domenica 10 marzo 2019

Monte Spino (da Cecino) EE

Escursione molto faticosa nelle prealpi bresciane, partiamo dal paesino di Cecino e percorrendo il difficile CAI 29 raggiungiamo il Buco del Gatto sulla cresta della Marmera, poi l'ascesa continua fino al monte Spino. Ritorno passando dal rifugio G. Pirlo, poi proseguiamo per risalire al Buco del Tedesco di nuovo sulla cresta della Marmera, discesa con il poco frequentato CAI 28. 

DATA: 27 dicembre 2018

PARTENZA: Con l’autostrada A4 usciamo al casello di Brescia Est, ci dirigiamo verso Brescia poi teniamo le indicazioni per Salò che ci portano a percorrere la SS.45Bis della Gardesana Occidentale. Dopo 19 km seguiamo le indicazioni per Madonna di Campiglio e la Val Sabbia sulla SS.45TER fino a prendere l’uscita per Vobarno (altri 4,3 km), continuiamo in direzione della Val Sabbia oltrepassando in breve il paese di Collio e arriviamo a Vobarno (25,6 km dal casello di Brescia est). All’ingresso dell’abitato dobbiamo individuare e risalire a destra la “via Forno” con indicazioni della Sorgente Funtani, tralasciamo dopo 1 km il proseguo per la sorgente in “via Malniase” e stiamo sulla “via Forno” fino arrivare al paese di Cecino alla nostra destra, percorriamo la via San Martino dove sono presenti cartelli per il rifugio Pirlo allo Spino fino alla biforcazione della stradina presso una grande maestà, il nostro itinerario inizia risalendo la stradina a destra con cartello di “senso vietato dopo 50 metri”, possiamo parcheggiare poco prima della maestà presso un campetto di calcio (4/5 posti auto, 5 km da Vobarno)




