DATA: 26 aprile 2014
PARTENZA: Da
Arco (circa 5 km da Riva del Garda, Trentino Alto Adige), teniamo la SP.84 in
direzione del paese di Dro arrivando dopo circa 2 km in località Moletta.
Dall’unico semaforo sulla SP.84, a sinistra in breve c’è un piccolo parcheggio
dove possiamo lasciare l’auto, a destra invece inizia in salita di fianco le
case, il CAI 667 su sentiero cementato.
Stralcio
della mappa interattiva Kompass dal sito http://maps.kompass.at
ITINERARIO:
Moletta q.94 (Dal semaforo sulla SP.84,
risaliamo a destra su sentiero cementato CAI 667 o “Sentiero della
Maestra”che si porta dietro le case, poi termina e prosegue come sentierino a
mezzacosta con direzione nord) – Bivio
q.170 (A destra in discesa inizia un sentierino non segnato, teniamo il CAI
667 in salita) – Bivio
q.306 (Cartelli CAI: a destra è “Percorso delle Trincee”, noi andiamo a
sinistra sul CAI 667 o “Percorso Naturalistico” dove si vedono già i vecchi
edifici abbandonati e le Cave di Olite, proseguiamo passandogli davanti) – Bivio
q.315 (Cartelli: il “Sentiero Naturalistico” prosegue a destra, teniamo il CAI
667 dritto) – Bivio q.334 (Ci innestiamo in un largo
sentiero, a destra scende, il CAI 667 lo tiene a sinistra in salita) – Incrocio q.374 (A destra inizia un largo sentiero
abbandonato con sbiaditi bolli rossi, andiamo avanti pochi metri e dritto a
destra inizia un sentiero abbandonato, il CAI 667 prosegue dritto a sinistra in
leggera discesa, cartelli assenti) – Asfaltata q.415 (Innesto sulla strada
asfaltata, la teniamo a sinistra che è sempre CAI 667. Ignoriamo dopo due
minuti un sentiero che scende a sinistra e dopo sei minuti un sentiero che sale
a destra, entrambi con vecchi bolli rossi, continuando sull’asfaltata) – Deviazione
q.441 (Cartelli: lasciamo la strada asfaltata, il CAI 667 scende a sinistra
per sentierino) – Torretta
q.515 (Appostamento fisso sopraelevato, rimane a pochi metri sulla destra
del CAI 667. Dopo averla oltrepassata, il sentiero inizia a risalire
ripidamente su roccette) – Cartello
q.566 (Un cartello posizionato in maniera errata indica che siamo sulla
cima del Dosso Grande) – Dosso
Grande q.584 (Nessuna indicazione) – Traliccio
Enel q.568 (Grande traliccio che oltrepassiamo) – Bivio
q.520 (A destra scendendo pochi metri c’è la strada asfaltata, teniamo il CAI
667 che curva a gomito a sinistra) – Asfaltata
q.500 (Innesto sulla curva a U dell’asfaltata, la teniamo a sinistra) – Deviazione
q.494 (Cartelli: lasciamo la stradina asfaltata, il CAI 667 scende a
sinistra per sentierino, in seguito iniziamo alcuni facili tratti attrezzati
con cavo d’acciaio) – Bivio q.390 (Cartelli assenti.
