DATA: 9 maggio 2010
PARTENZA: Con l’autostrada A14 si esce a Fano e si
prende la superstrada E78 tenendo sempre le indicazioni per Roma.
Usciamo a Cagli ovest (circa 83
km da Fano),ora seguiamo i cartelli per Pianello e Pietralunga e dopo circa
11,5 km arrivati a Pianello svoltiamo a destra ( indicazioni per Monte Nerone)
fino a Serravalle di Carda. Subito all’entrata del paese c’è una piccola
carrozzabile che sale a destra e porta nell’ampio piazzale dietro il cimitero. (
Indicazione “Trekking dei Fuochi”).
ITINERARIO:
Cimitero q.736 ( Dal piazzale dietro il
cimitero seguiamo la sterrata passando accanto ad una vecchia casa abitata che
ci rimane alla nostra destra: evitiamo la sterrata che sale) – Bivio q.755 (Appena passate alcune
recinzioni con dei cani dentro lasciamo la sterrata che prosegue in salita e
prendiamo il CAI 25 a destra in leggera discesa per sentierino. In breve si
arriva a una radura che si attraversa in piano fino a ritrovare gli sbiaditi
segni CAI all’entrata del bosco) – Forra
della Cornacchia q.737 (Cascata) – Deviazione q.745
(Attenzione, il CAI 25 sale a sinistra su alcune roccette per poi riprendere con
sentierinoa destra) – Fosso di Trilla q.761( Dopo
essere scesi da un bel punto panoramico verso il Sasso della Rocca si arriva al
fosso, il CAI 25 continua dalla parte opposta) – Bivio q.780 ( Nessun segno. Il CAI
25 prosegue a destra in leggera salita arrivando in breve a una grande radura
erbosa dove inizia un largo stradello) –
Carrozzabile q.779 ( Innesto
sulla carrozzabile, la prendiamo a sinistra in salita) – Deviazione q.807
(Quando la carrozzabile fa una curva a gomito a sinistra noi la lasciamo e
andiamo dritto per largo sentiero) – Bivio q.803 ( Innesto
sul CAI S.I., andiamo dritto passando in
breve vicino ad un traliccio dell’Enel ) – Bivio
q.710 (Attenzione, il bivio è poco evidente. Verso la fine della discesa su
sentiero ghiaioso del CAI S.I. noi andiamo a sinistra in salita per sentierino ghiaioso
CAI 21. Cartello arrugginito rosso su un albero a pochi metri. Nel caso si
passasse oltre il bivio il sentiero CAI scenderebbe in pochi minuti all’abitato
di Pieia) – Bivio
q.1055 ( Il bivio è riconoscibile solo da un vecchio palo di ferro. A
destra CAI 23 che dopo pochi minuti esce dal bosco e prosegue per sentierino panoramico
a mezzacosta, noi a sinistra sempre per CAI 21 che in breve inizia a salire
ripidamente direzione nord-nord/ovest senza una vera e propria traccia,
attenzione a seguire gli sbiaditi segni CAI ) – Deviazione q.1273 (Arriviamo a q.1273
circa, di fronte a noi un piccolo costone roccioso con due evidenti segni CAI.
Noi andiamo a sinistra per pochi metri poi lasciamo il CAI 21 e iniziamo a salire
ripidamente senza traccia e a vista verso il crinale sopra di noi, direzione
nord. Arrivati sul crinale, che era già visibile dalla salita con il CAI 21,
andiamo a destra fino alla vicina vetta de “La Montagnola” ) – La
Montagnola q.1486 ( C’è una piccola recinzione circolare con un anemometro.
Dalla vetta scendiamo per prateria e a vista senza sentiero in direzione
nord/ovest alla sottostante strada) –
Asfaltata q.1350 ( Innesto
sulla stradina asfaltata poco sotto monte del Pantano, andiamo a sinistra) –
Bivio q.1355 (A destra asfaltata per il rifugio Corsini, a sinistra
asfaltata che sale alla vetta del monte
Nerone. Deviazione: noi al bivio lasciamo la strada e saliamo ripidamente senza
sentiero e a vista alla vetta passando sotto dei pali della luce) – Monte Nerone q.1525 ( La vetta è
completamente sormontata da grandi ripetitori e antenne della Rai. Aggiriamo da
destra tutta la grande area recintata e ci portiamo sul lato opposto e
scendiamo verso l’asfaltata e il caratteristico parcheggio circolare) – Parcheggio q.1470 ( Deviazione: scesi
al parcheggio circolare lasciamo l’asfaltata e scendiamo a destra per CAI 1,
segnatura CAI quasi assente. Dopo cinque minuti passato un vecchio cancello e arrivati
alla pietraia sotto la parete nord del Nerone il CAI 1 curva a gomito a
sinistra inoltrandosi nel bosco) – Skilift
q.1410 ( Ora seguiamo in discesa lo Skilift) – Rifugio
Corsini q.1475 ( Dietro al rifugio e al cabinotto dello Skilift a sinistra inizia
il CAI 26 S.I. che s’inoltra nel bosco.