ITINERARIO: Cecino q.389 (Dalla grande maestà sulla biforcazione della stradina, risaliamo quella a destra con cartello di “senso vietato” che sarebbe anche CAI 279, cartelli assenti, poi si procede nel vicolo tra le case fino arrivare a una grande fonte lavatoio dove prendiamo il vicolo a destra “via Castello” che in breve ci fa uscire dalla borgata di case e procede come carrozzabile in piano)  –   Bivio q.420 (Oltrepassata una presa d’acqua, a sinistra sale il sentiero CAI 284 agevolato da pochi gradini, stiamo sulla carrozzabile CAI 279)   –   Casa q.428 (Tralasciamo un largo sentiero che scende, continuiamo sulla carrozzabile che transita poco sotto a delle case)   –   Madonna dell’Alpino q.445 (Anfratto roccioso con statua della madonna)   –   Chiusa d’acqua q.451 (Chiusa d’acqua e canalizzazione, il proseguo per le auto è interdetto, si procede su forestale con tratti cementati)   –   Ponte q.517 (Sul torrente Valle del Prato della Noce, ora la forestale comincia a salire ripidamente)   –   Bivio q.582 (Cartelli: a destra sale il sentierino CAI 28 per il Buco del tedesco che sarà il nostro ritorno, stiamo sulla forestale CAI 279 in salita)   –  Torrente q.609 (Torrente Valle del Prato della Noce, lo possiamo attraversare con ponticello o tenendo la forestale che lo guada facilmente)   –   Deviazione q.763 (Oltrepassata una strettoia tra due grossi macigni lasciamo la forestale CAI 279, andiamo a destra per intraprendere il sentierino CAI 29 che subito ci fa guadare il piccolo corso d’acqua Valle del Prato della Noce, poi inizia a salire ripidamente nel fitto bosco virando a sinistra, attenzione ai segni/bolli rossi visibili solo dopo il guado, ignoriamo il cartello che indica “variante Campei da Sima” che si mantiene tra il fosso d’acqua e il CAI 29 comunque poco evidente)   –   Canalone q.1000 (Il sentierino CAI 29 palesemente in stato di abbandono, termina arrivando alla base di bastionate rocciose dove s’inoltra con direzione sud/est in ripida salita in un angusto canalone originato dalla forcella del Buco del Gatto, bolli rossi sbiaditi e sporadici, poi quando questo si restringe, il nostro percorso lo lascia per risalire sul bordo destro e gradualmente se ne allontana virando a ovest. Ora si procede in ripidissima ascesa arrampicando tra gli arbusti e seguendo fedelmente i bolli rossi, sbiaditi ma numerosi, il pendio è molto infido e una scivolata potrebbe essere fatale!!)   –   Cresta della Marmera q.1236 (La seconda parte della ripidissima ascesa procede con direzione sud/est aiutati e ostacolati nello stesso tempo da radi arbusti e cercando di non perdere i provvidenziali e sbiaditi bolli rossi, quindi le difficoltà terminano al raggiungimento della cresta percorsa dal CAI 287 ex CAI 4 palesemente poco frequentata, la teniamo a sinistra, ovest, in discesa, segni molto sporadici)   –   Buco del Gatto q.1307 (Durante la discesa nella rada vegetazione, facciamo attenzione alla nostra sinistra perché le pareti precipitano nel versante della Valle del Prato della Noce, quindi arriviamo alla stretta forcella del Buco del Gatto, bivio e cartelli: a destra, sud/est, scende il sentierino CAI 229 per il rifugio G. Pirlo, stiamo sulla cresta CAI 287 che ora inizia a salire con direzione est-nord/est, esile traccia e segni sporadici o assenti)   –   Bivio q.1430 (La traccia a tratti poco evidente e segnata, durante l’ascesa aggira a destra a mezzacosta un promontorio e si collega al sentierino ex CAI 4 proveniente dal rifugio per poi riportarsi in cresta fino a raggiungere la cima)   –   Monte Spino q.1513 (Sormontata da una scultura metallica, cartelli e bivio: a sinistra scende il Sentiero dell’Amicizia che con un giro più ampio conduce al passo dello Spino, noi prendiamo il sentiero della Costa Mandria a destra su crinalino con direzione sud/est)   –   Bivio q.1225 (Scendendo l’ampio pendio arriviamo al bivio con cartelli: a sinistra a ritroso a mezzacosta c’è il Sentiero Amicizia che riporta sul monte Spino, andiamo dritto mantenendo la direzione, sotto di noi s’intravvede il rifugio G. Pirlo)   -  Bivio q.1205 (Evitiamo una traccia di passaggio che scende a destra)  –   Bivio q.1195 (Bivio poco evidente: dritto il sentiero principale continua in direzione del passo dello Spino, noi scendiamo a destra)   –  Mulattiera q.1175 (Il sentierino scendendo a zig-zag arriva subito in una mulattiera militare o sentiero forestale in piano, a sinistra conduce al passo dello Spino, andiamo a destra in vista del rifugio)   –  Rifugio G. Pirlo q.1165 (Incrocio e cartelli: tralasciamo l’ex CAI 4 che sale a destra verso la piccola cappella e al monte Spino, tenendoci il rifugio sulla nostra sinistra proseguiamo sul sentiero CAI 288 ex CAI 9 in discesa)    –   Presa d’acqua q.1137 (Fonte d’acqua, cartello la indica non potabile)   –   Bivio q.1148 (Cartelli: a destra sale il CAI 229 per il Buco del Gatto, stiamo sul CAI 288 a mezzacosta)   –   Bivio q.1050 (Indicazioni assenti, a sinistra scende la “Mulattiera dei Carbonai Est” che passa inosservata, stiamo sul CAI 288 che in questo tratto inizia a salire ripidamente)       – Bivio q.1078 (Arriviamo sopra una dorsale poco sotto il punto quotato 1086 da IGM, cartelli: dalla parte opposta scende e continua a mezzacosta il CAI 288/CAI 286, noi andiamo a destra risalendo la dorsale con il CAI 286, indicazioni per il Buco del tedesco e direzione nord puntando di fatto verso la Cresta della Marmera)   –   Buco del Tedesco q.1231 (Attenzione che sui 1180 m il sentierino CAI 286 lascia la dorsale e procede a mezzacosta ai piedi delle enormi placche rocciose con direzione est raggiungendo la forcella del Buco del Tedesco con cartelli sulla cresta, scendiamo nel versante opposto inoltrandoci nel bosco intraprendendo il CAI 28 palesemente in stato di abbandono, bolli rossi)   –   Fonte q.674 (Tubo con acqua, ora il sentierino procede parallelo al corso d’acqua appena sotto di noi)    –   Torrente q.635 (Torrente Valle Buco del Tedesco, il sentierino CAI 28 lo guada e si porta sul lato sinistro)   –   Bivio q.582 (Al termine della discesa chiudiamo l’anello innestandoci sulla forestale CAI 279, la ripercorriamo a sinistra in discesa fino a Cecino)   –   Ponte q.517   –  Chiusa d’acqua q.451   –   Madonna dell’Alpino q.445   –   Casa q.428   –   Bivio q.420   – Cecino q.389.



