mercoledì 16 luglio 2025

Imbuto del Vettore, Sasso Spaccato, Il Pizzo (EE+)

Partiamo dalle case della frazione di Colle, ci portiamo sulla carrozzabile "sentiero dei Mietitori" che lasceremo successivamente per iniziare una esile traccia nel fitto bosco che ci inoltra nella parte inferiore del vasto "Imbuto del Vettore" originato dal fosso di Colleluce. Attraversiamo su cengia naturale e infida l'imbuto del Vettore, poi conquistiamo l'enorme rilievo roccioso del Sasso Spaccato, proseguiamo sull'aerea cresta rocciosa settentrionale del Pizzo o Cima di Pretare fino alla vetta (Itinerario selvaggio per escursionisti molto esperti e conoscitori del posto, Monti Sibillini - Marche)

DATA: 6 luglio 2025 

PARTENZA: Raggiungiamo Montegallo, comune costituito da varie frazioni sparse situato ai piedi del Monte Vettore in provincia di Ascoli Piceno (Marche). Partiamo dalla frazione di Colle, appena usciamo dalle poche case in direzione della frazione di Astorara, troviamo sulla sinistra un minuscolo parco (area pic-nic e giochi), mentre sulla destra ha inizio il sentiero G.A.S. Grande Anello dei Sibillini ben indicato dai cartelli. 

 

Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 4 – Monti Sibillini, si ringrazia Monti Editore https://www.iga-cartografia.it/  Via Uberti, 9 – 47521  Cesena (FC)    info@iga-cartografia.it - tel. 328-2279646 


