venerdì 10 maggio 2013

Cima Giner (EE)

Montagna di quasi 3000 metri (tra Pinzolo e Madonna di Campiglio) è completamente trascurata dal turismo di massa, la salita alla vetta non comporta difficoltà tecniche ma è riferita solo a escursionisti esperti che si sappiano muovere senza sentiero.

 DATA: 5 agosto 2012

PARTENZA: Sulla SS.239 della Val Rendena (Trentino Alto Adige) scendiamo dal paese di S. Antonio di Mavignola in direzione di Pinzolo per circa 700/800 metri, poi lasciamo la statale e prendiamo una stradina a destra con cartelli che indicano i Laghi di Cornisello. Dopo 9 km arriviamo al bivio, a sinistra si va al rifugio Segantini, noi dritto per altri 2 km di strada dissestata per Malga Ploze fino a un’area parcheggio.





Traccia del GPS sullo stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare
 
 ITINERARIO:Partenza q.2085 (Circa 50 metri sotto di noi c’è la bella Malga Ploze, dritto la carrozzabile prosegue in salita per il rifugio Cornisello, noi la teniamo a destra in leggera discesa in direzione dei Laghi di Cornisello, in breve si oltrepassa un ponte di legno)        2° Ponte q.2083 (Passiamo un secondo ponte, a destra un largo sentiero scende a Malga Ploze, noi lasciamo la carrozzabile e risaliamo a vista senza sentiero e segni il promontorio davanti a noi, attraverso un evidente canalino tra erba e roccette. Giunti sopra ci si apre una larghissima dorsale, continuiamo la risalita senza difficoltà e senza percorso obbligato con direzione nord/ovest puntando la cima quotata 2601 da IGM)       Deviazione q.2412 (Sui 2400 m di quota, poco sotto la cima q.2601, iniziamo a virare a destra, nord/est, attraverso una grande distesa rocciosa caratterizzata da grossi massi, in breve inizieremo a incontrare una serie di ometti che ci fanno strada, non sempre molto evidenti. Comunque consideriamo che dobbiamo procedere paralleli al sottile crinale sopra di noi iniziato dalla cima q.2601)        Canale q.2662 (Procedendo con direzione nord/est siamo arrivati poco sotto il crinale che sviluppandosi a U, inizia a curvare verso sud. Se siamo riusciti a seguire gli ometti, alla nostra sinistra inizia uno stretto canale chiuso tra due pareti che iniziamo a risalire ripidamente)       Sella q.2698 (Giunti alla fine del canale siamo sul crinale, lo prendiamo a sinistra in salita tenendo la direzione ovest, pochi ometti, comunque ci manteniamo senza difficoltà sempre sul punto più alto)         Quota 2822 (Dopo circa 20/25 minuti ci appare davanti a noi il crinale sud di monte Giner, più ripido e affilato rispetto a quello che stavamo percorrendo. Il percorso contrassegnato con qualche ometto e sporadici e sbiaditi bolli rossi si mantiene sotto e a mezzacosta tra pietraie con direzione nord. Causa scarsa visibilità, per errore noi all’andata ci siamo mantenuti inizialmente sul crinale)          Monte Giner q.2957 (Ci arriviamo con una ripida salita tra roccette e terriccio, sull’angusta vetta c’è solo una piccola croce di legno, ora torniamo indietro tenendo il percorso originale che si mantiene sotto il crinale sud di monte Giner)    –     Quota 2822        Sella q.2698        Canale q.2662        Deviazione q.2412        2° Ponte q.2083         Arrivo q.2085.

DISLIVELLO TOTALE: 1000 m
QUOTA MASSIMA: Monte Giner q.2957
LUNGHEZZA: 11,5 km
 DIFFICOLTA: EE
 

TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Partenza q.2085
0,00
2° Ponte q.2083
0,04
Deviazione q.2412
0,50
Canale q.2662
1,42
Sella q.2698
/
Quota 2822
/
Monte Giner q.2957
2,45
Quota 2822
/
Sella q.2698
3,35
Canale q.2662
/
Deviazione q.2412
/
2° Ponte q.2083
5,10
Arrivo q.2085
5,14

 

NOTE:


Sentieri



- Escursione tecnicamente non difficile, ma completamente fuori sentiero dove è necessario grande senso dell’orientamento tra le grandi distese di sassi, da evitare con scarsa visibilità. Per escursionisti esperti.




