giovedì 5 dicembre 2019

Dal rifugio Pradidali a Prati Fosne (EEA)

Logico ritorno a Prati Fosne iniziato nel giro precedente (vedi Da Prati Fosne al rifugio Pradidali). Partiamo dal rifugio Pradidali sulle dolomiti delle Pale di San Martino (Trentino Alto Adige) e affrontiamo in breve la difficile ferrata del Porton fino alla omonima forcella, poi ne segue la ferrata del Velo che ci conduce al rifugio Velo della Madonna. L'arrivo è ancora molto lontano, intraprendiamo la lunga e faticosa ferrata Dino Buzzati che attraversa le cime della Stanga e del Cimerlo. Nel complesso una traversata lunga, faticosa e impegnativa che richiede meteo stabile e ottime condizioni fisiche.

DATA: 12 agosto 2019

PARTENZA: Rifugio Pradidali q.2278 (Dolomiti del gruppo delle Pale San Martino, Trentino Alto Adige)






Stralcio della mappa interattiva Kompass dal sito  http://www.kompass.de/touren-und-regionen/wanderkarte/

ITINERARIO: Rifugio Pradidali q.2278 (Risaliamo il CAI 715 per il passo di Ball)      Bivio q.2302 (Cartelli poco sopra il rifugio, lasciamo il CAI 715 per il passo di Ball e teniamo il CAI 739 per la ferrata del Porton, in breve il sentiero perde quota inoltrandosi nel canalone Pradidali)     Ferrata del Porton q.2197 (Scesi all’interno del canalone Pradidali, alla base della parete rocciosa inizia la ferrata composta da una lunga serie di staffe che risalgono verticalmente e in grande esposizione, attenzione alla probabile roccia bagnata, poi vira a sinistra mantenendosi a mezzacosta con passaggi esposti e difficoltà contenute)     Canalone detritico q.2298 (Aggirato uno spigolo i cavi metallici terminano momentaneamente, ci inoltriamo nel grande canalone detritico delimitato da verticali pareti rocciose, sotto di noi possiamo notare un enorme macigno incastrato. Risaliamo faticosamente il canalone sul bordo destro presso il quale è terminata la ferrata, poi dopo circa 5/6 minuti lo attraversiamo per continuare l’ascesa sul lato sinistro dove incontriamo un breve tratto di cavo, prestare attenzione al terreno molto franoso, numerosi bolli rossi ci guidano. Perveniamo con ripida traccia a zig-zag alla testata del canalone detritico dove possiamo notare alla nostra sinistra l’angusto e buio canalino attrezzato con cavo, scaletta e staffe metalliche che ci aiutano a raggiungere in breve la soprastante stretta forcella del Porton)   –   Il Porton q.2460 (Il GPS lo quota a 2430 m. Termina ufficialmente la ferrata, cartello: scendiamo la buona traccia dalla parte opposta in vista di ulteriori cartelli appena sotto)       Incrocio q.2404 (Cartelli: a destra inizia la cengia CAI 714 per la ferrata Nico Gusella, il vallone sotto di noi è percorso dal CAI 739/B per la ferrata della Vecchia, noi prendiamo il CAI 739 perdendo un po’ quota per andare a raggiungere l’evidente sentiero a mezzacosta che aggira la testata della vallata, direzione sud)    Ferrata del Velo q.2386 (Un breve tratto corrimano su placca rocciosa anticipa la ferrata vera e propria che per il nostro senso di marcia si sviluppa in discesa, ben attrezzata con cavo e staffe in modesta esposizione)      Ferrata del Velo q.2298 (Termina la ferrata del Velo, ora camminiamo per sentierino seguito da una risalita su placche rocciose che ci conduce in breve al rifugio)      Rifugio Velo della Madonna q.2358 (Saliamo il sentiero CAI 742 con direzione est, indicazioni per la ferrata Dino Buzzati e il sentiero attrezzato del Cacciatore)   –   Forcella q.2440 (Salendo dal rifugio puntiamo alla evidente forcella che separa cima della Madonna da cima della Stanga, il sentiero CAI 742 gli transita poco sotto cominciando a virare a sud, poi subito termina costringendoci a risalire trasversalmente con passaggi di 1° il versante occidentale di cima della Stanga)     Cima della Stanga q.2550 (Raggiungiamo l’aerea cresta, senza raggiungere la cima ufficiale circa 20 metri sopra di noi, iniziamo a scendere nell’opposto versante con passaggi di 1°+ leggermente esposti da non sottovalutare)    Bivio q.2429 (La traccia sdrucciolevole che ora scendeva a serpentine termina al bivio con cartelli, a sinistra scende il CAI 742 o sentiero attrezzato del Cacciatore, prendiamo il CAI 747 che si mantiene in quota percorrendo l’affilata cresta verde davanti a noi, direzione sud/est e indicazioni per la ferrata Dino Buzzati)   Ferrata Dino Buzzati q.2427 (Attraversata l’aerea e verde cresta siamo in breve all’attacco della ferrata che risale attraverso le Torri del Cimerlo)      Cimerlo (Spallone Est) q.2490 (La prima parte della ferrata termina uscendo sul verde spallone est poco sotto la cima, facilmente raggiungibile risalendo alla nostra destra, continuiamo con il nostro percorso ancora lontano dall’arrivo che scende con sentiero a serpentine il ripido pendio erboso)   –   Quota 2310 m (Disceso il pendio erboso, sul bordo destro riprende la ferrata nella sua parte più impegnativa, una serie di staffe in esposizione alternate da alcuni traversi detritici ci fanno perdere quota )      Ferrata Dino Buzzati q.2140 (Termina la ferrata, ora iniziamo a percorrere con attenzione la traccia sdrucciolevole che costeggiando dei contrafforti rocciosi ci inoltra gradualmente nel bosco, numerosi bolli rossi del CAI 747)     Bivio q.1558 (Al termine della lunga discesa nel bosco c’è l’innesto sul sentiero Troi de Rodena con cartelli: a sinistra conduce al rifugio Pradidali, lo teniamo a destra per la forcella Col dei Cistri)      Bivio q.1550 (Cartelli: dritto  prosegue per la malga Rodena, teniamo il CAI 747 a sinistra in discesa)      Carrozzabile q.1466 (Innesto sulla carrozzabile interdetta al transito, la teniamo a destra verso malga Rodena)     Deviazione q.1468 (Dopo pochi metri lasciamo la carrozzabile, individuiamo a sinistra il sentierino senza indicazioni che scende tagliando nel bosco, qualche bollo rosso)   –   Carrozzabile q.1417 (Il sentierino ha tagliato e ora si reinnesta sulla carrozzabile CAI 731, la teniamo dritto in discesa)    –   Deviazione q.1411 (Sulla curva della carrozzabile la lasciamo e andiamo dritto su sterrata CAI 731, arrivati a una baita si continua come largo sentiero giungendo in breve a Prati Fosne)     Prati Fosne q.1370 (Incrocio di carrozzabili e fonte, prendiamo la stradina asfaltata d’accesso alla località subito alla nostra sinistra)      Arrivo q.1326.


