Lungo itinerario con notevole dislivello totale per i monti San Vicino e Faldobono (A confine tra la provincia di Ancona e quella di Macerata, Marche)
DATA: 2 maggio 2021
PARTENZA: Con l’autostrada Adriatica A14 usciamo al casello di Ancona Nord e seguiamo fedelmente le indicazioni per Roma e Fabriano che ci portano a percorrere la SS76. Dopo circa 48 km prendiamo l’uscita di Borgo Tufico individuando i cartelli per Cerreto d’Esi che ci fanno guidare sulla SP.256 fino arrivare al paese dopo altri 7 km. Oltrepassiamo l’abitato in direzione di Matelica e dopo appena 2 km dobbiamo notare i cartelli per Colferraio e Poggeto, quindi lasciamo la SP.256 e intraprendiamo questa stradina a sinistra che in 2,5 km ci fà pervenire alla piccola borgata di Piane presso un incrocio. Qui svoltiamo a sinistra sempre per Colferraio e Poggeto e alla biforcazione successiva dopo 1 km stiamo a destra salendo all’agriturismo “Il Colle del Sole” dove termina l’asfaltata. Insistiamo ora su sterrata in ripida salita per 200 m notando l’edificio isolato della chiesa di San Fortunato in Poggeto alla nostra sinistra.
Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 07 – Gruppo del monte San Vicino, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/ Via Uberti, 9 – 47521 Cesena (FC) info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646
ITINERARIO: San Fortunato q.560 (Dall’oratorio iniziamo continuando sulla carrozzabile che è CAI 163) – Bivio q.561 (Manteniamo la carrozzabile, a destra continua il CAI 163 su pista sterrata che sarà il nostro ritorno) – Incrocio q.579 (Incrocio di piste e cartelli assenti: a destra a ritroso sale come CAI 162, dritto a sinistra scende all’abitato di Poggeto, stiamo dritto a destra in salita che è sempre CAI 162) – Bivio q.608 (Biforcazione della pista senza indicazioni, dritto a destra sale, stiamo dritto a sinistra che è sempre CAI 162) – Bivio q.548 (La pista sta perdendo quota e giunti in prossimità del fosso di Poggeto che ancora non vediamo curva a gomito a sinistra, a destra sale un sentiero abbandonato che ignoriamo) – Fosso di Poggeto q.515 (Piccolo fosso d’acqua, lo guadiamo e la pista si sposta alla sua destra) – Deviazione q.505 (Attenzione, cartelli assenti: lasciamo la pista che continua in discesa verso l’abitato di Poggeto, andiamo a destra dove notiamo una piazzola dalla quale continua il CAI 162 in ripida salita su sentiero sassoso) – Bivio q.646 (Al termine della ripida salita ci innestiamo in una pista sterrata sul versante orientale del monte Cuccoli, a destra sale, la teniamo a sinistra seguendo la segnatura del CAI 162) – Bivio q.552 (La pista perdendo quota compie una curva a gomito a sinistra e ci fa pervenire al bivio con segni CAI: dritto continua come CAI 113 verso le case di Macere, noi curviamo a destra che è CAI 161/CAI 113 e ci fa guadare il fosso delle Quercete probabilmente asciutto) – Bivio q.553 (A poca distanza dal bivio precedente la pista si divide, a destra sale come CAI 113 per il monte San Vicino, noi allunghiamo tenendo il CAI 161 per la Roccaccia che in breve sale ripidamente riducendosi a sentierino) – Roccaccia q.690 (Anche Rocca degli Ottoni. Con una breve deviazione dal sentiero CAI 161 possiamo salire per traccia di passaggio infrascata fino al punto alto della torre, il rudere del complesso medioevale allo stato attuale è completamente sommerso dalla vegetazione) – Bivio q.745 (Innesto su sentiero sassoso, a sinistra si scende verso le case di Fontanelle, il CAI 161 lo tiene a destra, cartelli assenti) – Bivio q.747 (Dopo poche decine di metri dal bivio precedente, ignoriamo il sentiero a sinistra non segnato che si dirige verso monte Rotondo, il nostro CAI 161 continua dritto entrando nel bosco. Da evidenziare che alla nostra destra a breve distanza si trova Ca’ Filette di cui non