giovedì 12 dicembre 2019

Monti Contrario e Cavallo (ritorno dal canale Cambron) PD+

Itinerario tra i più difficili delle Alpi Apuane (Toscana), riferito solo a escursionisti molto esperti con attitudini alpinistiche.

DATA: 30 giugno 2019

PARTENZA: Con l’autostrada A 15 Parma-La Spezia usciamo a Aulla e seguiamo le indicazioni per Casola in Lunigiana e Minucciano. Lasciato quest’ultimo paesino, la strada attraversa una galleria per poi scendere al paese di Gramolazzo, noi invece andiamo a destra iniziando a entrare nella valle di Orto di Donna (indicazioni per i rifugi alpini). Lasciamo l’auto nel parcheggio del campeggio sulla curva a U della stradina appena oltrepassato il rifugio Val Serenaia.




Stralcio della mappa interattiva webmapp tratta dal sito http://www.webmapp.it/


ITINERARIO: Parcheggio q.1066 (Parcheggiata l’auto ci riportiamo sulla curva a U della stradina asfaltata e la risaliamo a sinistra in direzione del rifugio Donegani)      Deviazione q.1080 (Lasciamo la stradina asfaltata che continua verso il rifugio Donegani, intraprendiamo a sinistra il sentiero CAI 180, segni)      Bivio q.1295 (Cartelli nel bosco: a sinistra c’è il sentiero di raccordo al CAI 178, continuiamo sul CAI 180 in costante ascesa nella faggeta)     Rifugio Orto di Donna q.1496 (Usciamo dal bosco e siamo sulla marmifera, a pochi metri sulla destra c’è il rifugio, a sinistra in falsopiano inizia il sentiero CAI 179, noi stiamo a sinistra in salita procedendo su piccola marmifera in stato di abbandono, in alto sopra di noi possiamo notare il monte Contrario e il passo delle Pecore, cartelli e indicazioni assenti)      Casotto q.1545 (Fatiscente casotto di mattoni situato alla nostra sinistra, continuiamo l’ascesa per sentiero)      Passo delle Pecore q.1603 (Raggiungiamo l’ampia sella senza indicazioni, quindi andiamo a sinistra, nord/est, senza attaccare direttamente la cresta ma cercando di individuare l’esile traccia di passaggio che si sviluppa a mezzacosta in leggera ascesa nella macchia di bosco sul versante dell’Orto di Donna. Dopo pochi minuti terminano gli arbusti e cominciamo a risalire molto ripidamente a destra il ripidissimo pendio di paleo e la seguente paretina di roccia inaffidabile con passaggi di 2° dove si rende necessario testare meticolosamente ogni punto di appoggio. Guadagniamo il filo della cresta estremamente affilata e rocciosa, ovvia è la direzione da seguire come l’enorme esposizione soprattutto sul versante sud che precipita nella Valle degli Alberghi, procediamo con molta cautela rassicurati dai buoni appigli rocciosi)      Deviazione q.1744 (Attenzione, bypassiamo un tratto di cresta il cui proseguo è proibitivo individuando alla nostra sinistra la ripida traccia che ci fa perdere pochi metri di quota sul versante dell’Orto di Donna, ne segue un breve tratto di esile cengia in discreta esposizione, poi di nuovo in ripidissima salita su paleo misto roccia per riguadagnare la cresta)    Monte Contrario q.1788 (Nella parte finale la cresta molto aerea ma priva di reali difficoltà ci conduce sull’angusta vetta indicata da un minuscolo cartello di metallo. Continuiamo con il naturale proseguo della cresta che si sviluppa nel versante orientale disarrampicando un tratto molto affilato)     Foce q.1730 (Senza toponimo o quota sulle mappe, separa il monte Contrario dal promontorio quotato 1755,6 da CTR Toscana. Ora andiamo su quest’ultima cima risalendola sul versante destro, Valle degli Alberghi, su esilissima traccia che traversa sopra una placca molto esposta)     Cima q.1756 (Punto quotato 1755,6 da CTR Toscana, dalla parte opposta scendiamo all’intaglio della Foce del Cavallo senza difficoltà)   –   Foce del Cavallo q.1704 (Quotato 1703,6 da CTR Toscana, segni e indicazioni assenti. In questo punto è possibile abbandonare la traversata scendendo il canale alla nostra sinistra, versante Orto di Donna, per raggiungere a vista o su esile traccia il sentiero CAI alla Foce di Cardeto. Manteniamo la cresta sempre molto aerea ed esposta che guadagna quota in direzione del monte Cavallo, est, lungo la sua percorrenza due deviazioni ci faranno bypassare con un traverso a mezzacosta i punti invalicabili, in successione prima a sinistra sul versante Orto di Donna, poi a destra sul versante del Canale del Pianone)      Monte Cavallo q.1882 (Negli ultimi 60 metri di dislivello che precedono l’arrivo in vetta, l’aerea cresta rocciosa lascia posto a una ripidissima parete obliqua di placche rocciose a cui difficilmente possiamo darle un grado alpinistico, probabilmente non supera il 1°. Questa ascesa risulta molto infida, perché ci costringe a camminare carponi senza grandi possibilità di avere appigli per le mani ma contando unicamente a far presa con la suola delle scarpe, teniamoci distante circa 10/15 metri dal filo di cresta che delimita la parete dove la roccia si sgretola, sfruttiamo le rare zolle o paleo affiorante dalle placche rocciose, procediamo con estrema cautela perché una scivolata avrebbe conseguenze fatali. Arrivati sulla prima cima delle quattro “gobbe” del monte Cavallo, quella nord, ignoriamo la cresta nord che scende alla foce di Cardeto, via normale di salita, e scendiamo il pendio orientale ben camminabile e senza problemi in direzione della caratteristica “vela” della cima principale del monte Cavallo)      Sella q.1825 (Lasciamo la cresta che ora risale il filo della “vela rocciosa” per la vetta principale del monte Cavallo, presente un breve tratto con cavo metallico, scendiamo il verde canale del Cambron alla nostra sinistra, est, è molto ripido e procediamo con cautela ma non vi sono difficoltà tecniche)     CAI 179 q.1607 (Quando il canale del Cambron termina, manteniamo la direzione scendendo il verde pendio fino a innestarci d’obbligo sul CAI 179, segni bianco/rossi, lo teniamo a sinistra notando poco sotto di noi la marmifera d’accesso alla cava della Focolaccia sull’omonimo passo e visibile alle nostre spalle)      Bivio q.1598 (Cartelli: a destra c’è il sentiero CAI 178 di raccordo alla marmifera CAI 36, manteniamo la direzione in falsopiano ora CAI 178/CAI 179)      Bivio q.1597 (Una scritta azzurra sulla roccia, indica la traccia a destra in discesa che è la via normale al monte Pisanino, continuiamo sul CAI 178/CAI 179 che comincia a salire alla foce di Cardeto)     Foce di Cardeto q.1642 (Il CAI 178/CAI 179 attraversa il valico e scende nel versante dell’Orto di Donna)     Bivio q.1620 (Cartelli poco sotto la foce di Cardeto: a sinistra il CAI 179 conduce al rifugio Orto di Donna, manteniamo il CAI 178 in discesa)      Bivio q.1300 (Cartelli all’interno del bosco, a sinistra c’è il sentiero CAI di collegamento sul CAI 180, stiamo a destra sul CAI 178)     Casetta q.1092   (Su alcune mappe indicata come ex deposito di esplosivi. Al termine della discesa usciamo dal bosco presso la radura dove è situata alla nostra destra la casetta recintata)      Ponte q.1080 (Ponticello sul rio Sambuco percorso dal sentiero turistico, il CAI 178 si mantiene parallelo poco sotto)    Parcheggio q.1066.
             

