dalle mappe è completamente anonimo identificabile solo grazie al GPS, teoricamente scendendo a destra e riprendendo la direzione nord accorciamo il percorso, in loco appare più agevole virare a sinistra, ovest, perdendo quota nella brulla radura che sovrasta le case di Poderina)      Deviazione q.855 (Stiamo scendendo la brulla prateria dove il suo naturale sviluppo si andrebbe a direzionare in seguito verso la casa di Poderina. Arrivati al punto in cui la prateria è sbarrata da una vecchia recinzione, noi la lasciamo, dobbiamo individuare a destra l’ingresso poco evidente di un sentierino abbandonato che entra nel bosco facendoci cambiare radicalmente direzione, nord/est, e si mantiene a mezzacosta perdendo leggermente quota)      Punto panoramico q.790 (Siamo sul crinale boscoso che separa la sottostante radura di Pian di Gioia alla nostra sinistra dalla valle del rio Destro che precipita alla nostra destra, continuiamo su esile traccia e a vista con direzione nord)      Recinzione q.766 (Camminiamo all’interno del buio e fitto bosco e improvvisamente ci appare una vecchia recinzione di filo spinato in un punto un po’ infrascato. L’attraversiamo e insistiamo andando dritto mantenendo la direzione nord soprattutto a vista e per intuito)     Pian di Betto q.722 (Finalmente usciamo dal bosco sulla parte alta della radura di Pian di Betto, la costeggiamo rigorosamente perdendo quota e ignorando sulla destra poco sotto di noi l’ingresso di un vecchio sentierino che entra nel bosco in direzione di Pian d’Astura)      Pian di Betto q.702 (Poco prima di raggiungere il rudere infrascato di Pian di Betto, riprendiamo a destra l’ingresso del sentierino già percorso in mattinata da San Benedetto in Alpe)     Casotto q.588      Ponte q.490      San Benedetto in Alpe q.496.

 

NOTE:

LUNGHEZZA: 17,3 km

DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1140 m

QUOTA MASSIMA: 1070 m

 

Sentieri

 

 

Itinerario che si svolge principalmente su vecchie tracce scomparse in ambiente selvaggio e solitario, la gita è riferita solo a escursionisti esperti, ottimi conoscitori del territorio e che facciano uso del GPS.

 

Rifugi-Bivacchi

Monte Gralli di Sotto: si tratta di due vecchie case completamente recuperate di cui solo la prima è sempre aperta e adibita a bivacco, all’interno c’è la stanza cucina con tavolo, sedie, camino, credenza e lavello con acqua corrente, nella seconda stanza sono presenti due tavoli con stufa e 4 posti letto su tavolato (2 letti a castello), sopra il soppalco altri 12 posti letto su tavolato (6 letti a castello)

 

 

 

 

 

 

 

Fonti

- Fontana al parcheggio di San Benedetto in Alpe

- Fonti sulla pista sterrata che scende dalla casa abbandonata di Fornello

- Fonte q.843 sulla pista che sale alle case Monte Gralli di Sotto

- Fontana di fianco il bivacco Monte Gralli di Sotto

- Fontana all’interno del bivacco Monte Gralli di Sotto

- Fonte/abbeveratoio a poche decine di metri dal secondo edificio di Monte Gralli di Sotto

- Fonte/abbeveratoio a poche decine di metri sulla sinistra della pista forestale che sale dalle case Monte di Gralli di Sotto (circa 20 minuti dalle case)

Tracce GPS




TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

San Benedetto in Alpe

0,00

Torrente Troncalosso q.724

2,20

Ponte q.490

0,04

Casetto del Fornello

2,30

Casotto q.588

/

Cancello q.817

2,33

Pian di Betto

0,30

Fonte q.843

2,40

Ca’ Pian di Betto q.702

0,32

Case M. Gralli di Sotto

2,46

Radura q.691

0,42

Bivio q.950

3,02

Radura q.690

0,45

Deviazione q.967

3,05

Gli Acquastrini

0,53

Bivio q.936

3,19

Torrente Troncalosso q.584

0,56

Fonte q.908

3,28

SS.67 q.614

0,58

Bivio q.1033

3,48

Casa q.617

1,03

Crinale N/O M. P. Casciano

4,06

Osteria Nuova

1,05

Sella q.1030

4,14

Bivio q.622

1,09

Bivio q.972

4,21

Deviazione q.623

1,10

Sella q.960

4,27

Bivio q.650

1,14

Pian Casciano di Sopra

4,30

Cà Erta

1,17

Bivio q.915

/

Bivio q.753

1,29

Deviazione q.855

4,50

Incrocio q.881

1,52

Punto panoramico

5,00

Incrocio q.882

2,02

Recinzione q.766

5,06

Bivio q.835

2,06

Pian di Betto q.722

5,12

Fornello

2,08

Pian di Betto q.702

5,15

Fonte q.798

2,10

Casotto q.588

/

Fonte q.779

2,11

Ponte q.490

/

SS.67 q.755

2,15

San Benedetto in Alpe

5,38

 

  

San Benedetto in Alpe q.496 (Dal parcheggio ci riportiamo sulla SS.67 e la percorriamo in direzione del passo del Muraglione)

Ponte q.490 (Appena scesi raggiungiamo il lungo ponticello sul torrente Troncalosso, dopo averlo attraversato evitiamo di risalire il sentiero scalinato a sinistra che è più evidente, andiamo a destra)

Seguiamo l’esilissimo sentierino privo di indicazioni che si porta sopra la cascatina originata dal torrente Troncalosso.

