mercoledì 26 giugno 2013

Monte Tambura (dalle cave Cruze) EE

E' l'itinerario più faticoso per salire e scendere al monte Tambura, riferito solo a escursionisti esperti in ottime condizioni fisiche.

DATA: 16 giugno 2013
PARTENZA: Dal paese di Resceto (12 km da Massa, Toscana).




Stralcio della cartografia interattiva del sito http://www.webmapp.it

ITINERARIO: Resceto q.482 (La strada termina nel parcheggio sopra l’abitato che è l’inizio della Via Vandelli, il CAI 165 invece inizia appena prima del centro abitato con una stradina che si stacca a destra e che termina con le ultime case, segni CAI assenti)  –  Presa d’acqua q.585 (Attraversato il canale dei Vernacchi, si sale su largo sentiero e oltrepassati alcuni ovili si arriva alla grande presa d’acqua dove il tracciato si biforca, il CAI 165 risale la via di lizza dritto a destra)  –  Ponte del Pisciarotto q.696 (Il grande ponte sormontato ancora da due traversine di ferro ci appare all’improvviso, il CAI 165 lascia l’originaria via di lizza e calando a sinistra lo aggira su sentierino, poi guadato il corso d’acqua riprende salire)   -  Rudere q.718 (Rudere di un edificio di sasso alla nostra destra ad uso dei cavatori, il CAI 165 continua salire)   -  Bivio q.818 (Il CAI 165 si reinnesta sulla via di lizza originaria, a destra a ritroso cala verso il canale dei Vernacchi, andiamo dritto costeggiando in breve un alto muretto di sasso che delimita la lizza)  -  Canale dei Vernacchi q.839 (Attraversiamo il canale detritico, in loco sono presenti le traversine di metallo che costituivano il ponte crollato della via di lizza)   –   Bivio q.1005 (Il CAI 165 aggira da destra un alto tratto della via di lizza e arriva al corso d’acqua del canale della Neve, saliamo pochi metri e c’è il bivio; a sinistra inizia il CAI 164 che sale al rifugio Nello Conti, noi andiamo a destra con il CAI 165/CAI 160)   –   Bivio q.1020 (Il CAI 165/CAI 160 sale accanto a una grande via di lizza in parte franata e arriva al bivio, segni sulla roccia: a destra inizia il CAI 160 per la Focola del Vento, noi proseguiamo dritto la ripida salita con il CAI 165 lungo il Canale della Neve. Attenzione ai segni! In breve il CAI 165 abbandona il Canale della Neve e inizia a salire molto ripidamente a sinistra per esile sentierino nel bosco)   –  La Selvarella q.1354 (Rudere di un grande edificio di servizio alla via di lizza dopo la ripida salita nel bosco. Attenzione che poche decine di metri prima, sbiaditi bolli rossi evidenziano una traccia a sinistra, noi proseguiamo con il CAI 165 che esce dal bosco e continua sopra l’edificio percorrendo la bella e aerea via di lizza delle Cave Cruze)   –   Cave Cruze q.1553 (Salendo con la via di lizza, tralasciamo un suo ramo che ci proviene da destra, oltrepassiamo un’enorme cisterna arrugginita e arriviamo al vecchio edificio di servizio alla cava. Bivio: appena passata la struttura, a sinistra inizia il CAI 164, un tratto attrezzato che scende al rifugio Nello Conti, noi invece risaliamo verso il crinale distante poche decine di metri)    –   Focetta dell’Acqua Fredda q.1591 (Innesto sul CAI 146, bivio con cartelli: dalla parte opposta il CAI 146 attrezzato scende a Vagli, noi ci teniamo a sinistra sul filo del crinale, indicazioni per il passo Tambura)   –   Via Vandelli q.1607 (Innesto sul CAI 35 Via Vandelli, la prendiamo a sinistra in salita)   –    Passo Tambura q.1620 (Dalla parte opposta la Via Vandelli scende a Resceto, noi prendiamo il CAI 148 su crinale per il monte Tambura, direzione nord)   –  Monte Tambura q.1890 (Piccola croce in metallo sulla cima. Proseguiamo tenendo il crinale dalla parte opposta, direzione nord/ovest)  -   Monte Crispo q.1835 (Anonimo promontorio sul crinale che passa inosservato)   Bivio q.1733 (A destra scende il CAI -1000 su esile traccia verso l’abisso Paolo Roversi, manteniamo il crinale)   –   Bivio q.1712 (Siamo in prossimità del passo della Focolaccia dove ad oltranza non è più possibile proseguire sul crinale perché “divorato” dai lavori di cava. A destra scende il CAI 177 per Vinca, noi teniamo il CAI 148 che cala a sinistra nel pendio di pietrisco sdrucciolevole)   –   Passo della Focolaccia q.1645 (Completamente devastato dai lavori della cava di marmo, iniziamo a scendere a sinistra con la larga strada