DATA: 29 aprile 2017
PARTENZA: Dal valico
tosco/emiliano del passo dell’Abetone scendiamo nel versante toscano per circa
18 km arrivando al paese de La Lima, da qui andiamo a destra percorrendo la
SS.12 per Bagni di Lucca fino alla località Pontecoccia (9 km da La Lima),
quindi lasciamo la statale e risaliamo a destra la stradina che conduce e
termina al paese di Vico Pancellorum (Oltrepassata la pieve di San Paolo e in
prossimità del ristorante Baldabò, dobbiamo tenere la stradina a sinistra che
aggira l’abitato e conduce fino alla parte alta del paese presso un parcheggio
e punto di fermata del bus, esattamente 4,2 km dalla SS.12)
Traccia reale del GPS sullo stralcio
della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale
ITINERARIO:
Vico Pancellorum q.658 (Nell’area parcheggio
di Vico Pancellorum Alta, a destra inizia il vicolo “via Fosso” che interdetto
al transito delle auto ci conduce all’interno del paese, a sinistra c’è una
stradina asfaltata e subito sopra il sentiero per la Croce di Castello indicato
da un vecchio cartello, segni assenti. Inizialmente passa tra le recinzioni di
due vecchie case, poi risalendo s’inoltra nel bosco) – Bivio q.713 (Arriviamo a una tabella,
dritto il sentiero continua per la via normale della Croce
di Castello e la “via degli Scappi”, segni e indicazioni assenti, noi svoltiamo
a U a sinistra per un vecchio sentiero che in breve termina, direzione ovest.
Ora sopra di noi attraverso la rada boscaglia intravvediamo i primi
terrazzamenti rocciosi che dobbiamo risalire, non ci sono sentieri o tracce di
passaggio, procediamo in ripida salita a vista con direzione nord-nord/est
cercando ogni volta il passaggio migliore) – Croce
di Castello q.890 (Punto panoramico e croce di metallo, sotto di noi è ben
visibile il paese di Vico Pancellorum, nella stessa direzione la vista spazia
sul monte Memoriante e la Penna di Lucchio. Continuiamo dietro la croce dove
inizia il sentierino della via normale privo di segnatura, direzione nord/est) – Bivio q.936 (Siamo all’interno del
bosco, un vecchio cartello indica la Croce di Castello dalla quale proveniamo,
dritto a destra continua ora in discesa il sentiero che è anche la via normale
di salita, noi proseguiamo mantenendo la direzione su marcata traccia non
segnata in leggera salita) – Quota 1006 (Uscendo dal bosco
cominciano i primi e facili balzi rocciosi, continuiamo mantenendo la direzione
e la traccia, poi arrivati in prossimità di una verticale parete, questa si
supera aggirandola a sinistra rientrando temporaneamente nel bosco con ripida
traccia a mezzacosta) – Cima q.1135 (La traccia
nel bosco risale molto ripidamente per riguadagnare il crinale roccioso, in
questo punto molto affilato ed esposto, lo percorriamo e in breve termina, ora
bisogna risalire la parete sud della Cima q.1135, ben gradinata e senza traccia
obbligata, costringendoci purtroppo a “toccare con mano” i numerosi escrementi
delle capre selvatiche. Raggiunta la cima, anonima e senza indicazioni, il
nostro tragitto di cresta è evidente, direzione nord) – Cima
q.1203 (Dalla Cima q.1135 perdiamo quota, poi il crinale torna a salire
arrivando all’anonima cima quotata 1203 da IGM, davanti a noi ci appare monte
Alto e aguzzando la vista anche la Madonnina di vetta, poi il susseguirsi delle
altre cime di crinale. Ora scendiamo all’ampia depressione che ci divide dal monte
Alto, poi di nuovo con la salita finale nel ripido pendio senza traccia
obbligata) – Monte Alto q.1218 (Sulla cima è situata
una piccola statua della Madonna, scendiamo pochi metri dove incontriamo una
targa a ricordo e il lungo cavo d’acciaio che s’inoltra nel ripido camino che
termina alla Fessa) – La
Fessa q.1190 (Stretta forcella di crinale dove c’è spazio solo per 2/3
persone, dalla parte opposta ora dobbiamo risalire uno spigolo molto esposto su
entrambi i versanti, 2° e forse qualche passaggio di 3°, è presente un cavo d’acciaio
volante con alcune anelle per farci presa) – Cima q.1255 (Superata La Fessa
percorriamo il crinale arrivando alla cima anonima quotata 1255 da IGM, il
proseguo su cresta anche se privo di traccia e segnatura è logico e decidiamo
noi i passaggi migliori) – Cima
q.1294 (Cima anonima quotata 1294 da IGM, ora davanti a noi è ben visibile
la caratteristica cima di colore scuro del Balzonero che dobbiamo raggiungere) – Croce
q.1268 (Piccola croce di metallo e targa a ricordo di un escursionista. Ora
inizia la salita finale al Balzonero, che dopo un tratto di cresta ci porta ad
affrontare le caratteristiche rocce sedimentarie di breccia nera che
caratterizzano la cima) – Balzonero
q.1315 (Scritta in metallo sulla roccia e libro delle firme, dalla parte
opposta ora scendiamo per il comodo sentierino che è anche la via normale alla
cima, segni molto sbiaditi, direzione nord/est) – I Piani q.1175 (Siamo
all’interno del bosco, bivio con cartelli e innesto sul CAI 8: a destra conduce
al Poggio degli Agli e verso il monte Caligi, noi lo teniamo a sinistra in leggera
discesa) – Fonte q.1120 (Fonte con poca acqua all’interno
del bosco) – Bivio q.1075 (Usciamo
temporaneamente dal bosco presso una dorsalina erbosa e c’è il bivio: dritto
l’esile sentiero poco segnato continua in piano come CAI 8/B, noi teniamo il CAI
8 che curva a U a sinistra in discesa rientrando nel bosco) – Bivio q.710 (A destra si ricongiunge il
CAI 8/B che aveva fatto un giro più ampio, continuiamo a sinistra sul CAI 8,
segni sporadici) – Tabella q.676 (Tabella
e piccola mangiatoia per ungulati) – Croce
q.672 (Piccola croce di metallo poco sopra il sentiero, alle nostre spalle
in lontananza possiamo notare lo stretto intaglio della Fessa, proseguiamo e il
CAI 8 si allarga a forestale) – Bivio q.653 (Cartelli
assenti: a destra a ritroso scende un sentiero abbandonato, segni azzurri, teniamo
la forestale oltrepassando una fontana) – Bivio
q.616 (A sinistra in salita inizia un largo sentiero abbandonato, stiamo
sulla forestale) – Asfaltata q.615 (Innesto sulla curva a
U della strada asfaltata, cartelli e tabella, la risaliamo a sinistra) – Bivio q.620 (Presso un grande
crocifisso c’è la biforcazione della strada, stiamo su quella principale in salita)
– Vico Pancellorum q.658.
