Salita al monte Corchia q.1677 dal Canale del Pirosetto,ritorno per il
rifugio Del Freo e deviazione fino la vetta di monte Freddone con la via normale.
DATA:17 maggio 2010
PARTENZA:Con l’autostrada A12 Pisa-La
Spezia si esce al casello di Versilia seguendo le indicazioni per Forte dei
Marmi, Querceta fino a Seravezza. Da Seravezza poi prosegue in direzione di
Stazzema con la SP.9 fino al bivio con la SP.10 dove la prendiamo a sinistra, indicazioni
per il paese di Levigliani che oltrepassiamo e dopo 2 km esatti ad un bivio
saliamo a destra per stradina che in 6 km arriva al Passo Croce ( 20 km dalla
piazza di Seravezza).
ITINERARIO: Passo Croce
q.1147 (Oltrepassiamo di alcune decine di metri il passo Croce dove sono
situati un cippo in marmo e una marginetta fino al bivio della strada e termine
dell’asfaltata. Prendiamo la carrozzabile a destra in salita che porta alla
cava del monte Corchia ma che lasciamo immediatamente per salire per traccia subito
dietro la sbarra di ferro. Il sentierino ben marcato ma non segnato corre
parallelo alla sottostante carrozzabile) – Carrozzabile
q.1297 ( Il sentierino s’innesta di nuovo sulla stessa carrozzabile appena
sotto un grande ripetitore verde visibile da lontano, ora andiamo a destra) – Deviazione q.1308 ( Poche decine di
metri prima della galleria lasciamo la carrozzabile di servizio alla cava e
saliamo a sinistra per ripida traccia al soprastante promontorio, poi si
prosegue a destra per crinaletto erboso fino alla base dei Torrioni del Corchia.
Alcuni sbiaditi segni blu) – Torrioni del Corchia q.1385
(Siamo alla base dei Torrioni del Corchia e precisamente sotto il secondo. Ora
andiamo a destra per buona traccia fino a portarci fra il 3° e il 4° dove un
ulteriore proseguimento non sarebbe possibile, quindi d’obbligo s’incomincia a
salire ripidamente ma senza difficoltà nel Canale del Pirosetto, uno stretto
passaggio tra le pareti di roccia. Segni blu. All’uscita dallo stretto canale
dopo dieci minuti e a circa 1440 m la
traccia curva a sinistra in piano attraversando una piccola cresta, poi inizia
a curvare a destra e a salire al crinale sommitale) – Crinale
q.1500 (Siamo sulla vetta tra il 3° e il 4° torrione, seguiamo la buona
traccia per crinale erboso a sinistra che inizia a salire poi vira a destra in
direzione dell’ante cima del Corchia) – Cima q.1630 ( Precede la cima
principale del Corchia. Ora si prosegue per crinale in direzione est scendendo
verso un piccolo promontorio e alla sella ormai devastata da una cava che
divide la Cima q.1630 dal monte Corchia)
– Monte
Corchia q.1677 (Croce di vetta. Si prosegue per crinale in discesa in
direzione sud/est ora segnato dal CAI puntando verso lo “scheletro” del bivacco
Lusa-Lanzoni) – Bivacco
Lusa-Lanzoni q.1640 ( Rudere. Si continua per crinale in discesa) – Capanno
q.1490 (Capanno in sasso utile solo in caso di pioggia. Ci rimane sulla sinistra
a pochi metri ,si prosegue per crinale sempre in direzione sud-est) – Bivio q.1275 (Alla fine
della ripida discesa dal crinale. Innesto su largo sentiero e cartello: a
sinistra si arriva a una vecchia cava, noi a destra sempre per sentiero CAI) – Deviazione q.1255 ( Il sentiero CAI
poche decine di metri prima di arrivare ad una teleferica curva a gomito a
sinistra scendendo nel prato) – Rifugio del Freo q.1200 ( Pochi
metri prima del rifugio saliamo a sinistra con il CAI 129 che s’inoltra verso
il bosco. Cartelli.) – Bivio
q.1341 (Attenzione, il CAI 129 sale ripido a sinistra mentre dritto
prosegue il sentierino ora non segnato) –
Rudere q.1357 ( E’ rimasto
in piedi solo un muro) – Mulattiera q.1319 ( Innesto su
larga mulattiera o ex stradella marmifera. A sinistra si sale alle ex cave di
Retro Corchia, noi per CAI 129 che scende a destra) – Fociomboli q.1280
(Cartelli e bivio: a sinistra carrozzabile, noi a destra per largo CAI 11 in
leggera discesa) – Deviazione
q.1268 ( Dopo poche decine di metri da Fociomboli arriviamo a una
“marginetta”, quindi lasciamo il CAI 11 e saliamo a sinistra dietro di essa per
buona traccia. Segni blu) – Monte
Freddone q.1477 ( La parte finale della traccia che porta alla vetta è per
ripido canalone erboso. Croce e panorama a 360°, torniamo sui nostri passi) – Deviazione q.1268 – Fociomboli q.1280 ( Ora si prosegue con
la carrozzabile) – Bivio
q.1232 (Sulla destra della carrozzabile e a pochi metri più in basso c’è
una marginetta con il CAI 129 per
Campanice, noi dritto) – Marginetta q.1153 ( Situata sul lato
destro della carrozzabile che in questo tratto è asfaltata) – Passo Croce q.1147.
