venerdì 22 marzo 2024

Monte Del Picchio (da Piobbico) E/EE

L’itinerario teoricamente non sarebbe difficile, consigliato per i mesi autunnali/invernali, ma la lunghezza unita alla segnatura/indicazioni non sempre impeccabili e ai numerosi bivi ne fanno una gita non banale (Comprensorio del monte Nerone, Marche)

DATA: 2 gennaio 2024 

PARTENZA: Dalla superstrada E45 Cesena-Roma si esce a Città di Castello e si prende la strada provinciale di Apecchio arrivando a Piobbico (37 km da Città di Castello). Circa 200 metri prima di arrivare alla rotonda in centro al paese, bisogna individuare sulla sinistra il piccolo vicolo “via Mercatale” che sale ripido, nostro punto di partenza, l’auto invece siamo costretti a lasciarla lungo la provinciale 21 dalla quale proveniamo. 

 

Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 14-Monte Nerone, si ringrazia Monti Editore  https://www.iga-cartografia.it/  Via Uberti, 9 – 47521  Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646

ITINERARIO: Piobbico q.348 (Dalla strada provinciale 21 risaliamo sulla sinistra il ripido vicolo “via Mercatale”. Appena sopra tralasciamo di seguirlo a destra tra le case e andiamo a sinistra dove troviamo il cartello del CAI 405 che ci fa procedere su carrozzabile in piano, ignoriamo un cartello che indica “Sentiero dei Folletti”)     Deviazione q.372 (La carrozzabile torna a essere asfaltata, superate le ultime case avanziamo pochi metri e lasciamo la strada, il CAI 405 sale a destra su sentiero)     Bivio q.380 (Appena fatta la prima curva il sentiero si divide, evitiamo di andare dritto, il nostro CAI 405 sale a destra puntando verso Piobbico. Subito ne usciamo in una radura, la contorniamo a sinistra e senza andare all’abitazione riprendiamo il sentierino che inizia a salire sopra la radura stessa)     Bivio q.469 (Il sentierino CAI 405 sta salendo a zig-zag al termine del quale siamo al bivio poco evidente: a sinistra inizia il CAI 410 per CA ‘La Fonte, stiamo a destra sul CAI 405 che ora procede in falsopiano con direzione est)  –   Bivio q.728 (Stiamo camminando tra arbusti e cespugli di ginestre, quindi arriviamo al bivio non segnalato e poco evidente perché un po’ infrascato. Tralasciamo sulla destra il proseguo del CAI 405 e curviamo a gomito a sinistra transitando di fatto sopra il CAI 405 dal quale proveniamo, direzione O)   –   Fonte Corniale q.859 (Il sentiero in falsopiano nel frattempo si è allargato a sterrata, quindi ci innestiamo nella carrozzabile CAI 463, andiamo a sinistra e subito c’è la casa abbandonata con la stalla poco sopra e dalla parte opposta)   –   Bivio q.848 (Appena lasciata la casa di Fonte Corniale siamo sul tornante della carrozzabile che manteniamo cominciando a scendere, andando dritto sulla curva inizia il sentiero CAI 466 per Cima Castiglioni, in loco c’è una piccola presa d’acqua e due cisterne di cemento interrate)   –  1° Deviazione q.839 (Lasciamo la carrozzabile che continua in discesa ma allunga compiendo lunghi tornanti, seguiamo il CAI 463 che taglia a destra nel bosco per cinque volte accorciando il tragitto, sporadici segni) – 2° Deviazione q.826  –  3° Deviazione q.787  –   4° Deviazione q.742  –  5° Deviazione q.695   –   Carrozzabile q.685 (Abbiamo tagliato per cinque volte e ora siamo arrivati sul punto basso della carrozzabile, il CAI 463 la segue a destra in leggera salita transitando di fatto sotto il versante orientale del monte Le Cupe)   –   Bivio q.702 (Rimaniamo sulla carrozzabile, a sinistra inizia una sterrata che entra nella macchia boschiva)  –   Bivio q.674 (Biforcazione della carrozzabile senza indicazioni: dritto a destra si abbassa per entrare nella Valle della Capanna, stiamo sulla principale in salita che è sempre CAI 463 oltrepassando una vecchia presa d’acqua) – Bivio q.686 (Quota da mappa IGM Marche. Appena risaliti dal bivio precedente