NOTE:
LUNGHEZZA: 12,5 km
DIFFICOLTA: EE
DISLIVELLO TOTALE: 1470 m
QUOTA MASSIMA: M. Spino q.1513











Sentieri



- Escursione molto faticosa (notevole dislivello totale) per sentieri CAI poco segnati e palesemente poco frequentati (CAI 29-CAI 28- sentiero di cresta che dal Buco del Gatto sale al monte Spino), da fare assolutamente in senso orario e con ottima visibilità causa la ripidezza e la difficoltà del CAI 29, riferito a escursionisti molto esperti, conoscitori del posto o dotati di GPS.

- Sicuramente la percorrenza del CAI 29 rappresenta la parte più impegnativa del giro, da quando lasciamo il CAI 279 e lo iniziamo intraprendere si svolge per sentiero in stato di abbandono nel fitto bosco, sporadici bolli rossi, poi arrivati nel canalone roccioso sui 1000 m di quota lo si risale integralmente (segni sporadici/assenti) finché non inizia restringersi, quindi l’ascesa diventa ripidissima sul bordo destro della forra, non c’è sentiero o traccia di passaggio, seguiamo fedelmente i vecchi bolli rossi che ora sono più numerosi, arrampicandosi e facendo presa tra i bassi arbusti, il pendio è scivoloso e pericoloso.

 - Palesemente in stato di abbandono il CAI 28 di ritorno che percorriamo dal Buco del Tedesco, scende ripidamente ma senza difficoltà con numerose serpentine nel vallone con fitto bosco, all’inizio c’è qualche evidente bollo rosso poi diventano sporadici o molto sbiaditi, nel caso perdessimo il sentiero originario proseguiamo con direzione nord/ovest sempre in discesa, il bosco è fitto e non offre punti di riferimento ma il passaggio tra gli alberi seppur ripido è agevole. 

Rifugi-Bivacchi
- Rifugio Giorgio Pirlo: generalmente è molto frequentato, aperto tutti i giorni nel periodo estivo e nei fine settimana il resto dell’anno, chiuso dicembre/gennaio (informarsi dalla sezione CAI di Salò)



Fonti

- Fonte a Cecino
- Fonte alla presa d’acqua sul CAI 288 ex CAI 9 poco sotto il rifugio G.Pirlo (cartello la indica non potabile)
- Fonte q.674 (tubo con acqua sul sentierino CAI 28 che scende dal Buco del Tedesco)




TEMPI RILEVATI netti:

Cecino

0,00

Mulattiera q.1175

4,07

Bivio q.420

0,07

Rifugio G. Pirlo 

4,09

Casa q.428  

0,08

Presa d’acqua

4,12

Madonna dell’Alpino

0,13

Bivio q.1148

4,19

Chiusa d’acqua

0,15

Bivio q.1050

4,36

Ponte q.517  

0,24

Bivio q.1078

4,40

Bivio q.582

0,31

Buco del Tedesco

5,15

Torrente q.609

0,37

Fonte q.674

6,20

Deviazione q.763

0,54

Torrente q.635

6,24

Canalone

/

Bivio q.582

6,28

Cresta della Marmera

2,50

Ponte q.517  

/

Buco del Gatto

2,58

Chiusa d’acqua

/

Bivio q.1430

/

Madonna dell’Alpino

/

Monte Spino

3,32

Casa q.428  

/

Bivio q.1225

4,00

Bivio q.420

/

Bivio q.1205

/

Cecino

7,00

Bivio q.1195

4,04

 

 








Cecino q.389 (Dalla grande maestà sulla biforcazione della stradina, risaliamo quella a destra con cartello di “senso vietato” che sarebbe anche CAI 279, cartelli assenti)
Poi si procede nel vicolo tra le case fino arrivare a una grande fonte lavatoio dove prendiamo il vicolo a destra “via Castello”
In breve usciamo dalla borgata di case e si procede su carrozzabile in piano
Carrozzabile CAI 279
Madonna dell’Alpino q.445 (Anfratto roccioso con statua della madonna)
Chiusa d’acqua