NOTE:
LUNGHEZZA: 7,7 km
DIFFICOLTA: PD+
DISLIVELLO TOTALE: 950 m
QUOTA MASSIMA: M.Cavallo nord q.1882









Sentieri



- Itinerario tra i più difficili delle Alpi Apuane, riferito solo a escursionisti molto esperti con attitudini alpinistiche, indispensabile meteo stabile e ottima visibilità, da evitare assolutamente con terreno umido.
Creste sempre estremamente esposte e terreno apuano molto ripido e infido, non vi sono possibilità di assicurarsi con corda, ogni passaggio va sempre meticolosamente testato e la progressione richiede molta calma e concentrazione, segnatura e indicazioni nella traversata Contrario/Cavallo sono assenti. (Numerosi passaggi di 2°)

- Scesi dal monte Contrario e arrivando alla foce del Cavallo, abbiamo la possibilità di abbandonare il proseguo scendendo il canalino alla sua sinistra (con traccia di passaggio e a vista sul versante Orto di Donna), optando invece per la traversata su cresta fino la vetta del monte Cavallo ci sono le difficoltà maggiori del giro.

- La discesa nel verde canale del Cambron non comporta difficoltà di rilievo, si procede con cautela causa la ripidezza e l’alto paleo che nasconde eventuali insidie del terreno, si possono notare nelle pareti di roccia che delimitano il canale alcune “soste” utilizzate nel periodo invernale.

