martedì 12 settembre 2017

Monte Mulaz (dal passo Valles) EEA

Periplo e vetta del monte Mulaz q.2906 nelle dolomiti delle Pale di San Martino. Partiamo dal passo Valles e ci portiamo nel Vallon della Venegiota dalla quale sale la sconosciuta e abbandonata ferrata del canalone che ci conduce in prossimità del passo del Mulaz, da quì con la via normale risaliamo facilmente fino alla vetta. Per il ritorno scendiamo fino al rifugio Volpi al Mulaz e con un ampio giro attraverso il Sasso Arduini, i passi di Focobon ,Venegiota e Venegia torniamo fino al passo Valles dove abbiamo lasciato l'auto. Itinerario lungo e faticoso, trovare l'abbandonata ferrata del canalone è tutt'altro che banale ....

DATA: 1 luglio 2017

PARTENZA: Dal valico dolomitico del passo Valles tra Trentino Alto Adige e Veneto (12 km da Falcade, 10 km dal lago di Paneveggio)



Stralcio della mappa interattiva Kompass dal sito http://www.kompass.de/touren-und-regionen/wanderkarte/

ITINERARIO: Passo Valles q.2031 (Dall’area parcheggio di fronte l’omonimo rifugio, iniziamo risalendo il sentiero CAI 751 con alcuni tratti scalinati che facilitano l’ascesa, cartelli)        Forcella di Venegia q.2217 (Al termine della salita arriviamo sull’ampia sella erbosa, incrocio e cartelli: a destra si può risalire alla cima Valles o cima Venegia, a sinistra continua il CAI 751 su crinale per il passo Venegiota e sarà il nostro ritorno, noi scendiamo dalla parte opposta con il CAI 749 a mezzacosta, indicazioni per Campigol della Vezzana)        Bivio q.2177 (Cartelli: a destra scende il sentiero R.17 per malga Venegia, stiamo sul CAI 749 per la malga Venegiota)      Bivio q.2157 (Cartelli assenti, il sentiero si biforca: dritto a sinistra non è segnato, il CAI 749 continua dritto a destra e perdendo quota entra nel rado bosco)        Bivio q.2098 (Cartelli nel rado bosco: a destra ancora il CAI R.17 per malga Venegia, stiamo sul CAI 749 per la malga Venegiota)      Casotto q.2034 (Piccolo casotto di legno nella radura, il CAI 749 continua parallelo al sottostante fosso d’acqua)     Bivio q.2046 (Cartelli: lasciamo il CAI 749 e risaliamo a sinistra con il sentiero che entra nel Vallon della Venegiota, indicazioni per il passo della Venegiota, poco sopra di noi c’è un macigno isolato sormontato da una vistosa croce)    –     Deviazione q.2110 (Segni e indicazioni assenti: lasciamo il sentiero CAI che prosegue nella valle per il passo Venegiota, andiamo a destra, est, a vista e senza traccia obbligata, in direzione della parete ovest del monte Mulaz. Possiamo stare all’interno di una “lingua detritica” e seguirla fedelmente o a poca distanza come abbiamo fatto noi nella più agevole prateria. Arrivati al termine della “lingua detritica” sui 2160 m, l’attraversiamo e cambiando direzione, sud, procediamo in falsopiano paralleli alle pareti rocciose iniziando a notare qualche sbiadito bollo rosso e qualche omino, ora c’è una leggera traccia che si segue facilmente facendoci attraversare una seconda “lingua detritica”)      Canalone q.2258 (Arriviamo all’entrata di un grande canalone detritico che taglia la parete rocciosa, lo risaliamo ripidamente con andamento a zig-zag, sporadici bolli rossi, direzione sud/est)        Inizio ferrata q.2385 (I cavi d’acciaio ci compaiano all’improvviso e ci aiutano a continuare risalire il canalone, indicazioni assenti)        Fine ferrata q.2543 (Il canalone termina come pure la ferrata presso un pianoro roccioso, segni, omini di sasso e tracce di passaggio sono poco evidenti, ma procediamo senza percorso obbligato seguendo fedelmente in salita i tralicci della