mercoledì 20 febbraio 2013

Da Ridracoli a Casanova dell’Alpe (per vecchi sentieri) EE

Escursione da Ridracoli a Casanova dell'Alpe per vecchi sentieri abbandonati e tratti fuori sentiero (solo per escursionisti esperti)

DATA:18 dicembre 2011

PARTENZA: Sulla statale 310 Forlì-Passo della Calla: passata Santa Sofia si volta a sinistra, indicazioni per la Diga di Ridracoli fino al termine della strada poco dopo avere passato il paese di Ridracoli presso il cancello e la biglietteria.




Per la carta escursionistica scala 1:25000 - 19-Bagno di Romagna, si ringrazia l’Istituto Geografico Adriatico di Longiano   info@iga-cartografia.it - tel. 0547.613109

ITINERARIO: Cancello della Diga di Ridracoli q.438 (Fine della strada. Oltrepassiamo il cancello a fianco la biglietteria e saliamo con stradina asfaltata di servizio alla diga)          Bivio q.488 (A destra stradina asfaltata chiusa da cancello che è CAI 233, noi dritto)     –     Diga di Ridracoli q.560 (Usciamo da un tunnel e c’è la diga di Ridracoli, l’attraversiamo e dalla parte opposta proseguiamo sempre per stradina che entra nuovamente in un tunnel)         CAI 239 q.560 (Fine asfaltata, inizia il CAI 239 per sentiero)         Fonte q.612     –    Ca’ di Sopra q.605 (Rifugio)        Bivio q.625 (Cartelli: a sinistra il CAI 239  sale verso i ruderi di Pratalino, noi dritto in falsopiano ora per CAI 237)         Ponte q.605 (Piccolo ponte in legno e cascatina)         Deviazione q.645 (Lasciamo il CAI 237 e saliamo a sinistra con un sentiero non segnato)       Crinale q.775 (Il buon sentiero sembra terminare, noi saliamo a sinistra attraverso una radura rocciosa fino al suo punto più alto, qualche ometto indica la via, poi andiamo a destra con direzione sud rientrando nel bosco e ritrovando il sentiero)          Bivio q.789 (Dritto a destra c’è un sentiero in falsopiano, noi dritto a sinistra in salita e in breve siamo sul crinale)         Crinale q.803 (Siamo nel crinale sud di monte Palestrina, omino in sasso. Ora passiamo dalla parte opposta e continuiamo per sentierino a mezzacosta con direzione nord/est, iniziano alcuni sbiaditi bolli rossi)      –     Il Casone q.804 (Ci innestiamo sul CAI 235, sulla destra a poche decine di metri ci sono i ruderi de Il Casone. Deviazione: ci portiamo davanti alla casa, dove c’è la porta d’ingresso con il balconcino e lasciamo il CAI 235 prendendo un vecchio sentiero in piano con direzione est, sbiaditi bolli rossi)        Deviazione q.801 (Solo dopo pochi minuti termina il buon sentiero, saliamo a sinistra per traccia seguendo i bolli rossi e proseguiamo in piano attraverso un brullo pianoro)         Bivio q.802 (Appena attraversato il pianoro a sinistra sale un invitante sentiero, noi proseguiamo dritto e in falsopiano. Quando in seguito si rientrerà nel bosco, i bolli rossi sembrano sparire, allora iniziamo a scendere a destra, sud/ovest, senza traccia per brulla prateria fino alla sottostante casa de “Il Castelluccio”)       Il Castelluccio q.732 (Arriviamo al rudere della casa scendendo a vista tra alcuni singolari cumuli di pietra nella prateria. Dalla casa prendiamo il sentierino a sinistra in discesa che va a passare in una “piccola gola”)         Fosso Rogheta q.656 (Lo attraversiamo, dritto davanti a noi continua il sentierino a mezzacosta nel fitto bosco con direzione sud/ovest che si mantiene parallelo al Fosso di Rogheta, ma a 10/20 metri più in alto)        Fosso q.652 (Piccolo fosso che s’innesta nel sottostante fosso di Rogheta)     Bivio q.660 (A sinistra in ripida salita contrassegnata da bolli rossi inizia una traccia, noi continuiamo dritto per esile sentierino che inizia a scendere al molino di Carpanone)         Molino di Carpanone q.638 (Dell’antico molino rimangono solo pochi sassi coperti di muschio, spettacolare la cascata e la forra sottostante, torniamo sui nostri passi)          Bivio q.660 (Ora seguiamo i bolli rossi a destra in ripida salita nel bosco)          Bivio q.685 (Attenzione, dritto in piano con direzione sud prosegue un sentierino, noi seguiamo i bolli rossi che continuano in ripida salita)          Bivio q.771 (Ci innestiamo in un buon sentiero, lo prendiamo a destra in leggera salita sempre seguendo gli sbiaditi bolli rossi)        Valdora q.817 (Piccola radura, alla nostra destra inizia una sterrata che sale fino al podere Romiceto e alla carrozzabile di Casanova dell’Alpe, noi andiamo dritto, nord, e ritroviamo un sentierino in falsopiano che si inoltra nel bosco sempre con bolli rossi)         Bivio q.820 (Dritto in piano prosegue un sentierino, noi dritto a destra in leggera salita)     Deviazione q.835 (Attenzione, dritto prosegue il buon sentierino in falsopiano, i bolli rossi molto sbiaditi risalgono a destra un pendio marnoso con direzione est)          Bivio q.890 (Siamo in una piccola piazzola con ciottoli di sasso con un omino, a sinistra si inoltra nel bosco un sentiero in leggera discesa, noi andiamo a destra e dopo pochi metri lasciamo il buon sentiero e seguiamo i bolli rossi a sinistra in salita nel bosco)        Fonte q.937 (Fonte asciutta recante la data “1954”)        Carrozzabile q.975 (Innesto sulla carrozzabile, andiamo a sinistra)       Casanova dell’Alpe q.972 (Antico nucleo con annessa chiesa ristrutturata. Teniamo la carrozzabile che in breve oltrepassa il piccolo cimitero)      Deviazione q.992 (Lasciamo la carrozzabile e andiamo a sinistra per larga mulattiera CAI 235/231 chiusa da sbarra in ferro)          Bivio q.975 (A destra sale per scendere immediatamente il CAI 231, dritto prosegue il CAI 235. Deviazione: noi li lasciamo entrambi salendo dietro la grande croce di legno dove inizia un sentierino non segnato a mezzacosta nel bosco, direzione ovest, si aggira il promontorio per poi portarsi sul crinale che andremo a seguire fedelmente)         Monte Cerviaia q.1056 (Nessuna indicazione sulla vetta, alla nostra sinistra, sud, scende una grande radura. Noi teniamo il crinale che in questo punto non è evidente andando a nord/ovest e iniziando a scendere ripidamente e senza traccia nel fitto bosco all’uscita del quale ritroviamo il filo di cresta)       Cima q.1006 (Il GPS la quota 996. Il crinale qui non visibile prosegue in direzione nord, seguiamo la buona traccia che scende a destra nel bosco)        Cima q.826 (Non riusciamo a tenere il crinale, scendiamo a sinistra, sud, senza traccia e poi sui 760 m cerchiamo di aggirare riportandoci sul crinale)      –     Sella q.743 (Con un po’ di fatica siamo tornati sul crinale, davanti a noi c’è la cima q.760 riconoscibile perché interamente ricoperta di pietrisco chiaro. Deviazione: lasciamo il crinale e iniziamo a scendere senza traccia e a nostro piacimento tenendoci in direzione sud, l’alberatura non ci consente di orientarci ma il passaggio è agevole)       La Casetta q.669 (Rudere. La raggiungiamo grazie al GPS, purtroppo dalla casa nessun vecchio sentiero ci aiuta a scendere, proseguiamo sempre senza traccia scendendo sotto la casa con direzione ovest sapendo che dovunque noi scendiamo ci andremo a innestare d’obbligo al sottostante CAI 239)    –     CAI 239 q.580 (Innesto sul CAI 239, lo prendiamo a destra tornando alla diga e ripercorrendo il tragitto fatto all’andata)    –     CAI 239 q.560        Diga di Ridracoli q.560          Bivio q.488        Cancello della Diga di Ridracoli q.438.

