Partiamo dal paese di Cerreto (Marche) e saliamo alla Montagnola nel comprensorio del monte Nerone, poi scendiamo all'abitato di Pieia e torniamo facendo visita agli agli archi naturali di roccia di Fondarca. Itinerario impegnativo causa sentieri poco frequentati dove anche la segnatura CAI è sporadica/assente
DATA: 15 maggio 2021
PARTENZA: Con l’autostrada A.14 si esce al casello di Fano e si prosegue con la superstrada “Via Flaminia” seguendo le indicazioni per Roma, dopo 47 km prendiamo l’uscita per Cagli Ovest e anziché andare per il centro del paese, teniamo le indicazioni per Pietralunga e Secchiano che ci fanno percorrere la SP.29. Dopo altri 11 km quando notiamo i cartelli per Serravalle di Carda, Pieia e Cerreto lasciamo la SP.29 e svoltiamo a destra attraversando immediatamente il centro del paesino di Pianello, la stradina comincia salire per 3 km fino giungere al bivio dove ignoriamo il proseguo per Pieia e teniamo a destra le indicazioni per Cerreto. Percorsi 300 metri siamo già a Cerreto, alla biforcazione ignoriamo la stradina a sinistra che termina alle case, ma privilegiamo quella principale dritto a destra che al successivo tornante si porta nella parte alta dell’abitato (1,6 km dal bivio della stradina Pieia/Cerreto). Parcheggiamo sul ciglio della stradina quando notiamo la larga scalinata che sale tra le vecchie case con cartelli che indicano il CAI SI 200.
Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 14-Monte Nerone, si
ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/ Via Uberti, 9 – 47521 Cesena (FC) info@iga-cartografia.it - tel.
328-2279646
ITINERARIO: Cerreto q.664 (Risaliamo la larga scalinata tra le vecchie case oltrepassando la grande fontana/lavatoio e la soprastante cappella, giunti sulla parte alta dell’abitato ignoriamo il vicolo a destra e andiamo a sinistra, subito ci lasciamo il borgo alle nostre spalle con il CAI 200 che continua su sentierino palesemente poco frequentato, cartelli alla partenza) – Bivio q.678 (Nei primi metri il sentierino un po’ infrascato si abbassa, poi sale fino al bivio poco evidente privo di indicazioni: a sinistra il CAI 200 si manterrà a mezzacosta e nel bosco verso l’abitato di Pieia e sarà il nostro ritorno, andiamo dritto con direzione nord/est in costante salita andando a costeggiare nell’immediato dei vecchi muretti di sasso, siamo sul CAI 221/A ex CAI 24, segnatura sporadica/assente) – Tornante 17 q.761 (Ci innestiamo sul tornante della stradina asfaltata, in loco un cippo di sasso lo quota erroneamente a 720 m mentre il GPS avvalora la mappa CTR Marche. Dal tornante il CAI 221/A si prosegue in salita su marcata traccia, segni sporadici/assenti) – Fonte q.888 (Piccola fonte/abbeveratoio in sasso, incrocio di tracce: ignoriamo le buone tracce a destra e sopra la fonte che conducono entrambe a innestarsi presso il Tornante 15 della stradina asfaltata, andiamo a sinistra attraversando il fosso e subito riprendiamo a salire mantenendo la direzione sul CAI 221/A con la traccia che praticamente scompare, cartelli e segni assenti) – Bivio q.915 (Il CAI 221/A si mantiene in costante salita nella dorsale prativa senza sentiero sempre con direzione nord/est, poco sotto alla nostra sinistra inizia una traccia parallela che potrebbe passare inosservata) – Incrocio q.1045 (Località Cuparello. Mantenendo la direzione sull’ampia e verde dorsale ci innestiamo d’obbligo su una marcata traccia perpendicolare alla nostra salita: a destra non è segnata e in breve conduce al Tornante 9 della stradina asfaltata, noi la prendiamo a sinistra con direzione nord/est che si sviluppa a mezzacosta, siamo sul CAI 221 ex CAI 23, continuando in salita nella prateria non vi è alcuna traccia ma sarebbe sempre CAI 221 ex CAI 24 per Casciaia Mochi, cartelli e segni assenti) – Fosso di Campo d’Aio q.1005 (Profondo solco vallivo allo stato attuale asciutto, il sentiero continua in salita a mezzacosta) – Bivio q.1035 (Appena risaliti dal fosso Campo d’Aio siamo nell’ampia e omonima prateria, una traccia non segnata la risale a destra con direzione nord, noi camminiamo in falsopiano nel prato con direzione ovest mantenendo il CAI 221 ex CAI 23, il sentiero nel manto erboso è inesistente ma in lontananza è ben visibile, indicazioni assenti) – Bivio q.1055 (Oltrepassato il punto panoramico quotato 1067 metri, il CAI 221 continua sempre a mezzacosta ma con direzione nord/ovest, poi entrando nel bosco in pochi minuti siamo al bivio, in loco c’è un vecchio cartello di metallo: il CAI 221 ora comincia a scendere a sinistra verso il paese di Pieia, andiamo a destra sull’ex CAI 21 in stato di abbandono, segni molto sporadici e omini di sasso. Subito ci abbassiamo di pochi metri, poi uscendo dal bosco cominciamo la lunga e costante salita con direzione nord-nord/ovest su dorsale di pietrisco) – Crinale S/O La Montagnola q.1320 (Sui 1220 m l’esilissima traccia dell’ex CAI 21 comincia a virare a sinistra e procede a mezzacosta con direzione ovest, sporadici omini di sasso, fino a condurci all’interno di una macchia di bosco, in breve ne usciamo con la traccia totalmente scomparsa e risaliamo per guadagnare il vicino crinale sud occidentale della Montagnola, per la prima volta ci appare la cima del monte Nerone sormontata dai vistosi ripetitori. Percorso in discesa il crinale si dirige verso il Pian del Sasso e sarebbe l’ex CAI 22, dalla parte opposta si scende entrando immediatamente nel bosco in località La Macchia ed è il proseguo dell’ex CAI 21 dal quale torneremo, l’ingresso tra gli alberi è praticamente invisibile, noi risaliamo il crinale a destra con direzione nord/est, si procede a vista senza difficoltà, segni e indicazioni assenti) – Cima q.1470 (E ‘il verde e anonimo promontorio quotato 1470 m da tutte le mappe, davanti a noi per la prima volta ci appare la cima della Montagnola che raggiungiamo a vista nella prateria sommitale) – La Montagnola q.1487 (Verde e anonimo promontorio erboso, sulla cima c’è un’asta di metallo e il panorama spazia a 360°. Scendiamo senza percorso obbligato il pendio con direzione nord/ovest alla ben visibile strada sottostante e avendo come riferimento davanti a noi l’inconfondibile cima del monte Nerone) – Asfaltata q.1361 (Quota da mappa IGM. La parte finale della discesa ci porta a costeggiare una vecchia recinzione fino a innestarci sulla stradina asfaltata che vedevamo già dalla vetta, ora dobbiamo individuare con fatica l’ingresso dell’ex CAI 21, sporadici e vecchi segni CAI ma cartelli assenti, eventualmente possiamo evitare di raggiungere la strada e poche decine di metri prima della staccionata che costeggiamo andiamo a sinistra a ritroso, l’ex CAI 21 si sviluppa in falsopiano con direzione sud/est-sud inoltrandosi nella bassa vegetazione) – Fosso q.1358 (Piccolo fosso d’acqua che alimenta la fonte dei Ranchetti sul CAI SI 200. Lo guadiamo facilmente, il sentiero ex CAI 21 risale trasversalmente a destra inoltrandosi nel bosco, ovest, in breve ne esce e continua a mezzacosta con direzione sud tenendo di fatto i vistosi ripetitori del monte Nerone alle nostre spalle) – Crinale S/O La Montagnola q.1320 (L’ex CAI 21 nella seconda parte del tragitto ritorna definitivamente nel fitto bosco procedendo in falsopiano o leggere discesa, attenzione ai segni CAI perché il sentiero è nascosto dalle foglie di aglio selvatico. Usciamo all’aperto ritrovando il crinale sud/ovest della Montagnola e chiudendo il primo anello della gita, ripercorriamo l’ex CAI 21 fatto all’andata in direzione di Pieia) – Bivio q.1055 (Ritorniamo sul CAI 221, lo teniamo a destra in discesa per raggiungere il paese di Pieia) – Bivio q.710 (Ormai prossimi all’arrivo a Pieia usciamo dal bosco, il sentiero ghiaioso ci porta al bivio con cartelli e innesto sul CAI SI 200: a destra porta al monte Nerone, stiamo in discesa verso Pieia) – Presa d’acqua q.680 – Pieia q.654 (Arriviamo al