rimaniamo sulla carrozzabile CAI 463 che curva a destra, pochi metri sotto c’è un casotto della protezione civile mentre a sinistra inizia il sentiero CAI 410 per Castello Pecorari e Piobbico che segue il filare dei pali della luce nella prateria)   –   Bivio q.713 (Stiamo sulla carrozzabile, a sinistra c’è una sterrata che si direziona verso il monte della Croce)  –   Bivio q.724 (Stiamo sempre sulla carrozzabile CAI 463, a destra inizia il largo sentiero CAI 468 per Orsaiola indicato dal cartello)   –   Bivio q.716 (Siamo nella depressione della carrozzabile e ora prende a salire con direzione nord nel versante orientale del monte dei Torrini, sulla sinistra inizia una sterrata a mezzacosta che si direziona nella valle del fosso Calcinaio)   –   Bivio q.755 (Quota da mappa IGM Marche. La nostra carrozzabile CAI 463 curva a gomito a sinistra, ignoriamo sulla destra l’inizio del sentiero CAI 461 per la Costa di Via Piana)  –  Bivio q.769 (Tralasciamo a sinistra all’indietro una sterrata che si direziona nel versante occidentale del monte dei Torrini, stiamo sulla carrozzabile che ora si sviluppa nel versante orientale del monte Caldare)  –  Deviazione q.766 (Quota da mappa IGM Marche. Lasciamo la carrozzabile che ora curva a gomito a destra e inizia incessantemente a perdere quota verso Porreo e Urbania, andiamo dritto sul CAI 463 su sterrata in piano)   –   Deviazione q.761 (Biforcazione: lasciamo la sterrata che prosegue dritto a sinistra e seguiamo il CAI 463 dritto a destra su sentierino pianeggiante, attenzione alla segnatura e al bivio poco evidente)  –   Sella q.744 (Quota da GPS. La sella è compresa tra i promontori quotati rispettivamente 753 m e 771 m da IGM Marche, ora il sentierino CAI 463 s’innesta su sterrata, proviene in alto dalla nostra sinistra e noi la teniamo in discesa. In breve ci appaiono le due cime “gemelle” delle quali quella a destra è il monte del Picchio)  –   Valico q.680 (Ampio valico erboso quotato 680 m da IGM Marche, crocevia di percorsi. A destra e a sinistra scende il CAI 469 che allo stato attuale è poco intuitivo, a sinistra all’indietro c’è una sterrata il cui ingresso rimane un po’ nascosto e dalla quale faremo ritorno, a destra il CAI 463 traversa a mezzacosta bypassando le due vette sempre su pista sterrata. Noi inerpichiamo a vista l’erto promontorio sopra di noi quotato 760 m)   –  Cima q.760 (Cima senza toponimo quotata 760 m da IGM Marche, ora ci abbassiamo verso la sella che ci separa dal monte del Picchio sormontato da una grande croce)   –   Sella q.740 (La sella è attraversata da una sterrata, come per la cima precedente inerpichiamo a vista verso la vetta del monte del Picchio)  –   Monte del Picchio q.780 (La vetta è sormontata da una grande croce di metallo senza altre indicazioni, ritorniamo indietro)   –   Sella q.740 (Ora scendiamo a sinistra su sterrata/tratturo priva di indicazioni)   –   Bivio q.680 (Siamo scesi dalla sella tra le due cime e ora ci innestiamo sul CAI 463 su sterrata che transita sotto il versante orientale del monte del Picchio e della Cima q.760, indicazioni assenti, la seguiamo a destra)   –   Valico q.680 (Siamo tornati all’ampio valico erboso, andiamo dritto su sterrata in falsopiano e a mezzacosta, direzione sud)   –   Deviazione q.610 (In questo punto lasciamo la sterrata che curva a gomito a destra e continua a scendere verso San Lorenzo in Torre, andiamo dritto su largo sentiero non segnalato)   –   Crinale q.644 (Quota da mappa IGM Marche. Il largo sentiero scavalla dalla parte opposta e continua a mezzacosta verso il monte Caldare, noi andiamo a destra iniziando a mantenerci sul filo del crinalino solcato da una traccia di passaggio tra cespugli e pietrisco che in breve ci fa perdere quota, in lontananza abbiamo come riferimento il promontorio con il rudere del Castello dei Pecorari, indicazioni e segni