Periplo e vetta del monte Mulaz q.2906 nelle dolomiti delle Pale di San Martino. Partiamo dal passo Valles e ci portiamo nel Vallon della Venegiota dalla quale sale la sconosciuta e abbandonata ferrata del canalone che ci conduce in prossimità del passo del Mulaz, da quì con la via normale risaliamo facilmente fino alla vetta. Per il ritorno scendiamo fino al rifugio Volpi al Mulaz e con un ampio giro attraverso il Sasso Arduini, i passi di Focobon ,Venegiota e Venegia torniamo fino al passo Valles dove abbiamo lasciato l'auto. Itinerario lungo e faticoso, trovare l'abbandonata ferrata del canalone è tutt'altro che banale ....
DATA: 1 luglio 2017
PARTENZA: Dal valico dolomitico del passo Valles tra Trentino
Alto Adige e Veneto (12 km da Falcade, 10 km dal lago di Paneveggio)
Stralcio
della mappa interattiva Kompass dal sito http://www.kompass.de/touren-und-regionen/wanderkarte/
ITINERARIO:
Passo Valles q.2031 (Dall’area parcheggio di
fronte l’omonimo rifugio, iniziamo risalendo il sentiero CAI 751 con alcuni
tratti scalinati che facilitano l’ascesa, cartelli) – Forcella di Venegia q.2217 (Al termine
della salita arriviamo sull’ampia sella erbosa, incrocio e cartelli: a destra
si può risalire alla cima Valles o cima Venegia, a sinistra continua il CAI 751
su crinale per il passo Venegiota e sarà il nostro ritorno, noi scendiamo dalla
parte opposta con il CAI 749 a mezzacosta, indicazioni per Campigol della
Vezzana) – Bivio
q.2177 (Cartelli: a destra scende il sentiero R.17 per malga Venegia,
stiamo sul CAI 749 per la malga Venegiota) – Bivio
q.2157 (Cartelli assenti, il sentiero si biforca: dritto a sinistra non è
segnato, il CAI 749 continua dritto a destra e perdendo quota entra nel rado
bosco) – Bivio
q.2098 (Cartelli nel rado bosco: a destra ancora il CAI R.17 per malga
Venegia, stiamo sul CAI 749 per la malga Venegiota) – Casotto
q.2034 (Piccolo casotto di legno nella radura, il CAI 749 continua
parallelo al sottostante fosso d’acqua) – Bivio
q.2046 (Cartelli: lasciamo il CAI 749 e risaliamo a sinistra con il
sentiero che entra nel Vallon della Venegiota, indicazioni per il passo della
Venegiota, poco sopra di noi c’è un macigno isolato sormontato da una vistosa
croce) – Deviazione q.2110
(Segni e indicazioni assenti: lasciamo il sentiero CAI che prosegue nella valle
per il passo Venegiota, andiamo a destra, est, a vista e senza traccia
obbligata, in direzione della parete ovest del monte Mulaz. Possiamo stare
all’interno di una “lingua detritica” e seguirla fedelmente o a poca distanza
come abbiamo fatto noi nella più agevole prateria. Arrivati al termine della
“lingua detritica” sui 2160 m, l’attraversiamo e cambiando direzione, sud,
procediamo in falsopiano paralleli alle pareti rocciose iniziando a notare
qualche sbiadito bollo rosso e qualche omino, ora c’è una leggera traccia che
si segue facilmente facendoci attraversare una seconda “lingua detritica”) – Canalone q.2258 (Arriviamo
all’entrata di un grande canalone detritico che taglia la parete rocciosa, lo
risaliamo ripidamente con andamento a zig-zag, sporadici bolli rossi, direzione
sud/est) – Inizio
ferrata q.2385 (I cavi d’acciaio ci compaiano all’improvviso e ci aiutano a
continuare risalire il canalone, indicazioni assenti) – Fine ferrata q.2543 (Il canalone
termina come pure la ferrata presso un pianoro roccioso, segni, omini di sasso
e tracce di passaggio sono poco evidenti, ma procediamo senza percorso
obbligato seguendo fedelmente in salita i tralicci della teleferica che ci
conducono d’obbligo sul passo del Mulaz, direzione nord/est) – Passo del Mulaz q.2619 (Arriviamo sulla
forcella dove è situato un casotto di servizio alla teleferica, cartelli:
andiamo a sinistra prendendo il CAI 751, poi dopo poche decine di metri lo
lasciamo perché inizia a scendere al rifugio Mulaz che ancora non vediamo, noi
cominciamo a risalire l’evidente traccia detritica segnata con sbiaditi cerchi
rossi, direzione nord/ovest e indicazioni assenti) – Forcella
q.2805 (Forcella quotata 2805 da IGM, ora cambiamo direzione andando a
destra su cengia, direzione est, che compiendo un ampio semicerchio ci fa
risalire fino alla cima) – Monte Mulaz q.2906 (Sulla vetta è
posta una campana, torniamo sui nostri passi) – Forcella q.2805 – Passo del Mulaz q.2619 (Al termine
della discesa possiamo evitare di arrivare al passo del Mulaz, virando a
sinistra ci innestiamo d’obbligo sul CAI 751 che scende al rifugio) – Rifugio Volpi al Mulaz q.2560
(Oltrepassiamo il rifugio stando sul CAI 722/CAI 751 che si biforca dopo poche
decine di metri, quindi risaliamo a sinistra il CAI 751 per il Sasso Arduini) – Sella q.2569 (Al termine della salita