marmifera che è CAI 36 notando il bivacco Aronte appena più in alto)   -   Bivacco Aronte q.1642 (Con la traccia di passaggio che si stacca dalla marmifera facciamo una breve deviazione per visitare il bivacco, da qui inizia il sentiero CAI 167 che risale alla forcella di Porta, noi invece ritorniamo sulla marmifera riprendendo a scendere)   -   Case Pincellotti q.1615 (Grandi edifici poco sotto il passo della Focolaccia in uso ai lavori di cava)   -   Bivio q.1582 (A sinistra inizia una marmifera abbandonata che si sviluppa a mezzacosta nella testata della vallata, rimaniamo sulla marmifera in discesa)  -  Cava Alta del Padulello q.1466 (Oltrepassata una grande cisterna sul bordo sinistro della marmifera, al tornante che segue c’è l’ingresso della cava in galleria)   –   Bivio q.1440 (Bivio della marmifera: dritto continua scendere nel fondovalle e si esaurisce presso un edificio verde di servizio alle cave dal quale ha inizio il CAI 166, seguiamo la marmifera pianeggiante a destra in direzione del CAI 166/A e del CAI 36, indicazioni sulla roccia)   –   Deviazione q.1423 (Il punto è quotato 1422,8 da CTR Toscana. Lasciamo la marmifera che curva a destra e cala in pochi minuti giungendo alla cava bassa del Padulello in stato di abbandono, iniziamo a sinistra il CAI 36 che si sviluppa su aereo crinalino in falsopiano)   –   Deviazione q.1397 (Attenzione ai segni CAI perché dopo 5 minuti lasciamo l’aereo crinalino, il CAI 36 scende il pendio roccioso e sdrucciolevole alla nostra destra)  – Sella del Piastrone q.1354 (Arriviamo all’ampia sella rocciosa sormontata dal traliccio della teleferica e preceduta dal rudere della casa ad uso dei lavori di cava, dalla parte opposta s’innalza l’ardita cresta che culmina sulla cima del Piastrone che ci sovrasta. Alla destra della sella è ora possibile notare l’antica lizza a mezzacosta che portava direttamente alla cava bassa del Padulello ben visibile da qui come lo smottamento che ha reso inaccessibile questa via, i segni del CAI 36 ci fanno abbassare a sinistra sotto la sella rocciosa dove ha inizio la lizza del Padulello ancora ben conservata, si sviluppa a ridosso della parete di placche con direzione sud/ovest)   -  Sella q.1242 (La lizza del Padulello costeggia le pareti di placca rocciosa finché si esaurisce momentaneamente arrivando su una sella di paleo, il CAI 36 scende dalla parte opposta il pendio sdrucciolevole su traccia incerta mantenendo di fatto la direzione)   –  Bivio q.1220 (Segni sulle rocce: a destra il CAI 36 prosegue per la foce della Vettolina, andiamo a sinistra in discesa ora su CAI 166/A ritrovando a intermittenza tratti della lizza del Padulello)   -  Traliccio q.940 (I cavi della teleferica ostacolano il transito sulla lizza del Padulello o CAI 166/A, sulla destra a pochi metri notiamo il traliccio di metallo)   -  Spallone q.875 (Arriviamo a un sottile spallone, l’originaria lizza del Padulello scendeva nel ripido invaso alla sua destra, il CAI 166/A invece scavalla la cresta e scende nel versante opposto su sentierino, in lontananza vediamo i tornanti della Via Vandelli)   -  Deviazione q.810 (Aggirato lo spallone ci siamo portati sotto lo stesso e sul crinale che ne segue, il CAI 166/A ora lo lascia immediatamente e si abbassa a sinistra)   –   Bivio q.762 (L’ultimo parte del CAI 166/A causa gli sbiaditi segni è un po’ incerta, ci raccordiamo con il CAI 166 sulla di lizza Magnani che teniamo a destra)   –  Via Vandelli q.687 (Innesto sulla Via Vandelli, la teniamo a destra in discesa)  –   Casa del Fondo q.628 (Casotto in muratura incustodito, al tornante dopo averlo oltrepassato rimaniamo sulla Via Vandelli scartando a destra una marmifera dismessa)   -  Bivio q.577 (Biforcazione: insistiamo sulla Via Vandelli tralasciando dritto a destra in salita il largo CAI 170 per la foce della Vettolina)  -  Parcheggio q.515 (Arrivati al parcheggio alto di Resceto continuiamo su strada asfaltata)   -  Resceto q.482

NOTE:

        LUNGHEZZA: 11,5 km

        DIFFICOLTA: EE

DISLIVELLO TOTALE: 1500m

QUOTA MASSIMA: M. Tambura q.1890

Sentieri

- Ripidissimo il sentierino nel bosco che dal Canale della Neve conduce a La Selvarella, tratti attrezzati da cavo aiutano la risalita, attenzione ai segni perché il tracciato a volte è ostruito dalla vegetazione. 

