Logico ritorno a Prati Fosne iniziato nel giro precedente (vedi Da Prati Fosne al rifugio Pradidali). Partiamo dal rifugio Pradidali sulle dolomiti delle Pale di San Martino (Trentino Alto Adige) e affrontiamo in breve la difficile ferrata del Porton fino alla omonima forcella, poi ne segue la ferrata del Velo che ci conduce al rifugio Velo della Madonna. L'arrivo è ancora molto lontano, intraprendiamo la lunga e faticosa ferrata Dino Buzzati che attraversa le cime della Stanga e del Cimerlo. Nel complesso una traversata lunga, faticosa e impegnativa che richiede meteo stabile e ottime condizioni fisiche.
DATA: 12 agosto 2019
PARTENZA: Rifugio Pradidali q.2278 (Dolomiti del
gruppo delle Pale San Martino, Trentino Alto Adige)
Stralcio
della mappa interattiva Kompass dal sito http://www.kompass.de/touren-und-regionen/wanderkarte/
ITINERARIO: Rifugio
Pradidali q.2278 (Risaliamo il CAI 715 per il passo di Ball) – Bivio q.2302 (Cartelli poco sopra il
rifugio, lasciamo il CAI 715 per il passo di Ball e teniamo il CAI 739 per la
ferrata del Porton, in breve il sentiero perde quota inoltrandosi nel canalone
Pradidali) – Ferrata del Porton q.2197 (Scesi
all’interno del canalone Pradidali, alla base della
parete rocciosa inizia la ferrata composta da una lunga serie di staffe che
risalgono verticalmente e in grande esposizione, attenzione alla probabile
roccia bagnata, poi vira a sinistra mantenendosi a mezzacosta con passaggi
esposti e difficoltà contenute) – Canalone detritico q.2298 (Aggirato
uno spigolo i cavi metallici terminano momentaneamente, ci inoltriamo nel grande
canalone detritico delimitato da verticali pareti rocciose, sotto di noi
possiamo notare un enorme macigno incastrato. Risaliamo faticosamente il canalone sul bordo destro presso il quale è terminata
la ferrata, poi dopo circa 5/6 minuti lo attraversiamo per continuare l’ascesa
sul lato sinistro dove incontriamo un breve tratto di cavo, prestare attenzione
al terreno molto franoso, numerosi bolli rossi ci guidano. Perveniamo con
ripida traccia a zig-zag alla testata del canalone detritico dove possiamo
notare alla nostra sinistra l’angusto e buio canalino attrezzato con cavo,
scaletta e staffe metalliche che ci aiutano a raggiungere in breve la
soprastante stretta forcella del Porton) – Il Porton q.2460 (Il
GPS lo quota a 2430 m. Termina ufficialmente la ferrata, cartello: scendiamo la
buona traccia dalla parte opposta in vista di ulteriori cartelli appena sotto) – Incrocio
q.2404 (Cartelli: a destra inizia la cengia CAI
714 per la ferrata Nico Gusella, il vallone sotto di noi è percorso dal CAI 739/B
per la ferrata della Vecchia, noi prendiamo il CAI 739 perdendo un po’ quota
per andare a raggiungere l’evidente sentiero a mezzacosta che aggira la testata
della vallata, direzione sud) – Ferrata
del Velo q.2386 (Un breve tratto corrimano su placca rocciosa anticipa
la ferrata vera e propria che per il nostro senso di marcia si sviluppa in
discesa, ben attrezzata con cavo e staffe in modesta esposizione) – Ferrata del Velo q.2298 (Termina la
ferrata del Velo, ora camminiamo per sentierino seguito da una risalita su
placche rocciose che ci conduce in breve al rifugio) – Rifugio Velo della Madonna q.2358 (Saliamo
il sentiero CAI 742 con direzione est, indicazioni per
la ferrata Dino Buzzati e il sentiero attrezzato del Cacciatore) – Forcella q.2440
(Salendo dal rifugio puntiamo alla evidente forcella che separa cima della
Madonna da cima della Stanga, il sentiero CAI 742 gli transita poco sotto
cominciando a virare a sud, poi subito termina costringendoci a risalire trasversalmente
con passaggi di 1° il versante occidentale di cima della Stanga) – Cima
della Stanga q.2550 (Raggiungiamo l’aerea cresta, senza raggiungere la cima
ufficiale circa 20 metri sopra di noi, iniziamo a scendere nell’opposto
versante con passaggi di 1°+ leggermente esposti da non sottovalutare) – Bivio q.2429 (La traccia
sdrucciolevole che ora scendeva a serpentine termina
al bivio con cartelli, a sinistra scende il CAI 742 o sentiero attrezzato del
Cacciatore, prendiamo il CAI 747 che si mantiene in quota percorrendo
l’affilata cresta verde davanti a noi, direzione sud/est e indicazioni per la
ferrata Dino Buzzati) – Ferrata
Dino Buzzati q.2427 (Attraversata l’aerea e verde cresta siamo in breve
all’attacco della ferrata che risale attraverso le Torri del Cimerlo) – Cimerlo
(Spallone Est) q.2490 (La prima parte della ferrata termina uscendo sul
verde spallone est poco sotto la cima, facilmente raggiungibile risalendo alla
nostra destra, continuiamo con il nostro percorso ancora lontano dall’arrivo
che scende con sentiero a serpentine il ripido pendio
erboso) – Quota 2310 m (Disceso
il pendio erboso, sul bordo destro riprende la ferrata nella sua parte più
impegnativa, una serie di staffe in esposizione alternate da alcuni traversi
detritici ci fanno perdere quota ) – Ferrata
Dino Buzzati q.2140 (Termina la ferrata, ora iniziamo a percorrere con
attenzione la traccia sdrucciolevole che costeggiando dei contrafforti rocciosi
ci inoltra gradualmente nel bosco, numerosi bolli
rossi del CAI 747) – Bivio
q.1558 (Al termine della lunga discesa nel bosco c’è l’innesto sul sentiero
Troi de Rodena con cartelli: a sinistra conduce al rifugio Pradidali, lo
