giovedì 16 agosto 2018

Pania Verde (E/EE)

Si fregia del nome di Pania come le sue sorelle più blasonate, Pania della Croce e Pania Secca, ma la Pania Verde è un modesto promontorio sconosciuto alla maggioranza degli escursionisti tanto è vero che neanche sulle mappe è generalmente riportato il toponimo ma solo la quota di quel satellite a est della Pania Secca. Il giro è corto e di modesto dislivello, la segnatura e le indicazioni assenti ne fanno un giro non banale e riferito a escursionisti dotati di senso dell'orientamento.

DATA: 1 giugno 2018

PARTENZA: Con la SP.20 della Garfagnana arriviamo a Gallicano (circa 11 km da Castelnuovo Garfagnana, provincia di Lucca), lasciamo la provinciale e prendiamo la stradina SP.41 per Molazzana con indicazioni per Piglionico e il rifugio Rossi alla Pania. Percorsi circa 11 km siamo presso il bivio dove a destra si prosegue per l’Alpe di Sant’Antonio mentre noi continuiamo verso Piglionico e il rifugio Rossi (fare il biglietto al parchimetro perché la sosta lungo la strada è a pagamento), esattamente dopo 3 km quando la stradina entra nella faggeta dobbiamo notare alla nostra sinistra una forestale poco evidente e nostro punto di partenza, indicazioni assenti.


Stralcio della mappa interattiva webmapp tratta dal sito http://www.webmapp.it/

ITINERARIO: Partenza q.1076 (A sinistra della stradina asfaltata iniziamo risalendo una forestale che si maschera nella fitta faggeta, poco sopra vi sono dei tavoli da pic-nic da qui poco evidenti, segni con cerchi rossi e punto in centro molto sbiaditi che alla partenza non si notano, cartelli assenti)     Bivio q.1102 (Bivio della forestale, cartelli assenti: a destra i cerchi rossi con punto conducono al bivacco Pina Boschi e sarà il nostro ritorno, continuiamo dritto con direzione est)      Bivio q.1107 (Biforcazione del sentiero forestale, indicazioni assenti, dritto a sinistra continua in falsopiano, noi lo teniamo dritto a destra in salita, l’imbocco è poco evidente causa vegetazione poi in breve si allarga, possibile segno rosso su un sasso)      Bivio q.1177 (Bivio del sentiero forestale, indicazioni assenti, noi stiamo su quello principale che curva a U e sale a sinistra, dritto con direzione ovest un sentiero forestale prosegue in piano nel fitto bosco)      Deviazione q.1216 (Il largo sentiero forestale termina presso un punto panoramico, ora risaliamo a destra per ripida traccia nel rado bosco che ci fa guadagnare il crinale nord/est della Pania Verde, qualche bollo rosso, direzione sud)     Grotta Bianca (Sulle mappe c’è solo il toponimo non quotato del crinale, usciti dal bosco spariscono i bolli rossi ma ora il proseguo sull’ampia dorsale è evidente)      Bivio q.1290 (Alla nostra destra ci sono due larghi sentieri abbandonati, uno scende mentre l’altro si mantiene a mezzacosta, li ignoriamo e continuiamo a risalire il crinale, poi arrivati sui 1400 metri di quota una macchia di bosco interrompe il nostro proseguo e va aggirata sulla sinistra su esile traccia o a vista)      Pania Verde q.1499 (Omino di sassi con scritta, il toponimo “Pania Verde” non è riportato su alcuna mappa e le vecchie carte IGM quotano il promontorio situato a est della Pania Secca a 1501 metri. Continuiamo sull’aereo crinalino con direzione nord/ovest che si mantiene tra il piccolo e verde pendio a destra dove poco sotto c’è la macchia di bosco, e il precipizio alla nostra sinistra, poi dopo pochi metri termina e dobbiamo scendere dei ripidi e sdrucciolevoli “gradini” alla nostra sinistra che ci conducono alla sottostante e ben visibile sella)     Sella q.1461 (Arriviamo sulla sella, caratterizzata da un verde e ripido pendio a sinistra nel versante di Fornovolasco, sud, e dal fitto bosco alla sua destra, dritto il filo dell’aereo crinale conduce all’anonima cima quotata 1503 metri che potevamo ben vedere dalla Pania Verde. Scendiamo a destra inoltrandoci nel fitto bosco su esile traccia di passaggio a zig-zag, segni assenti e direzione nord. Persi circa 30 metri di quota, presso un affioramento roccioso l’esile traccia continua a sinistra a mezzacosta, direzione ovest)   –    Anfratto roccioso q.1406 (Arriviamo alla parete rocciosa nel fitto bosco del versante nord della cima q.1503 dove c’è un grande anfratto roccioso utile come riparo temporaneo, continuiamo costeggiando la parete e mantenendo la direzione, poi in breve scendiamo ripidamente a vista notando fuori dalla macchia di bosco il grande anfiteatro roccioso che dobbiamo raggiungere)   –    Anfiteatro roccioso q.1373 (Uscendo dal bosco siamo nella parte alta dell’ampia vallata detritica, una traccia l’attraversa, noi scendiamo ripidamente a destra l’instabile pietraia tenendoci il margine del bosco a poca distanza)     Anfiteatro roccioso q.1294 (Arrivati sul punto basso termina l’anfiteatro e alcuni omini di sasso ci indicano l’entrata nel fitto bosco. La traccia è un po’ incerta e si cerca di cogliere ogni minimo indizio di passaggio, poi compaiono gli sbiaditi cerchi rossi con punto in centro, direzione nord/est)   –    Via di Lizza q.1235 (Ci innestiamo in una via di Lizza nel fitto bosco, a sinistra risale ben evidente, noi stiamo a destra in discesa dove purtroppo in questo tratto la lizza è scomparsa e ridotta a largo sentiero, direzione nord/est)      Forestale q.1136 (Innesto su forestale, indicazioni assenti ma ci sono numerosi omini di sasso, andiamo a sinistra)     Bivacco Pina Boschi q.1140 (La forestale termina e dopo qualche metro nel fitto bosco c’è il bivacco di lamiera in stato di abbandono, dopo la visita torniamo sui nostri passi)   –    Forestale q.1136 (Continuiamo a percorrerla tralasciando a destra il tragitto dal quale siamo scesi)      Bivio q.1102 (Chiudiamo l’anello, prendiamo la forestale a sinistra e in breve siamo all’auto)     Arrivo q.1076.
 