Ben presto usciamo dalla macchia boschiva, la traccia un po’confusa risale il ripido pendio passando sotto i pali della luce, poi continua senza problemi con direzione sud

Il sentierino sale senza problemi con direzione sud

Casotto q.588

Sul sentierino che da San Benedetto in Alpe sale alla radura di Pian di Betto

Pian di Betto q.702 (Il sentierino termina l’ascesa uscendo nell’ampia radura di Pian di Betto)

Ca’ Pian di Betto q.698 (Il rudere ci appare all’ultimo istante perché è molto infrascato)

Ca’ Pian di Betto q.698 (Il rudere ci appare all’ultimo istante perché è molto infrascato)

Lasciandoci l’edificio di Pian di Betto alla nostra destra, ora manteniamo la direzione sud in leggera salita attraversando la radura, dalla parte opposta dobbiamo individuare l’ingresso del largo sentiero abbandonato

Radura q.691 (Il largo sentiero sbuca in una minuscola radura, la attraversiamo e ritroviamo il proseguo dalla parte opposta) 

Radura q.691 (Il largo sentiero sbuca in una minuscola radura, la attraversiamo e ritroviamo il proseguo dalla parte opposta) 

Radura q.690 (Dopo poche decine di metri dalla radura precedente, il largo sentiero esce nell’ampia radura di Pian di Gioia, evitiamo di attraversarla ma la camminiamo in discesa individuando dopo pochi minuti presso il margine inferiore, l’ingresso della sterrata)

L’ingresso della sterrata che dalla radura di Pian di Gioia scende alla casa degli Acquistrini

   Gli Acquastrini q.622 (Grande casa ristrutturata)

Gli Acquastrini q.622 (Grande casa ristrutturata)

Torrente Troncalosso q.584 (La carrozzabile lo guada e risale dalla parte opposta, è presente anche un piccolo ponticello pedonale)

SS.67 q.614 (Innesto sulla strada asfaltata, la teniamo a sinistra)

Casa q.617 (Casa abbandonata sul bordo destro della SS.67)  

Osteria Nuova q.613 (Poche e vecchie case sulla SS.67 al confine tra Romagna e Toscana)

Deviazione q.623 (Dopo pochi metri dal bivio per l’Eremo dei Toschi lasciamo la SS.67, saliamo a destra il sentiero CAI 403) 

Il rudere di Cà Erta

Il sentiero CAI 403

Incrocio q.881 (Alla nostra sinistra scende un sentierino non segnato, davanti a noi il largo sentiero si biforca, il CAI 403 tiene quello a destra) 

Incrocio q.882 (Incrocio di larghi sentieri sterrati e cartelli assenti: lasciamo il CAI 403 che continua dritto, a destra si scende al Molinaccio, scendiamo a sinistra verso la casa di Fornello)  

La sterrata che conduce alla casa di Fornello

Arrivo alla casa abbandonata di Fornello

La casa abbandonata di Fornello

La casa abbandonata di Fornello

La casa abbandonata di Fornello

La casa abbandonata di Fornello

Fonte q.798 

Manteniamo la pista sterrata che compie un doppio tornante

SS.67 q.755 (Al termine della discesa ci innestiamo sulla strada asfaltata, la teniamo a destra verso il passo del Muraglione ma dopo pochi metri la lasciamo per intraprendere la pista sterrata che scende a sinistra senza indicazioni)

SS.67 q.755 (Al termine della discesa ci innestiamo sulla strada asfaltata, la teniamo a destra verso il passo del Muraglione ma dopo pochi metri la lasciamo per intraprendere la pista sterrata che scende a sinistra senza indicazioni)

Torrente Troncalosso q.724 (Dopo il guado la pista sterrata prende quota ripidamente)

Casetto del Fornello q.814 (Del rudere della casa permangono solo poche mura)

Cancello q.817 (Cancello di metallo e cartello di divieto d’accesso ai mezzi motorizzati) 

  Fonte q.843 (In lontananza sopra di noi possiamo scorgere le case Monte Gralli di Sotto)

Case Monte di Gralli di Sotto q.883 (Due grandi case ristrutturate delle quali solo la prima è sempre aperta e adibita a bivacco) 

Tabella alle case di Monte di Gralli di Sotto

Monte di Gralli di Sotto (Un locale è sempre aperto e adibito a bivacco)