teleferica che ci conducono d’obbligo sul passo del Mulaz, direzione nord/est)        Passo del Mulaz q.2619 (Arriviamo sulla forcella dove è situato un casotto di servizio alla teleferica, cartelli: andiamo a sinistra prendendo il CAI 751, poi dopo poche decine di metri lo lasciamo perché inizia a scendere al rifugio Mulaz che ancora non vediamo, noi cominciamo a risalire l’evidente traccia detritica segnata con sbiaditi cerchi rossi, direzione nord/ovest e indicazioni assenti)     Forcella q.2805 (Forcella quotata 2805 da IGM, ora cambiamo direzione andando a destra su cengia, direzione est, che compiendo un ampio semicerchio ci fa risalire fino alla cima)       Monte Mulaz q.2906 (Sulla vetta è posta una campana, torniamo sui nostri passi)       Forcella q.2805       Passo del Mulaz q.2619 (Al termine della discesa possiamo evitare di arrivare al passo del Mulaz, virando a sinistra ci innestiamo d’obbligo sul CAI 751 che scende al rifugio)    –    Rifugio Volpi al Mulaz q.2560 (Oltrepassiamo il rifugio stando sul CAI 722/CAI 751 che si biforca dopo poche decine di metri, quindi risaliamo a sinistra il CAI 751 per il Sasso Arduini)       Sella q.2569 (Al termine della salita arriviamo sulla sella, il CAI 751 scende dalla parte opposta, con una brevissima deviazione saliamo il promontorio del Sasso Arduini)      Sasso Arduini q.2582 (Sulla cima c’è un grande cippo di sasso con croce, panorama verso il rifugio. Torniamo sui nostri passi)        Sella q.2569 (Riprendiamo il CAI 751 che scende a destra)     Canalino q.2337 (Superati alcuni tratti attrezzati arriviamo a un piccolo pianoro che ci rimane alla nostra destra, siamo sotto il punto quotato 2349 da IGM, il CAI 751 ora scende ripidamente a sinistra un canalino attrezzato con cavi utili come corrimano)        Bivio q.2204 (Cartelli assenti: a destra il sentiero scende nella vallata andandosi a innestare probabilmente sul CAI 753, il nostro CAI 751 invece continua dritto a mezzacosta iniziando a risalire faticosamente la testata della vallata caratterizzata da pietrisco)       Passo di Focobon q.2291 (Il GPS lo quota a 2323 m, cartelli e bivio: a destra scende il CAI 753 per casera Focobon, continuiamo sul CAI 751 per aereo sentierino a mezzacosta)       Passo Venegiota q.2303 (Scendendo arriviamo all’ampia sella erbosa con cartelli: a sinistra scende nella vallata il sentiero per malga Venegiota, noi stiamo sul CAI 751 a mezzacosta in leggera salita che aggira il versante sud della cima Venegiota, direzione ovest)        Lago q.2267 (Situato poco sotto la cima del Lago o cima Coladora, il CAI 751 lo aggira dall’alto)        Forcella di Venegia q.2217 (Chiudiamo l’anello, ripercorriamo in discesa il CAI 751 fino al passo Valles)      Passo Valles q.2031.
 

DISLIVELLO TOTALE: 1400 m
QUOTA MASSIMA: Monte Mulaz q.2906
LUNGHEZZA: 15 km
DIFFICOLTA: EEA
 

NOTE:






Sentieri



- La risalita del canalone dove si svolge la ferrata che dal Valon della Venegiota conduce al passo del Mulaz in loco non è segnalata, il vero problema è trovare l’accesso al canalone, si procede a vista poi alcuni sbiaditi bolli rossi aiutano, sembra che il percorso sia dismesso. Nella parte alta del canalone inizia la ferrata, attrezzata solo con cavo d’acciaio è in discrete condizioni, risale senza eccessive difficoltà fino al termine sul pianoro roccioso dove sono presenti i vistosi tralicci della teleferica.

- Dal passo del Mulaz, una evidente traccia detritica risale ripidamente fino al monte Mulaz, sbiaditi cerchi rossi aiutano, il percorso non è difficile, possibili tratti innevati/ghiacciati a primavera inoltrata.

