Facile sentiero attrezzato che risale la forra della Val Sorda nei monti Lessini.
DATA: 12 giugno 2015
PARTENZA: Con
l’autostrada del Brennero A22 usciamo al casello di Affi e teniamo le
indicazioni per Verona fino a Domegliana (circa 12 km), da qui si continua
oltrepassando il paese di Fumane (circa 17 km dal casello autostradale) e dopo
5 km da quest’ultimo arriviamo al bivio, a sinistra la stradina conduce a
Molina con il suo parco delle cascate, noi andiamo dritto per la Valle dei
Progni, passando la borgata di Ca’ Gottolo fino alla località Mulino del Cao
dove parcheggiamo (600 m dopo Ca’ Gottolo, sulla stradina c’è il bar della
Valsorda, dalla parte opposta la tabella e i cartelli del sentiero CAI 238, circa
23 km dal casello autostradale).
Traccia reale del GPS sullo stralcio
della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale
ITINERARIO:
Molin de Cao q.308 (Località Molin de Cao.
Dalla parte opposta del vecchio bar/trattoria della Valsorda, inizia il CAI 238,
cartelli e tabella. Subito si biforca, a sinistra conduce a Molina e sarà il
nostro ritorno, noi andiamo a destra attraversando uno stretto ponticello di
ferro oltre il quale c’è un incrocio: a destra un cartello indica Rio Baiaghe,
dritto in salita nel bosco il sentierino porta ai Covoli di Marano e al ponte
tibetano, noi andiamo a sinistra per Molin de Cao) – Mulino q.308 (Appena passato il
rudere del mulino c’è il bivio con cartelli: a sinistra indicazioni per Cerna e
Grotta di Campora, noi andiamo dritto paralleli al rio Mondrago e in breve
inizia il sentiero attrezzato della Valsorda) – Bivio q.350 (Su una roccia c’è una
sbiadita scritta che riporta “Qui voltati e ammira”. Dalla parte opposta e
parallelo al corso d’acqua c’è un sentierino abbandonato, noi proseguiamo
sempre risalendo il Rio Mondrago, direzione est. La forra della Valsorda si
restringe vistosamente e le pareti rocciose laterali si alzano verticalmente) – Ponticelli
q.376 (Due ponticelli in metallo ci fanno attraversare lo stretto solco del
Rio Mondrago, al termine del secondo una scaletta ci fa guadagnare quota) – Antro
q.458 (Il Rio Mondrago entra in una grotta rocciosa, il nostro percorso
risale poco a destra uno stretto e angusto cunicolo tra le rocce aiutati dalle
funi metalliche, all’uscita del quale ignoriamo un sentierino a destra non
segnato, proseguiamo tenendo la direzione e sempre paralleli al corso d’acqua) – Bivio
q.481 (La forra si è allargata, ora il bosco è più pianeggiante e c’è il
bivio con cartelli: a destra c’è la variante per sentiero n°2 “Malga Biancari”,
noi andiamo dritto seguendo il Rio Mondrago sul CAI 238) – Carrozzabile q.582 (Innesto sulla carrozzabile
CAI 252 e cartelli: a destra conduce alle case di Mondrago e a Santa Cristina, noi
la teniamo a sinistra in leggera salita fiancheggiando dei coltivi di ciliegie,
indicazioni per Cerna) – Bivio q.620 (Bivio della
carrozzabile, cartelli assenti: a destra conduce a Maso, il CAI 252 la tiene
dritto) – Rudere q.622
(Completamente sepolto dalla vegetazione) – Mar
di Oi q.631 (Dritto a sinistra poco distante c’è un prefabbricato, risaliamo
dritto a destra stando sulla nostra carrozzabile) – Bivio
q.683 (Bivio della carrozzabile, andiamo a destra e subito c’è il vecchio
nucleo di case di Costa) – Costa
q.686 (Dalle case inizia la stradina asfaltata) – Bivio
q.705 (Bivio della strada asfaltata, a destra conduce a Barco, noi andiamo
dritto in vista del paese di Cerna sopra di noi) – Bivio
q.734 (Teniamo la strada principale che curva a gomito a sinistra
costeggiando le prime case di Cerna, dritto sale una stradina) – Cerna
q.739 (Innesto sulla SP.34 che è anche via dell’Artigliere, la teniamo a
sinistra. Prima che la provinciale curvi, a destra tra le case continua il CAI
252, per comodità proseguiamo sulla SP.34) – Bivio