paese di Pieia, senza scendere tra le case e alla strada asfaltata andiamo immediatamente a sinistra dove c’è l’area pic-nic, da qui continua il CAI SI 200 ex CAI 20 su largo sentiero pianeggiante che successivamente supera un vecchio campetto per il gioco delle bocce, indicazioni per Cerreto, Pianello e Fondarca) – Rudere q.665 (Situato poco sopra il CAI SI 200, ora il sentiero si riduce e si alza di quota) – Fonte/abbeveratoio q.685 (Teniamo il tracciato di pietrisco che sale a Fondarca, alla nostra destra rimane un po’ nascosta ma c’è una piccola fonte/abbeveratoio e il proseguo del CAI SI 200 per Cerreto) – Fondarca q.730 (Risalendo dalla fonte/abbeveratoio dopo avere lasciato il CAI SI 200, incontriamo in successione due bassi anfratti rocciosi e l’alta parete rocciosa dalla quale ha origine l’enorme arco naturale di Fondarca. Lo attraversiamo entrando nel circolo roccioso e ne usciamo poco sopra valicando un secondo arco naturale. Dalla parte opposta ignoriamo tracce che salgono e ci abbassiamo a vista, un sentiero pianeggiante ci guida fino alle maestose pareti nere dalle quali piove acqua. Da qui il sentierino di ghiaia un po’ infrascato si abbassa e ci riporta a innestarci d’obbligo sul CAI SI 200 ex CAI 20) – CAI SI 200 q.714 (Nel fitto bosco ritroviamo il sentiero CAI che avevamo lasciato presso la piccola fonte/abbeveratoio e lo teniamo a sinistra) – Fosso Giordano q.726 – Fosso di Campo d’Aio q.628 – Bivio q.678 (Chiudiamo il secondo anello della gita, a sinistra ritroviamo il CAI 221/A ex CAI 24 risalito in mattinata, stiamo sul CAI SI 200 a destra) – Cerreto q.664
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 12,3 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 1200 m QUOTA MASSIMA: La Montagnola q.1487 |
Sentieri -
Itinerario impegnativo causa sentieri poco frequentati dove anche la
segnatura CAI è sporadica/assente, indispensabile bussola con altimetro,
meglio ancora il GPS. Gli archi di roccia di Fondarca facevano parte di una vasta caverna ora col soffitto sfondato in seguito a crolli e a processi erosivi. Il CAI SI 200 presso la vecchia fonte/abbeveratoio bypassa il complesso di Fondarca transitando poco sotto, dopo la visita abbiamo evitato di tornare indietro per riprenderlo ma oltrepassato il secondo arco naturale di roccia siamo avanzati su traccia e a vista senza indicazioni per riprenderlo più avanti.
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Rifugi-Bivacchi - Assenti |
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Fonti - Fonte/lavatoio sulla larga scalinata alla partenza dal borgo di Cerreto - Fonte/abbeveratoio q.888 sul CAI 221/A ex CAI 24 (poca acqua) - Fonte al paese di Pieia (Sulla strada asfaltata appena sotto l’area pic-nic) - La piccola fonte/abbeveratoio che precede l’arrivo a Fondarca, allo stato attuale è asciutta.
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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Cerreto |
0,00 |
Crinale S/O La Montagnola |
3,00 |
Bivio q.678 |
0,06 |
Bivio q.1055 |
3,42 |
Tornante 17 |
0,14 |
Bivio q.710 |
4,32 |
Fonte q.888 |
0,27 |
Presa d’acqua |
4,34 |
Bivio q.915 |
0,35 |
Pieia |
4,39 |
Incrocio q.1045 |
0,46 |
Rudere q.665 |
4,42 |
Fosso Campo d’Aio q.1005 |
0,54 |
Fonte q.685 |
4,48 |
Bivio q.1035 |
0,58 |
Fondarca |
4,55 |
Bivio q.1055 |
1,15 |
CAI SI 200 q.714 |
/ |
Crinale S/O La Montagnola |
2,05 |
Fosso Giordano |
/ |
Cima q.1470 |
2,20 |
Fosso Campo d’Aio q.628 |
/ |
La Montagnola |
2,27 |
Bivio q.678 |
5,55 |
Asfaltata q.1361 |
2,37 |
Cerreto |
6,02 |
Fosso q.1358 |
2,42 |
Cerreto q.664 (Risaliamo la larga scalinata tra le vecchie case oltrepassando la grande fontana/lavatoio e la soprastante cappella) |
Cerreto q.664 (Risaliamo la larga scalinata tra le vecchie case oltrepassando la grande fontana/lavatoio e la soprastante cappella) |
Cerreto q.664 (Risaliamo la larga scalinata tra le vecchie case oltrepassando la grande fontana/lavatoio e la soprastante cappella) |