Traccia reale del GPS sullo stralcio della mappa IGM Marche in scala 1:25000 

ITINERARIO: Colle q.1030 (All’uscita dalla frazione di Colle presso la minuscola area giochi e pic-nic, prendiamo il sentiero G.A.S. Grande Anello dei Sibillini indicato dai cartelli)      Ponte q.1034 (Il nostro sentiero continua dritto, sulla sinistra c’è un ponticello di cemento sul fosso dell’Orinale)     Bivio q.1068 (In uno slargo il sentiero G.A.S. curva a sinistra, tralasciamo a destra un sentiero abbandonato che sale)      Carrozzabile q.1138 (Innesto sulla carrozzabile “Sentiero dei Mietitori”: a destra sale verso il paese di Altino, la seguiamo a sinistra che si abbassa e in lontananza ci appare il Sasso Spaccato)    Fosso dell’Orinale q.1119 (Il fosso attraversa la carrozzabile, in loco ci sono dei bastioni di cemento infrascati)      Rifugio Agostino q.1100 (Edificio in muratura poco sopra la carrozzabile)     Fosso di Casale q.1092 (Fosso d’acqua che attraversa la carrozzabile, dopo il guado incominciamo a salire)     Deviazione q.1118 (Appena risaliti dal fosso di Casale dobbiamo lasciare la carrozzabile “Sentiero dei Mietitori”, sulla sinistra c’è uno slargo erboso e un grande tombino visibile solo se ci alziamo, sulla destra invece compare un sentiero abbandonato privo di qualsiasi indicazione che penetra nel fitto bosco nel quale ci inoltriamo)     Fine sentiero q.1255 (Già in precedenza il sentiero si era ridotto, ora sembra sparire. D’ora in avanti procediamo a vista in salita nel fitto bosco, la direzione è ovest ma si avanza senza seguire una “linea retta” ma spostandosi a piacere per assecondare il terreno)     Margine boschivo q.1590 (Usciamo definitivamente dal fitto bosco che caratterizzava il versante settentrionale del fosso di Colleluce. Ora risaliamo l’ampio crinale erboso destinato a raggiungere d’obbligo l’alto sentiero CAI 131, poi in breve lo lasciamo per spostarci a sinistra verso l’evidente e maestoso rilievo roccioso del Sasso Spaccato che vediamo in lontananza. Si procede a vista e per intuito intercettando una sottile cengia naturale che si sviluppa sopra il profondo vallone del fosso di Colleluce, direzione SO)    Imbuto del Vettore q.1770 (Avanzando sull’esile cengia naturale sopra il vallone del fosso di Colleluce, abbiamo attraversato alcuni canalini detritici/ghiaiosi instabili che ci hanno impegnato. Arriviamo nella parte centrale del vasto “imbuto” nel quale è presente l’unico grande arbusto che potevamo scorgere già in lontananza, la ramificazione dei canalini è terminata e insistiamo a mezzacosta cominciando ad alzarci con l’obbiettivo di transitare sotto un rilievo roccioso concludendo di fatto l’aggiramento del vallone del fosso di Colleluce o “Imbuto del Vettore”)     Scoglio q.1825 (Quota da GPS. Lasciato l’imbuto del Vettore, alzandoci e procedendo a mezzacosta ben presto ci appare l’enorme mole del Sasso Spaccato con la sua parete rocciosa verticale preceduta da un agglomerato roccioso sotto il suo versante settentrionale che guadagniamo attraversando una larga sella erbosa. Dallo scoglio possiamo tornare solo indietro alla sella appena attraversata della quale iniziamo a salire faticosamente il ripido pendio erboso che ci separa dal Sasso Spaccato)  -   Sasso Spaccato q.1874 (Senza toponimo ma quotato dalla mappa CTR Marche 1874,3 metri. Avanzando a vista ci portiamo sopra il punto alto del Sasso Spaccato, sotto di noi ammiriamo la profonda fenditura nella roccia dalla quale deriva il toponimo. Dalla vetta torniamo indietro, poi puntiamo al crinale sopra di noi, si tratta della cresta settentrionale del Pizzo ma nell’immediato la dobbiamo raggiungere inerpicando il suo ramo NE, in questo frangente la salita è ripidissima e delicata, alcuni affioramenti rocciosi si bypassano a sinistra)  –   Cresta N del Pizzo q.2010 (Dal Sasso Spaccato abbiamo inerpicato faticosamente guadagnando la cresta settentrionale del Pizzo o Cima di Pretare, si presenta rocciosa e aerea ma priva di reali difficoltà, facciamo attenzione al suo versante orientale che precipita verticalmente, sporadici passaggi di 1°)   –   Il Pizzo q.2281 (Anche Cima di Pretare, sulla vetta c’è un omino di sassi, ora camminiamo lungo il suo crinale ovest in falsopiano in direzione dell’imponente mole del monte Vettore, indicazioni assenti)  -  Cima q.2316 (Aguzzo punto alto della cresta che incontriamo dopo avere lasciato Il Pizzo, è senza toponimo ma quotato 2316,2 metri dalla mappa CTR Marche)  -  Sella q.2306 (Appena scesi dalla Cima q.2316 siamo nell’ampia sella, è quotata 2306,4 metri dalla mappa CTR Marche. Ora seguiamo in salita la traccia di crinale in direzione della mole del monte Vettore, poi dopo pochi metri la lasciamo e ci spostiamo a destra avanzando a mezzacosta nel pendio erboso puntando all’evidente sentiero CAI 131 che si sviluppa sotto il versante orientale del monte Vettore)  -  CAI 131 q.2308 (Avanzando a vista nel pendio erboso abbiamo intercettato il sentiero CAI 131, a sinistra sale riconducendo al crinale lasciato in precedenza, lo seguiamo a destra che scende trasversalmente nel versante orientale del monte Vettore e ci porta a transitare sopra il grande imbuto del fosso di Colleluce)   -  Fonte del Pastore q.1525 (Grande fonte abbeveratoio e bivio, in loco ci sono alcuni agglomerati rocciosi caratterizzati da stratificazioni ghiaiose. Bivio: dritto a sinistra sale il CAI 132 che conduce al Crinale di q.1823, il sentiero è praticamente invisibile e non si nota, noi stiamo sul CAI 131 che oltrepassata la fonte scende a destra)   –   Santa Maria in Pantano q.1188 (Causa il sisma dell’agosto 2016 la secolare chiesa è crollata, proseguiamo sul CAI 131 che nel frattempo si era allargato a sterrata)  –  Fonte Santa q.1159 (Grande fonte abbeveratoio e innesto su carrozzabile/sterrata CAI G.A.S. Grande Anello dei Sibillini: a sinistra conduce alla borgata di Altino, noi andiamo a destra in discesa)   –  Carrozzabile q.1138 (Chiudiamo l’anello, lasciamo la carrozzabile e ridiscendiamo a sinistra il sentiero già percorso che ci riporta alla frazione di Colle)   –   Bivio q.1068  –   Ponte q.1034  -  Colle q.1030 