- Il sentiero CAI 751 che dal rifugio Mulaz ci fa ritornare al passo Valles è poco segnato, alcuni facili tratti attrezati utili come corrimano.


 
TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Passo Valles
0,00
Forcella di Venegia
0,25
Bivio q.2177
0,28
Bivio q.2157
0,34
Bivio q.2098
0,38
Casotto q.2034
0,51
Bivio q.2046
0,58
Deviazione q.2110
1,05
Canalone
1,30
Inizio ferrata
1,50
Fine ferrata
2,16
Passo del Mulaz
2,30
Forcella q.2805
   2,55
Monte Mulaz
3,15
Forcella q.2805
/
Passo del Mulaz
/
Rifugio Mulaz
4,03
Sella q.2569
4,10
Sasso Arduini
4,12
Sella q.2569
/
Canalino q.2337
4,45
Bivio q.2204
5,11
Passo di Focobon
5,36
Passo Venegiota
5,50
Lago q.2267
6,23
Forcella di Venegia
6,34
Passo Valles
6,57
 




Passo Valles
Passo Valles q.2031 (Dall’area parcheggio di fronte l’omonimo rifugio, iniziamo risalendo il sentiero CAI 751 con alcuni tratti scalinati che facilitano l’ascesa, cartelli)
Sul CAI 751 che dal passo Valles risale alla forcella Venegia
Sul CAI 751 che dal passo Valles risale alla forcella Venegia
  Forcella di Venegia
    Forcella di Venegia

Dalla forcella di Venegia noi scendiamo dalla parte opposta con il CAI 749 a mezzacosta
Panorama sulle Pale di San Martino
Casotto q.2034 (Piccolo casotto di legno nella radura)
Bivio q.2046 (Cartelli: lasciamo il CAI 749 e risaliamo a sinistra con il sentiero che entra nel Vallon della Venegiota, indicazioni per il passo della Venegiota, poco sopra di noi c’è un macigno isolato sormontato da una vistosa croce)

Bivio q.2046 (Cartelli: lasciamo il CAI 749 e risaliamo a sinistra con il sentiero che entra nel Vallon della Venegiota, indicazioni per il passo della Venegiota, poco sopra di noi c’è un macigno isolato sormontato da una vistosa croce)
Deviazione q.2110 (Segni e indicazioni assenti: lasciamo il sentiero CAI che prosegue nella valle per il passo Venegiota, andiamo a destra, est, a vista e senza traccia obbligata, in direzione della parete ovest del monte Mulaz.)
Possiamo stare all’interno di una “lingua detritica” e seguirla fedelmente o a poca distanza come abbiamo fatto noi nella più agevole prateria.
Arrivati al termine della “lingua detritica” sui 2160 m, l’attraversiamo e cambiando direzione, sud, procediamo in falsopiano paralleli alle pareti rocciose iniziando a notare qualche sbiadito bollo rosso e qualche omino
Arrivati al termine della “lingua detritica” sui 2160 m, l’attraversiamo e cambiando direzione, sud, procediamo in falsopiano paralleli alle pareti rocciose iniziando a notare qualche sbiadito bollo rosso e qualche omino
Canalone q.2258 (Arriviamo all’entrata di un grande canalone detritico che taglia la parete rocciosa, lo risaliamo ripidamente con andamento a zig-zag, sporadici bolli rossi, direzione sud/est)

Risaliamo il canalone
Risaliamo il canalone
Risaliamo il canalone
Inizio ferrata q.2385 (I cavi d’acciaio ci compaiano all’improvviso e ci aiutano a continuare risalire il canalone, indicazioni assenti)
Ferrata del canalone
Ferrata del canalone

Ferrata del canalone
Ferrata del canalone
Ferrata del canalone

Ferrata del canalone
Fine ferrata q.2543 (Il canalone termina come pure la ferrata presso un pianoro roccioso, segni, omini di sasso e tracce di passaggio sono poco evidenti, ma procediamo senza percorso obbligato seguendo fedelmente in salita i tralicci della teleferica che ci conducono d’obbligo sul passo del Mulaz, direzione nord/est)
Fine ferrata q.2543 (Il canalone termina come pure la ferrata presso un pianoro roccioso, segni, omini di sasso e tracce di passaggio sono poco evidenti, ma procediamo senza percorso obbligato seguendo fedelmente in salita i tralicci della teleferica che ci conducono d’obbligo sul passo del Mulaz, direzione nord/est)
Verso il passo del Mulaz

