DATA: 15 marzo 2009
PARTENZA: Da
Faenza con la SP 20 si arriva a Tredozio (circa 30km da Faenza). Ora seguiamo
le indicazioni per Rocca San Casciano e appena attraversato un ponte, si volta
a sinistra che è via “San Giorgio”: alla fine delle case sulla destra inizia il
CAI 571.
Stralcio della carta escursionistica scala 1:50.000 Appennino Faentino (edizione SystemCart- Roma).
ITINERARIO: Tredozio q.330 (Dalla via “San Giorgio”
alla fine delle case saliamo per CAI 571 ripidamente nel bosco) – Bivio q.363 ( Il CAI
571 prosegue a destra in salita) – Casa
q. 445 (Casa ristrutturata: l’aggiriamo a destra e arriviamo sulla
carrozzabile che prendiamo a sinistra) – Asfaltata q.460 (A destra) – Vezzano
q.497 (Grande casa colonica forse disabitata. Deviazione: dopo pochi metri
averla oltrepassata, lasciamo l’asfaltata per carrozzabile a destra che a sua
volta lasciamo immediatamente a favore di una sterrata che sale a sinistra) – Bivio q.531 ( Si prosegue dritto per
sterrata) – Malmerenda
q.543 (Casa ristrutturata: la costeggiamo seguendo la recinzione arrivando
sulla carrozzabile che è di nuovo il CAI 571 e che prendiamo a destra) – Bivio q.536 (A destra sterrata in
discesa per Ca’ Nova, noi dritto per sterrata CAI 571) – Incrocio
q.554 (Cancello in legno. A destra sterrata, noi dritto per pochi metri poi
a destra e sinistra sterrata. Noi sempre dritto per sterrata CAI 571) – Fine sterrata q.604 (Ora CAI 571
dritto in salita per sentiero) – Casa
q.675 (Casa abitata alla fine di un viale di pini: il CAI 571 l’aggira
sulla sinistra e arriva alla carrozzabile di accesso alla casa stessa. Ora il
CAI 571 sale per sterrata a sinistra) – Deviazione
q.697(Il CAI 571 lascia la sterrata e sale a destra per ripida traccia fino
alla vetta di Monte Sacco) – Monte
Sacco q.740 (Grande croce in cemento. Ora il CAI 571 scende per sentierino
nel bosco direzione sud fino alla sottostante asfaltata, da qui a destra per
poche decine di metri fino al valico Monte Busca) – Valico Monte Busca q.701 (Davanti a noi
l’albergo-ristorante Busca: bivio, andiamo per provinciale 22 a destra
direzione Tredozio) – Deviazione
q.698 (Lasciamo la provinciale 22 e saliamo a sinistra per stradina
asfaltata ora CAI 553/B) – Villaggio
Monte Busca q.719 (Alla nostra sinistra rimane un area parcheggio, noi
saliamo a destra per asfaltata accanto ad una colonna dell’ENEL. Dopo pochi
metri accanto ad un area recintata della Telecom lasciamo l’asfaltata, il CAI
553/B prosegue per sentiero aggirandola)
–
Carrozzabile q.756
(Innesto sulla carrozzabile, andiamo a destra) – Bivio q.760 (A destra carrozzabile,
noi dritto per carrozzabile) – Bivio(A destra carrozzabile, noi
dritto per carrozzabile. Iniziano le prime case del Villaggio Monte Freddo
usate per le vacanze) – Bivio
q.768 (A sinistra carrozzabile in discesa, noi dritto per carrozzabile) – Incrocio q.760 (Appena passate due
grandi case in legno abbandonate. Prendiamo la carrozzabile a destra ma dopo
pochi metri la lasciamo a favore di una sterrata in discesa ; siamo sul CAI 567)
– Borgomana q.634 (Ruderi di due grandi
case coloniche. Bivio: a destra carrozzabile che è CAI 559/A , noi scendiamo a
sinistra per largo sentiero che è sempre CAI 567) – Fosso q.596 (Lo guadiamo
facilmente. Bivio dopo pochi metri, saliamo a sinistra per CAI 567 e
s’incomincia ad entrare nel castagneto di monte Stornera passando per due
capanni di caccia) – Gambola
q.601 (Rudere. A destra carrozzabile, a sinistra sentiero,entrambi si
uniscono poco sotto) – Pian
di Stantino q.510 (Agriturismo. Ora si prosegue per carrozzabile) – Deviazione q.499(
Lasciamo la carrozzabile e saliamo a destra per CAI 563/A su largo sentiero) – Deviazione
q.567(Lasciamo il CAI 563/A che
scende a sinistra e procediamo per il largo sentiero) – Casetta
di Monte q.600 (Grande casa abbandonata. Innesto sulla carrozzabile,
andiamo a sinistra) – Bivio q.609 (A sinistra carrozzabile in
discesa chiusa da sbarra, noi dritto per carrozzabile) – I Monti q.632 (Piccolo borgo
ristrutturato. Andiamo a sinistra passando sotto la borgata che ci rimane in
alto a destra; ora siamo sul CAI 569) – Rudere
q.558 (Senza nome, ora il CAI scende ripidamente a destra) – Falcone q.511 (Grande casa abbandonata
in buono stato. Passata la casa inizia una carrozzabile) – Casa q.456 (Abitata. A destra carrozzabile
che porta alla statale, noi a sinistra verso la casa e seguiamo il CAI che
passa attraverso il campo sottostante: segni CAI poco visibili) – Carrozzabile
q.439 (Si va a sinistra) – Deviazione
q.425(Pochi metri prima della grande casa abbandonata con capannone adibito
a fienile, il CAI 569 non molto visibile scende a destra costeggiando un campo
e vira a sinistra per carera tra due campi) – Deviazione q.367(Lasciamo
il CAI 569 e saliamo a destra ripidamente per sentierino verso il Castellaccio:
alcune cinghie corrimano nei tratti più ripidi) – Il Castellaccio q.470 (Della vecchia
fortificazione non rimane quasi nulla. Torniamo sui nostri passi) - Deviazione q.367(Riprendiamo
a scendere con il CAI 569) – Asfaltata
q.338 (Ora a destra e attraversiamo il centro di Tredozio fino all’auto) – Arrivo
q.330.
