Lungo giro con notevole dislivello nella valle di Ledro che ha come meta la salita al monte Campellet o Nozzolo Grande, generalmente trascurato dal più famoso monte Cadria.
DATA: 1° giugno 2024
PARTENZA: Percorrendo la SS 240 della val di Ledro in direzione Storo (Trentino Alto Adige), appena oltrepassato il paese di Tiarno di Sotto inizia quello di Tiarno di Sopra, quindi in questo punto lasciamo la statale e andiamo a destra sulla via G. Marconi, procediamo per pochi metri e svoltiamo a destra a gomito sulla stretta via Belissi. Arrivati a un crocevia andiamo a sinistra sulla via San Giorgio che ci fa uscire dall’abitato, giunti a un tornante presso il quale vediamo la chiesetta di San Giorgio, la strada si divide, scartiamo quella a sinistra e andiamo dritto in salita fermandoci al bivio successivo in località Coloer dove troviamo i cartelli del CAI 449 (2,1 km dalla strada statale 240)
ITINERARIO: Coloer q.938 (Quota
da mappa IGM Trentino. Al bivio della strada, scartiamo quella a destra che
sarà il nostro ritorno e saliamo a sinistra che è anche CAI 449 indicato dai
cartelli) – Deviazione q.958 (Lasciamo la strada
che continua come carrozzabile, a sinistra c’è una vecchia casa, saliamo dritto
a destra su largo sentiero che dopo pochi metri si divide, il nostro CAI 449 continua
a destra in salita, cartelli) – Bivio q.1134 (Rimaniamo sul CAI 449 che
curva a gomito a sinistra in salita, a destra inizia un sentierino abbandonato
con qualche segno azzurro) – Bivio San Giorgio q.1400 (Il sentiero
sale ininterrottamente a serpentina nel bosco, poi per la prima volta ne esce
dove troviamo il bivio con cartelli: il CAI 449 ora continua in falsopiano
rientrando subito nel sottobosco, andiamo a destra salendo i pochi gradoni di
sasso verso la cima San Giorgio) – Cima San Giorgio q.1446 (Punto roccioso
e panoramico sormontato da una grande croce. Dentro la cassetta metallica del
libro delle firme è possibile ricaricare il cellulare, poco sotto la croce c’è
il pannello fotovoltaico e una piccola grotta, ritorniamo indietro) – Bivio San Giorgio q.1400 (Riprendiamo
a percorrere il CAI 449 che ora si sviluppa in falsopiano) – Selletta
Monte Palot q.1446 (Viene quotata 1445,7 metri dalla mappa CTP del Trentino
ma senza toponimo, è situata sul crinale boscoso NO della cima Sgris. È preceduta
da una grotta, il CAI 449 continua in lieve salita nel bosco) – Grotta
degli Alpini q.1500 (Il sentiero esce temporaneamente dal bosco e sale a
zig-zag la pietraia con dei muretti di contenimento, in loco c’è la grotta
della grande guerra) – Grotta del Tor q.1510 (Quota da
cartello in loco, il GPS la quota a 1540 metri. Bivio del sentiero presso
l’ampia grotta della grande guerra: a destra inizia il CAI 449A per la malga di Cap che aggira il versante orientale del
monte Palone, seguiamo a sinistra il CAI 449 sempre per la malga di Cap che aggira invece il versante occidentale
del monte Palone) – Bivio q.1546 (Usciamo in una zona
disboscata dove c’è la biforcazione con cartelli, innesto sul CAI 450: a
sinistra cala il largo sentiero sterrato verso il passo Giovo, andiamo dritto
verso la Bocca di Giumella) – Deviazione
q.1560 (Appena il CAI 450 rientra nel bosco lo lasciamo, scendiamo a