DISLIVELLO TOTALE: 450 m
QUOTA MASSIMA: Pania Verde q.1499
LUNGHEZZA: 4,1 km
DIFFICOLTA: E/EE

NOTE:


Sentieri



- Corto itinerario ma non banale, in una cima poco frequentata dove la segnatura e le indicazioni sono assenti, per escursionisti dotati di senso dell’orientamento e disinvolti nei fuori sentiero.
- Il toponimo Pania Verde non è riportato su alcuna mappa, situato a est della Pania Secca il promontorio è quotano 1501 da IGM.


Rifugi-Bivacchi
- Il bivacco Pina Boschi è una struttura in lamiera risalente agli inizi del 1970, all’interno il quaderno originale testimonia la data, in stato di abbandono dispone di tavolo, sedie e 3/4 posti letto su tavolato.

Fonti
-Assenti
 

TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Partenza q.1076
0,00
Bivio q.1102
0,05
Bivio q.1107
0,09
Bivio q.1177
0,19
Deviazione q.1216
0,23
Grotta Bianca
/
Bivio q.1290
0,32
Pania Verde
1,00
Sella q.1461
1,06
Anfratto roccioso
1,10
Anfiteatro roccioso q.1373
1,16
Anfiteatro roccioso q.1294
1,28
Via di Lizza
1,36
Forestale q.1136
1,46
Bivacco Pina Boschi
1,47
Forestale q.1136
1,48
Bivio q.1102
1,49
Arrivo q.1076
1,55



Panoramica ripresa dalla strada che risaliamo con l’auto verso la Pania Verde e la Pania Secca
Partenza q.1076 (A sinistra della stradina asfaltata iniziamo risalendo una forestale che si maschera nella fitta faggeta, cartelli assenti)
Poco sopra vi sono dei tavoli da pic-nic da qui poco evidenti
Forestale
Segni con cerchi rossi e punto in centro molto sbiaditi che alla partenza non si notano