si nota alcun passaggio d’accesso) – Ca’ del Fieno (Il rudere è ormai scomparso e non lo vediamo) – Bivio q.1068 (Il CAI 161 esce dal bosco, attraversiamo quindi una grande radura erbosa al termine della quale rientrando nella macchia boschiva troviamo i segni che ci indicano l’innesto sul CAI 112: a sinistra ripercorrendo a ritroso la radura ma posizionandoci sulla parte alta, il CAI 112 conduce a Caprareccia aggirando il versante sud del monte Cipollara, noi andiamo dritto verso il monte San Vicino) – Bivio q.1074 (Immediatamente usciamo dalla macchia boschiva e attraversiamo una seconda radura, davanti a noi si manifesta in primo piano il versante occidentale del monte San Vicino sormontato dalla grande croce. Attraversata la radura ignoriamo a destra il proseguo del CAI 112 su largo sentiero, intraprendiamo a sinistra il sentiero CAI 173/A che entra nel bosco e procede pianeggiante con direzione nord/est) – Deviazione q.1080 (Quando il sentiero CAI 173/A comincia a perdere quota per raggiungere l’area sosta di Pian dell’Elmo noi lo lasciamo. Non la vediamo ma poco sopra di noi transita la strada asfaltata, quindi saliamo a destra tra gli alberi senza traccia di passaggio per raggiungerla) – Asfaltata q.1100 (Innesto sulla SP.90 o strada provinciale Pian dell’Elmo, la camminiamo a sinistra) – Deviazione q.1010 (Lasciamo la strada asfaltata, saliamo a destra la carrareccia CAI 173/C che subito oltrepassa una presa d’acqua e gradualmente si riduce a sentiero in costante ascesa nel bosco) – Bivio q.1162 (Il sentiero esce temporaneamente dal bosco per compiere un ampio tornante, appena rientra nella macchia ci sono i segni CAI del bivio: a sinistra è sentiero CAI 173/D o Via Normale al monte San Vicino, stiamo a destra a mezzacosta sul CAI 173/C) – Fine sentiero q.1256 (Nel frattempo il sentiero inizia a salire fino a esaurirsi uscendo dal bosco, il CAI 173/C ora procede in ripidissima salita su traccia di passaggio nell’erto pendio erboso con affioramenti rocciosi, qualche bollo rosso) – Monte San Vicino q.1479 (Sulla vetta c’è una grande croce di metallo, generalmente è quotato 1479 metri ma il punto alto è situato a breve distanza presso i vistosi ripetitori a quota 1483 m. Dalla croce scendiamo a destra con direzione sud prendendo il CAI 112/A) – Asfaltata q.1186 (Al termine della discesa siamo sulla SP.90 strada provinciale Pian dell’Elmo dove troviamo delle tabelle: a sinistra iniziano i sentieri CAI 173/B per la grotta di San Francesco e il sentiero CAI 209 per i Trocchi di San Vicino, rimaniamo sulla strada asfaltata percorrendola a sinistra) – Deviazione q.1207 (Prima di raggiungere una casa che è ben visibile davanti a noi, lasciamo la strada asfaltata e scendiamo a sinistra prendendo il largo CAI 165 che si sviluppa parallelo e pochi metri sotto la SP.90 dalla quale siamo venuti costeggiando una staccionata) – Deviazione q.1172 (Attenzione ai segni CAI, cartelli assenti: lasciamo il sentiero principale che continua dritto perdendo quota destinato a innestarsi sul CAI 209, stiamo sul CAI 165 che al termine della staccionata sale a destra nel bosco, il sentiero è tutt’altro che visibile e lo seguiamo grazie alla buona segnatura) – Monte San Vicinello q.1239 (Minuscolo e anonimo promontorio simile a una radura erbosa che si apre alla destra del sentiero, passa inosservato) – Monte Faldobono q.1275 (Il CAI 165 esce dal bosco e siamo sulla piccola cresta nord del monte Faldobono, alle nostre spalle abbiamo la sagoma del monte San Vicino, quindi la percorriamo in leggera salita fino a portarci sul punto alto, anonimo e privo di indicazioni. La cresta CAI 165 continua con direzione sud lambita da radi arbusti, noi la lasciamo tornando indietro pochi metri, poi scendiamo a sinistra con direzione sud/ovest procedendo a vista e senza traccia di