sinistra su traccia di passaggio con cartello che indica il cimitero militare) – Cimitero
militare q.1540 (Area divisa da bassi muretti di sasso, in loco troviamo
solo una croce di metallo, dopo la visita torniamo sui nostri passi) – Deviazione
q.1560 (Riprendiamo a percorrere il CAI 450) – Sella
q.1560 (Usciamo dal bosco e dalla parte opposta scendiamo in aperta
prateria puntando alla sottostante malga di Cap) – Malga
di Cap q.1517 (Dalla grande malga iniziamo a percorrere la sua carrozzabile
d’accesso che scende sotto la stessa, a destra inizia il sentiero CAI 449A che
riconduce alla grotta del Tor) – Bocca di Giumella q.1452 (Crocevia di carrozzabili
e cartelli: scartiamo quella a sinistra all’indietro interdetta al transito che
porta alla malga Giumella, andiamo a destra dove c’è la biforcazione, quindi
tralasciamo la carrozzabile principale e iniziamo la sterrata che sale a
sinistra, siamo sempre sul CAI 450) – Bivio q.1490 (Biforcazione: lasciamo la
sterrata e seguiamo a sinistra il sentiero CAI 450 in salita) – Baita
q.1564 (La piccola baita è sopra il nostro sentiero, più avanti troviamo
anche una lapide) – Bivio q.1593 (Al culmine della salita
il nostro CAI 450 curva a gomito a sinistra e si abbassa, dritto inizia una
marcata traccia pianeggiante per la caverna Orzer quotata1607 metri da IGM
Trentino) – Bivio q.1553 (Biforcazione e cartelli:
seguiamo il CAI 450 a destra, a sinistra è sentiero MTB 1107 che conduce alla malga
Giumella) – Malga Campel q.1719 (Dalla malga/bivacco
seguiamo l’evidente sentiero che si sviluppa a mezzacosta, non lo vediamo ma
secondo le mappe il CAI 450 si alza sulla cresta passando per il monte Nozzolo
Piccolo) – Sella q.1959 (Il sentiero comincia a
salire ripidamente e culmina sulla sella quotata 1959 m da IGM Trentino. Dalla
cresta alla nostra sinistra dovrebbe provenire il CAI 450 che non avevamo visto
e scendere nel versante opposto alla Pozza del Cadria. Lasciamo qualsiasi
sentiero e andiamo a destra seguendo la trincea un po’ infrascata sul crinale,
puntiamo alle caverne che notiamo nella parete NO del monte Campellet) – Caverne
militari q.1983 (Ci spostiamo a sinistra delle postazioni militari e
saliamo trasversalmente nel versante rivolto sulla Pozza del Cadria cercando di
individuare l’antico tracciato) – Monte Campellet q.2029 (Anche Nozzolo
Grande. In loco troviamo una targa metallica che fa riferimento al tenente
Felix Mecht. Ora manteniamo la cresta che comincia a perdere quota, seguiamo i
vecchi percorsi militari e tratti di trincee, direzione
SE) – Deviazione q.1952 (Continuiamo a
perdere quota sulla cresta giungendo poco sotto il punto quotato 1964 metri da
IGM Trentino, in loco c’è un piccolo basamento di cemento e ora il panorama si
apre su tutta la vallata del monte Cadria. Lasciamo la cresta e andiamo a
destra iniziando a scendere il grande solco erboso, da questo punto non è
visibile ma lo potevamo vedere mentre stavamo arrivando, direzione SO) – Roccette
q.1750 (La discesa nel solco erboso è ripida ma priva di difficoltà, in
questo punto invece siamo costretti a disarrampicare delle roccette di 1°) – Vallone
q.1655(Nella parte finale il nostro solco si restringe e ne usciamo
innestandoci in un vasto vallone, appena sotto di noi c’è il margine boschivo.