- Da non sottovalutare anche la discesa con i CAI 36 e CAI 166/A, sempre molto ripida e sdrucciolevole con il fisico già provato dal lungo percorso. 

- È sicuramente l’itinerario più faticoso per raggiungere la vetta del monte Tambura, la lunghezza di 11,5 km non deve trarre in inganno. 

Rifugi-Bivacchi 

Bivacco Aronte: struttura in muratura a semi botte appena sotto il passo della Focolaccia, sempre aperto, all’interno tavolo, sedie, stufa e 6 posti letto su tavolato. 

Fonti

Fontana al parcheggio di Resceto

Possiamo attingere acqua dal fosso della Neve al Bivio q.1005 (Sorgente)

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Resceto

0,00

Case Pincellotti

/

Presa d’acqua

0,15

Bivio q.1582

/

Ponte del Pisciarotto

0,18

Cava Alta del Padulello

4,32

Rudere q.818

/

Bivio q.1440

4,38

Canale dei Vernacchi 

/

Deviazione q.1423

4,40

Bivio q.1005

1,10

Deviazione q.1397

4,45

Bivio q.1020

1,19

Sella del Piastrone

4,51

La Selvarella

2,10

Sella q.1242

/

Cave Cruze

2,40

Bivio q.1220

5,05

F. dell’Acqua Fredda

2,45

Traliccio q.940

/

Via Vandelli q.1607

3,00

Spallone q.875

/

Passo Tambura

3,02

Deviazione q.810

/

Monte Tambura

3,40

Bivio q.762

6,01

Monte Crispo

/

Via Vandelli q.687

6,09

Bivio q.1733

/

Casa del Fondo

6,15

Bivio q.1712

4,07

Bivio q.577

/

Passo della Focolaccia

4,15

Parcheggio di Resceto

/

Bivacco Aronte

/

Resceto

6,32




Resceto q.482 (il CAI 165 inizia appena prima del centro con una stradina che si stacca a destra e che termina con le ultime case, segni CAI assenti)
Resceto q.482 (il CAI 165 inizia appena prima del centro con una stradina che si stacca a destra e che termina con le ultime case, segni CAI assenti)
Il canale dei Vernacchi appena partiti da Resceto
Il canale dei Vernacchi
Si sale su largo sentiero e oltrepassati alcuni ovili si arriva alla presa d’acqua
Presa d’acqua q.585 (oltrepassati alcuni ovili si arriva alla presa d’acqua, ora il CAI 165 risale per sentiero/lizza dietro la stessa)

Arrivo al ponte del Pisciarotto 
Ponte del Pisciarotto q.696 (Il grande ponte sormontato ancora da due traversine di ferro ci appare all’improvviso) 
Ponte del Pisciarotto q.696
(Il CAI 165 lo aggira a sinistra guadando il corso d’acqua e riprende la ripida salita ) 
CAI 165 
CAI 165 
Bivio q.1005 (Il CAI 165 aggira da destra un alto tratto della via di lizza e arriva al corso d’acqua del fosso della Neve, poco sopra c’è il bivio)

Bivio q.1005
Bivio q.1005
CAI 160/CAI 165
Bivio q.1020 (Il CAI 165 sale accanto a una grande via di lizza in parte franata e arriva al bivio) 
Bivio q.1020 (Il CAI 165 sale accanto a una grande via di lizza in parte franata e arriva al bivio, segni sulla roccia: a destra inizia il CAI 160 per la Focola del Vento, noi proseguiamo dritto la ripida salita con il CAI 165 lungo il Canale della Neve) 
In breve il CAI 165 abbandona il Canale della Neve e inizia a salire molto ripidamente a sinistra per esile sentierino nel bosco 

In breve il CAI 165 abbandona il Canale della Neve e inizia a salire molto ripidamente a sinistra per esile sentierino nel bosco 
La Selvarella q.1354 (Rudere di un grande edificio di servizio alla via di lizza dopo la ripida salita nel bosco)    
La Selvarella q.1354 (noi proseguiamo con il CAI 165 che esce dal bosco e continua sopra l’edificio percorrendo la bella e aerea via di lizza delle Cave Cruze)    
L’Alto di Sella sopra di noi.
La via di lizza che collega La Selvarella alle Cave Cruze.
La via di lizza che collega La Selvarella alle Cave Cruze.