- Appena prima di raggiungere la foce di Cardeto, con una deviazione non indicata a sinistra di pochi metri dal CAI 178/CAI 179 possiamo ammirare l’inghiottitoio della Buca della Neve.


Rifugi-Bivacchi
- Punti di appoggio raggiungibili con l’auto e a poca distanza dal nostro punto di partenza sono i rifugi Val Serenaia e Donegani (sempre aperti nel periodo estivo)

- Rifugio Orto di Donna sotto il passo delle Pecore, sempre aperto nel periodo estivo

Fonti
- Fontana nel parcheggio alla partenza in direzione del campeggio



TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Parcheggio
0,00
Deviazione q.1080
0,04
Bivio q.1295
0,34
Rif. Orto di Donna
1,10
Casotto q.1545
1,20
Passo delle Pecore
1,28
Deviazione q.1744
2,07
Monte Contrario
2,15
Foce q.1730
2,32
Cima q.1756
/
Foce del Cavallo
2,45
Monte Cavallo nord
3,35
Sella q.1825
3,40
CAI 179 q.1607
4,15
Bivio q.1598
4,22
Bivio q.1597
4,26
Foce di Cardeto
4,33
Bivio q.1620
4,38
Bivio q.1300
5,28
Casetta q.1092  
5,55
Ponte q.1080
5,57
Parcheggio
6,02




Sulla stradina asfaltata in direzione del rifugio Donegani
Deviazione q.1080 (Lasciamo la stradina asfaltata che continua verso il rifugio Donegani, intraprendiamo a sinistra il sentiero CAI 180, segni)
Sul CAI 180
Cartelli al Bivio q.1295
Sul CAI 180
Usciamo dal bosco e in breve siamo al rifugio Orto di Donna

Rifugio Orto di Donna
Rifugio Orto di Donna q.1496 (Usciamo dal bosco e siamo sulla marmifera, a pochi metri sulla destra c’è il rifugio, a sinistra in falsopiano inizia il sentiero CAI 179, noi stiamo a sinistra in salita procedendo su piccola marmifera in stato di abbandono, in alto sopra di noi possiamo notare il monte Contrario e il passo delle Pecore, cartelli e indicazioni assenti)
Panorama dal passo delle Pecore
Passo delle Pecore q.1603 (Raggiungiamo l’ampia sella senza indicazioni, quindi andiamo a sinistra, nord/est, senza attaccare direttamente la cresta ma cercando di individuare l’esile traccia di passaggio che si sviluppa a mezzacosta in leggera ascesa nella macchia di bosco sul versante dell’Orto di Donna)
Dopo pochi minuti terminano gli arbusti e cominciamo a risalire molto ripidamente a destra il ripidissimo pendio di paleo

Dopo pochi minuti terminano gli arbusti e cominciamo a risalire molto ripidamente a destra il ripidissimo pendio di paleo
Crestina intermedia dopo la risalita del paleo
Baratro sul versante della valle degli Alberghi
Zoomata sugli edifici degli alberghi circa 700 metri sotto di noi
Tutta la cresta che ci separa dalla cima del monte Contrario

Panorama sul passo delle Pecore dal quale siamo risaliti
Terminato il paleo continuiamo la ripida ascesa sul versante Orto di Donna sulla paretina di roccia inaffidabile con passaggi di 2° dove si rende necessario testare meticolosamente ogni punto di appoggio.
Terminato il paleo continuiamo la ripida ascesa sul versante Orto di Donna sulla paretina di roccia inaffidabile con passaggi di 2° dove si rende necessario testare meticolosamente ogni punto di appoggio.
Terminato il paleo continuiamo la ripida ascesa sul versante Orto di Donna sulla paretina di roccia inaffidabile con passaggi di 2° dove si rende necessario testare meticolosamente ogni punto di appoggio.
Guadagniamo il filo della cresta estremamente affilata e rocciosa, ovvia è la direzione da seguire come l’enorme esposizione soprattutto sul versante sud che precipita nella Valle degli Alberghi, procediamo con molta cautela rassicurati dai buoni appigli rocciosi

Guadagniamo il filo della cresta estremamente affilata e rocciosa, ovvia è la direzione da seguire come l’enorme esposizione soprattutto sul versante sud che precipita nella Valle degli Alberghi, procediamo con molta cautela rassicurati dai buoni appigli rocciosi
Sulla cresta occidentale del monte Contrario
Sulla cresta occidentale del monte Contrario

