Situato in prossimità del confine Umbro/Marchigiano e oscurato dalle cime appenniniche più rinomate come il monte Catria e il monte Cucco, il crinale aereo del monte della Strega unito alla cavalcata su ampie praterie fino al monte Cilio sorprende anche in virtù della sua modesta altezza.
DATA: 30 dicembre 2018
PARTENZA: Con
l’autostrada A14 usciamo al casello di Ancona nord e percorriamo la SS.76 per
circa 44 km fino all’uscita di Gattuccio, quindi continuiamo per Genga, San
Vittore e le famose grotte di Frasassi fino arrivare alla città di Sassoferrato
(Cica 61 km dal casello autostradale). Individuate le indicazioni per
Montelago, ci portano a risalire la stradina SP.48 arrivandoci dopo circa 10
km, parcheggiamo presso la chiesetta all’ingresso dell’abitato.
Per la carta escursionistica scala 1:25000 Foglio 13-Monte Catria, si
ringrazia Monti Editore (www.iga-cartografie.it) via
Roversano 1119, 47521 Cesena (FC)
info@iga-cartografia.it
- tel. 328-2279646
ITINERARIO:
Montelago q.728 (Dalla chiesetta evitiamo di
andare verso il paese, ripercorriamo a ritroso la stradina SP.48 dalla quale
siamo arrivati) – Deviazione q.727 (Dopo poche decine
di metri dalla chiesa, arriviamo a una presa d’acqua recintata da una staccionata,
lasciamo la stradina SP.48 e risaliamo a sinistra il sentiero CAI 137,
indicazioni) – Bivio
q.755 (Cartelli assenti: attenzione che un sentierino non segnato procede
in falsopiano a mezzacosta verso sud, il nostro CAI 137 invece risale
ripidamente virando a sinistra, nord/est)
– Bivio q.910 (Siamo
sull’ampia e brulla dorsale, cartelli assenti: dalla parte opposta scende a
mezzacosta il CAI 138, risaliamo il pendio tra isolati cespugli di ginepri con
direzione nord/ovest, attenzione agli sporadici segni del CAI 137, questo bivio
potrebbe passare inosservato) – Crinale
q.1120 (Risalendo il pendio, cominciamo a virare a destra inoltrandoci nel
bosco e aggirando di fatto il monte La Penna, quindi al termine della salita
raggiungiamo il crinale quotato 1120 da IGM, bivio e cartelli assenti: dalla
parte opposta scende trasversalmente il CAI 105/C che riporta a Montelago, a
sinistra il crinale raggiunge l’anonimo monte La Penna, noi teniamo il crinale
a destra, nord/ovest, in vista della grande croce del monte della Strega, segni
sporadici) – Bivio q.1205 (Siamo sotto la croce di
vetta, risaliamo l’aereo e ripido crinale CAI 137 fino alla cima, sporadici
segni, a sinistra a mezzacosta il sentierino CAI 105/A la bypassa sul versante sud/ovest,
cartelli assenti) – Monte della Strega q.1276 (Grande croce
di metallo sulla cima, indicazioni assenti. Scendiamo per pochi metri
dalla parte opposta portandoci nella selletta, poi lasciamo il CAI 137 che scende trasversalmente a sinistra e teniamo
l’affilato crinalino su traccia non segnata) – Cima
q.1284 (La cima gemella senza toponimo è quotata 1284 da IGM, scendiamo
mantenendo il crinale e la traccia con direzione nord/ovest, costeggiando sul
lato sinistro un grosso affioramento roccioso, il percorso è molto aereo e
potrebbe sembrare proibitivo ma non presenta difficoltà di rilievo) – Sella q.1188 (Scendendo il crinale ci
portiamo nell’ampia depressione erbosa alla nostra sinistra, indicazioni
assenti e incrocio poco evidente: a sinistra a ritroso c’è il CAI 137 che
risale alla selletta tra il monte della
Strega e la Cima q.1284, poco sotto c’è il sentierino CAI 105/A che bypassa la