assenti, direzione sud)   –   Sentiero q.550 (Un sentierino attraversa il nostro brullo crinalino, noi lo continuiamo a mantenere in costante discesa puntando sempre verso il Castello dei Pecorari)   –   Fosso di Cariso q.405 (Un’ultima discesa fa ‘esaurire il lungo crinalino in un pianoro di cespugli di ginestre, avanziamo pochi metri “scontrandoci” d’obbligo col fosso infrascato che s’interpone davanti a noi. Lungo il bordo del corso d’acqua ora ci appare un vecchio sentierino pianeggiante, evitiamo di prenderlo a destra o a sinistra, il nostro obiettivo invece è quello d’individuare il varco infrascato che ci fa calare al fosso di Cariso per salire sulla sponda opposta, ne usciamo in un’ampia radura dalla quale ha inizio un tratturo in salita)   –   Le Ville q.440 (Il tratturo ci fa raggiungere la borgata di case vecchie e ristrutturate, incrocio e fonte: scartiamo la stradina a sinistra che sale al castello dei Pecorari e a destra che scende al paese di Piano, andiamo dritto su sterrata in piano)   –   Casa q.427 (Casa abbandonata senza quota e toponimo sulle mappe. Evitiamo la sterrata che scende a destra transitando poco sotto, si direziona verso il cimitero della borgata di Fratta, ci portiamo dietro la vecchia casa dove riappare la sterrata pianeggiante)   –   Strada asfaltata q.415 (Innesto sulla strada asfaltata, a destra scende al borgo di Fratta, la seguiamo a sinistra in salita verso San Silvestro, nel proseguo ignoriamo alcuni sentieri/sterrate che dipartono ai lati della strada e che evito di menzionare)   –   Bivio q.446 (Innesto sul CAI 410. Nel punto in cui la strada curva a gomito a destra, sulla sinistra inizia il sentiero CAI 410, allo stato attuale non ci sono indicazioni e in loco c’è uno specchio stradale. Insistiamo a camminare sull’asfaltata ora CAI 410 ignorando sempre dei sentieri che iniziano a sinistra/destra e che evito di menzionare)  –  San Silvestro q.770 (Arriviamo al bivio della strada in località San Silvestro, a destra sale e termina alla chiesa, andiamo a sinistra dove la strada asfaltata arriva alla grande casa colonica ristrutturata dalla quale si continua su carrozzabile in piano)   –   Montione q.452 (Crocevia e cartelli, in loco c’è una maestà: scartiamo la carrozzabile a destra che si direziona verso le case, stiamo sulla carrozzabile CAI 410 che curva a sinistra, sempre sul tornante sale una sterrata)  –  Deviazione q.464 (Lasciamo la carrozzabile e seguiamo il CAI 410 che si sposta a destra su largo sentiero, in loco c’è una piccola presa d’acqua inattiva)   –   Deviazione q.528 (Allo stato attuale il bivio non è segnalato e passa inosservato, lasciamo il CAI 410 che si alza a sinistra e manteniamo il sentiero in falsopiano ora non più segnato che è più evidente)   –   Carrozzabile q.422 (Innesto sul tornante della carrozzabile: a sinistra sale verso Ca’ La Fonte ed è chiusa da una sbarra, la seguiamo a destra in discesa e superando una presa d’acqua siamo in vista delle abitazioni)   –   Complesso residenziale q.392 (Quota da mappa IGM Marche. La carrozzabile si esaurisce arrivando al complesso di villette residenziali, avanziamo su strada asfaltata pervenendo subito al bivio della stessa, scartiamo a sinistra per la località Finocchieto e l’agriturismo Il Falco, andiamo dritto in discesa che è via Santo Stefano Vecchio)   –   Bivio q.380 (Lasciamo la via Santo Stefano Vecchio che continua in discesa per innestarsi sulla SP.21, andiamo a sinistra sulla via Fratelli Cervi tra le abitazioni)   –   Bivio q.369 (Saliamo a sinistra la via Mercatale che ci fa uscire dalla borgata di abitazioni)   –   Deviazione q.372 (Alla sinistra della stradina ritroviamo il sentierino CAI 405 intrapreso all’inizio della gita, continuiamo verso Piobbico ripercorrendo lo stesso tragitto)   –   Piobbico q.348. 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 18,4 km