NOTE:

        LUNGHEZZA: 13 km

        DIFFICOLTA: EE+

DISLIVELLO TOTALE: 1360 m

QUOTA MASSIMA: Cima q.2316

Sentieri

Tutta l’ascesa al Pizzo o cima di Pretare passando dal Sasso Spaccato e l’imbuto del Vettore, è riferita a escursionisti molto esperti e conoscitori del posto, siamo in un ambiente molto selvaggio privo di qualsiasi indicazione (indispensabile il GPS). È richiesta disinvoltura per alcuni passaggi delicati nell’attraversamento dell’imbuto del Vettore (Alta valle del fosso di Colleluce), sulla cresta del Pizzo o cima di Pretare (passaggi di 1°) 

Rifugi-Bivacchi

Rifugio Agostino: edificio incustodito sempre aperto, è collocato sulla carrozzabile “Sentiero dei Mietitori”. È composto da due stanze una delle quali con camino e lavello, la struttura è solida ma l’interno versa in pessime condizioni igieniche.

Fonti

Fontana alla partenza dalla frazione di Colle (la fontana è collocata nella piccola area pic-nic e giochi)

Fonte del Pastore sul bivio del CAI 151/CAI 152

Fonte Santa all’innesto del CAI 151 sulla carrozzabile CAI G.A.S (a pochi minuti da S.M. in Pantano)

Tracce GPS


TEMPI RILEVATI NETTI (ore):

Colle

0,00

Cresta N del Pizzo

/

Ponte q.1034 

0,01

Il Pizzo

4,15

Bivio q.1068 

0,06

Cima q.2316

/

Carrozzabile q.1138

0,14

Sella q.2306

4,24

Fosso dell’Orinale q.1119

0,17

CAI 131 q.2308

4,30

Rifugio Agostino

0,25

Fonte del Pastore

6,00

Fosso di Casale q.1092

0,26

Santa Maria in Pantano

6,33

Deviazione q.1118

0,30

Fonte Santa

6,35

Fine sentiero q.1255

0,48

Carrozzabile q.1138

6,37

Margine boschivo q.1590

1,37

Bivio q.1068 

/

Imbuto del Vettore

2,30

Ponte q.1034 

/

Scoglio q.1825

2,50

Colle

6,50

Sasso Spaccato

3,02

 

 

 


Colle q.1030 (All’uscita dalla frazione di Colle presso la minuscola area giochi e pic-nic, prendiamo il sentiero G.A.S. Grande Anello dei Sibillini indicato dai cartelli)

Colle q.1030 (All’uscita dalla frazione di Colle presso la minuscola area giochi e pic-nic, prendiamo il sentiero G.A.S. Grande Anello dei Sibillini indicato dai cartelli)

Ponte q.1034 (Il nostro sentiero continua dritto, sulla sinistra c’è un ponticello di cemento sul fosso dell’Orinale)

Il sentiero G.A.S.