cima, a sinistra in discesa inizia dopo poche decine di metri la forestale CAI
105/A per il Poggio Prato Tondo, continuiamo sull’ampio e verde crinale con
direzione nord/ovest sul CAI 137 in leggera
discesa, segni e tracce di passaggio poco evidenti, arrivati a una recinzione
il sentiero CAI 137 aggira sulla destra il promontorio quotato 1168 metri) – Bivio
q.1120 (Appena aggirato il promontorio quotato 1168 metri, siamo di nuovo
sull’ampio e verde crinale. Prima che cominci a salire per Le Costarelle, a
destra scende il sentiero CAI 138/A, segni e cartelli sono assenti e
sicuramente questo bivio passa inosservato) – Le
Costarelle q.1152 (Nessuna indicazione lungo il crinale caratterizzato da
affioramenti rocciosi e recinzioni)
– Sella q.1100 (E’ la
selletta anonima che precede l’arrivo sul monte Cilio, indicazioni assenti) – Monte Cilio q.1121
(Indicazioni assenti, è facilmente riconoscibile rispetto agli altri promontori
che lo hanno preceduto perché il crinale diventa aereo e alla nostra sinistra
la parete rocciosa precipita verticalmente, torniamo sui nostri passi) – Sella
q.1100 (Tornati alla selletta che precedeva la salita al monte Cilio,
andiamo a destra, segni, cartelli e sentieri assenti, percorrendo a mezzacosta
uno dei numerosi e sottili terrazzamenti naturali del verde pendio, transitando
di fatto sotto il crinale Le Costarelle-Monte Cilio dal quale siamo giunti. Ci
manteniamo in falsopiano sui 1080 m senza difficoltà di rilievo, direzione
sud-sud/est, seguendo l’andamento naturale del pendio, poi cominciamo a perdere
quota molto gradualmente tenendo in considerazione che l’innesto sulla
forestale è a 993 m. Purtroppo nella seconda parte del tragitto si entra in una
fitta macchia di arbusti che ostacolano notevolmente il nostro cammino, il
pendio sotto di noi diventa più ripido, procediamo grazie al GPS) – Forestale
q.993 (Innesto sulla forestale CAI 105/A nel punto quotato 993 m da IGM, la
teniamo a destra in leggera discesa) – SP.48 q.946 (Innesto sulla curva a U
della stradina SP.48, a destra sale, la teniamo dritto a sinistra in leggera
discesa, ignoriamo dopo pochi metri il largo sentiero CAI 133/A che inizia a
sinistra in salita chiuso da una sbarra, segni CAI ma cartelli assenti) – Rifugio Stella q.913 (Alla destra della
stradina c’è il parcheggio e area pic-nic con parco dei daini, a sinistra c’è
l’ex rifugio Stella da tempo in stato di abbandono) – Le Fonti q.859 (Grande
fonte-abbeveratoio sulla curva della strada)
– Bivio q.853 (Appena
oltrepassata la località Le Fonti, sulla sinistra sale una ripida sterrata
senza indicazioni che ignoriamo, continuiamo sulla strada notando un'altra
piccola e dismessa fonte-abbeveratoio) – Casa q.822 (Situata alla nostra destra
è forse abbandonata) – Bivio q.799 (A destra inizia la
sterrata per Pian Cerreto stiamo sulla SP.48)
– Bivio q.787 (A sinistra
inizia il largo sentiero CAI 105/B, segni bianco/rossi, stiamo sulla strada
ormai prossimi all’arrivo a Montelago)
– Bivio q.755 (Siamo
all’ingresso di Montelago, superiamo un campetto di calcio e alla nostra destra
c’è una maestà con l’inizio della sterrata CAI 133, segni, stiamo sulla strada
che ora vira a sinistra) – Bivio q.754 (Appena oltrepassato il
bivio precedente, la strada asfaltata si biforca: dritto a destra scende verso
l’abitato, noi stiamo dritto a sinistra aggirandolo dall’alto) – Montelago
q.728 (Arrivo alla chiesa).
