Itinerario articolato che ripercorre vecchi sentieri non segnati dal CAI
fino alla anonima vetta di monte Pezzali. Bel giro per escursionisti
esperti sulle montagne tra Santa Sofia e il lago di Ridracoli nel parco
delle Foreste Casentinesi
DATA: 15 novembre 2009
DATA: 15 novembre 2009
PARTENZA: Da
Forlì con la SS.310 arriviamo a Santa Sofia, da qui proseguiamo per circa altri
2 km in direzione di Corniolo fino a raggiungere il centro di potabilizzazione
di Capaccio che ci rimane a sinistra. Lasciamo l’auto al piccolo parcheggio
subito dopo la vistosa fontana ornamentale.
Per la carta
escursionistica scala 1:25000 - 19-Bagno di Romagna, si ringrazia l’Istituto Geografico Adriatico di Longiano info@iga-cartografia.it - tel. 0547.613109
ITINERARIO:
Parcheggio q.305 (Si prosegue per asfaltata
in direzione del sottostante impianto di potabilizzazione dell’acqua) – Bivio q.302 (Stradina in discesa a
sinistra verso l’impianto) – Deviazione
q.295 ( Pochi metri prima del cancello di entrata dell’impianto di
potabilizzazione lasciamo la stradina e saliamo a destra nel prato per CAI B8,
segno su un albero, passando poco sopra un piccolo campo di calcio) – Fontana q.297 ( Innesto su una
stradina asfaltata, CAI B8 a sinistra in discesa) – Casina di Capaccio q.277
(Abitata. Deviazione, lasciamo la stradina asfaltata, si prosegue per sentiero
CAI B8 di fianco alla casa) – Ponte (Sul Bidente di
Ridracoli, subito sotto la Casina di Capaccio) – Bleda q.291 (Case disabitate.
Deviazione, lasciamo il CAI B8 che prosegue dritto per stradello parallelo al Bidente
di Ridracoli e andiamo a sinistra tra le due case per largo sentiero campestre
non segnato. Dopo pochi minuti finisce e si continua per ripido sentiero nel
bosco) – Carrozzabile
q.472 (Carrozzabile di servizio all’acquedotto. Andiamo a destra e dopo
poche decine di metri finisce, larga piazzola. Ora saliamo a sinistra per buon
sentiero) – Bivio q.488 ( Lasciamo
il buon sentiero e saliamo a destra per sentierino seguendo dei vecchi punti
rossi negli alberi) – Bivio q.545 ( Per
sentiero a destra con punti rossi) – Rondinaia
q.582 ( Bella chiesa ristrutturata. A sinistra per carrozzabile in leggera
salita) – Poderino q.605 (Bivio: a destra si
sale alla casa de Il Raggio, noi dritto passando davanti alla bella casa
disabitata di Poderino) – Capanne q.577 (Grande capannone) – Casacce
q.564 (Vecchia casa con stalla annessa. Tralasciamo una forestale che sale
a destra subito dopo la casa e proseguiamo in discesa per carrozzabile) – Deviazione
q.553 (Quando la carrozzabile curva a sinistra la lasciamo e andiamo a
destra per forestale non segnata, tratto iniziale in cemento) – Casa q.543 (Casa disabitata in buone
condizioni. Bivio:dritto a destra in salita forestale per Trappisa, noi dritto
a sinistra in discesa per largo sentiero. Abbeveratoio dopo pochi minuti) – Il Casone q.528 (Casa disabitata in
buone condizioni) – Frana
q.537 ( Fine del largo sentiero che in questo tratto è franato, si prosegue
per buona traccia poco sotto che riporta sul largo sentiero dopo pochi minuti) – Deviazione q.533 ( Lasciamo
il largo sentiero che scende al cimitero di Poggio alla Lastra e prendiamo un
sentierino a destra in ripida salita nel bosco. Nessuna indicazione, prendere
come riferimento l’ampia radura che precede di pochi metri questa deviazione e
che ci rimane sulla destra oltre la recinzione) – Crinale q.559 ( Raggiungiamo il punto
più alto fuori dal bosco, ora andiamo a destra) – Raggetto
q.598 ( Vecchia casa ancora abitata. Innesto sulla carrozzabile, andiamo a
destra in salita e dopo la casa è sbarrata, la oltrepassiamo e continuiamo per
forestale) – Versaia
q.653 (Casa disabitata in buone condizioni. Fine della forestale, passiamo
davanti alla casa continuando per largo sentiero in leggera discesa) – Bivio q.654 (A sinistra il
sentiero scende, noi a destra in salita seguendo un tubo di plastica nero per
l’acqua.) – Abbeveratoio
q.676 (Vecchio abbeveratoio rotto dove termina il tubo di plastica, si
prosegue per sentiero nel bosco) – Cappella
q.704 (Piccola cappella chiusa su tre lati. Il sentierino prosegue dietro
in salita) – Crocetta
q.714 (Casa per le vacanze in buone condizioni. Innesto sulla forestale ora CAI B7, andiamo a destra in salita) – Montepezzolo q.824 (Grande casa
abbandonata. Deviazione, lasciamo la forestale CAI B7 che curva a destra e andiamo a sinistra per largo
sentiero non segnato in piano direzione sud-ovest) – Deviazione
q.878 ( Il largo sentiero sale ripidamente e ora curva a sinistra, dritto
nel bosco non molto evidente c’è un buon sentiero, noi invece andiamo a destra