Carrozzabile q.1138 (Innesto sulla carrozzabile “Sentiero dei Mietitori”: a destra sale verso il paese di Altino, la seguiamo a sinistra che si abbassa)

Fosso dell’Orinale q.1119 (Il fosso attraversa la carrozzabile, in loco ci sono dei bastioni di cemento infrascati)


In lontananza ci appaiono i nostri obbiettivi, il Sasso Spaccato e Il Pizzo

Rifugio Agostino q.1100 (Edificio in muratura poco sopra la carrozzabile) 

Il rifugio Agostino versa in pessime condizioni igieniche.

Fosso di Casale q.1092 (Fosso d’acqua che attraversa la carrozzabile, dopo il guado incominciamo a salire)

Deviazione q.1118 (Appena risaliti dal fosso di Casale dobbiamo lasciare la carrozzabile “Sentiero dei Mietitori”, sulla sinistra c’è uno slargo erboso e un grande tombino visibile solo se ci alziamo, sulla destra invece compare un sentiero abbandonato privo di qualsiasi indicazione che penetra nel fitto bosco nel quale ci inoltriamo)


Finché è possibile risaliamo la traccia nel fitto bosco, poi successivamente siamo costretti a procedere a vista

Finché è possibile risaliamo la traccia nel fitto bosco, poi successivamente siamo costretti a procedere a vista

Margine boschivo q.1590: Usciamo definitivamente dal fitto bosco che caratterizzava il versante settentrionale del fosso di Colleluce …

… ora risaliamo l’ampio crinale erboso destinato a raggiungere d’obbligo l’alto sentiero CAI 131 …

… poi in breve lo lasciamo per spostarci a sinistra verso l’evidente e maestoso rilievo roccioso del Sasso Spaccato che vediamo in lontananza ….

…. si procede a vista e per intuito intercettando una sottile cengia naturale che si sviluppa sopra il profondo vallone del fosso di Colleluce.


Iniziamo ad attraversare a mezzacosta l’imbuto del Vettore, vediamo tutto lo sviluppo del tragitto che andremo a fare

Attraversiamo su cengia naturale l’imbuto del Vettore, prestiamo molta attenzione al superamento di alcuni rami secondari molto sdrucciolevoli e infidi

Attraversiamo su cengia naturale l’imbuto del Vettore, prestiamo molta attenzione al superamento di alcuni rami secondari molto sdrucciolevoli e infidi

Attraversiamo su cengia naturale l’imbuto del Vettore, prestiamo molta attenzione al superamento di alcuni rami secondari molto sdrucciolevoli e infidi

Attraversiamo su cengia naturale l’imbuto del Vettore, prestiamo molta attenzione al superamento di alcuni rami secondari molto sdrucciolevoli e infidi

 

Attraversiamo su cengia naturale l’imbuto del Vettore, prestiamo molta attenzione al superamento di alcuni rami secondari molto sdrucciolevoli e infidi

Il fosso di Colleluce che precipita sotto di noi

Attraversiamo su cengia naturale l’imbuto del Vettore, prestiamo molta attenzione al superamento di alcuni rami secondari molto sdrucciolevoli e infidi

Arrivo alla parte centrale dell’imbuto del Vettore

Retrospettiva dal centro dell’imbuto del Vettore sul tragitto finora fatto

Dal centro dell’imbuto del Vettore la ramificazione dei canalini è terminata, insistiamo a mezzacosta cominciando ad alzarci con l’obbiettivo di transitare sotto un rilievo roccioso concludendo di fatto l’aggiramento del vallone del fosso di Colleluce o “Imbuto del Vettore”


Lasciato l’imbuto del Vettore, alzandoci e procedendo a mezzacosta ben presto ci appare l’enorme mole del Sasso Spaccato con la sua parete rocciosa verticale preceduta da un agglomerato roccioso (Scoglio) sotto il suo versante settentrionale