NOTE:
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LUNGHEZZA: 9,8 km
DIFFICOLTA: E/EE
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DISLIVELLO TOTALE: 760 m
QUOTA MASSIMA: Cima q.1284
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Sentieri
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- Su tutta la sentieristica CAI del
comprensorio del monte della Strega, la segnatura e i cartelli sono sporadici
o assenti, ciò potrebbe creare problemi a chi non conosce il territorio.
- Per creare un itinerario ad anello,
decido nel ritorno dal monte Cilio di seguire una traccia come da mappe IGM o
IGA-Istituto geografico di Longiano, che si mantiene a mezzacosta nel
versante occidentale del crinale Le Costarelle-monte Cilio. In loco non
esiste nessun sentiero o traccia, inizialmente stiamo a mezzacosta sui 1080 metri
sfruttando i terrazzamenti naturali e orizzontali del verde pendio,
procediamo a vista con ampi panorami senza difficoltà di rilievo, poi nel
proseguo cominciamo a inoltrarci in una boscaglia di arbusti che ostacolano notevolmente
e ci impediscono di avere punti di riferimento, il pendio sotto di noi è più
ripido, quindi stando sempre a mezzacosta caliamo molto gradualmente di quota
ben sapendo che il punto di arrivo è a 993 metri (forestale).
Sconsiglio a persone prive di esperienza
di effettuare questo tragitto fuori sentiero e di tornare invece sui propri
passi ripercorrendo il crinale fino alla Sella q.1188 dove possiamo
intraprendere la forestale CAI 105/A per il Poggio Prato Tondo, a
escursionisti esperti ribadisco che questa parte finale tra gli arbusti è
tutt’altro che piacevole, indispensabile il GPS e “l’arte di ravanare”.
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Rifugi-Bivacchi
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- Il rifugio Stella sulla strada SP.48 è da
anni in stato di abbandono
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Fonti
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-
La grande fonte/abbeveratoio sulla SP.48 (Le Fonti) allo stato attuale non
eroga acqua.
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
|
Montelago
|
0,00
|
Deviazione
q.727
|
0,01
|
Bivio
q.755
|
0,04
|
Bivio
q.910
|
0,31
|
Crinale
q.1120
|
0,52
|
Bivio
q.1205
|
1,05
|
Monte
della Strega
|
1,15
|
Cima
q.1284
|
1,20
|
Sella
q.1188
|
1,30
|
Bivio
q.1120
|
1,39
|
Le
Costarelle
|
/
|
Sella
q.1100
|
1,58
|
Monte Cilio
|
2,02
|
Sella
q.1100
|
/
|
Forestale
q.993
|
3,05
|
SP.48
q.946
|
3,18
|
Rifugio
Stella
|
3,23
|
Le Fonti
|
3,30
|
Bivio
q.853
|
3,31
|
Casa
q.822
|
3,36
|
Bivio
q.799
|
3,38
|
Bivio q.787
|
3,40
|
Bivio
q.755
|
3,45
|
Bivio
q.754
|
3,46
|
Montelago
|
3,53
|
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Bivio q.910 (Siamo sull’ampia e brulla
dorsale, cartelli assenti: dalla parte opposta scende a mezzacosta il CAI
138, risaliamo il pendio tra isolati cespugli di ginepri con direzione
nord/ovest, attenzione agli sporadici segni del CAI 137, questo bivio potrebbe
passare inosservato)
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Sella
q.1100 (Tornati alla selletta che precedeva la salita al monte Cilio, andiamo
a destra, segni, cartelli e sentieri assenti, percorrendo a mezzacosta uno
dei numerosi e sottili terrazzamenti naturali del verde pendio, transitando
di fatto sotto il crinale Le Costarelle-Monte Cilio dal quale siamo giunti)
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