DATA:18 dicembre 2011
PARTENZA: Sulla
statale 310 Forlì-Passo della Calla: passata Santa Sofia si volta a sinistra,
indicazioni per la Diga di Ridracoli fino al termine della strada poco dopo
avere passato il paese di Ridracoli presso il cancello e la biglietteria.
Per la carta
escursionistica scala 1:25000 - 19-Bagno di Romagna, si ringrazia l’Istituto Geografico Adriatico di Longiano info@iga-cartografia.it - tel. 0547.613109
ITINERARIO:
Cancello della Diga di Ridracoli q.438 (Fine della strada. Oltrepassiamo il cancello a fianco
la biglietteria e saliamo con stradina asfaltata di servizio alla diga) –
Bivio q.488 (A destra stradina asfaltata chiusa da cancello che è
CAI 233, noi dritto) – Diga di Ridracoli q.560 (Usciamo da un tunnel e
c’è la diga di Ridracoli, l’attraversiamo e dalla parte opposta proseguiamo
sempre per stradina che entra nuovamente in un tunnel) –
CAI 239 q.560 (Fine asfaltata, inizia il CAI 239 per
sentiero) – Fonte q.612 – Ca’ di Sopra q.605 (Rifugio)
– Bivio q.625 (Cartelli:
a sinistra il CAI 239 sale verso i
ruderi di Pratalino, noi dritto in falsopiano ora per CAI 237) –
Ponte q.605 (Piccolo ponte in legno e cascatina) – Deviazione
q.645 (Lasciamo il CAI 237 e saliamo a sinistra con un sentiero non
segnato) – Crinale q.775 (Il buon sentiero
sembra terminare, noi saliamo a sinistra attraverso una radura rocciosa fino al
suo punto più alto, qualche ometto indica la via, poi andiamo a destra con
direzione sud rientrando nel bosco e ritrovando il sentiero) –
Bivio q.789 (Dritto a destra c’è un sentiero in falsopiano, noi
dritto a sinistra in salita e in breve siamo sul crinale) – Crinale q.803 (Siamo nel crinale sud di monte Palestrina, omino in sasso. Ora
passiamo dalla parte opposta e continuiamo per sentierino a mezzacosta con direzione
nord/est, iniziano alcuni sbiaditi bolli rossi) – Il Casone q.804 (Ci
innestiamo sul CAI 235, sulla destra a poche decine di metri ci sono i ruderi
de Il Casone. Deviazione: ci portiamo davanti alla casa, dove c’è la porta
d’ingresso con il balconcino e lasciamo il CAI 235 prendendo un vecchio
sentiero in piano con direzione est, sbiaditi bolli rossi) – Deviazione q.801 (Solo dopo pochi
minuti termina il buon sentiero, saliamo a sinistra per traccia seguendo i
bolli rossi e proseguiamo in piano attraverso un brullo pianoro) – Bivio
q.802 (Appena attraversato il pianoro a sinistra sale un invitante
sentiero, noi proseguiamo dritto e in falsopiano. Quando in seguito si
rientrerà nel bosco, i bolli rossi sembrano sparire, allora iniziamo a scendere
a destra, sud/ovest, senza traccia per brulla prateria fino alla sottostante
casa de “Il Castelluccio”) – Il Castelluccio q.732 (Arriviamo al
rudere della casa scendendo a vista tra alcuni singolari cumuli di pietra nella
prateria. Dalla casa prendiamo il sentierino a sinistra in discesa che va a
passare in una “piccola gola”) – Fosso
Rogheta q.656 (Lo attraversiamo, dritto davanti a noi continua il
sentierino a mezzacosta nel fitto bosco con direzione sud/ovest che si mantiene
parallelo al Fosso di Rogheta, ma a 10/20 metri più in alto) – Fosso
q.652 (Piccolo fosso che s’innesta nel sottostante fosso di Rogheta) – Bivio q.660 (A sinistra in ripida
salita contrassegnata da bolli rossi inizia una traccia, noi continuiamo dritto
per esile sentierino che inizia a scendere al molino di Carpanone) – Molino
di Carpanone q.638 (Dell’antico molino rimangono solo pochi sassi coperti