Terminata la ripida discesa con sentiero attrezzato si arriva al bivio, a sinistra
c’è un sentiero non segnato, il CAI 667 prosegue a destra in discesa e in breve
inizierà a costeggiare una lunga parete rocciosa nel bosco) – Sterrata q.147 (Al termine della
discesa nel bosco usciamo presso dei coltivi innestandoci in una sterrata, il CAI
667 la tiene a sinistra costeggiandoli) – Bivio q.142 (Bivio e cartelli: dritto
inizia il “Sentiero delle Marocche” con indicazioni per le Coste di Varim che
sarà il nostro ritorno, ora invece ci teniamo sulla sterrata CAI 667 che curva
a destra, indicazioni per Dro) – Rio
Sallagoni q.142 (Un ponte attraversa il canale) – Bivio q.140 (Bivio della sterrata e
fontana non potabile: a destra il cartello indica che la sterrata termina, noi
andiamo a sinistra e dopo pochi metri a destra, perché dritto inizia una
carera) – Asfaltata
q.140 (Innesto sulla SP.84, siamo in località
Maso Tabiet, la prendiamo a destra e la percorriamo ignorando ulteriori bivi e
oltrepassando le località Centrale Volta e Maso Trenti) – Deviazione q.180 (Quando l’asfaltata SP.84 curva a gomito a destra noi la lasciamo, andiamo a
sinistra iniziando a percorrere una carrozzabile chiusa da sbarra di ferro,
cartelli assenti) –
Deviazione q.184 (La carrozzabile costeggia un coltivo e termina, a destra prendiamo
il “Sentiero delle Marocche” che segnalato da paletti di legno percorre la
vallata ricoperta da detriti rocciosi, dritto davanti a noi c’è un cancello di
ferro e un laghetto artificiale che sarà il nostro ritorno) – Bivio q.218 (Cartelli: a sinistra c’è
il percorso breve per “Laghisoli”, noi andiamo a destra sul percorso lungo per
la “Centrale Fies” sempre attraverso la vallata detritica) – Bivio
q.273 (Indicazione sui paletti di legno: a sinistra prosegue il “Sentiero
delle Marocche”, noi andiamo a destra dove una piccola figura ci indica le
“Orme di Dinosauro”, dopo poche decine di metri quando il sentiero si allarga,
risaliamo a sinistra fino al punto esatto) – Orme
di Dinosauro q.287 (Una grande tabella ci indica come riconoscere le orme
impresse nella roccia, torniamo sui nostri passi) – Bivio q.273 (Riprendiamo a destra il
“Sentiero delle Marocche” che subito esce dalla vallata detritica, scendendo
attraverso una piccola boscaglia) – Capanno q.182 (Al termine della discesa arriviamo a
un vecchio capanno di mattoni e una torretta di legno presso un coltivo, ora si
prosegue su sterrata) – Asfaltata
q.190 (Innesto su stradina asfaltata, andiamo a sinistra oltrepassando il
canale d’acqua) – Deviazione q.185 (Località
Laghisoli. Lasciamo la stradina asfaltata e andiamo a sinistra su carrozzabile interdetta alle auto che è sempre “Sentiero
delle Marocche”) – Laghisoli q.166 (Alla
nostra sinistra c’è il “Ranch Marocchi” e il lago che da questo punto
non è visibile, termina la carrozzabile, si prosegue
su sentiero che risale attraverso la vallata detritica) – Deviazione q.184 (Il “Sentiero delle
Marocche” costeggia in seguito il canale, arriva al laghetto artificiale e
oltrepassato il cancello di ferro chiudiamo il primo anello, ora ripercorriamo
il tragitto fatto all’andata) – Deviazione
q.180 (Torniamo sulla SP.84) – Asfaltata
q.140 (Lasciamo la SP.84 in località Maso
Tabiet per la sterrata a sinistra)
– Bivio
q.140 – Rio
Sallagoni q.142 – Bivio q.142 (Ora iniziamo il secondo
anello per tornare a Moletta, andiamo a destra per largo sentiero in falsopiano
poco sopra i coltivi che è sempre
“Sentiero delle Marocche”, indicazioni per le “Coste di Varim”) – Sterrata
q.130 (Innesto su sterrata, dritto è chiusa da un cancello, andiamo a
destra) – Deviazione q.130 (Dopo poche decine
di metri lasciamo la sterrata che prosegue a destra, noi andiamo a sinistra per
carera tra i coltivi, cartello indica “Anello Garda-Bike” ) – Torretta q.130 (Torretta di
avvistamento in legno) – Sterrata q.123 (Siamo sempre tra i
coltivi, a poca distanza da noi ci sono due enormi tralicci dell’Enel. Innesto
su sterrata, andiamo a sinistra) – Incrocio
q.123 (Località Coste di Varim, cartelli: lasciamo la sterrata che curva a
gomito a destra, andiamo a sinistra che è un raccordo del CAI 167, poi subito a
destra per sentiero, indicazioni per Maso Giare e Moletta) – Casa q.120 (Inizia la strada asfaltata)
–
Incrocio q.117 (Località
Ronchi. Incrocio della stradina asfaltata, cartelli e grande croce di metallo,
andiamo a sinistra) – Ronchi q.110 (Case e incrocio.