DISLIVELLO TOTALE: 960 m
QUOTA MASSIMA: 776 m
LUNGHEZZA: 18 km
DIFFICOLTA: E
DIFFICOLTA: E
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
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Tredozio
|
0,00
|
Incrocio q.760
|
1,52
|
Bivio q.363
|
0,04
|
Borgomana
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2,09
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Casa q.445
|
0,14
|
Fosso q.596
|
2,13
|
Asfaltata q.460
|
0,18
|
Gambola
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2,36
|
Vezzano
|
0,28
|
Pian di Stantino
|
2,45
|
Bivio q.531
|
0,32
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Deviazione q.499
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2,54
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Malmerenda
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0,34
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Deviazione q.567
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3,04
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Bivio q.536
|
0,37
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Casetta di Monte
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3,07
|
Incrocio q.554
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0,42
|
Bivio q.609
|
3,13
|
Fine sterrata q.604
|
0,52
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I Monti
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3,20
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Casa q.675
|
1,06
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Rudere q.558
|
3,31
|
Deviazione q.697
|
1,08
|
Falcone
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3,40
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Monte Sacco
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1,14
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Casa q.456
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3,49
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Valico Monte Busca
|
1,18
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Carrozzabile q.439
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3,51
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Deviazione q.698
|
1,19
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Deviazione q.425
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3,53
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Villaggio Monte Busca
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1,24
|
Deviazione q.367
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3,59
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Carrozzabile q.756
|
1,31
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Il Castellaccio
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4,13
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Bivio q.760
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1,43
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Deviazione q.367
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/
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Bivio
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/
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Asfaltata q.338
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4,27
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Bivio q.768
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1,48
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Arrivo q.330
|
4,35
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Lungo la valle del Tramazzo, nell'entroterra forlivese, a 29 chilometri
da Faenza, sorge Tredozio la cui origine rimanda al Castrum
Treudacium. Ubicato tra boschi e contrafforti rocciosi, ricca di
testimonianze risalenti all'età del bronzo, inizia la sua storia nel
Medioevo, periodo in cui si collocano le prime notizie della Pieve di
S.Valentino (562 d.C.), chiesa di larga giurisdizione collocata sul
crinale appenninico, e di un castello che appartenne ai conti Guidi di
Modigliana. In precedenza la fortificazione era appartenuta alla Santa
Sede, agli arcivescovi di Ravenna e ad alcuni nobili famiglie
ravennati. L'attuale paese si sviluppò come borgo del Castello, detto
Castellaccio, dopo che, alla fine del medioevo, quest'ultimo fu
abbandonato. Il Castello di Tredozio fu uno degli ultimi della Romagna a
sottomettersi alla Repubblica Fiorentina nel 1425, sotto il cui
dominio rimase, con propri statuti e come libero comune, fino all'Unità
d'Italia, seguendo le sorti della Romagna Toscana e subendo
l'influenza politica, economica e culturale dei fiorentini. Nel 1775
infatti il Granduca di Toscana unì al territorio anche i comunelli di
Cuzzano e Sarturano elevando Tredozio a sede di magistratura con a capo
un Confaloniere. Fino al 1923, anno di annessione di buona parte dei
territori della Romagna Toscana a Forlì, Tredozio, sebbene romagnola
per abitudini e linguaggio, rimase toscana per tradizioni e storia.
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Tredozio q.330
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Tredozio q.330
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Rudere q.558
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Sul CAI 569 che prosegue per carera tra due campi
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