        DIFFICOLTA: E/EE

DISLIVELLO TOTALE: 1065 m

QUOTA MASSIMA: Fonte Corniale q.859

Sentieri

L’itinerario teoricamente non sarebbe difficile, consigliato per i mesi autunnali/invernali, ma la lunghezza unita alla segnatura/indicazioni non sempre impeccabili e ai numerosi bivi ne fanno una gita non banale (utile l’uso del GPS). La parte più interessante della gita è sicuramente la breve salita al monte del Picchio e il lungo crinalino non segnato che si esaurisce presso il fosso di Cariso. 

Sentiero CAI 405: Non vi sono difficoltà di percorrenza ma la segnatura CAI è sporadica 

Carrozzabile CAI 463: La lunga carrozzabile transita sotto i monti Le Cupe, della Croce, dei Torrini e Caldare. Si tratta di anonimi promontori in parte ricoperti di cespugli e arbusti di scarso interesse per essere risaliti. 

Crinale q.644: Il lungo crinalino di ritorno che ha inizio dalla quota 644 m (Quota da mappa IGM Marche) e si esaurisce presso il fosso del Cariso. Il crinalino selvaggio e privo di qualsiasi indicazione è marcato da una buona traccia di passaggio, la direzione è obbligata e non induce a interpretazioni. 

Rifugi-Bivacchi

Fonte Corniale: l’edificio abbandonato risulta chiuso, solo la stalla soprastante può dare un riparo temporaneo. 

Fonti

Fonte al borgo di Le Ville

Tracce GPS

 

TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Piobbico

0,00

Bivio q.716

2,17

Le Ville

4,40

Deviazione q.372

0,05

Bivio q.755

2,27

Casa q.427

4,45

Bivio q.469

0,18

Bivio q.769

2,35

Strada asfaltata q.415

4,55

Bivio q.728

0,52

Deviazione q.766

2,42

Bivio q.446

5,00

Fonte Corniale

1,23

Deviazione q.761

2,48

San Silvestro

5,05

Bivio q.848

1,24

Sella q.744

2,53

Montione

5,14

1° Deviazione q.839

1,27

Valico q.680

3,00

Deviazione q.464

5,25

2° Deviazione q.826

1,28

Cima q.760

3,11

Deviazione q.448

5,28

3° Deviazione q.787

1,33

Sella q.740

3,14

Carrozzabile q.422

5,33

4° Deviazione q.742

1,37

Monte del Picchio

3,20

Complesso residenziale

5,38

5° Deviazione q.695

1,42

Sella q.740

/

Bivio q.380

5,39

Carrozzabile q.685

1,45

Bivio q.680

/

Bivio q.369

5,42

Bivio q.702

1,50

Valico q.680

3,35

Deviazione q.372

5,45

Bivio q.674

2,01

Deviazione q.610

3,46

Piobbico

5,48

Bivio q.686

2,04

Crinale q.644

3,53

 