passaggio o segni, nell’immediato entriamo nella macchia di bosco che potrebbe sconfortare causa sottili rami che ostacolano, insistiamo e dopo 5 minuti ne usciamo in un ampio pascolo che camminiamo senza problemi mantenendo la direzione) – Asfaltata q.1179 (Innesto sulla SP.90 strada provinciale Pian dell’Elmo. Durante la discesa dal monte Faldobono, mantenendo la direzione sud/ovest e in qualsiasi punto camminiamo ci andiamo a innestare d’obbligo sulla strada asfaltata, la teniamo a destra in salita per riportarci verso il monte San Vicino) – Deviazione q.1195 (Lasciamo la strada asfaltata, andiamo a sinistra su carrozzabile non indicata che in questo tratto iniziale è poco evidente perché ci appare come un tratturo nel prato, il tempo per giungere a questa deviazione potrebbe essere maggiore in base a che punto ci siamo innestati sull’asfaltata dopo essere scesi dal monte Faldobono, prendiamo come riferimento i cartelli stradali sul ciglio opposto che indicano “curva a S” e “pericolo di frana”) – Incrocio q.1082 (La carrozzabile procede in falsopiano senza problemi, dopo 8/10 minuti giunti in un’ampia radura sembra svanire, si continua su tratturo e attraversata la prateria pianeggiante la ritroviamo che scende su fondo sassoso. Alla nostra sinistra c’è un esile sentierino che entra nel bosco messo in evidenza da un minuscolo cartello con le lettere “SVBE”, dalla nostra destra proviene il CAI 162 e ora continua con la nostra carrozzabile che teniamo in discesa) – Sasso Forato q.982 (Località Sasso Forato, bivio della carrozzabile: quella più evidente curva a gomito a sinistra e procede in piano come CAI 162/A, andiamo dritto sul CAI 162 su tratturo, poi dopo poche decine di metri riappare la carrozzabile sassosa in ripida discesa, segni ma cartelli assenti) – Bivio q.880 (La carrozzabile sta scendendo, alla nostra destra c’è una pista abbandonata che entra nel bosco senza indicazioni che ignoriamo) – Deviazione q.864 (Dal bivio precedente la carrozzabile momentaneamente si sviluppa in piano, poi prima che ricominci la ripida discesa dobbiamo individuare a sinistra presso uno slargo i segni del CAI 162 che continua su esile sentiero, cartelli assenti) – Monte Castiglione q.791 (Il sentierino CAI 162 transita sotto il suo versante nord/occidentale) – Incrocio q.620 (Il sentierino si esaurisce presso un incrocio di piste sterrate con segni CAI: a sinistra in salita è CAI 163 per Croce Aia Macciana, noi andiamo dritto in discesa che è sempre CAI 163, il CAI 162 invece tiene la pista a destra) – Bivio q.570 (Bivio della pista sterrata senza indicazioni, a sinistra è “Sentiero degli Uliveti”, noi andiamo dritto sul CAI 163 che ci porta ad attraversare una radura) – Bivio q.561 (Chiudiamo l’anello ritrovando la carrozzabile di San Fortunato, andiamo a sinistra) – San Fortunato q.560.
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 18,6 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 1500 m QUOTA MASSIMA: M.S.Vicino q.1479 |
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Sentieri
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Itinerario lungo e con notevole dislivello, principalmente si svolge su
sentieri e piste sterrate, tecnicamente non sarebbe difficile, ma sebbene la
segnatura CAI sia generalmente sufficiente, la mancanza di cartelli che
indichino l’ingresso dei sentieri può generare errori di percorso. - La discesa dal monte Faldobono la facciamo fuori sentiero lasciando il proseguo del CAI 165, perdiamo quota senza traccia o segni nel suo versante sud/ovest che nell’immediato ci fa entrare nella fitta macchia di bosco ostacolati da sottili ramoscelli, potrebbero fare desistere ma insistendo dopo circa 5/7 minuti ne usciamo nell’ampia prateria che va percorsa mantenendo sempre la direzione fino innestarci sulla strada asfaltata.