Continuiamo scendere assecondando il vallone giungendo in breve alla fitta
vegetazione di arbusti, ora siamo costretti a penetrare cercando il varco
migliore, procediamo con disagio consapevoli che ci andremo a innestare
d’obbligo nel sottostante CAI 451, direzione sud) – CAI
451 q.1490 (Ci innestiamo in un punto imprecisato del CAI 451, lo seguiamo
a destra) – Carrozzabile q.1230 (Ci innestiamo
sulla pista terrosa in località Croina, la seguiamo a destra) – Ponte
q.1180 (Ponte sul torrente Massangla, lo attraversiamo e seguiamo la
carrozzabile andando a sinistra) - Bivio q.1170 (Biforcazione: scartiamo
la forestale chiusa da sbarra che scende a sinistra verso il corso d’acqua e
andiamo dritto sulla carrozzabile, lungo il tragitto cominciamo a incontrare
numerose vecchie case sparse che evito di menzionare) - Bivio q.1160 (Rimaniamo
sulla carrozzabile che in questo punto curva a destra e scende su fondo
cementato, alla nostra sinistra c’è un isolato casolare abbandonato dietro il
quale continua il CAI 415 ora per sentiero)
- Ponte q.955 (Abbiamo
sempre mantenuto la carrozzabile in discesa oltrepassando molte vecchie case
sparse e arriviamo al bivio: dritto la carrozzabile cementata continua in
discesa parallela al rio Gabuz, noi andiamo a destra passando il ponte con la
carrozzabile che comincia salire ripidamente) - Bivio
q.986 (Rimaniamo sempre sulla carrozzabile cementata in ripidissima salita,
sulla sinistra inizia una sterrata) - Strada asfaltata q.1040 (Al termine della ripida e
faticosa salita ci innestiamo sulla stradina asfaltata delimitata dal
guardrail, la teniamo a sinistra) - Maestà q.980 (La grande maestà è
situata pochi metri sopra la strada asfaltata)
- Coloer q.938
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 16 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 1400 m QUOTA MASSIMA: M. Campellet
q.2029 |
Sentieri Giro lungo e dal notevole dislivello, buona la segnaletica CAI posizionata ad ogni crocevia. Tutta la cresta tra la vetta del monte Campellet e la cima quotata 1964 metri da IGM Trentino non è segnata, si percorre con attenzione ma senza problemi, in loco ci sono numerose testimonianze della grande guerra (trincee, caverne). La discesa dalla cresta (Deviazione q.1952) è una decisione presa al momento, quindi giunti poco sotto il punto alto quotato 1964 da IGM Trentino dove in loco troviamo un piccolo basamento di cemento, scendiamo ripidamente nel canalone erboso sud/ovest, dove l’unica parte delicata è il superamento di una breve fascia rocciosa (Roccette q.1750) che comportano una infida disarrampicata di 1°. Nella parte finale, siamo costretti a penetrare nella fitta e disagevole vegetazione, ben consapevoli che ci andremmo a innestare in breve sul sentiero CAI 415 che transita poco sotto. |
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Rifugi-Bivacchi Malga Campel: Bellissimo edificio in posizione panoramica riconvertito a bivacco sempre aperto. Nel piano terra c’è il tavolo con panca, camino, stufa e credenza, nel piano superiore ci sono 8 posti letto con materasso. |
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Fonti Fontana alla
malga/bivacco Campel |
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TEMPI RILEVATI
NETTI (ore): |
|||||
Coloer |
0,00 |
Sella q.1560 |
1,45 |
Roccette
q.1750 |
4,35 |
Deviazione q.958 |
0,04 |
Malga di Cap |
1,50 |
Vallone
q.1655 |
4,50 |
Bivio q.1134 |
0,22 |
Bocca di Giumella |
1,58 |
CAI
451 q.1490 |
5,10 |
Bivio San Giorgio |
0,52 |
Bivio
q.1490 |
2,01 |
Carrozzabile
q.1230 |
5,35 |
Cima San Giorgio |
1,00 |
Baita q.1564 |
2,12 |
Ponte
q.1180 |
5,40 |
Bivio San Giorgio |
1,05 |
Bivio q.1593 |
2,16 |
Bivio q.1170 |
5,41 |
Grotta degli Alpini |
1,20 |
Bivio q.1553 |
2,20 |
Bivio q.1160 |
5,50 |
Grotta del Tor |
1,25 |
Malga
Campel |
2,50 |
Ponte q.955 |
6,20 |
Bivio q.1456 |
1,33 |
Sella q.1959 |
3,30 |
Strada asfaltata |
6,32 |
Deviazione q.1560 |
1,35 |
Caverne militari |
3,35 |
Maestà |
6,43 |
Cimitero militare |
1,37 |
Monte Campellet |
3,45 |
Coloer |
6,48 |
Deviazione
q.1560 |
/ |
Deviazione
q.1952 |
4,05 |