Cerreto q.664 (Risaliamo la larga scalinata tra le vecchie case oltrepassando la grande fontana/lavatoio e la soprastante cappella) |
Giunti sulla parte alta dell’abitato ignoriamo il vicolo a destra e andiamo a sinistra, subito ci lasciamo il borgo alle nostre spalle con il CAI 200 che continua su sentierino palesemente poco frequentato |
Bivio q.678 (Bivio poco evidente privo di indicazioni: a sinistra il CAI 200 si manterrà a mezzacosta verso l’abitato di Pieia e sarà il nostro ritorno, andiamo dritto con direzione nord/est in costante salita andando a costeggiare nell’immediato dei vecchi muretti di sasso, siamo sul CAI 221/A ex CAI 24, segnatura sporadica/assente) |
Costeggiamo nell’immediato dei vecchi muretti di sasso, siamo sul CAI 221/A ex CAI 24, segnatura sporadica/assente |
Tornante 17 q.761 (Ci innestiamo sul tornante della stradina asfaltata, in loco un cippo di sasso lo quota erroneamente a 720 m mentre il GPS avvalora la mappa CTR Marche. Dal tornante il CAI 221/A si prosegue in salita su marcata traccia, segni sporadici/assenti) |
Fonte q.888 (Piccola fonte/abbeveratoio in sasso, incrocio di tracce) |
Dopo la Fonte q.888 riprendiamo a salire mantenendo la direzione sul CAI 221/A con la traccia che praticamente scompare |
Incrocio q.1045 (Località Cuparello. Mantenendo la direzione sull’ampia e verde dorsale ci innestiamo d’obbligo su una marcata traccia perpendicolare alla nostra salita) |
Fosso di Campo d’Aio q.1005 (Profondo solco vallivo allo stato attuale asciutto, il sentiero continua in salita a mezzacosta) |
Bivio q.1035 (Appena risaliti dal fosso Campo d’Aio siamo nell’ampia e omonima prateria, una traccia non segnata la risale a destra con direzione nord, noi camminiamo in falsopiano nel prato con direzione ovest mantenendo il CAI 221 ex CAI 23, il sentiero nel manto erboso è inesistente ma in lontananza è ben visibile, indicazioni assenti) |
Zoomata sul paese di Pieia
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Sul CAI 221 ex CAI 23 |
Sul CAI 221 ex CAI 23 |
Bivio q.1055 (Oltrepassato il punto panoramico quotato 1067 metri, il CAI 221 continua sempre a mezzacosta ma con direzione nord/ovest, poi entrando nel bosco in pochi minuti siamo al bivio, in loco c’è un vecchio cartello di metallo: il CAI 221 ora comincia a scendere a sinistra verso il paese di Pieia, andiamo a destra sull’ex CAI 21 in stato di abbandono) |
Subito ci abbassiamo di pochi metri ….. |
… poi uscendo dal bosco cominciamo la lunga e costante salita con direzione nord-nord/ovest su dorsale di pietrisco |
Sull’ex CAI 21 in stato di abbandono |
Sull’ex CAI 21 in stato di abbandono |
Sui 1220 m l’esilissima traccia dell’ex CAI 21 comincia a virare a sinistra e procede a mezzacosta con direzione ovest, sporadici omini di sasso |
L’esilissima traccia dell’ex CAI 21 procede a mezzacosta con direzione ovest, sporadici omini di sasso |
L’esilissima traccia dell’ex CAI 21 procede a mezzacosta con direzione ovest, sporadici omini di sasso |
Crinale S/O La Montagnola q.1320 |
Crinale S/O La Montagnola q.1320 (Per la prima volta ci appare la cima del monte Nerone sormontata dai vistosi ripetitori) |
Crinale S/O La Montagnola q.1320 (Percorso in discesa il crinale si dirige verso il Pian del Sasso) |
Risaliamo il crinale S/O della Montagnola |
Cima q.1470 (È il verde e anonimo promontorio quotato 1470 m da tutte le mappe) |
Cima q.1470 (Per la prima volta ci appare la cima della Montagnola che raggiungiamo a vista nella prateria sommitale) |
La Montagnola q.1487 (Verde e anonimo promontorio erboso, sulla cima c’è un’asta di metallo e il panorama spazia a 360°) |
La Montagnola q.1487 (Scendiamo senza percorso obbligato il pendio con direzione nord/ovest alla ben visibile strada sottostante e avendo come riferimento davanti a noi l’inconfondibile cima del monte Nerone) |
La parte finale della discesa ci porta a costeggiare una vecchia recinzione |