NOTE:
LUNGHEZZA: 8,7 km
DIFFICOLTA: EEA
DISLIVELLO TOTALE SALITA: 670 m
DISLIVELLO TOTALE DISCESA: 1590 m
QUOTA MASSIMA: Il Porton q.2460









Sentieri



- Ferrata del Porton: da considerarsi medio/difficile, generalmente esposta ma ben attrezzata con cavo e staffe, prestare attenzione alla risalita del canalone molto franoso originato dalla forcella del Porton dove momentaneamente la ferrata non è presente, procediamo a distanza ravvicinata per evitare scariche di sassi a chi ci segue.

- Ferrata del Velo: di media difficoltà è ben attrezzata con cavo e staffe, pochi punti in esposizione.

- Ferrata Dino Buzzati: Percorso molto lungo e impegnativo che richiede buona condizione fisica. Il tratto ferrato compreso tra il bivio con il sentiero attrezzato del Cacciatore e lo Spallone Est del Cimerlo è di media difficoltà, più impegnativo è il successivo, caratterizzato da tratti molto esposti attrezzati con staffe e solo cavo, nel nostro caso che lo eseguiamo in discesa richiede forza di braccia. Da non sottovalutare il proseguo del sentiero CAI 747 al termine della ferrata Dino Buzzati, traccia molto sdrucciolevole seguita da sentierino nel bosco dove le radici umide possono fare scivolare.