Case Monte di Gralli di Sotto

Deviazione q.967 (Sul tornante della pista principale che stavamo percorrendo la lasciamo andando a sinistra in falsopiano su pista secondaria non segnalata, inizialmente appare come un tratturo erboso pianeggiante e in seguito perde quota entrando nel bosco) 

Sulla pista forestale verso Ontanelli di Sopra

Bivio q.936 (Bivio del sentiero forestale senza indicazioni, stiamo su quello principale che curva a destra, a sinistra si sviluppa in piano sulla dorsale che culmina al punto quotato 949,1 m da CTR Toscana)

  Fonte q.908 (Località Ontanelli di Sopra)

 Oltrepassiamo la fonte e in breve usciamo dal bosco in una verde piazzola dove probabilmente era situata l’antica casa di Ontanelli di Sopra ora scomparsa. L’originaria pista che ora sembra sparire, risale faticosamente a destra con direzione est e alterna tratti di fondo erboso a pietrisco

L’originaria pista che ora sembra sparire, risale faticosamente con direzione est e alterna tratti di fondo erboso a pietrisco

L’originaria pista che ora sembra sparire, risale faticosamente con direzione est e alterna tratti di fondo erboso a pietrisco

L’originaria pista che ora sembra sparire, risale faticosamente con direzione est e alterna tratti di fondo erboso a pietrisco

Bivio q.1033 (Nella parte finale il nostro percorso si presenta come un brullo tratturo nella prateria, se continuiamo ci andiamo a innestare dopo 6/7 minuti sul CAI 401, noi dobbiamo individuare con fatica il tratturo che si sviluppa a sinistra a ritroso in direzione del margine del bosco, direzione nord)

Si procede principalmente a vista e intuito alternando macchie boschive a radure di felci, manteniamoci a una quota compresa tra i 1040 e i 1060 metri consapevoli di procedere paralleli al più alto CAI 401 di crinale

Si procede principalmente a vista e intuito alternando macchie boschive a radure di felci, manteniamoci a una quota compresa tra i 1040 e i 1060 metri consapevoli di procedere paralleli al più alto CAI 401 di crinale

Sella q.1030 (Usciamo dal bosco presso una selletta panoramica di fini sedimenti, lasciamo il proseguo sul crinale e individuiamo a destra il sentiero abbandonato che scende entrando immediatamente nel fitto bosco con direzione nord)

Dalla Sella q.1030 lasciamo il proseguo sul crinale e individuiamo a destra il sentiero abbandonato che scende entrando immediatamente nel fitto bosco con direzione nord

Iniziano dei vecchi paletti di cemento e ora li seguiamo fedelmente mantenendo la direzione

Sella q.960 Alla nostra destra scende un evidente sentiero abbandonato verso il fosso dell’Abeto, noi attraversiamo la vecchia recinzione sulla selletta notando che alcuni paletti di cemento seguono il crinale che verso il promontorio quotato 995 metri mentre noi camminiamo dalla parte opposta costeggiando l’angusto margine boschivo per sentierino parzialmente ostruito) 

Sella q.960 Alla nostra destra scende un evidente sentiero abbandonato verso il fosso dell’Abeto, noi attraversiamo la vecchia recinzione sulla selletta notando che alcuni paletti di cemento seguono il crinale che verso il promontorio quotato 995 metri mentre noi camminiamo dalla parte opposta costeggiando l’angusto margine boschivo per sentierino parzialmente ostruito) 

Cà Pian Casciano di Sopra q.957 (Dalla selletta precedente in breve usciamo negli ampi pascoli dove troviamo ciò che rimane del rudere della casa)

Cà Pian Casciano di Sopra q.957 (Dalla selletta precedente in breve usciamo negli ampi pascoli dove troviamo ciò che rimane del rudere della casa)

Cà Pian Casciano di Sopra q.957 (Mantenendoci in piano procediamo a vista oltrepassando l’edificio e virando naturalmente da nord/ovest a nord, perdendo leggermente quota andando a costeggiare una barriera di arbusti e rovi che ci separano dalla radura soprastante)

Deviazione q.855 (Stiamo scendendo la brulla prateria dove il suo naturale sviluppo si andrebbe a direzionare in seguito verso la casa di Poderina. Arrivati al punto in cui la prateria è sbarrata da una vecchia recinzione, noi la lasciamo, dobbiamo individuare a destra l’ingresso poco evidente di un sentierino abbandonato che entra nel bosco facendoci cambiare radicalmente direzione)

Il sentierino abbandonato intrapreso dalla radura che scende alla casa di Poderina (Deviazione q.855)

Punto panoramico q.790

Dal Punto panoramico q.790 continuiamo su esile traccia e a vista con direzione nord

Superata la vecchia Recinzione q.766 di filo spinato, insistiamo andando dritto mantenendo la direzione nord soprattutto a vista e per intuito

Pian di Betto q.722 (Finalmente usciamo dal bosco sulla parte alta della radura di Pian di Betto)