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Rifugi-Bivacchi |
- Assenti |
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Fonti |
- Assenti |
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
TEMPI RILEVATI NETTI (ore): |
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San Fortunato |
0,00 |
Bivio q.1162 |
2,52 |
Bivio q.561 |
0,02 |
Fine sentiero |
3,08 |
Incrocio q.579 |
0,07 |
Monte San Vicino |
3,35 |
Bivio q.608 |
0,13 |
Asfaltata q.1186 |
4,03 |
Bivio q.548 |
0,19 |
Deviazione q.1207 |
4,12 |
Fosso di Poggeto |
0,22 |
Deviazione q.1172 |
4,15 |
Deviazione q.505 |
0,24 |
Monte San Vicinello |
4,26 |
Bivio q.546 |
0,40 |
Monte Faldobono |
4,43 |
Bivio q.552 |
0,52 |
Asfaltata q.1179 |
4,58 |
Bivio q.553 |
0,53 |
Deviazione q.1195 |
5,01 |
Roccaccia |
1,15 |
Incrocio q.1082 |
5,16 |
Bivio q.745 |
1,27 |
Sasso Forato |
5,24 |
Bivio q.747 |
1,28 |
Bivio q.880 |
5,33 |
Cà del Fieno |
/ |
Deviazione q.864 |
5,35 |
Bivio q.1068 |
2,06 |
Monte Castiglione |
/ |
Bivio q.1074 |
2,09 |
Incrocio q.620 |
5,58 |
Deviazione q.1080 |
2,19 |
Bivio q.570 |
6,01 |
Asfaltata q.1100 |
2,21 |
Bivio q.561 |
6,03 |
Deviazione q.1010 |
2,33 |
San Fortunato |
6,05 |
San Fortunato |
San Fortunato |
Bivio q.561 (Manteniamo la carrozzabile, a destra continua il CAI 163 su pista sterrata che sarà il nostro ritorno) |
Bivio q.608 (Biforcazione della pista senza indicazioni, dritto a destra sale, stiamo dritto a sinistra che è sempre CAI 162) |
Deviazione q.505 (Attenzione, cartelli assenti: lasciamo la pista che continua in discesa verso l’abitato di Poggeto, andiamo a destra dove notiamo una piazzola dalla quale continua il CAI 162 in ripida salita su sentiero sassoso) |
Il CAI 162 in ripida salita su sentiero sassoso |
Zoomata sulla Roccaccia
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Bivio q.552 (La pista perdendo quota compie una curva a gomito a sinistra e ci fa pervenire al bivio con segni CAI: dritto continua come CAI 113 verso le case di Macere, noi curviamo a destra che è CAI 161/CAI 113 che ci fa guadare il fosso delle Quercete probabilmente asciutto) |
Bivio q.553 (A poca distanza dal bivio precedente la pista si divide, a destra sale come CAI 113 per il monte San Vicino, noi allunghiamo tenendo il CAI 161 per la Roccaccia che in breve sale ripidamente riducendosi a sentierino) |
Allunghiamo tenendo il CAI 161 per la Roccaccia che in breve sale ripidamente riducendosi a sentierino |
Testimonianze della Roccaccia allo stato attuale sepolta dalla vegetazione
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Testimonianze della Roccaccia allo stato attuale sepolta dalla vegetazione |
Testimonianze della Roccaccia allo stato attuale sepolta dalla vegetazione |
Testimonianze della Roccaccia allo stato attuale sepolta dalla vegetazione |
Testimonianze della Roccaccia allo stato attuale sepolta dalla vegetazione |
Testimonianze della Roccaccia allo stato attuale sepolta dalla vegetazione |
Il sentiero CAI 161 dopo avere lasciato i ruderi della Roccaccia
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Bivio q.745 (Innesto su sentiero sassoso, a sinistra si scende verso le case di Fontanelle, il CAI 161 lo tiene a destra, cartelli assenti) |
Il CAI 161 |
Il CAI 161 esce dal bosco e davanti a noi ci appare la sagoma del monte San Vicino, attraversiamo quindi una grande radura erbosa al termine della quale rientrando nella macchia boschiva troviamo i segni che ci indicano l’innesto sul CAI 112
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Zoomata sulla croce di vetta del monte San Vicino
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Bivio q.1068 (Il CAI 161 esce dal bosco, attraversiamo quindi una grande radura erbosa al termine della quale rientrando nella macchia boschiva troviamo i segni che ci indicano l’innesto sul CAI 112: a sinistra ripercorrendo a ritroso la radura ma posizionandoci sulla parte alta, il CAI 112 conduce a Caprareccia aggirando il versante sud del monte Cipollara, noi andiamo dritto verso il monte San Vicino) |