Partenza q.2085
Partenza q.2085
Malga Ploze
Partenza q.2085 (Circa 50 metri sotto di noi c’è la bella Malga Ploze, dritto la carrozzabile prosegue in salita per il rifugio Cornisello, noi la teniamo a destra in leggera discesa in direzione dei Laghi di Cornisello)
2° Ponte q.2083 (Passiamo un secondo ponte, a destra un largo sentiero scende a Malga Ploze, noi lasciamo la carrozzabile e risaliamo a vista senza sentiero e segni il promontorio davanti a noi, attraverso un evidente canalino tra erba e roccette)
2° Ponte q.2083 (Passiamo un secondo ponte, a destra un largo sentiero scende a Malga Ploze, noi lasciamo la carrozzabile e risaliamo a vista senza sentiero e segni il promontorio davanti a noi, attraverso un evidente canalino tra erba e roccette)

2° Ponte q.2083 (Passiamo un secondo ponte, a destra un largo sentiero scende a Malga Ploze, noi lasciamo la carrozzabile e risaliamo a vista senza sentiero e segni il promontorio davanti a noi, attraverso un evidente canalino tra erba e roccette)
Canalino tra erba e roccette
Canalino tra erba e roccette 
Giunti sopra ci si apre una larghissima dorsale, continuiamo la risalita senza difficoltà e senza percorso obbligato con direzione nord/ovest puntando la cima quotata 2601 da IGM 
Giunti sopra ci si apre una larghissima dorsale, continuiamo la risalita senza difficoltà e senza percorso obbligato con direzione nord/ovest puntando la cima quotata 2601 da IGM 
Giunti sopra ci si apre una larghissima dorsale, continuiamo la risalita senza difficoltà e senza percorso obbligato con direzione nord/ovest puntando la cima quotata 2601 da IGM 

Giunti sopra ci si apre una larghissima dorsale, continuiamo la risalita senza difficoltà e senza percorso obbligato con direzione nord/ovest puntando la cima quotata 2601 da IGM 
Deviazione q.2412 (Sui 2400 m di quota, poco sotto la cima q.2601, iniziamo a virare a destra, nord/est, attraverso una grande distesa rocciosa caratterizzata da grossi massi)
Deviazione q.2412 (Sui 2400 m di quota, poco sotto la cima q.2601, iniziamo a virare a destra, nord/est, attraverso una grande distesa rocciosa caratterizzata da grossi massi) 
Deviazione q.2412 (Sui 2400 m di quota, poco sotto la cima q.2601, iniziamo a virare a destra, nord/est, attraverso una grande distesa rocciosa caratterizzata da grossi massi) 
Deviazione q.2412 (Sui 2400 m di quota, poco sotto la cima q.2601, iniziamo a virare a destra, nord/est, attraverso una grande distesa rocciosa caratterizzata da grossi massi) 
Attraverso una grande distesa rocciosa caratterizzata da grossi massi.

Omini di sasso
Canale q.2662 (Procedendo con direzione nord/est siamo arrivati poco sotto il crinale che sviluppandosi a U, inizia a curvare verso sud. Se siamo riusciti a seguire gli ometti, alla nostra sinistra inizia uno stretto canale chiuso tra due pareti che iniziamo a risalire ripidamente)  
Canale q.2662 
Alla fine del canale siamo sul crinale, lo prendiamo a sinistra in salita tenendo la direzione ovest, pochi ometti, comunque ci manteniamo senza difficoltà sempre sul punto più alto.     
Alla fine del canale siamo sul crinale, lo prendiamo a sinistra in salita tenendo la direzione ovest, pochi ometti, comunque ci manteniamo senza difficoltà sempre sul punto più alto.     
A mezzacosta tra pietraie sotto il crinale sud di monte Giner 

Monte Giner q.2957 (Ci arriviamo con una ripida salita tra roccette e terriccio, sull’angusta vetta c’è solo una piccola croce di legno) 
Monte Giner q.2957 (Ci arriviamo con una ripida salita tra roccette e terriccio, sull’angusta vetta c’è solo una piccola croce di legno)
Monte Giner q.2957 (Ci arriviamo con una ripida salita tra roccette e terriccio, sull’angusta vetta c’è solo una piccola croce di legno) 
Panorama sulle dolomiti del Brenta
Laghi di Cornisello
Laghi di Cornisello