 

Bivio q.713

2,08

Sentiero q.550

4,08

 

 

Bivio q.724

2,14

Fosso di Cariso

4,32

 

 

 


Piobbico q.348 (Dalla strada provinciale 21 risaliamo sulla sinistra il ripido vicolo “via Mercatale”)

Appena sopra tralasciamo di seguirlo a destra tra le case e andiamo a sinistra dove troviamo il cartello del CAI 405 che ci fa procedere su carrozzabile in piano, ignoriamo un cartello che indica “Sentiero dei Folletti”

Camminiamo su carrozzabile in piano

Deviazione q.372 (La carrozzabile torna a essere asfaltata, superate le ultime case avanziamo pochi metri e lasciamo la strada, il CAI 405 sale a destra su sentiero)

Deviazione q.372 (La carrozzabile torna a essere asfaltata, superate le ultime case avanziamo pochi metri e lasciamo la strada, il CAI 405 sale a destra su sentiero)

Subito ne usciamo in una radura, la contorniamo a sinistra e senza andare all’abitazione riprendiamo il sentierino che inizia a salire sopra la radura stessa

 

CAI 405

CAI 405

Bivio q.728 (Stiamo camminando tra arbusti e cespugli di ginestre, quindi arriviamo al bivio non segnalato e poco evidente perché un po’ infrascato. Tralasciamo sulla destra il proseguo del CAI 405 e curviamo a gomito a sinistra transitando di fatto sopra il CAI 405 dal quale proveniamo, direzione O)

Il sentiero in falsopiano nel frattempo si è allargato a sterrata

Fonte Corniale q.859 (Ci innestiamo nella carrozzabile CAI 463, andiamo a sinistra e subito c’è la casa abbandonata con la stalla poco sopra e dalla parte opposta)      

Bivio q.848 (Appena lasciata la casa di Fonte Corniale siamo sul tornante della carrozzabile che manteniamo cominciando a scendere, andando dritto sulla curva inizia il sentiero CAI 466 per Cima Castiglioni, in loco c’è una piccola presa d’acqua e due cisterne di cemento interrate) 


1° Deviazione q.839 (Lasciamo la carrozzabile che continua in discesa ma allunga compiendo lunghi tornanti, seguiamo il CAI 463 che taglia a destra nel bosco per cinque volte accorciando il tragitto, sporadici segni)

Uno dei cinque tagli che il CAI 463 fa sulla carrozzabile

Il CAI 463 la segue la carrozzabile in leggera salita transitando di fatto sotto il versante orientale del monte Le Cupe

Bivio q.674 (Biforcazione della carrozzabile senza indicazioni: dritto a destra si abbassa per entrare nella Valle della Capanna, stiamo sulla principale in salita che è sempre CAI 463 oltrepassando una vecchia presa d’acqua)

Oltrepassiamo una vecchia presa d’acqua

 Bivio q.686 (Appena risaliti dal bivio precedente rimaniamo sulla carrozzabile CAI 463 che curva a destra, pochi metri sotto c’è un casotto della protezione civile mentre a sinistra inizia il sentiero CAI 410 per Castello Pecorari e Piobbico che segue il filare dei pali della luce nella prateria)

 

Bivio q.724 (Stiamo sempre sulla carrozzabile CAI 463, a destra inizia il largo sentiero CAI 468 per Orsaiola indicato dal cartello)

Sulla carrozzabile CAI 463

Deviazione q.766 (Lasciamo la carrozzabile che ora curva a gomito a destra e inizia incessantemente a perdere quota verso Porreo e Urbania, andiamo dritto sul CAI 463 su sterrata in piano)

Dalla Deviazione q.766 andiamo dritto sul CAI 463 su sterrata in piano

Dalla Deviazione q.761 seguiamo il CAI 463 dritto a destra su sentierino pianeggiante, attenzione alla segnatura e al bivio poco evidente 