Panorama
Zoomata al sottostante rifugio Nello Conti
La via di lizza che collega La Selvarella alle Cave Cruze.
La via di lizza che collega La Selvarella alle Cave Cruze.
La via di lizza che collega La Selvarella alle Cave Cruze.
La via di lizza che collega La Selvarella alle Cave Cruze.

L’aerea via di lizza che collega La Selvarella alle Cave Cruze.
Gli antichi fori per l’inserimento dei Piri (tronchi di legno dove scorrevano le corde per la calata dei blocchi di marmo)
La grande cisterna che precede l’arrivo alle Cave Cruze
Arrivo alle Cave Cruze

L’edificio abbandonato alle Cave Cruze
L’edificio abbandonato alle Cave Cruze
Panorama dalle Cave Cruze
Panorama dalle Cave Cruze
Cave Cruze q.1553 (appena passata la struttura si risale verso il crinale distante poche decine di metri) 
Cave Cruze q.1553 (appena passata la struttura si risale verso il crinale distante poche decine di metri)   

Focetta dell’Acquafredda (davanti di noi c’è l’Alto di Sella)
Focetta dell’Acquafredda 
Focetta dell’Acqua Fredda q.1591 (Innesto sul CAI 146, bivio con cartelli: dalla parte opposta il CAI 146 attrezzato scende a Vinca, noi ci teniamo a sinistra sul filo del crinale, indicazioni per il passo Tambura)    
Sul CAI 146 che dalla Focetta dell’Acqua Fredda conduce verso il passo Tambura.    
Sul CAI 146 che dalla Focetta dell’Acqua Fredda conduce verso il passo Tambura (sotto di noi il rifugio Nello Conti)    
Sul CAI 146 che dalla Focetta dell’Acqua Fredda conduce verso il passo Tambura.    

Sul CAI 146 che dalla Focetta dell’Acqua Fredda conduce verso il passo Tambura.    
Sul CAI 146 che dalla Focetta dell’Acqua Fredda conduce verso il passo Tambura.
Sul CAI 146 che dalla Focetta dell’Acqua Fredda conduce verso il passo Tambura.    
Al passo della Tambura
Dal passo della Tambura risaliamo al monte Tambura.

Dal passo della Tambura risaliamo al monte Tambura.
Dal passo della Tambura risaliamo al monte Tambura.
Dal passo della Tambura risaliamo al monte Tambura.
Monte Tambura q.1890 (Piccola croce in metallo sulla cima)
Monte Tambura q.1890 
Monte Tambura q.1890 (Proseguiamo tenendo il crinale dalla parte opposta, direzione nord/ovest)

Panorama sul monte Sagro
Panorama sul monte Cavallo
Panorama sul Pisanino

Discesa dal monte Tambura al passo della Focolaccia
Discesa dal monte Tambura al passo della Focolaccia
In vista del passo della Focolaccia
Al passo della Focolaccia
Cave di marmo al passo della Focolaccia
Al passo della Focolaccia

Il bivacco Aronte al passo della Focolaccia
Il bivacco Aronte al passo della Focolaccia
La marmifera che scende dal passo della Focolaccia. 
La marmifera che scende dal passo della Focolaccia.
Panorama nella discesa sulla marmifera
Deviazione q.1423 (Il punto è quotato 1422,8 da CTR Toscana. Lasciamo la marmifera che curva a destra e cala in pochi minuti giungendo alla cava bassa del Padulello in stato di abbandono, iniziamo a sinistra il CAI 36 che si sviluppa su aereo crinalino in falsopiano)       

Sotto di noi c’è l’ampia sella del Piastrone e l’omonima cima

Deviazione q.1397 (Attenzione ai segni CAI perché dopo 5 minuti lasciamo l’aereo crinalino, il CAI 36 scende il pendio roccioso e sdrucciolevole alla nostra destra)  
Edificio abbandonato presso la sella del Piastrone 
Alla sella del Piastrone i segni del CAI 36 ci fanno abbassare a sinistra dove ha inizio la lizza del Padulello ancora ben conservata, si sviluppa a ridosso della parete di placche con direzione sud/ovest 
Sulla lizza del Padulello o CAI 166/A 

Via Vandelli
Stele sulla Via Vandelli
Zoomata sulla Via Vandelli
Via Vandelli (particolare della mulattiera)
Via Vandelli 
Arrivo alla Casa del Fondo