Bivio q.1074 (Immediatamente usciamo dalla macchia boschiva e attraversiamo una seconda radura, davanti a noi si manifesta in primo piano il versante occidentale del monte San Vicino sormontato dalla grande croce. Attraversata la radura ignoriamo a destra il proseguo del CAI 112 su largo sentiero, intraprendiamo a sinistra il sentiero CAI 173/A che entra nel bosco e procede pianeggiante con direzione nord/est) |
Bivio q.1074 (Intraprendiamo a sinistra il sentiero CAI 173/A che entra nel bosco e procede pianeggiante con direzione nord/est) |
Il sentiero CAI 173/A |
Deviazione q.1080 (Quando il sentiero CAI 173/A comincia a perdere quota per raggiungere l’area sosta di Pian dell’Elmo noi lo lasciamo. Non la vediamo ma poco sopra di noi transita la strada asfaltata, quindi saliamo a destra tra gli alberi senza traccia di passaggio per raggiungerla) |
Asfaltata q.1100 (Innesto sulla SP.90 o strada provinciale Pian dell’Elmo, la camminiamo a sinistra) |
Deviazione q.1010 (Lasciamo la strada asfaltata, saliamo a destra la carrareccia CAI 173/C) |
Subito si oltrepassa una presa d’acqua |
Gradualmente la carrareccia CAI 173/C si riduce a sentiero in costante ascesa nel bosco |
Vista sul lago di Cingoli
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Bivio q.1162 (Il sentiero esce temporaneamente dal bosco per compiere un ampio tornante, appena rientra nella macchia ci sono i segni CAI del bivio: a sinistra è sentiero CAI 173/D o Via Normale al monte San Vicino, stiamo a destra a mezzacosta sul CAI 173/C) |
Dal Bivio q.1162 stiamo a destra a mezzacosta sul CAI 173/C |
Fine sentiero q.1256 (Nel frattempo il sentiero inizia a salire fino a esaurirsi uscendo dal bosco, il CAI 173/C ora procede in ripidissima salita su traccia di passaggio nell’erto pendio erboso con affioramenti rocciosi, qualche bollo rosso) |
Il CAI 173/C procede in ripidissima salita su traccia di passaggio nell’erto pendio erboso con affioramenti rocciosi |
Il CAI 173/C procede in ripidissima salita su traccia di passaggio nell’erto pendio erboso con affioramenti rocciosi |
Il CAI 173/C procede in ripidissima salita su traccia di passaggio nell’erto pendio erboso con affioramenti rocciosi |
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Il CAI 173/C procede in ripidissima salita su traccia di passaggio nell’erto pendio erboso con affioramenti rocciosi |
Il CAI 173/C procede in ripidissima salita su traccia di passaggio nell’erto pendio erboso con affioramenti rocciosi |
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Monte San Vicino q.1479 |
Indicazioni sotto la croce di vetta
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Paletto metallico adiacente la croce di vetta
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Monte San Vicino q.1479 (Sulla vetta c’è una grande croce di metallo, generalmente è quotato 1479 metri ma il punto alto è situato a breve distanza presso i vistosi ripetitori a quota 1483 m. Dalla croce scendiamo a destra con direzione sud prendendo il CAI 112/A) |
Monte San Vicino q.1479 (Dalla croce scendiamo a destra con direzione sud prendendo il CAI 112/A) |
Sul CAI 112/A che scende dal monte San Vicino |
Asfaltata q.1186 (Al termine della discesa siamo sulla SP.90 strada provinciale Pian dell’Elmo dove troviamo delle tabelle: a sinistra iniziano i sentieri CAI 173/B per la grotta di San Francesco e il sentiero CAI 209 per i Trocchi di San Vicino, rimaniamo sulla strada asfaltata percorrendola a sinistra) |
Asfaltata q.1186 (Al termine della discesa siamo sulla SP.90 strada provinciale Pian dell’Elmo dove troviamo delle tabelle: a sinistra iniziano i sentieri CAI 173/B per la grotta di San Francesco e il sentiero CAI 209 per i Trocchi di San Vicino, rimaniamo sulla strada asfaltata percorrendola a sinistra) |