Forestale
Bivio q.1107 (Biforcazione del sentiero forestale, indicazioni assenti, dritto a sinistra continua in falsopiano, noi lo teniamo dritto a destra in salita, l’imbocco è poco evidente causa vegetazione poi in breve si allarga, possibile segno rosso su un sasso)
Forestale
Bivio q.1177 (Bivio del sentiero forestale, indicazioni assenti, noi stiamo su quello principale che curva a U e sale a sinistra, dritto con direzione ovest un sentiero forestale prosegue in piano nel fitto bosco)
Deviazione q.1216 (Il largo sentiero forestale termina presso un punto panoramico, ora risaliamo a destra per ripida traccia nel rado bosco che ci fa guadagnare il crinale nord/est della Pania Verde, qualche bollo rosso, direzione sud)
Deviazione q.1216 (Il largo sentiero forestale termina presso un punto panoramico, ora risaliamo a destra per ripida traccia nel rado bosco che ci fa guadagnare il crinale nord/est della Pania Verde, qualche bollo rosso, direzione sud)

Grotta Bianca (Sulle mappe c’è solo il toponimo non quotato del crinale, usciti dal bosco spariscono i bolli rossi ma ora il proseguo sull’ampia dorsale è evidente)  
Il crinale nord/est della Pania Verde in prossimità del Bivio q.1290
Arrivati sui 1400 metri di quota una macchia di bosco interrompe il nostro proseguo e va aggirata sulla sinistra su esile traccia o a vista
Arrivati sui 1400 metri di quota una macchia di bosco interrompe il nostro proseguo e va aggirata sulla sinistra su esile traccia o a vista

Pania Verde q.1499 (Omino di sassi con scritta)
Pania Verde q.1499 (Panorama sui “denti” della Pania Secca)
Pania Verde q.1499 (Continuiamo sull’aereo crinalino con direzione nord/ovest)

Sella q.1461 (Arriviamo sulla sella, caratterizzata da un verde e ripido pendio a sinistra nel versante di Fornovolasco, sud, e dal fitto bosco alla sua destra, dritto il filo dell’aereo crinale conduce all’anonima cima quotata 1503 metri che potevamo ben vedere dalla Pania Verde)
Sella q.1461 (Arriviamo sulla sella, caratterizzata da un verde e ripido pendio a sinistra nel versante di Fornovolasco, sud, e dal fitto bosco alla sua destra, dritto il filo dell’aereo crinale conduce all’anonima cima quotata 1503 metri che potevamo ben vedere dalla Pania Verde)
Anfratto roccioso q.1406 (Arriviamo alla parete rocciosa nel fitto bosco del versante nord della cima q.1503 dove c’è un grande anfratto roccioso utile come riparo temporaneo, continuiamo costeggiando la parete e mantenendo la direzione, poi in breve scendiamo ripidamente a vista notando fuori dalla macchia di bosco il grande anfiteatro roccioso che dobbiamo raggiungere)
Anfiteatro roccioso q.1373 (Uscendo dal bosco siamo nella parte alta dell’ampia vallata detritica)

Anfiteatro roccioso q.1373 (Uscendo dal bosco siamo nella parte alta dell’ampia vallata detritica, una traccia l’attraversa, noi scendiamo ripidamente a destra l’instabile pietraia tenendoci il margine del bosco a poca distanza)
Scendiamo ripidamente l’instabile pietraia tenendoci il margine del bosco a poca distanza
Scendiamo ripidamente l’instabile pietraia tenendoci il margine del bosco a poca distanza
Arrivati sul punto basso termina l’anfiteatro e alcuni omini di sasso ci indicano l’entrata nel fitto bosco. La traccia è un po’ incerta e si cerca di cogliere ogni minimo indizio di passaggio, poi compaiono gli sbiaditi cerchi rossi con punto in centro, direzione nord/est
Via di Lizza q.1235: ci innestiamo in una via di Lizza nel fitto bosco, a sinistra risale ben evidente …..

…. noi stiamo a destra in discesa dove purtroppo in questo tratto la lizza è scomparsa e ridotta a largo sentiero, direzione nord/est
Bivacco Pina Boschi q.1140
Quaderno all’interno del bivacco Pina Boschi
Sulla forestale dopo avere lasciato il bivacco