di muschio, spettacolare la cascata e la forra sottostante, torniamo sui nostri
passi) – Bivio q.660 (Ora seguiamo i bolli
rossi a destra in ripida salita nel bosco)
– Bivio q.685
(Attenzione, dritto in piano con direzione sud prosegue un sentierino, noi
seguiamo i bolli rossi che continuano in ripida salita) –
Bivio q.771 (Ci innestiamo in un buon sentiero, lo prendiamo a
destra in leggera salita sempre seguendo gli sbiaditi bolli rossi) – Valdora q.817 (Piccola radura, alla
nostra destra inizia una sterrata che sale fino al podere Romiceto e alla
carrozzabile di Casanova dell’Alpe, noi andiamo dritto, nord, e ritroviamo un
sentierino in falsopiano che si inoltra nel bosco sempre con bolli rossi) – Bivio
q.820 (Dritto in piano prosegue un sentierino, noi dritto a destra in leggera
salita) – Deviazione q.835
(Attenzione, dritto prosegue il buon sentierino in falsopiano, i bolli rossi molto
sbiaditi risalgono a destra un pendio marnoso con direzione est) –
Bivio q.890 (Siamo in una piccola piazzola con ciottoli di sasso
con un omino, a sinistra si inoltra nel bosco un sentiero in leggera discesa,
noi andiamo a destra e dopo pochi metri lasciamo il buon sentiero e seguiamo i
bolli rossi a sinistra in salita nel bosco)
– Fonte
q.937 (Fonte asciutta recante la data “1954”) – Carrozzabile q.975 (Innesto sulla carrozzabile,
andiamo a sinistra) – Casanova
dell’Alpe q.972 (Antico nucleo con annessa chiesa ristrutturata. Teniamo la
carrozzabile che in breve oltrepassa il piccolo cimitero) – Deviazione
q.992 (Lasciamo la carrozzabile e andiamo a sinistra per larga mulattiera CAI
235/231 chiusa da sbarra in ferro)
– Bivio q.975 (A destra
sale per scendere immediatamente il CAI 231, dritto prosegue il CAI 235.
Deviazione: noi li lasciamo entrambi salendo dietro la grande croce di legno
dove inizia un sentierino non segnato a mezzacosta nel bosco, direzione ovest, si
aggira il promontorio per poi portarsi sul crinale che andremo a seguire
fedelmente) – Monte
Cerviaia q.1056 (Nessuna indicazione sulla vetta, alla nostra sinistra,
sud, scende una grande radura. Noi teniamo il crinale che in questo punto non è
evidente andando a nord/ovest e iniziando a scendere ripidamente e senza
traccia nel fitto bosco all’uscita del quale ritroviamo il filo di cresta) – Cima
q.1006 (Il GPS la quota 996. Il crinale qui non visibile prosegue in
direzione nord, seguiamo la buona traccia che scende a destra nel bosco) – Cima
q.826 (Non riusciamo a tenere il crinale, scendiamo a sinistra, sud, senza
traccia e poi sui 760 m cerchiamo di aggirare riportandoci sul crinale) – Sella q.743 (Con un po’
di fatica siamo tornati sul crinale, davanti a noi c’è la cima q.760
riconoscibile perché interamente ricoperta di pietrisco chiaro. Deviazione:
lasciamo il crinale e iniziamo a scendere senza traccia e a nostro piacimento tenendoci
in direzione sud, l’alberatura non ci consente di orientarci ma il passaggio è
agevole) – La Casetta q.669 (Rudere. La
raggiungiamo grazie al GPS, purtroppo dalla casa nessun vecchio sentiero ci
aiuta a scendere, proseguiamo sempre senza traccia scendendo sotto la casa con
direzione ovest sapendo che dovunque noi scendiamo ci andremo a innestare
d’obbligo al sottostante CAI 239) – CAI 239 q.580 (Innesto
sul CAI 239, lo prendiamo a destra tornando alla diga e ripercorrendo il
tragitto fatto all’andata) – CAI 239 q.560 – Diga di Ridracoli q.560 –
Bivio q.488 – Cancello
della Diga di Ridracoli q.438.