arriviamo sulla sella, il CAI 751 scende dalla parte opposta, con una
brevissima deviazione saliamo il promontorio del Sasso Arduini) – Sasso
Arduini q.2582 (Sulla cima c’è un grande cippo di sasso con croce, panorama
verso il rifugio. Torniamo sui nostri passi) – Sella q.2569 (Riprendiamo il CAI 751
che scende a destra) – Canalino q.2337 (Superati alcuni
tratti attrezzati arriviamo a un piccolo pianoro che ci rimane alla nostra
destra, siamo sotto il punto quotato 2349 da IGM, il CAI 751 ora scende
ripidamente a sinistra un canalino attrezzato con cavi utili come corrimano) – Bivio q.2204 (Cartelli assenti: a
destra il sentiero scende nella vallata andandosi a innestare probabilmente sul
CAI 753, il nostro CAI 751 invece continua dritto a mezzacosta iniziando a
risalire faticosamente la testata della vallata caratterizzata da pietrisco) – Passo
di Focobon q.2291 (Il GPS lo quota a 2323 m,
cartelli e bivio: a destra scende il CAI 753 per casera Focobon, continuiamo
sul CAI 751 per aereo sentierino a mezzacosta) – Passo Venegiota q.2303 (Scendendo
arriviamo all’ampia sella erbosa con cartelli: a sinistra scende nella vallata
il sentiero per malga Venegiota, noi stiamo sul CAI 751 a mezzacosta in leggera
salita che aggira il versante sud della cima Venegiota, direzione ovest) – Lago q.2267 (Situato poco sotto la cima
del Lago o cima Coladora, il CAI 751 lo aggira dall’alto) – Forcella di Venegia q.2217 (Chiudiamo
l’anello, ripercorriamo in discesa il CAI 751 fino al passo Valles) – Passo
Valles q.2031.
DISLIVELLO TOTALE: 1400 m
QUOTA MASSIMA: Monte Mulaz
q.2906
LUNGHEZZA: 15 km
DIFFICOLTA: EEA
NOTE:
|
|
Sentieri
|
- La risalita del canalone dove si svolge la ferrata che
dal Valon della Venegiota conduce al passo del Mulaz in loco non è segnalata,
il vero problema è trovare l’accesso al canalone, si procede a vista poi
alcuni sbiaditi bolli rossi aiutano, sembra che il percorso sia dismesso.
Nella parte alta del canalone inizia la ferrata, attrezzata solo con cavo
d’acciaio è in discrete condizioni, risale senza eccessive difficoltà fino al
termine sul pianoro roccioso dove sono presenti i vistosi tralicci della
teleferica.
- Dal passo del Mulaz, una evidente traccia detritica
risale ripidamente fino al monte Mulaz, sbiaditi cerchi rossi aiutano, il
percorso non è difficile, possibili tratti innevati/ghiacciati a primavera
inoltrata.
- Il sentiero CAI 751 che dal rifugio Mulaz ci fa
ritornare al passo Valles è poco segnato, alcuni facili tratti attrezati
utili come corrimano.
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
Passo Valles
|
0,00
|
Forcella
di Venegia
|
0,25
|
Bivio
q.2177
|
0,28
|
Bivio
q.2157
|
0,34
|
Bivio
q.2098
|
0,38
|
Casotto
q.2034
|
0,51
|
Bivio
q.2046
|
0,58
|
Deviazione
q.2110
|
1,05
|
Canalone
|
1,30
|
Inizio
ferrata
|
1,50
|
Fine
ferrata
|
2,16
|
Passo
del Mulaz
|
2,30
|
Forcella q.2805
|
2,55
|
Monte Mulaz
|
3,15
|
Forcella
q.2805
|
/
|
Passo
del Mulaz
|
/
|
Rifugio
Mulaz
|
4,03
|
Sella
q.2569
|
4,10
|
Sasso Arduini
|
4,12
|
Sella
q.2569
|
/
|
Canalino
q.2337
|
4,45
|
Bivio
q.2204
|
5,11
|
Passo di Focobon
|
5,36
|
Passo
Venegiota
|
5,50
|
Lago
q.2267
|
6,23
|
Forcella
di Venegia
|
6,34
|
Passo Valles
|
6,57
|
|
|
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Fine ferrata q.2543 (Il canalone termina
come pure la ferrata presso un pianoro roccioso, segni, omini di sasso e
tracce di passaggio sono poco evidenti, ma procediamo senza percorso
obbligato seguendo fedelmente in salita i tralicci della teleferica che ci
conducono d’obbligo sul passo del Mulaz, direzione nord/est)
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Fine ferrata q.2543 (Il canalone termina
come pure la ferrata presso un pianoro roccioso, segni, omini di sasso e
tracce di passaggio sono poco evidenti, ma procediamo senza percorso obbligato
seguendo fedelmente in salita i tralicci della teleferica che ci conducono
d’obbligo sul passo del Mulaz, direzione nord/est)
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Passo del
Mulaz q.2619 (Andiamo a sinistra prendendo il CAI 751, poi dopo poche decine
di metri lo lasciamo perché inizia a scendere al rifugio Mulaz che ancora non
vediamo, noi cominciamo a risalire l’evidente traccia detritica segnata con
sbiaditi cerchi rossi, direzione nord/ovest e indicazioni assenti)
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Sella q.2569
(Al termine della salita arriviamo sulla sella, il CAI 751 scende dalla parte
opposta, con una brevissima deviazione saliamo il promontorio del Sasso
Arduini)
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