Arrivo al passo del Mulaz q.2619
Passo del Mulaz q.2619 (Arriviamo sulla forcella dove è situato un casotto di servizio alla teleferica)
Passo del Mulaz q.2619 (Andiamo a sinistra prendendo il CAI 751, poi dopo poche decine di metri lo lasciamo perché inizia a scendere al rifugio Mulaz che ancora non vediamo, noi cominciamo a risalire l’evidente traccia detritica segnata con sbiaditi cerchi rossi, direzione nord/ovest e indicazioni assenti)
Dal passo del Mulaz risaliamo al monte Mulaz

Arrivati alla forcella quotata 2805 da IGM cambiamo direzione andando a destra su cengia
Arrivati alla forcella quotata 2805 da IGM cambiamo direzione andando a destra su cengia
Sulla cengia terminale che conduce alla vetta
Zoomata sui torrioni rocciosi delle Pale di San Martino

Sulla cengia terminale che conduce alla vetta
Sulla cengia terminale che conduce alla vetta
Arrivo in vetta
Monte Mulaz q.2906 (Sulla vetta è posta una campana)








Panorama dal monte Mulaz q.2906
Panorama dal monte Mulaz q.2906
Discesa verso il rifugio Volpi al Mulaz
Discesa verso il rifugio Volpi al Mulaz

Rifugio Volpi al Mulaz q.2560
Rifugio Volpi al Mulaz q.2560
Rifugio Volpi al Mulaz q.2560
Rifugio Volpi al Mulaz q.2560 (Oltrepassiamo il rifugio stando sul CAI 722/CAI 751 che si biforca dopo poche decine di metri, quindi risaliamo a sinistra il CAI 751 per il Sasso Arduini)
Sella q.2569 (Al termine della salita arriviamo sulla sella, il CAI 751 scende dalla parte opposta, con una brevissima deviazione saliamo il promontorio del Sasso Arduini)  

Sasso Arduini q.2582 (Sulla cima c’è un grande cippo di sasso con croce)
Dalla Sella q.2569 riprendiamo il CAI 751 che scende a destra
Canalino q.2337 (Superati alcuni tratti attrezzati arriviamo a un piccolo pianoro che ci rimane alla nostra destra, siamo sotto il punto quotato 2349 da IGM, il CAI 751 ora scende ripidamente a sinistra un canalino attrezzato con cavi utili come corrimano)
Canalino q.2337 (Superati alcuni tratti attrezzati arriviamo a un piccolo pianoro che ci rimane alla nostra destra, siamo sotto il punto quotato 2349 da IGM, il CAI 751 ora scende ripidamente a sinistra un canalino attrezzato con cavi utili come corrimano)
Canalino q.2337 (Superati alcuni tratti attrezzati arriviamo a un piccolo pianoro che ci rimane alla nostra destra, siamo sotto il punto quotato 2349 da IGM, il CAI 751 ora scende ripidamente a sinistra un canalino attrezzato con cavi utili come corrimano)

CAI 751
CAI 751
Bivio q.2204 (Cartelli assenti: a destra il sentiero scende nella vallata andandosi a innestare probabilmente sul CAI 753, il nostro CAI 751 invece continua dritto a mezzacosta iniziando a risalire faticosamente la testata della vallata caratterizzata da pietrisco)
Sul CAI 751 dopo avere oltrepassato il passo del Focobon
Sul CAI 751 dopo avere oltrepassato il passo del Focobon

Passo Venegiota q.2303 (Scendendo arriviamo all’ampia sella erbosa con cartelli)
Dal passo Venegiota q.2303 noi stiamo sul CAI 751 a mezzacosta in leggera salita che aggira il versante sud della cima Venegiota
Marmotta
Lago q.2267 (Situato poco sotto la cima del Lago o cima Coladora, il CAI 751 lo aggira dall’alto)
Ormai prossimi alla forcella di Venegia
Dalla forcella di Venegia ritorniamo al passo Valles