per buona traccia che porta sul crinale. Attenzione a dei vecchi e sbiaditi
punti rossi negli alberi che ora seguiremo fedelmente) – Monte
Pezzali q.938 ( L’arrivo alla vetta è preceduto da una serie di vecchi
paletti in cemento per recinzione. Ora si scende proseguendo dritto e virando a
destra tra la bassa vegetazione, tracce e bolli rossi sono spariti. In breve
ritroviamo i paletti in cemento che seguiamo per circa cinque minuti fino a
q.907 circa quando questi svoltano a destra, noi allora li lasciamo e
proseguiamo la discesa nel bosco per sentiero non molto evidente ma senza
difficoltà tenendo la direzione nord/nord-est) – Forestale q.800 (A destra si ritorna a Montepezzolo,
noi a sinistra) – Maestà
Valbonesi q.790 ( Deviazione e cartelli: sulla curva a gomito della
forestale la lasciamo e andiamo dritto per CAI B8 di crinale passando davanti
alla grande Maestà Valbonesi) – Maestà del Poderino q.655 – Bivio
q.617 (A destra oltrepassando la recinzione e in mezzo ai due coltivi si
arriva alla casa di Raggio, poco sopra la chiesa di Rondinaia, noi dritto per CAI
B8 che si mantiene a fianco della recinzione)
– Bivio
q.615 (A sinistra sentiero in salita, noi dritto in discesa per CAI B8) – Fontorso q.465 (ruderi)
– Bivio q.319 ( Innesto su largo
sentiero, noi a destra che è sempre CAI B8) – Ponte
q.294 (Gli passiamo sotto, sopra è situata una grossa tubatura dell’acqua.
Dalla parte opposta si continua per stradello) – Bleda
q.291 (Chiudiamo l’anello, ora a ritroso come l’andata) – Ponte – Casina di Capaccio q.277 – Fontana q.297 – Deviazione q.295 – Bivio q.302 – Arrivo
q.305.
DISLIVELLO TOTALE: 880 m
QUOTA MASSIMA: 938 m
LUNGHEZZA: 16,6 km
DIFFICOLTA: E/EE
DIFFICOLTA: E/EE
NOTE:
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Fonti
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- Fonte al parcheggio
dell’auto.
- Fonte a q.297 dopo il
campo di calcio sopra l’impianto di
potabilizzazione.
- Fonte alla casa di Poderino.
- Fonte-abbeveratoio tra la
casa q.543 e Il Casone (poca acqua).
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
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Parcheggio q.305
|
0,00
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Bivio
q.654
|
1,53
|
Bivio
q.302
|
0,02
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Abbeveratoio q.676
|
1,56
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Deviazione
q.295
|
0,04
|
Cappella q.704
|
1,59
|
Fontana
q.297
|
0,06
|
Crocetta q.714
|
2,04
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Casina
di Capaccio
|
0,08
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Montepezzolo
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2,21
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Ponte
|
/
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Deviazione
q.878
|
2,33
|
Bleda
q.291
|
0,13
|
Monte
Pezzali q.938
|
2,46
|
Carrozzabile
q.472
|
0,35
|
Forestale
q.800
|
3,00
|
Bivio
q.488
|
0,39
|
Maestà Valbonesi
|
3,02
|
Bivio
q.545
|
0,46
|
Maestà
del Poderino
|
3,37
|
Rondinaia
q.582
|
0,52
|
Bivio
q.617
|
3,41
|
Poderino
q.605
|
0,54
|
Bivio
q.615
|
3,43
|
Capanne q.577
|
1,04
|
Fontorso q.465
|
4,00
|
Casacce q.564
|
1,08
|
Bivio
q.319
|
4,12
|
Deviazione
q.553
|
1,09
|
Ponte q.294
|
4,20
|
Casa q.543
|
1,12
|
Bleda q.291
|
4,23
|
Il Casone q.528
|
1,19
|
Ponte
|
/
|
Frana q.537
|
1,22
|
Casina di Capaccio
|
/
|
Deviazione
q.533
|
1,26
|
Fontana q.297
|
/
|
Crinale q.559
|
1,29
|
Deviazione q.295
|
/
|
Raggetto q.598
|
1,35
|
Bivio q.302
|
/
|
Versaia q.653
|
1,43
|
Arrivo q.305
|
4,35
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Il Castello di Rondinaia
: cenni storici
Oltrepassata la chiesa, e ben visibile fra la vegetazione, svetta l'antica torre del castello di Rondinaia. Storici locali fanno risalire la torre all'epoca romana, inserita in un contesto di torri di controllo e segnalazione che creavano una sorta di ponte fino a raggiungere la pianura e l'Adriatico. Successivamente attorno alla torre si sviluppò il castello di Rondinaia. Appartenuto negli anni attorno al Mille ai signori di Valbona, nel 1335 fu conquistato dai Forlivesi ed il suo signore Leoncino da Valbona fu decapitato nel castello stesso, dando origine alla leggenda, tramandata da padre in figlio, di un'ombra senza testa che nelle notti tetre e burrascose, vaga tra bianchi fantasmi intorno alla vecchia torre (Umberto Console Corriere Padano 8.5.1931) Nel 1404 il castello passa sotto il controllo dei Fiorentini, che lo concedono in feudo alla famiglia dei Gambacorti. A seguito di una sommossa popolare