DATA: 5 agosto 2012
PARTENZA: Sulla SS.239 della Val Rendena (Trentino Alto Adige) scendiamo dal paese di S. Antonio di Mavignola in direzione di Pinzolo per circa 700/800 metri, poi lasciamo la statale e prendiamo una stradina a destra con cartelli che indicano i Laghi di Cornisello. Dopo 9 km arriviamo al bivio, a sinistra si va al rifugio Segantini, noi dritto per altri 2 km di strada dissestata per Malga Ploze fino a un’area parcheggio.
Traccia del GPS sullo stralcio
della carta IGM Istituto Geografico Militare
ITINERARIO:Partenza q.2085 (Circa 50 metri sotto di noi c’è la bella Malga Ploze, dritto la carrozzabile prosegue in salita per il rifugio Cornisello, noi la teniamo a destra in leggera discesa in direzione dei Laghi di Cornisello, in breve si oltrepassa un ponte di legno) – 2° Ponte q.2083 (Passiamo un secondo ponte, a destra un largo sentiero scende a Malga Ploze, noi lasciamo la carrozzabile e risaliamo a vista senza sentiero e segni il promontorio davanti a noi, attraverso un evidente canalino tra erba e roccette. Giunti sopra ci si apre una larghissima dorsale, continuiamo la risalita senza difficoltà e senza percorso obbligato con direzione nord/ovest puntando la cima quotata 2601 da IGM) – Deviazione q.2412 (Sui 2400 m di quota, poco sotto la cima q.2601, iniziamo a virare a destra, nord/est, attraverso una grande distesa rocciosa caratterizzata da grossi massi, in breve inizieremo a incontrare una serie di ometti che ci fanno strada, non sempre molto evidenti. Comunque consideriamo che dobbiamo procedere paralleli al sottile crinale sopra di noi iniziato dalla cima q.2601) – Canale q.2662 (Procedendo con direzione nord/est siamo arrivati poco sotto il crinale che sviluppandosi a U, inizia a curvare verso sud. Se siamo riusciti a seguire gli ometti, alla nostra sinistra inizia uno stretto canale chiuso tra due pareti che iniziamo a risalire ripidamente) – Sella q.2698 (Giunti alla fine del canale siamo sul crinale, lo prendiamo a sinistra in salita tenendo la direzione ovest, pochi ometti, comunque ci manteniamo senza difficoltà sempre sul punto più alto) – Quota 2822 (Dopo circa 20/25 minuti ci appare davanti a noi il crinale sud di monte Giner, più ripido e affilato rispetto a quello che stavamo percorrendo. Il percorso contrassegnato con qualche ometto e sporadici e sbiaditi bolli rossi si mantiene sotto e a mezzacosta tra pietraie con direzione nord. Causa scarsa visibilità, per errore noi all’andata ci siamo mantenuti inizialmente sul crinale) – Monte Giner q.2957 (Ci arriviamo con una ripida salita tra roccette e terriccio, sull’angusta vetta c’è solo una piccola croce di legno, ora torniamo indietro tenendo il percorso originale che si mantiene sotto il crinale sud di monte Giner) – Quota 2822 – Sella q.2698 – Canale q.2662 – Deviazione q.2412 – 2° Ponte q.2083 – Arrivo q.2085.
DISLIVELLO TOTALE: 1000 m
QUOTA MASSIMA: Monte Giner
q.2957
LUNGHEZZA: 11,5 km
DIFFICOLTA: EE
DIFFICOLTA: EE
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
Partenza
q.2085
|
0,00
|
2°
Ponte q.2083
|
0,04
|
Deviazione
q.2412
|
0,50
|
Canale
q.2662
|
1,42
|
Sella
q.2698
|
/
|
Quota
2822
|
/
|
Monte
Giner q.2957
|
2,45
|
Quota
2822
|
/
|
Sella
q.2698
|
3,35
|
Canale
q.2662
|
/
|
Deviazione
q.2412
|
/
|
2°
Ponte q.2083
|
5,10
|
Arrivo q.2085
|
5,14
|
NOTE:
|
|
Sentieri |
- Escursione tecnicamente non difficile, ma completamente fuori sentiero dove è necessario grande senso dell’orientamento tra le grandi distese di sassi, da evitare con scarsa visibilità. Per escursionisti esperti. |
|
|
|
|
Alla fine del
canale siamo sul crinale, lo prendiamo a sinistra in salita tenendo la
direzione ovest, pochi ometti, comunque ci manteniamo senza difficoltà sempre
sul punto più alto.
|
|
|
|
|