Sulla cresta occidentale del monte Contrario
Sulla cresta occidentale del monte Contrario
Deviazione q.1744 (Attenzione, bypassiamo un tratto di cresta il cui proseguo è proibitivo individuando alla nostra sinistra la ripida traccia che ci fa perdere pochi metri di quota sul versante dell’Orto di Donna, ne segue un breve tratto di esile cengia in discreta esposizione, poi di nuovo in ripidissima salita su paleo misto roccia per riguadagnare la cresta)
Arrivo in vetta
Monte Contrario q.1788

Dalla cima del monte Contrario continuiamo con il naturale proseguo della cresta che si sviluppa nel versante orientale disarrampicando un tratto molto affilato
Dalla cima del monte Contrario continuiamo con il naturale proseguo della cresta che si sviluppa nel versante orientale disarrampicando un tratto molto affilato
Dalla cima del monte Contrario continuiamo con il naturale proseguo della cresta che si sviluppa nel versante orientale disarrampicando un tratto molto affilato
Si continua scendere ripidamente per rampe di paleo
Si continua scendere ripidamente per rampe di paleo
Il contrafforte del monte Contrario appena sceso

Panorama sullo sviluppo dell’aerea cresta che dobbiamo percorrere verso la vetta del monte Cavallo nord
Foce q.1730 (Senza toponimo o quota sulle mappe, separa il monte Contrario dal promontorio quotato 1755,6 da CTR Toscana. Ora risaliamo quest’ultima cima risalendola sul versante destro, Valle degli Alberghi, su esilissima traccia che traversa sopra una placca molto esposta)
Cima q.1756 (Punto quotato 1755,6 da CTR Toscana, dalla parte opposta scendiamo all’intaglio della Foce del Cavallo senza difficoltà)

Discesa verso la foce del Cavallo
Sotto di noi la vallata del canale del Pianone
Dalla foce del Cavallo manteniamo la cresta sempre molto aerea ed esposta che guadagna quota in direzione del monte Cavallo
Dalla foce del Cavallo manteniamo la cresta sempre molto aerea ed esposta che guadagna quota in direzione del monte Cavallo
Alle nostre spalle il monte Contrario e la foce del Cavallo che abbiamo oltrepassato

Sulla seconda deviazione: ci fa bypassare un tratto di cresta invalicabile con un traverso molto delicato nel versante del Canale del Pianone
Sulla seconda deviazione: ci fa bypassare un tratto di cresta invalicabile con un traverso molto delicato nel versante del Canale del Pianone
Ritorno in cresta dopo il bypass sul versante del canale del Pianone
Foro naturale sulla cresta
Monte Cavallo q.1882 (Negli ultimi 60 metri di dislivello che precedono l’arrivo in vetta, l’aerea cresta rocciosa lascia posto a una ripidissima parete obliqua di placche rocciose a cui difficilmente possiamo darle un grado alpinistico, probabilmente non supera il 1°. Questa ascesa risulta molto infida, perché ci costringe a camminare carponi senza grandi possibilità di avere appigli per le mani ma contando unicamente a far presa con la suola delle scarpe)

Passaggio esposto precede la salita finale al monte Cavallo
Passaggio esposto precede la salita finale al monte Cavallo
Negli ultimi 60 metri di dislivello che precedono l’arrivo in vetta, l’aerea cresta rocciosa lascia posto a una ripidissima parete obliqua di placche rocciose a cui difficilmente possiamo darle un grado alpinistico, probabilmente non supera il 1°. Questa ascesa risulta molto infida, perché ci costringe a camminare carponi senza grandi possibilità di avere appigli per le mani ma contando unicamente a far presa con la suola delle scarpe
Monte Cavallo q.1882
Monte Cavallo q.1882

Dalla cima del monte Cavallo q.1882 scendiamo il pendio orientale ben camminabile e senza problemi in direzione della caratteristica “vela” della cima principale del monte Cavallo
Panorama sul monte Pisanino
Panorama sul Pizzo d’Uccello a destra e il gruppo La Forbice/Grondilice/Garnerone a sinistra

Arrivo all’imbocco del canale Cambron ai piedi della “vela”
Arrivo all’imbocco del canale Cambron ai piedi della “vela”
Discesa del canale Cambron
Discesa del canale Cambron
Alla fine della discesa del canale Cambron ormai prossimi a innestarci sul sentiero CAI
Vista sulla cava al passo della Focolaccia

Gli Zucchi di Cardeto
Bivio q.1597 (Una scritta azzurra sulla roccia, indica la traccia a destra in discesa che è la via normale al monte Pisanino)
Appena prima di raggiungere la foce di Cardeto, con una deviazione non indicata a sinistra di pochi metri dal CAI 178/CAI 179 possiamo ammirare l’inghiottitoio della Buca della Neve.
Foce di Cardeto
Ritorno con il CAI 178
Con l’amico Silvano