Deviazione q.1207 (Prima di raggiungere una casa che è ben visibile davanti a noi, lasciamo la strada asfaltata e scendiamo a sinistra prendendo il largo CAI 165 che si sviluppa parallelo e pochi metri sotto la SP.90 dalla quale siamo venuti costeggiando una staccionata) |
Deviazione q.1207 (Lasciamo la strada asfaltata e scendiamo a sinistra prendendo il largo CAI 165 che si sviluppa parallelo e pochi metri sotto la SP.90 dalla quale siamo venuti costeggiando una staccionata) |
Il largo CAI 165 che si sviluppa parallelo e pochi metri sotto la SP.90 dalla quale siamo venuti costeggiando una staccionata |
Deviazione q.1172 (Attenzione ai segni CAI, cartelli assenti: lasciamo il sentiero principale che continua dritto perdendo quota destinato a innestarsi sul CAI 209, stiamo sul CAI 165 che al termine della staccionata sale a destra nel bosco, il sentiero è tutt’altro che visibile e lo seguiamo grazie alla buona segnatura) |
Il sentiero CAI 165 è tutt’altro che visibile e lo seguiamo grazie alla buona segnatura |
Monte San Vicinello q.1239 (Minuscolo e anonimo promontorio simile a una radura erbosa che si apre alla destra del sentiero, passa inosservato) |
Il sentiero CAI 165 è tutt’altro che visibile e lo seguiamo grazie alla buona segnatura |
Il CAI 165 esce dal bosco e siamo sulla piccola cresta nord del monte Faldobono, alle nostre spalle abbiamo la sagoma del monte San Vicino |
Monte Faldobono q.1275 |
Dal monte Faldobono scendiamo con direzione sud/ovest procedendo a vista e senza traccia di passaggio o segni, nell’immediato entriamo nella macchia di bosco che potrebbe sconfortare causa sottili rami che ostacolano |
Insistiamo e dopo 5 minuti ne usciamo in un ampio pascolo che camminiamo senza problemi mantenendo la direzione |
Asfaltata q.1179 (Innesto sulla SP.90 strada provinciale Pian dell’Elmo. Durante la discesa dal monte Faldobono, mantenendo la direzione sud/ovest e in qualsiasi punto camminiamo ci andiamo a innestare d’obbligo sulla strada asfaltata, la teniamo a destra in salita per riportarci verso il monte San Vicino) |
Deviazione q.1195 (Lasciamo la strada asfaltata, andiamo a sinistra su carrozzabile non indicata che in questo tratto iniziale è poco evidente perché ci appare come un tratturo nel prato, il tempo per giungere a questa deviazione potrebbe essere maggiore in base a che punto ci siamo innestati sull’asfaltata dopo essere scesi dal monte Faldobono, prendiamo come riferimento i cartelli stradali sul ciglio opposto che indicano “curva a S” e “pericolo di frana”) |
Sulla carrozzabile |
La carrozzabile procede in falsopiano senza problemi, dopo 8/10 minuti giunti in un’ampia radura sembra svanire |
Incrocio q.1082 (La carrozzabile procede in falsopiano senza problemi, dopo 8/10 minuti giunti in un’ampia radura sembra svanire, si continua su tratturo e attraversata la prateria pianeggiante la ritroviamo che scende su fondo sassoso. Alla nostra sinistra c’è un esile sentierino che entra nel bosco messo in evidenza da un minuscolo cartello con le lettere “SVBE”, dalla nostra destra proviene il CAI 162 e ora continua con la nostra carrozzabile che teniamo in discesa) |
Sasso Forato q.982 (Località Sasso Forato, bivio della carrozzabile: quella più evidente curva a gomito a sinistra e procede in piano come CAI 162/A, andiamo dritto sul CAI 162 su tratturo, poi dopo poche decine di metri riappare la carrozzabile sassosa in ripida discesa, segni ma cartelli assenti) |
Carrozzabile sassosa |
Ciclamini
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Incrocio q.620 (Il sentierino si esaurisce presso un incrocio di piste sterrate con segni CAI: a sinistra in salita è CAI 163 per Croce Aia Macciana, noi andiamo dritto in discesa che è sempre CAI 163, il CAI 162 invece tiene la pista a destra) |