q.736 (A sinistra scende una strada per Calzerega, teniamo la SP.34
oltrepassando in breve un campetto di calcio e il cimitero) – Croce q.742 (Grande croce di cemento
sul bordo della SP.34) – Bivio q.747 (Ci reinnestiamo sul CAI
252, proviene da una sterrata alla
nostra destra, teniamo la SP.34 oltrepassando il cartello del paese di Spiazzo)
– Spiazzo q.747 (Appena passato il cartello all’ingresso del paese c’è
il bivio, quindi lasciamo la SP.34 e
scendiamo a sinistra su stradina asfaltata con indicazione per Molina) – Deviazione q.725 (Lasciamo la
stradina asfaltata, il CAI 252 continua
a sinistra su carrozzabile costeggiando una prateria, cartelli) – Casotto
q.711 (Casotto di cemento) – Bivio
q.695 (La carrozzabile si biforca, cartelli assenti, la teniamo dritto a
destra) – Casa
q.680 (Edificio adibito a rimessa e casina, bivio della carrozzabile, andiamo
a destra in discesa che è sempre CAI 252) – Bivio q.660 (La carrozzabile si
biforca, cartelli: dritto a sinistra indicazioni per Lavanto e Cerna, il CAI
252 va dritto a destra chiuso da recinzione, indicazioni per Molina, Molin de
Cao e il Vaio delle Scalucce. In breve oltrepassiamo una recinzione e delle
vasche da bagno adibite ad abbeveratoi, quindi il CAI 252 continua come
sentierino) – Vaio
delle Scalucce q.625 (Bivio all’interno del fitto bosco, cartelli assenti: un
sentierino abbandonato inizia a sinistra a ritroso seguendo una vecchia recinzione,
il CAI 252 va dritto iniziando a scendere ripidamente nell’angusta forra)
– Bivio q.520 (Cartello indica una deviazione per la cascata
del Sasso, teniamo il CAI 252) – Bivio q.475 (Cartello indica la
deviazione a destra per la cascata Waterfall,
teniamo il CAI 252) – Progno di Breonio q.400 (Bivio e
cartelli: a destra un ponticello di ferro attraversa il torrente del Progno di
Breonio che è CAI 238 per Molina, noi andiamo dritto sul CAI 252 ora in
falsopiano paralleli al corso d’acqua) – Ponte
q.385 – Ponte q.380 – Ponte q.353 – Ponte q.322 (Passiamo sulla riva
destra, ovest, e ci innestiamo su un altro sentiero: a destra risale il fosso
d’acqua, il CAI 252 lo tiene a sinistra sempre paralleli al torrente) – Molin de Cao q.308.
DISLIVELLO TOTALE: 550 m
QUOTA MASSIMA: Spiazzo q.747
LUNGHEZZA: 11 km
DIFFICOLTA:
E/EE
NOTE:
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Sentieri
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- L’angusta forra della Valsorda si risale
con il CAI 238 attrezzato con fune
d’acciaio e barre di ferro utili come corrimano, qualche scaletta aiuta a
risalire pochi metri, la vera difficoltà è nel tracciato molto scivoloso, utilissimi
i bastoncini telescopici.
- Buona la segnatura e i cartelli CAI.
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
Molin de Cao
|
0,00
|
Bivio
q.747
|
2,15
|
Mulino
q.308
|
0,02
|
Spiazzo
|
2,17
|
Bivio
q.350
|
0,12
|
Deviazione
q.725
|
2,22
|
Ponticelli
q.376
|
0,24
|
Casotto
q.711
|
2,25
|
Antro
q.458
|
0,48
|
Bivio q.695
|
2,28
|
Bivio
q.481
|
1,00
|
Case
q.680
|
2,29
|
Carrozzabile
q.582
|
1,25
|
Bivio
q.660
|
2,33
|
Bivio
q.620
|
1,32
|
Vaio
delle Scalucce
|
2,40
|
Rudere
q.622
|
1,35
|
Bivio q.520
|
2,54
|
Mar
di Oi
|
1,38
|
Bivio
q.475
|
3,00
|
Bivio
q.683
|
1,45
|
Progno
di Breonio
|
3,11
|
Costa
|
1,46
|
Ponte
q.385
|
3,23
|
Bivio q.705
|
1,51
|
Ponte q.380
|
3,29
|
Bivio q.734
|
1,55
|
Ponte q.353
|
3,36
|
Cerna
|
1,58
|
Ponte q.322
|
3,40
|
Bivio q.736
|
2,03
|
Bivio q.322
|
3,50
|
Croce q.742
|
2,08
|
Molin de Cao
|
3,56
|
Ponticelli
q.376 (Due ponticelli in metallo ci fanno attraversare lo stretto solco del
Rio Mondrago)
|
Ponticelli q.376 (Due ponticelli in metallo
ci fanno attraversare lo stretto solco del Rio Mondrago)
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Deviazione q.725
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