DISLIVELLO TOTALE: 1300 m
QUOTA MASSIMA: Monte Cerviaia
q.1056
LUNGHEZZA: 18,6 km
DIFFICOLTA: EE
DIFFICOLTA: EE
NOTE:
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Sentieri |
- Il vecchio sentiero del monte Palestrina dalla Deviazione q.645 al rudere de Il Casone si percorre senza problemi. - Qualche incertezza a scendere a Il Castelluccio dove non vi sono più bolli rossi. - La salita dal Bivio q.660 (in prossimità del Molino Carpanone) fino a Valdora è contrassegnata da abbondanti ma sbiaditi bolli rossi. - Il vecchio sentiero che collega Valdora a Casanova dell’Alpe alterna tratti di buon sentiero (all’inizio) a esili tracce. Seguire fedelmente gli sbiaditi bolli rossi. - Dalla Cima q.826 non riusciamo a tenere il crinale, scendiamo di quota e la aggiriamo fino alla Sella q.743 dove iniziamo a scendere passando per La Casetta fino a innestarci sul sentiero CAI 239. Tutto questo tratto è completamente senza traccia, indispensabile GPS o bussola per tenere la rotta, il passaggio tra la vegetazione è agevole ma non consente di avere punti di riferimento. |
Fonti
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- Fonte
alla partenza di fronte la biglietteria.
- Fonte
sulla strada di servizio alla diga al Bivio q.488
-
Fonte a q.612 sul CAI 239 tra la diga di Ridracoli e il rifugio Cà di Sopra.
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
Cancello
Diga Ridracoli
|
0,00
|
Bivio q.685
|
2,47
|
Bivio q.488
|
0,08
|
Bivio q.771
|
3,02
|
Diga di Ridracoli
|
0,26
|
Valdora
|
3,08
|
CAI 239 q.560
|
0,40
|
Bivio q.820
|
3,25
|
Fonte q.612
|
0,49
|
Deviazione q.835
|
3,30
|
Ca’ di Sopra
|
1,00
|
Bivio q.890
|
3,38
|
Bivio q.625
|
1,03
|
Fonte
q.937
|
3,45
|
Ponte q.605
|
1,08
|
Carrozzabile
q.975
|
3,52
|
Deviazione q.645
|
1,18
|
Casanova
dell’Alpe
|
3,55
|
Crinale q.775
|
1,35
|
Deviazione
q.992
|
4,03
|
Bivio q.789
|
1,46
|
Bivio
q.975
|
4,07
|
Crinale q.803
|
1,47
|
Monte
Cerviaia
|
4,26
|
Il
Casone
|
2,00
|
Cima
q.1006
|
4,35
|
Deviazione
q.801
|
2,03
|
Cima
q.826
|
5,05
|
Bivio
q.802
|
2,05
|
Sella
q.743
|
5,18
|
Il Castelluccio
|
2,15
|
La
Casetta
|
5,28
|
Fosso Rogheta
|
2,23
|
CAI
239 q.580
|
5,35
|
Fosso q.652
|
2,32
|
CAI
239 q.560
|
5,48
|
Bivio q.660
|
2,34
|
Diga
di Ridracoli
|
/
|
Molino
di Carpanone
|
2,37
|
Bivio
q.488
|
/
|
Bivio q.660
|
/
|
Cancello
Diga Ridracoli
|
6,12
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Crinale q.803
|
Crinale
q.803
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Solo pochi sassi ricoperti di muschio
rimangono
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|
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|
Deviazione
q.992 (lasciamo la carrozzabile e andiamo a sinistra per larga mulattiera
chiusa da sbarra)
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