|
|
Coloer q.938 (Al bivio della strada, scartiamo quella a destra che sarà il nostro ritorno e saliamo a sinistra che è anche CAI 449 indicato dai cartelli) |
Deviazione q.958 (Lasciamo la strada che continua come carrozzabile, a sinistra c’è una vecchia casa, saliamo dritto a destra su largo sentiero che dopo pochi metri si divide, il nostro CAI 449 continua a destra in salita, cartelli) |
CAI 449 |
Bivio San Giorgio q.1400 (Il sentiero sale ininterrottamente a serpentina nel bosco, poi per la prima volta ne esce dove troviamo il bivio con cartelli: il CAI 449 ora continua in falsopiano rientrando subito nel sottobosco, andiamo a destra salendo i pochi gradoni di sasso verso la cima San Giorgio) |
Cima San Giorgio q.1446 (Punto roccioso e panoramico sormontato da una grande croce) |
CAI 449 |
La Selletta Monte Palot è preceduta da una grotta |
Alla Selletta Monte Palot |
Il sentiero esce temporaneamente dal bosco e sale a zig-zag la pietraia con dei muretti di contenimento |
Grotta degli Alpini |
Grotta degli Alpini |
Grotta del Tor q.1510 (Bivio del sentiero presso l’ampia grotta della grande guerra: a destra inizia il CAI 449A per la malga di Cap che aggira il versante orientale del monte Palone, seguiamo a sinistra il CAI 449 sempre per la malga di Cap che aggira invece il versante occidentale del monte Palone) |
Grotta del Tor |
Bivio q.1546 (Usciamo in una zona disboscata dove c’è la biforcazione con cartelli, innesto sul CAI 450: a sinistra cala il largo sentiero sterrato verso il passo Giovo, andiamo dritto verso la Bocca di Giumella) |
Cartello alla Deviazione q.1560 |
Cimitero militare (Area divisa da bassi muretti di sasso, in loco troviamo solo una croce di metallo) |
CAI 450 |
Sella q.1560 (Usciamo dal bosco e dalla parte opposta scendiamo in aperta prateria puntando alla sottostante malga di Cap) |
Malga di Cap |
Malga di Cap q.1517 (Dalla grande malga iniziamo a percorrere la sua carrozzabile d’accesso che scende sotto la stessa) |
Bocca di Giumella q.1452 (Crocevia di carrozzabili e cartelli: scartiamo quella a sinistra all’indietro interdetta al transito che porta alla malga Giumella, andiamo a destra dove c’è la biforcazione, quindi tralasciamo la carrozzabile principale e iniziamo la sterrata che sale a sinistra, siamo sempre sul CAI 450) |
Bivio q.1490 (Biforcazione: lasciamo la sterrata e seguiamo a sinistra il sentiero CAI 450 in salita) |
Baita q.1564 (La piccola baita è sopra il nostro sentiero, più avanti troviamo anche una lapide) |
CAI 450 |
Malga Campel |
Interno della malga Campel adibita a bivacco (piano terra) |
Interno della malga Campel adibita a bivacco (2°piano) |
Malga Campel (Dalla malga/bivacco seguiamo l’evidente sentiero che si sviluppa a mezzacosta) |
Malga Campel q.1719 (Dalla malga/bivacco seguiamo l’evidente sentiero che si sviluppa a mezzacosta) |
Verso il monte Campellet |
Retrospettiva dopo che abbiamo lasciato la malga /bivacco Campel |
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Il panorama sul versante opposto che ci presenta dalla Sella q.1959 |
Dalla Sella q.1959 lasciamo qualsiasi sentiero e andiamo a destra seguendo la trincea un po’ infrascata sul crinale, puntiamo alle caverne che notiamo nella parete NO del monte Campellet |
Caverne militari q.1983 (Ci spostiamo a sinistra delle postazioni militari e saliamo trasversalmente nel versante rivolto sulla Pozza del Cadria cercando di individuare l’antico tracciato) |
Caverne militari |
Dalle Caverne militari q.1983 ci spostiamo a sinistra e saliamo trasversalmente nel versante rivolto sulla Pozza del Cadria cercando di individuare l’antico tracciato |
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Panorama durante la salita al monte Campellet |
Zoomata sulla malga Cadria |
Arrivo in cresta |
Monte Campellet q.2029 (Anche Nozzolo Grande) |
Monte Campellet q.2029 (Anche Nozzolo Grande. In loco troviamo una targa metallica che fa riferimento al tenente Felix Mecht) |
Panorama dal monte Campellet verso il monte Cadria |
Zoomata sulla vetta del monte Cadria |