DISLIVELLO TOTALE: 1100 m
QUOTA MASSIMA: 1677 m
LUNGHEZZA:11 km
DIFFICOLTA: EE
DIFFICOLTA: EE
NOTE:
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Sentieri |
- Il sentiero dal bivio del Passo Croce ( partenza) alla Carrozzabile q.1297 (tabellone
verde) non è segnato ma è evidente.
- Segni blu per l’avvicinamento e la salita del Canale
del Pirosetto fino a Monte Corchia.
- Da Monte Corchia al Rifugio del Freo attraverso il
Bivacco Lusa-Lanzoni la discesa è
segnata dal CAI.
- Il CAI 129 dal Rifugio del Freo a Fociomboli dopo
alcuni tratti iniziali panoramici verso la Pania, si svolge completamente
nel bosco.
- La salita dalla marginetta posta sul CAI 11 fino alla
vetta di Monte Freddone è per buona traccia con recenti segni blu. Si svolge
in falsopiano nel bosco e aggira da destra, est, tutto il crinale iniziale,
poi arrivati sotto la cima inizia la ripida
risalita per largo canale erboso.
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Fonti
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Fonte al Rifugio del Freo.
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Curiosità
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Bivacco
Lusa-Lanzoni
Costruito
nel 1978 interamente a Faenza (RA) e montato sul posto a poca distanza dalla
vetta del monte Corchia ad uso “capanna speleologica” per dare riparo agli
speleologi in visita al vicino Abisso Fighiera dalla sezione speleo di Faenza
.Dedicata alla memoria di Antonio Lusa di Faenza, morto nel 1977 e di Ennio
Lanzoni di Imola, morto nel 1976. Il bivacco è stato bruciato da vandali nel
1994 dopo la chiusura temporanea delle cave dei Tavolini da parte della
magistratura nell’aprile dello stesso anno, nell’ambito della “guerra” tra
cavatori e speleologi, dell’atto furono sospettati i cavatori del vicino
paese di Levigliani. Non fu più ricostruito.
Marginetta
La marginetta è una maestà con funzione
anche di riparo per il viandante e per gli animali domestici che, secondo la transumanza,
si portavano sugli alpeggi; era ricovero temporaneo degli attrezzi contadini,
ma, soprattutto, era luogo di preghiera del singolo come della collettività
che...in particolari ricorrenze, la adornava di fiori e la rischiarava con il
lume delle candele o col fioco lumino ottenuto dalle chiocciole svuotate e
riempite d’olio. La maestà oltre la funzione di evidenziare i confini e
i limiti, assumeva il ruolo di tutela della casa, della stalla, del podere,
della fonte rivestendoli quasi di un manto di sacralità.
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale (ore)
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Passo Croce
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0,00
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Bivio q.1341
|
2,35
|
Carrozzabile
q.1297
|
0,18
|
Rudere q.1357
|
3,00
|
Deviazione
q.1308
|
0,20
|
Mulattiera q.1319
|
3,08
|
Torrioni
del Corchia
|
0,28
|
Fociomboli
|
3,13
|
Crinale
q.1500
|
0,42
|
Deviazione q.1268
|
3,14
|
Cima q.1630
|
0,58
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Monte
Freddone
|
3,58
|
Monte Corchia
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1,15
|
Deviazione
q.1268
|
\
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Bivacco
Lusa-Lanzoni
|
1,20
|
Fociomboli
|
4.38
|
Capanno q.1490
|
1,36
|
Bivio
q.1232
|
4.43
|
Bivio q.1275
|
2,00
|
Marginetta
q.1153
|
4.56
|
Deviazione q.1255
|
2,03
|
Passo
Croce
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5.02
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Rifugio del Freo
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2,10
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Il monte
Corchia e la cava sotto la sella
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Deviazione q.1255
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