DISLIVELLO TOTALE: 850 m
QUOTA MASSIMA: Balzonero q.1315
LUNGHEZZA: 7,5 km
DIFFICOLTA:
EE/F
NOTE:
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Sentieri
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- Itinerario per escursionisti esperti,
tutto il crinale partendo da Vico
Pancellorum e passando per la Croce di Castello, monte Alto fino al Balzonero
non è segnato, si percorre a vista con qualche passaggio di 1°. Il punto
chiave è rappresentato dal superamento della stretta forcella della Fessa,
appena oltre la cima del monte Alto, difficoltà F-. Per la discesa di circa
30 m nello stretto camino è presente un cavo metallico in buono stato
ancorato solo nella parte superiore, ma che non raggiunge il termine della forcella.
C’è da dire che in caso di rocce umide e di una possibile scivolata, la presa
delle mani sul cavo potrebbe essere vana, quindi consiglio, come abbiamo
fatto noi, una discesa in doppia, attenzione anche ai sassi che cadono e che
possono colpire chi ci ha preceduti. La salita avviene per uno spigolo molto
esposto su entrambi i lati, passaggi di 2° e forse 3°, è presente un cavo di
metallo ancorato solo nella parte superiore e inferiore con anelle per migliorare la presa (NB. In data maggio 2017 il cavo è stato rinnovato)
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Fonti
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- Fontana nel parcheggio di
Vico Pancellorum Alta.
- Fonte sul CAI 8 dopo avere
oltrepassato I Piani. (Poca acqua).
- Fontana sulla forestale CAI 8
(dopo il Bivio q.653).
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
|
Vico Pancellorum
|
0,00
|
Bivio
q.713
|
0,06
|
Croce
di Castello
|
0,30
|
Bivio
q.936
|
0,36
|
Quota
1006
|
0,43
|
Cima
q.1135
|
/
|
Cima
q.1203
|
/
|
Monte
Alto
|
1,40
|
La
Fessa
|
/
|
Cima
q.1255
|
/
|
Cima
q.1294
|
/
|
Croce
q.1268
|
2,45
|
Balzonero
|
3,00
|
I
Piani
|
3,19
|
Fonte
q.1120
|
3,24
|
Bivio
q.1075
|
3,28
|
Bivio q.710
|
4,07
|
Tabella
q.676
|
4,14
|
Croce
q.672
|
4,21
|
Bivio
q.653
|
4,23
|
Bivio q.616
|
4,33
|
Asfaltata
q.615
|
4,34
|
Bivio
q.620
|
4,35
|
Vico
Pancellorum
|
4,40
|
Vico
Pancellorum q.658 (Nell’area parcheggio di Vico Pancellorum Alta, a destra
inizia il vicolo “via Fosso” che interdetto al transito delle auto ci conduce
all’interno del paese, a sinistra c’è una stradina asfaltata e subito sopra
il sentiero per la Croce di Castello indicato da un vecchio cartello, segni
assenti)
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Quota 1006
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Ora bisogna
risalire la parete sud della Cima q.1135, ben gradinata e senza traccia
obbligata, costringendoci purtroppo a “toccare con mano” i numerosi
escrementi delle capre selvatiche
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Discesa in
doppia nel camino che dal monte Alto ci fa perdere quota fino allo stretto
intaglio della Fessa
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Risalito
l’esposto spigolo, dietro di noi vediamo il monte Alto e il camino che
abbiamo sceso alla forcella della Fessa
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Cima q.1294 (Cima anonima quotata 1294 da
IGM, ora davanti a noi è ben visibile la caratteristica cima di colore scuro
del Balzonero che dobbiamo raggiungere)
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Il cavo ti confermo che è in ottime condizioni e bloccato sia in cima che in fondo. Non adatto a kit da ferrata ma grazie a degli anelli a distanze regolari è di aiuto per scendere e risalire dalla parte opposta.
RispondiEliminaGrazie della segnalazione Maurizio
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