Sella q.744


In breve ci appaiono le due cime “gemelle” delle quali quella a destra è il monte del Picchio

Valico q.680 (Ampio valico erboso quotato 680 m da IGM Marche, crocevia di percorsi. A destra e a sinistra scende il CAI 469 che allo stato attuale è poco intuitivo, a sinistra all’indietro c’è una sterrata il cui ingresso rimane un po’ nascosto e dalla quale faremo ritorno, a destra il CAI 463 traversa a mezzacosta bypassando le due vette sempre su pista sterrata. Noi inerpichiamo a vista l’erto promontorio sopra di noi quotato 760 m) 

Il Valico q.680 visto durante la salita alla Cima q.760

Arrivo sulla Cima q.760

Dalla Cima q.760 ci abbassiamo verso la sella che ci separa dal monte del Picchio sormontato da una grande croce  

 

Retrospettiva durante la salita al monte del Picchio

Monte del Picchio

Dalla Sella q.740 scendiamo a sinistra su sterrata/tratturo priva di indicazioni  

Valico q.680 (Siamo tornati all’ampio valico erboso, andiamo dritto su sterrata in falsopiano e a mezzacosta)

Sulla sterrata in falsopiano

Deviazione q.610 (In questo punto lasciamo la sterrata che curva a gomito a destra e continua a scendere verso San Lorenzo in Torre, andiamo dritto su largo sentiero non segnalato)


Il lungo crinalino che scende puntando verso il castello dei Pecorari

Il crinalino è solcato da una buona traccia di passaggio

Il lungo crinalino che scende puntando verso il castello dei Pecorari

 

Il lungo crinalino che scende puntando verso il castello dei Pecorari

Il lungo crinalino che scende puntando verso il castello dei Pecorari

Il tragitto da fare quando si esaurisce il crinalino

Un’ultima discesa fa ‘esaurire il lungo crinalino in un pianoro di cespugli di ginestre

Un’ultima discesa fa ‘esaurire il lungo crinalino in un pianoro di cespugli di ginestre

 

Fosso di Cariso

Le case di Le Ville

Da Le Ville andiamo dritto su sterrata in piano

Sopra di noi si vede la sagoma del castello dei Pecorari

Casa q.427 (Casa abbandonata senza quota e toponimo sulle mappe. Evitiamo la sterrata che scende a destra transitando poco sotto, si direziona verso il cimitero della borgata di Fratta, ci portiamo dietro la vecchia casa dove riappare la sterrata pianeggiante) 

Casa q.427

 

Bivio q.446 (Innesto sul CAI 410. Nel punto in cui la strada curva a gomito a destra, sulla sinistra inizia il sentiero CAI 410, allo stato attuale non ci sono indicazioni e in loco c’è uno specchio stradale. Insistiamo a camminare sull’asfaltata ora CAI 410 ignorando sempre dei sentieri che iniziano a sinistra/destra e che evito di menzionare) 

La chiesa di San Silvestro

San Silvestro q.770 (Arriviamo al bivio della strada in località San Silvestro, a destra sale e termina alla chiesa, andiamo a sinistra dove la strada asfaltata arriva alla grande casa colonica ristrutturata dalla quale si continua su carrozzabile in piano)

 

   Montione q.452 (Crocevia e cartelli, in loco c’è una maestà: scartiamo la carrozzabile a destra che si direziona verso le case, stiamo sulla carrozzabile CAI 410 che curva a sinistra, sempre sul tornante sale una sterrata) 

Montione q.452 (Crocevia e cartelli, in loco c’è una maestà: scartiamo la carrozzabile a destra che si direziona verso le case, stiamo sulla carrozzabile CAI 410 che curva a sinistra, sempre sul tornante sale una sterrata) 

  Deviazione q.464 (Lasciamo la carrozzabile e seguiamo il CAI 410 che si sposta a destra su largo sentiero, in loco c’è una piccola presa d’acqua inattiva)