La parte finale della discesa ci porta a costeggiare una vecchia recinzione |
Asfaltata q.1361 (Ora dobbiamo individuare con fatica l’ingresso dell’ex CAI 21, sporadici e vecchi segni CAI ma cartelli assenti, eventualmente possiamo evitare di raggiungere la strada e poche decine di metri prima della staccionata che costeggiamo andiamo a sinistra a ritroso, l’ex CAI 21 si sviluppa in falsopiano con direzione sud/est-sud inoltrandosi nella bassa vegetazione) |
L’ex CAI 21 si sviluppa in falsopiano con direzione sud/est-sud inoltrandosi nella bassa vegetazione |
L’ex CAI 21 |
Fosso q.1358 (Piccolo fosso d’acqua che alimenta la fonte dei Ranchetti sul CAI SI 200. Lo guadiamo facilmente, il sentiero ex CAI 21 risale trasversalmente a destra inoltrandosi nel bosco) |
Guadato il Fosso q.1358, il sentiero ex CAI 21 risale trasversalmente a destra inoltrandosi nel bosco |
In breve il sentiero ex CAI 21 esce dal bosco e continua a mezzacosta con direzione sud |
Il monte Nerone alle nostre spalle |
L’ex CAI 21 nella seconda parte del tragitto ritorna definitivamente nel fitto bosco procedendo in falsopiano o leggere discesa, attenzione ai segni CAI perché il sentiero è nascosto dalle foglie di aglio selvatico |
L’ex CAI 21 nella seconda parte del tragitto ritorna definitivamente nel fitto bosco procedendo in falsopiano o leggere discesa, attenzione ai segni CAI perché il sentiero è nascosto dalle foglie di aglio selvatico |
Ritornati sul Crinale S/O La Montagnola q.1320, ripercorriamo l’ex CAI 21 fatto all’andata in direzione di Pieia |
Ripercorriamo l’ex CAI 21 fatto all’andata in direzione di Pieia |
Panorama verso Pieia visto dall’ex CAI 21
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Sul CAI 221 che scende a Pieia |
Sul CAI 221 che scende a Pieia |
Passaggio da prestare attenzione sul CAI 221 che scende a Pieia
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Sul CAI 221 che scende a Pieia |
Sul CAI 221 che scende a Pieia |
Sul CAI 221 che scende a Pieia |
In vista del paese di Pieia
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Sul CAI 221 che scende a Pieia |
Bivio q.710 (Ormai prossimi all’arrivo a Pieia usciamo dal bosco, il sentiero ghiaioso ci porta al bivio con cartelli e innesto sul CAI SI 200: a destra porta al monte Nerone, stiamo in discesa verso Pieia) |
Presa d’acqua q.680 |
Arriviamo al paese di Pieia |
Fonte al paese di Pieia (Sulla strada asfaltata appena sotto l’area pic-nic) |
Pieia q.654 (Senza scendere tra le case e
alla strada asfaltata andiamo immediatamente a sinistra dove c’è l’area
pic-nic, da qui continua il CAI SI 200 ex CAI 20 su largo sentiero
pianeggiante che successivamente supera un vecchio campetto per il gioco
delle bocce) |
Cartello |
Un vecchio campetto per il gioco delle bocce |
Il CAI SI 200 ex CAI 20 su largo sentiero pianeggiante dopo che abbiamo lasciato il paese di Pieia |
Rudere q.665 (Situato poco sopra il CAI SI 200) |
Fonte/abbeveratoio q.685 (Al bivio del CAI SI 200 con il tracciato che sale a Fondarca) |
Risalendo dalla fonte/abbeveratoio dopo avere lasciato il CAI SI 200, incontriamo in successione due bassi anfratti rocciosi …. |
… e l’alta parete rocciosa dalla quale ha origine l’enorme arco naturale di Fondarca.
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L’enorme arco naturale di Fondarca. |
L’enorme arco naturale di Fondarca. |
Valichiamo un secondo arco naturale. |
Dalla parte opposta ignoriamo tracce che salgono e ci abbassiamo a vista, un sentiero pianeggiante ci guida fino alle maestose pareti nere dalle quali piove acqua… |
…. da qui il sentierino di ghiaia un po’ infrascato si abbassa e ci riporta a innestarci d’obbligo sul CAI SI 200 ex CAI 20 |
Panorama alle nostre spalle dal CAI SI 200 ex CAI 20 verso il paese di Pieia
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Sul CAI SI 200 ex CAI 20 che da Pieia ci riporta a Cerreto
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