Arrivo allo Scoglio q.1825

Scoglio q.1825

Sullo Scoglio q.1825 con a fianco la parete verticale del Sasso Spaccato

Dallo scoglio possiamo tornare solo indietro alla sella appena attraversata della quale iniziamo a salire faticosamente il ripido pendio erboso che ci separa dal Sasso Spaccato


Dallo scoglio possiamo tornare solo indietro alla sella appena attraversata della quale iniziamo a salire faticosamente il ripido pendio erboso che ci separa dal Sasso Spaccato

Dallo scoglio possiamo tornare solo indietro alla sella appena attraversata della quale iniziamo a salire faticosamente il ripido pendio erboso che ci separa dal Sasso Spaccato

Sul Sasso Spaccato

La fenditura del Sasso Spaccato

Sasso Spaccato: dalla vetta torniamo indietro, poi puntiamo al crinale sopra di noi, si tratta della cresta settentrionale del Pizzo ma nell’immediato la dobbiamo raggiungere inerpicando il suo ramo NE ….

.. in questo frangente la salita è ripidissima  delicata, alcuni affioramenti rocciosi si bypassano a sinistra

  

.. in questo frangente la salita è ripidissima e delicata, alcuni affioramenti rocciosi si bypassano a sinistra

Retrospettiva dalla Cresta N del Pizzo

Cresta N del Pizzo

Cresta N del Pizzo

  

Cresta N del Pizzo

Cresta N del Pizzo

Cresta N del Pizzo

Cresta N del Pizzo

Cresta N del Pizzo

Cresta N del Pizzo


Cresta N del Pizzo

Cresta N del Pizzo

Cresta N del Pizzo

Cresta N del Pizzo

  

Cresta N del Pizzo

Il Pizzo q.2281 (Anche Cima di Pretare, sulla vetta c’è un omino di sassi)

Il Pizzo q.2281 (Ora camminiamo lungo il suo crinale ovest in falsopiano in direzione dell’imponente mole del monte Vettore, indicazioni assenti) 

 Cima q.2316 (Aguzzo punto alto della cresta che incontriamo dopo avere lasciato Il Pizzo, è senza toponimo ma quotato 2316,2 metri dalla mappa CTR Marche) 

  Sella q.2306 (Appena scesi dalla Cima q.2316 siamo nell’ampia sella, è quotata 2306,4 metri dalla mappa CTR Marche)

 Sella q.2306 (Ora seguiamo in salita la traccia di crinale in direzione della mole del monte Vettore, poi dopo pochi metri la lasciamo e ci spostiamo a destra avanzando a mezzacosta nel pendio erboso puntando all’evidente sentiero CAI 131 che si sviluppa sotto il versante orientale del monte Vettore) 

 

CAI 131 q.2308 (Avanzando a vista nel pendio erboso abbiamo intercettato il sentiero CAI 131)

  CAI 131 q.2308 (Lo seguiamo a destra che scende trasversalmente nel versante orientale del monte Vettore)

CAI 131

Retrospettiva dal CAI 131 sul torrione del Sassone

Retrospettiva dal CAI 131 sul tragitto fatto


Zoomata dal CAI 131 sullo Scoglio e sul Sasso Spaccato con la nostra linea di percorrenza

Lo sviluppo del CAI 131 verso la fonte del Pastore

In alto sopra di noi svetta il Sasso d’Andrè

Ancora una retrospettiva dal CAI 131


CAI 131

Il complesso roccioso di agglomerati di ghiaie che sovrasta la fonte del Pastore

Fonte del Pastore

Fonte del Pastore

Santa Maria in Pantano q.1188 (Causa il sisma dell’agosto 2016 la secolare chiesa è crollata)

Fonte Santa q.1159 (Grande fonte abbeveratoio e innesto su carrozzabile/sterrata CAI G.A.S. Grande Anello dei Sibillini: a sinistra conduce alla borgata di Altino, noi andiamo a destra in discesa)