- Da non sottovalutare il CAI 742 che attraversa dal versante occidentale a quello orientale Cima della Stanga, passaggi di 1°/1°+.


Rifugi-Bivacchi
- Rifugio Pradidali q.2278: Aperto da metà giugno a metà settembre.

- Rifugio Velo della Madonna q.2358: Aperto da metà giugno a metà settembre.

Fonti
- Fonte a Prati Fosne.



 
TEMPI RILEVATI NETTI (ore):
Rifugio Pradidali
0,00
Bivio q.2302
0,06
Ferrata del Porton
0,25
Canalone detritico
1,25
Il Porton
1,55
Incrocio q.2404
1,58
Ferrata del Velo q.2386
2,22
Ferrata del Velo q.2298
2,58
Rifugio Velo della Madonna
3,08
Forcella q.2440
3,25
Cima della Stanga
3,43
Bivio q.2429
4,04
Ferrata D. Buzzati q.2427
4,15
Cimerlo (Spallone Est)
4,35
Quota 2310 m
4,57
Ferrata D. Buzzati q.2140
5,40
Bivio q.1558
6,55
Bivio q.1550
6,57
Carrozzabile q.1466
7,08
Deviazione q.1468
7,09
Carrozzabile q.1417
/
Deviazione q.1411
/
Prati Fosne
/
Arrivo q.1326
7,25



Rifugio Pradidali q.2278
Dal rifugio Pradidali risaliamo il CAI 715 per il passo di Ball
Dal Bivio q.2302 teniamo il CAI 739 per la ferrata del Porton, in breve il sentiero perde quota inoltrandosi nel canalone Pradidali
Dal Bivio q.2302 teniamo il CAI 739 per la ferrata del Porton, in breve il sentiero perde quota inoltrandosi nel canalone Pradidali
Ferrata del Porton q.2197 (Scesi all’interno del canalone Pradidali, alla base della parete rocciosa inizia la ferrata)  

La ferrata del Porton è composta da una lunga serie di staffe che risalgono verticalmente e in grande esposizione
La ferrata del Porton è composta da una lunga serie di staffe che risalgono verticalmente e in grande esposizione
La ferrata del Porton
La ferrata del Porton
La ferrata del Porton
La ferrata del Porton

In seguito la ferrata del Porton vira a sinistra mantenendosi a mezzacosta con passaggi esposti e difficoltà contenute
In seguito la ferrata del Porton vira a sinistra mantenendosi a mezzacosta con passaggi esposti e difficoltà contenute
Canalone detritico q.2298 (Aggirato uno spigolo i cavi metallici terminano momentaneamente, ci inoltriamo nel grande canalone detritico delimitato da verticali pareti rocciose, sotto di noi possiamo notare un enorme macigno incastrato.)
Canalone detritico q.2298 (Aggirato uno spigolo i cavi metallici terminano momentaneamente, ci inoltriamo nel grande canalone detritico delimitato da verticali pareti rocciose) 

Perveniamo con ripida traccia a zig-zag alla testata del canalone detritico dove possiamo notare alla nostra sinistra l’angusto e buio canalino attrezzato con cavo, scaletta e staffe metalliche che ci aiutano a raggiungere in breve la soprastante stretta forcella del Porton
Perveniamo con ripida traccia a zig-zag alla testata del canalone detritico dove possiamo notare alla nostra sinistra l’angusto e buio canalino attrezzato con cavo, scaletta e staffe metalliche che ci aiutano a raggiungere in breve la soprastante stretta forcella del Porton
Perveniamo con ripida traccia a zig-zag alla testata del canalone detritico dove possiamo notare alla nostra sinistra l’angusto e buio canalino attrezzato con cavo, scaletta e staffe metalliche che ci aiutano a raggiungere in breve la soprastante stretta forcella del Porton
Perveniamo con ripida traccia a zig-zag alla testata del canalone detritico dove possiamo notare alla nostra sinistra l’angusto e buio canalino attrezzato con cavo, scaletta e staffe metalliche che ci aiutano a raggiungere in breve la soprastante stretta forcella del Porton
La ferrata del Porton termina al raggiungimento dell’omonima forcella
La ferrata del Porton termina al raggiungimento dell’omonima forcella