Tralasciamo la stradina a destra e la carrozzabile
a sinistra, proseguiamo dritto con la stradina asfaltata che aggira a sinistra la
grande casa) – Giare q.104 (Case e incrocio, andiamo
dritto) – Bivio q.112 (Siamo in prossimità di
una cava di pietra, a sinistra un cartello indica la sterrata per le “Grotte di
Patone” e “Bus del Diaol”, noi teniamo l’asfaltata) – Piccolo
Dallas q.107 (Bivio: a sinistra a ritroso c’è una stradina asfaltata, noi
proseguiamo dritto oltrepassando il ristorante “Piccolo Dallas”) – Moletta q.94.
DISLIVELLO TOTALE: 900 m
QUOTA MASSIMA: Dosso Grande q.584
LUNGHEZZA: 20 km
DIFFICOLTA:
E
NOTE:
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Sentieri
|
- Per le quote modeste evitare di percorrere
l’itinerario nei mesi più caldi.
- I numerosi bivi potrebbero creare qualche
problema, ma il percorso è ben segnato con cartelli.
- Acqua assente.
- Il CAI 667 chiamato anche “Sentiero
della Maestra” in onore della maestra elementare Katty Tantardini Bombardelli che saliva in località
Braila per insegnare ai bambini delle prime classi elementari alla fine degli
anni 20 (E' morta nel 2003)
- Cave di
Olite: alcune sono datate nella
prima metà dell’800, ma sembra che fossero attive già secoli prima, grazie
alla pietra facilmente lavorabile per realizzare statue e a scopi
industriali. Il declino delle cave avviene alla fine del 1800, le due case in
loco servivano per dare ospitalità agli operai.
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
Moletta
|
0,00
|
Orme di Dinosauro
|
3,30
|
Bivio q.170
|
0,08
|
Bivio q.273
|
/
|
Bivio q.306
|
0,28
|
Capanno q.182
|
3,53
|
Bivio q.315
|
0,31
|
Asfaltata q.190
|
3,58
|
Bivio q.334
|
0,35
|
Deviazione
q.185
|
4,00
|
Incrocio q.374
|
0,41
|
Laghisoli
|
4,15
|
Asfaltata q.415
|
0,50
|
Deviazione q.184
|
4,34
|
Deviazione q.441
|
0,57
|
Deviazione q.180
|
/
|
Torretta q.515
|
1,08
|
Asfaltata q.140
|
/
|
Cartello q.566
|
1,20
|
Bivio q.140
|
/
|
Dosso Grande
|
1,28
|
Rio Sallagoni
|
/
|
Traliccio Enel q.568
|
1,32
|
Bivio q.142
|
4,52
|
Bivio q.520
|
1,36
|
Sterrata q.130
|
5,08
|
Asfaltata q.500
|
1,38
|
Deviazione q.130
|
5,10
|
Deviazione q.494
|
1,41
|
Torretta q.130
|
5,14
|
Bivio q.390
|
1,55
|
Sterrata q.123
|
5,16
|
Sterrata q.147
|
2,20
|
Incrocio q.123
|
5,17
|
Bivio q.142
|
2,22
|
Casa q.120
|
5,25
|
Rio Sallagoni
|
2,24
|
Incrocio
q.117
|
5,26
|
Bivio q.140
|
2,26
|
Ronchi
|
5,30
|
Asfaltata q.140
|
2,28
|
Giare
|
5,37
|
Deviazione q.180
|
2,41
|
Bivio q.112
|
5,41
|
Deviazione
q.184
|
2,43
|
Piccolo
Dallas
|
5,53
|
Bivio
q.218
|
3,02
|
Moletta
|
6,00
|
Bivio
q.273
|
3,26
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
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|
|
Orme di Dinosauro q.287
|
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