dovuta ai continui soprusi subiti, la comunità ottiene nel 1453 la cacciata dei feudatari e l'annessione alla Repubblica Fiorentina, capitanato di Bagno di Romagna, acquisendo fra l'altro il riconoscimento di comune il cui statuto viene ratificato nel 1454. La perdita di importanza strategica e militare, il tempo, il progressivo abbandono degli edifici militari, l'usanza del periodo di riutilizzare le pietre dei castelli per edificare abitazioni e poderi, hanno ben presto ridotto il fabbricato ad una semplice torre in parte diroccata. Il card. Anglico nella sua famosa relazione del 1371 così lo descriveva: Il castello è posto sopra un'altissima ripa con una torre fortissima a mezzo miglio dal fiume Acquedotto (attuale Bidente) e confina con Valbona, Biserno, Rocca Pozzoli e Santa Fiora. Ha12 focolari ed appartiene ad Azzo e Farinata degli Uberti. Il Repetti nel Dizionario geografico dela Toscana del 1841 riporta: Castello ridotto ad una torre che porta il titolo di Rocca e Torre di Rondinaja con chiesa parrocchiale (S. Margherita ) nella Comunità Giurisdizione e circa 11 miglia a maestrale di Bagno, Diocesi di Sansepolcro, una volta della Badia Nullius di S. Ellero a Galeata, Compartimento di Firenze. Riposa sul culmine di un poggetto che si alza circa 970 braccia sopra il livello del mare e che costituisce l’ultimo sprone dell'Appennino di Camaldoli. Così la descrive il Mambrini nel 1932: Dalla piazza principale di Santa Sofia, a 3 chilometri circa di lontananza in linea d'aria, vedesi torreggiare sopra un altissimo sprone di monte, a metri 579 sul livello del mare, la bruna Rondinaia............ La torre imponente che sola rimane, alta circa 20 metri e larga per ogni lato non più di 4.......... Negli ultimi terremoti rovinò un lato della torre di Rondinaia ed ora resta solo una parte di muro, come uno scheletro alto e minaccioso, per ricordarci la vanità d'ogni potenza umana.
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Fontana q.297
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Casina di Capaccio q.277
(Abitata. Deviazione, lasciamo la stradina asfaltata,
si prosegue per sentiero CAI B8 di fianco alla casa)
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Casina di Capaccio q.277
(Abitata. Deviazione, lasciamo la stradina asfaltata,
si prosegue per sentiero CAI B8 di fianco alla casa)
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Ponte
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Ponte
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Poderino q.605 (Bivio: a destra si sale alla
casa de Il Raggio, noi dritto passando davanti alla bella casa disabitata di Poderino)
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Casacce q.564 (Vecchia casa con stalla annessa.
Tralasciamo una forestale che sale a destra subito dopo la casa e proseguiamo
in discesa per carrozzabile)
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Raggetto q.598 ( Vecchia casa ancora abitata.
Innesto sulla carrozzabile, andiamo a destra in salita e dopo la casa è
sbarrata, la oltrepassiamo e continuiamo per forestale)
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Versaia q.653 (Casa disabitata in buone
condizioni. Fine della forestale, passiamo davanti alla casa continuando per
largo sentiero in leggera discesa)
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Versaia q.653 (Casa disabitata in buone
condizioni. Fine della forestale, passiamo davanti alla casa continuando per
largo sentiero in leggera discesa)
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Versaia q.653 (Casa disabitata in buone
condizioni. Fine della forestale, passiamo davanti alla casa continuando per
largo sentiero in leggera discesa)
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Abbeveratoio
q.676 (Vecchio abbeveratoio rotto dove termina il tubo di plastica, si
prosegue per sentiero nel bosco)
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Montepezzolo q.824
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Montepezzolo q.824
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Montepezzolo q.824
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Bivio q.617 (A destra oltrepassando la
recinzione e in mezzo ai due coltivi si arriva alla casa di Raggio, poco
sopra la chiesa di Rondinaia, noi dritto per CAI B8 che si mantiene a fianco
della recinzione)
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Ponte q.294 (Gli passiamo sotto, sopra è situata
una grossa tubatura dell’acqua. Dalla parte opposta si continua per
stradello)
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