Incrocio q.2404 con cartelli appena sotto la forcella del Porton
Dall’Incrocio q.2404 prendiamo il CAI 739 perdendo un po’ quota per andare a raggiungere l’evidente sentiero a mezzacosta che aggira la testata della vallata, direzione sud.
Sul CAI 739 che ci conduce verso la ferrata del Velo
Un breve tratto corrimano su placca rocciosa anticipa la ferrata vera e propria 
La ferrata del Velo che per il nostro senso di marcia si sviluppa in discesa, ben attrezzata con cavo e staffe
La ferrata del Velo

La ferrata del Velo
La ferrata del Velo
La ferrata del Velo
La ferrata del Velo
Ferrata del Velo q.2298 (Termina la ferrata del Velo)
Terminata la ferrata del Velo camminiamo per sentierino seguito da una risalita su placche rocciose che ci conduce in breve al rifugio 

Rifugio Velo della Madonna
Forcella q.2440 (Salendo dal rifugio puntiamo alla evidente forcella che separa cima della Madonna da cima della Stanga, il sentiero CAI 742 gli transita poco sotto cominciando a virare a sud, poi subito termina costringendoci a risalire trasversalmente con passaggi di 1° il versante occidentale di cima della Stanga)
Il rifugio Velo della Madonna visto dal sentiero CAI 742 che sale il versante occidentale di cima della Stanga
Panorama sulla cima della Madonna e il Sass Maor

Cima della Stanga q.2550 (Raggiungiamo l’aerea cresta, senza raggiungere la cima ufficiale circa 20 metri sopra di noi, iniziamo a scendere nell’opposto versante con passaggi di 1°+ leggermente esposti da non sottovalutare) 
La traccia sdrucciolevole che ora scendeva a serpentine termina al Bivio q.2429 con cartelli
Bivio q.2429 (La traccia sdrucciolevole che ora scendeva a serpentine termina al bivio con cartelli, a sinistra scende il CAI 742 o sentiero attrezzato del Cacciatore, prendiamo il CAI 747 che si mantiene in quota percorrendo l’affilata cresta verde davanti a noi, direzione sud/est e indicazioni per la ferrata Dino Buzzati) 
Il Cimerlo visto dalla cima Stanga

Il CAI 747 si mantiene in quota percorrendo l’affilata cresta verde davanti a noi, direzione sud/est e indicazioni per la ferrata Dino Buzzati
La ferrata Dino Buzzati che sale al Cimerlo
Guglia sulla ferrata Dino Buzzati 
La ferrata Dino Buzzati che sale al Cimerlo
La ferrata Dino Buzzati che sale al Cimerlo
La ferrata Dino Buzzati che sale al Cimerlo

Cimerlo - Spallone Est q.2490 (La prima parte della ferrata termina uscendo sul verde spallone est poco sotto la cima, continuiamo con il nostro percorso ancora lontano dall’arrivo che scende con sentiero a serpentine il ripido pendio erboso)
Quota 2310 m (Disceso il pendio erboso, sul bordo destro riprende la ferrata nella sua parte più impegnativa, una serie di staffe in esposizione alternate da alcuni traversi detritici ci fanno perdere quota)
Sulla ferrata Dino Buzzati che scende verso Prati Fosne
Sulla ferrata Dino Buzzati che scende verso Prati Fosne
Sulla ferrata Dino Buzzati che scende verso Prati Fosne

Sulla ferrata Dino Buzzati che scende verso Prati Fosne
Sulla ferrata Dino Buzzati che scende verso Prati Fosne
   Ferrata Dino Buzzati q.2140 (Termina la ferrata) 
Terminata la ferrata Dino Buzzati, iniziamo a percorrere con attenzione la traccia sdrucciolevole CAI 747 che costeggia dei contrafforti rocciosi
Terminata la ferrata Dino Buzzati, iniziamo a percorrere con attenzione la traccia sdrucciolevole CAI 747 che costeggia dei contrafforti rocciosi

Terminata la ferrata Dino Buzzati, iniziamo a percorrere con attenzione la traccia sdrucciolevole CAI 747 che costeggia dei contrafforti rocciosi
CAI 747
Arrivo a Prati Fosne