Pochi segni CAI. In breve si attraversa una grande radura) – Fosso q.1257 (Alla fine della radura il
CAI 26 continua su largo sentiero entrando nel bosco e guada un piccolo fosso) – Fonte
di Grosso q.1260 ( Bivio poco evidente: a sinistra in salita CAI 27, noi
dritto per largo CAI 26, segni CAI appena sufficienti. In basso a pochi metri c’è
un vecchio abbeveratoio in sasso) – Fosso q.1244 (Facile
guado e cancello dalla parte opposta) – Abbeveratoio
q.1208 ( Il CAI 26 esce dal bosco in una grande radura erbosa e i segni CAI
spariscono, a poche decine di metri da noi c’è un vecchio abbeveratoio.
Attraversiamo il prato in direzione est arrivando in breve a dei vecchi pali di
legno, poco sotto inizia una sterrata in discesa dove ritroviamo anche i segni) – Rifugio
Ranco q.1008 (Piccolo casotto chiuso e fonte-abbeveratoio con acqua.
Innesto sulla strada asfaltata poco sotto, andiamo a sinistra dove prosegue il CAI
26) –
Deviazione q.1013 (In
prossimità di un cartello di “pericolo frana” e di un piccolo spiazzo lasciamo
l’asfaltata, il CAI 26 scende a destra e continua parallelo e poco sotto la
strada stessa, direzione sud) – Bivio q.1020 (Dritto a sinistra un sentierino
risale verso la strada asfaltata, noi per CAI 26 dritto a destra in leggera
discesa) – Q.956 ( Ora il CAI curva a gomito a destra e inizia
a scendere a zig-zag all’abitato di Pian di Trebbio) – Asfaltata q.790 (La prendiamo a sinistra
in discesa) – Pian
di Trebbio q.770 ( Incrocio: di fronte a noi c’è il ristorante “Dal Poeta”
e l’hotel Montenerone, andiamo a sinistra)
– Bivio
q.759 (A destra si scende alle case di Serravalle di Carda, noi dritto,
indicazioni per Pianello e Cagli) – Bivio q.730 (A destra a
ritroso si scende alle case di Serravalle di Carda, ora saliamo a sinistra per
la piccola carrozzabile fino al soprastante cimitero) – Cimitero
q.736.
DISLIVELLO TOTALE: 1440 m
QUOTA MASSIMA: 1525 m
LUNGHEZZA: 15,5 km
DIFFICOLTA: EE
DIFFICOLTA: EE
NOTE:
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Sentieri |
- La segnatura del CAI 25 è sbiadita, il sentierino che si svolge a mezzacosta alterna tratti nel bosco a punti panoramici e leggermente esposti. - La segnatura del CAI 21 è molto vecchia e sbiadita, soprattutto dopo il bivio q.1055 con il CAI 23. - La salita completamente fuori sentiero verso La Montagnola dalla deviazione q.1273 dal CAI 21 è molto ripida e faticosa ma non difficile e la facciamo proseguendo a vista verso il soprastante crinale. - Segni del CAI 26 vecchi ma abbondanti tra il rifugio Ranco e Pian di Trebbio. - Facciamo riferimento alla carta topografica scala 1:25000 Monte Nerone (Comunità montana del Catria e del Nerone) che utilizza la vecchia numerazione della sentieristica CAI |
Fonti |
- Fonte di Grosso, poca acqua. Il vecchio abbeveratoio in sasso è sul bivio CAI 26 CAI 27 in basso a pochi metri.
- Acqua al piccolo rifugio
Franco sempre chiuso. (Fonte-abbeveratoio).
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale (ore)
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Cimitero q.736
|
0,00
|
Parcheggio
q.1470
|
4,02
|
Bivio
q.755
|
0,03
|
Skilift
q.1410
|
4,10
|
Forra
della Cornacchia
|
0,16
|
Rifugio
Corsini
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4,20
|
Deviazione
q.745
|
0,19
|
Fosso
q.1257
|
4,30
|
Fosso
di Trilla
|
0,46
|
Fonte di Grosso
|
4,32
|
Bivio
q.780
|
0,49
|
Fosso
q.1244
|
4,35
|
Carrozzabile
q.779
|
0,56
|
Abbeveratoio
q.1208
|
4,40
|
Deviazione
q.807
|
1,01
|
Rifugio
Ranco
|
5,00
|
Bivio
q.803
|
1,03
|
Deviazione
q.1013
|
5,03
|
Bivio
q.710
|
1,11
|
Bivio
q.1020
|
5,13
|
Bivio
q.1055
|
2,08
|
Quota
956
|
5,21
|
Deviazione
q.1273
|
2,42
|
Asfaltata q.790
|
5,40
|
La Montagnola
|
3,15
|
Pian di Trebbio
|
5,42
|
Asfaltata q.1350
|
3,27
|
Bivio
q.759
|
5,47
|
Bivio
q.1355
|
3,38
|
Bivio
q.730
|
5,55
|
Monte Nerone
|
4,00
|
Cimitero q.736
|
5,57
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Attraversiamo
una piccola radura dopo pochi minuti
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Deviazione q.745
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Bivio q.710 (Attenzione, il bivio è poco evidente.
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Arrivati sul
crinale andiamo a destra verso
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Maestà a pochi
metri dall’asfaltata q.1350
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Dopo pochi
minuti dal rifugio Corsini il CAI 26 S.I.
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Sul CAI 26
S.I. dopo avere attraversato la
radura dove c’è l’Abbeveratoio
q.1208 : ora ritroviamo un largo sentiero
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