Dal monte Campellet manteniamo la cresta che comincia a perdere quota, seguiamo i vecchi percorsi militari e tratti di trincee, direzione SE |
Dal monte Campellet manteniamo la cresta che comincia a perdere quota, seguiamo i vecchi percorsi militari e tratti di trincee, direzione SE |
Dal monte Campellet manteniamo la cresta che comincia a perdere quota, seguiamo i vecchi percorsi militari e tratti di trincee, direzione SE |
Dal monte Campellet manteniamo la cresta che comincia a perdere quota, seguiamo i vecchi percorsi militari e tratti di trincee, direzione SE |
Dal monte Campellet manteniamo la cresta che comincia a perdere quota, seguiamo i vecchi percorsi militari e tratti di trincee, direzione SE |
Dal monte Campellet manteniamo la cresta che comincia a perdere quota, seguiamo i vecchi percorsi militari e tratti di trincee, direzione SE |
Dal monte Campellet manteniamo la cresta che comincia a perdere quota, seguiamo i vecchi percorsi militari e tratti di trincee, direzione SE |
Dal monte Campellet manteniamo la cresta che comincia a perdere quota, seguiamo i vecchi percorsi militari e tratti di trincee, direzione SE |
Dal monte Campellet manteniamo la cresta che comincia a perdere quota, seguiamo i vecchi percorsi militari e tratti di trincee, direzione SE |
Deviazione q.1952 (Continuiamo a perdere quota sulla cresta giungendo poco sotto il punto quotato 1964 metri da IGM Trentino, in loco c’è un piccolo basamento di cemento e ora il panorama si apre su tutta la vallata del monte Cadria. Lasciamo la cresta e andiamo a destra iniziando a scendere il grande solco erboso, da questo punto non è visibile ma lo potevamo vedere mentre stavamo arrivando, direzione SO) |
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Deviazione q.1952 (Lasciamo la cresta e andiamo a destra iniziando a scendere il grande solco erboso, da questo punto non è visibile ma lo potevamo vedere mentre stavamo arrivando, direzione SO) |
Discesa nel solco sud occidentale |
Discesa nel solco sud occidentale |
Discesa nel solco sud occidentale |
Discesa nel solco sud occidentale |
Discesa nel solco sud occidentale |
Roccette q.1750 (La discesa nel solco erboso è ripida ma priva di difficoltà, in questo punto invece siamo costretti a disarrampicare delle roccette di 1°) |
Nella parte finale il nostro solco si restringe |
Vallone q.1655(Nella parte finale il nostro solco si restringe e ne usciamo innestandoci in un vasto vallone) |
Vallone q.1655(Nella parte finale il nostro solco si restringe e ne usciamo innestandoci in un vasto vallone) |
Vallone q.1655(Appena sotto di noi c’è il margine boschivo. Continuiamo scendere assecondando il vallone giungendo in breve alla fitta vegetazione di arbusti) |
Continuiamo scendere assecondando il vallone giungendo in breve alla fitta vegetazione di arbusti, ora siamo costretti a penetrare cercando il varco migliore |
Procediamo con disagio consapevoli che ci andremo a innestare d’obbligo nel sottostante CAI 451 |
Sul CAI 451 |
Carrozzabile q.1230 (Ci innestiamo sulla pista terrosa in località Croina, la seguiamo a destra) |
Ponte q.1180 (Ponte sul torrente Massangla, lo attraversiamo e seguiamo la carrozzabile andando a sinistra) |
Carrozzabili |
Lungo la carrozzabile incontriamo numerose case |
Bivio q.1160 (Rimaniamo sulla carrozzabile che in questo punto curva a destra e scende su fondo cementato, alla nostra sinistra c’è un isolato casolare abbandonato dietro il quale continua il CAI 415 ora per sentiero) |
Tratto cementato della carrozzabile |
Lungo la carrozzabile incontriamo numerose case |
Ponte q.955 (Abbiamo sempre mantenuto la carrozzabile in discesa oltrepassando molte vecchie case sparse e arriviamo al bivio: dritto la carrozzabile cementata continua in discesa parallela al rio Gabuz, noi andiamo a destra passando il ponte con la carrozzabile che comincia salire ripidamente) |
Strada asfaltata q.1040 (Al termine della ripida e faticosa salita ci innestiamo sulla stradina asfaltata delimitata dal guardrail, la teniamo a sinistra) |
Maestà q.980 (La grande maestà è situata pochi metri sopra la strada asfaltata) |