Canalizzazione
Ponte q.517 (Sul torrente Valle del Prato della Noce)
Bivio q.582 (Cartelli: a destra sale il sentierino CAI 28 per il Buco del tedesco che sarà il nostro ritorno, stiamo sulla forestale CAI 279 in salita)
Torrente q.609 (Torrente Valle del Prato della Noce, lo possiamo attraversare con ponticello o tenendo la forestale che lo guada facilmente)
Forestale CAI 279
Deviazione q.763 (Oltrepassata una strettoia tra due grossi macigni lasciamo la forestale CAI 279, andiamo a destra per intraprendere il sentierino CAI 29)  

Subito ci fa guadare il piccolo corso d’acqua Valle del Prato della Noce, poi inizia a salire ripidamente nel fitto bosco virando a sinistra
Attenzione ai segni/bolli rossi visibili solo dopo il guado
Il CAI 29 palesemente poco frequentato
Il CAI 29 palesemente poco frequentato
Il CAI 29 palesemente poco frequentato
Canalone q.1000 (Il sentierino CAI 29 palesemente in stato di abbandono, termina arrivando alla base di bastionate rocciose dove s’inoltra con direzione sud/est in ripida salita in un angusto canalone originato dalla forcella del Buco del Gatto)

Canalone q.1000 (Il sentierino CAI 29 palesemente in stato di abbandono, termina arrivando alla base di bastionate rocciose dove s’inoltra con direzione sud/est in ripida salita in un angusto canalone originato dalla forcella del Buco del Gatto)
Il canalone si restringe
Quando il canalone si restringe, il nostro percorso lo lascia per risalire sul bordo destro e gradualmente se ne allontana virando a ovest. Ora si procede in ripidissima ascesa arrampicando tra gli arbusti e seguendo fedelmente i bolli rossi
Quando il canalone si restringe, il nostro percorso lo lascia per risalire sul bordo destro e gradualmente se ne allontana virando a ovest. Ora si procede in ripidissima ascesa arrampicando tra gli arbusti e seguendo fedelmente i bolli rossi
CAI 29
Si procede in ripidissima ascesa arrampicando tra gli arbusti e seguendo fedelmente i bolli rossi

Durante l’ascesa del CAI 29 dopo avere lasciato il canalone, ci appare l’imponente monte Spino
Cresta della Marmera q.1236 (Le difficoltà terminano al raggiungimento della cresta percorsa dal CAI 287 ex CAI 4)  
Arrivo al Buco del Gatto, davanti a noi monte Spino che dobbiamo risalire
Buco del Gatto q.1307
Dal Buco del Gatto stiamo sulla cresta CAI 287 che ora inizia a salire con direzione est-nord/est, esile traccia e segni sporadici o assenti, alle nostre spalle la cresta della Marmera

La traccia a tratti poco evidente e segnata, durante l’ascesa aggira a destra a mezzacosta un promontorio
Salita finale al monte Spino
Monte Spino q.1513 (Sormontata da una scultura metallica)
Dal monte Spino prendiamo il sentiero della Costa Mandria a destra su crinale con direzione sud/est

Panorama sul lago di Garda
Panorama verso la cresta della Marmera
Zoomata sul Buco del Tedesco

Discesa dal monte Spino 
Discesa dal monte Spino 
Sotto di noi notiamo il rifugio G. Pirlo 
Mulattiera q.1175
In vista del rifugio
Rifugio Giorgio Pirlo

Presa d’acqua q.1137 sul sentiero CAI 288 ex CAI 9
Sul sentiero CAI 288 ex CAI 9
Bivio q.1078 (Arriviamo sopra una dorsale poco sotto il punto quotato 1086 da IGM, cartelli: dalla parte opposta scende e continua a mezzacosta il CAI 288/CAI 286, noi andiamo a destra risalendo la dorsale con il CAI 286, indicazioni per il Buco del tedesco e direzione nord puntando di fatto verso la Cresta della Marmera)
Attenzione che sui 1180 m il sentierino CAI 286 lascia la dorsale e procede a mezzacosta ai piedi delle enormi placche rocciose con direzione est raggiungendo la forcella del Buco del Tedesco
La cresta della Marmera sopra di noi

Buco del Tedesco q.1231
Dal Buco del Tedesco scendiamo nel versante opposto inoltrandoci nel bosco intraprendendo il CAI 28
Il CAI 28 è palesemente in stato di abbandono
Oltrepassata la Fonte q.674, il sentierino procede parallelo al corso d’acqua appena sotto di noi
Torrente q.635 (Torrente Valle Buco del Tedesco, il sentierino CAI 28 lo guada e si porta sul lato sinistro)