teniamo a destra per la forcella Col dei Cistri) – Bivio q.1550 (Cartelli: dritto prosegue per la malga Rodena, teniamo il CAI
747 a sinistra in discesa) – Carrozzabile q.1466 (Innesto sulla
carrozzabile interdetta al transito, la teniamo a
destra verso malga Rodena) – Deviazione
q.1468 (Dopo pochi metri lasciamo la carrozzabile, individuiamo a sinistra
il sentierino senza indicazioni che scende tagliando nel
bosco, qualche bollo rosso) – Carrozzabile q.1417 (Il
sentierino ha tagliato e ora si reinnesta sulla carrozzabile CAI 731, la
teniamo dritto in discesa) – Deviazione q.1411
(Sulla curva della carrozzabile la lasciamo e andiamo dritto su sterrata CAI
731, arrivati a una baita si continua come largo sentiero giungendo in breve a
Prati Fosne) – Prati Fosne q.1370 (Incrocio di
carrozzabili e fonte, prendiamo la stradina asfaltata d’accesso alla località
subito alla nostra sinistra) – Arrivo
q.1326.
NOTE:
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LUNGHEZZA: 8,7 km
DIFFICOLTA: EEA
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DISLIVELLO TOTALE SALITA: 670 m
DISLIVELLO TOTALE DISCESA: 1590 m
QUOTA MASSIMA: Il Porton q.2460
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Sentieri
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- Ferrata
del Porton: da considerarsi medio/difficile, generalmente esposta ma ben
attrezzata con cavo e staffe, prestare attenzione alla risalita del canalone
molto franoso originato dalla forcella del Porton dove momentaneamente la
ferrata non è presente, procediamo a distanza ravvicinata per evitare
scariche di sassi a chi ci segue.
- Ferrata
del Velo: di media difficoltà è ben attrezzata con cavo e staffe, pochi
punti in esposizione.
- Ferrata
Dino Buzzati: Percorso molto lungo e impegnativo che richiede buona
condizione fisica. Il tratto ferrato compreso tra il bivio con il sentiero attrezzato
del Cacciatore e lo Spallone Est del Cimerlo è di media difficoltà, più
impegnativo è il successivo, caratterizzato da tratti molto esposti attrezzati
con staffe e solo cavo, nel nostro caso che lo eseguiamo in discesa richiede
forza di braccia. Da non sottovalutare il proseguo del sentiero CAI 747 al
termine della ferrata Dino Buzzati, traccia molto sdrucciolevole seguita da
sentierino nel bosco dove le radici umide possono fare scivolare.
- Da non sottovalutare il CAI 742 che attraversa
dal versante occidentale a quello orientale Cima della Stanga, passaggi di
1°/1°+.
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Rifugi-Bivacchi
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- Rifugio
Pradidali q.2278: Aperto da metà giugno a metà settembre.
- Rifugio
Velo della Madonna q.2358: Aperto da metà giugno a metà settembre.
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Fonti
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- Fonte a Prati Fosne.
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TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
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Rifugio
Pradidali
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0,00
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Bivio q.2302
|
0,06
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Ferrata del Porton
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0,25
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Canalone detritico
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1,25
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Il Porton
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1,55
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Incrocio q.2404
|
1,58
|
Ferrata del Velo q.2386
|
2,22
|
Ferrata del Velo q.2298
|
2,58
|
Rifugio Velo della Madonna
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3,08
|
Forcella q.2440
|
3,25
|
Cima della Stanga
|
3,43
|
Bivio q.2429
|
4,04
|
Ferrata D. Buzzati q.2427
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4,15
|
Cimerlo (Spallone Est)
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4,35
|
Quota 2310 m
|
4,57
|
Ferrata D. Buzzati q.2140
|
5,40
|
Bivio q.1558
|
6,55
|
Bivio q.1550
|
6,57
|
Carrozzabile q.1466
|
7,08
|
Deviazione q.1468
|
7,09
|
Carrozzabile q.1417
|
/
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Deviazione q.1411
|
/
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Prati Fosne
|
/
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Arrivo q.1326
|
7,25
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Ferrata del
Porton q.2197 (Scesi all’interno del canalone Pradidali, alla base della
parete rocciosa inizia la ferrata)
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Forcella
q.2440 (Salendo dal rifugio puntiamo alla evidente forcella che separa cima
della Madonna da cima della Stanga, il sentiero CAI 742 gli transita poco
sotto cominciando a virare a sud, poi subito termina costringendoci a
risalire trasversalmente con passaggi di 1° il versante occidentale di cima
della Stanga)
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Bivio q.2429 (La traccia sdrucciolevole che
ora scendeva a serpentine termina al bivio con cartelli, a sinistra scende il
CAI 742 o sentiero attrezzato del Cacciatore, prendiamo il CAI 747 che si
mantiene in quota percorrendo l’affilata cresta verde davanti a noi,
direzione sud/est e indicazioni per la ferrata Dino Buzzati)
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