DISLIVELLO TOTALE: 1300 m
QUOTA MASSIMA: Monte Cerviaia q.1056
LUNGHEZZA: 18,6 km 
DIFFICOLTA: EE
 

NOTE:









Sentieri



- Il vecchio sentiero del monte Palestrina dalla Deviazione q.645 al rudere de Il Casone si percorre senza problemi.

- Qualche incertezza a scendere a Il Castelluccio dove non vi sono più bolli rossi.

- La salita dal Bivio q.660 (in prossimità del Molino Carpanone) fino a Valdora è contrassegnata da abbondanti ma sbiaditi bolli rossi.

- Il vecchio sentiero che collega Valdora a Casanova dell’Alpe alterna tratti di buon sentiero (all’inizio) a esili tracce. Seguire fedelmente gli sbiaditi bolli rossi.

- Dalla Cima q.826 non riusciamo a tenere il crinale, scendiamo di quota e la aggiriamo fino alla Sella q.743 dove iniziamo a scendere passando per La Casetta fino a innestarci sul sentiero CAI 239. Tutto questo tratto è completamente senza traccia, indispensabile GPS o bussola per tenere la rotta, il passaggio tra la vegetazione è agevole ma non consente di avere punti di riferimento. 



Fonti
- Fonte alla partenza di fronte la biglietteria.
- Fonte sulla strada di servizio alla diga al Bivio q.488
- Fonte a q.612 sul CAI 239 tra la diga di Ridracoli e il rifugio Cà di Sopra.

                                                                          
TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
TEMPI RILEVATI:
Tempo
Totale (ore)
Cancello Diga Ridracoli
0,00
Bivio q.685
2,47
Bivio q.488
0,08
Bivio q.771
3,02
Diga di Ridracoli
0,26
Valdora
3,08
CAI 239 q.560
0,40
Bivio q.820
3,25
Fonte q.612
0,49
Deviazione q.835
3,30
Ca’ di Sopra
1,00
Bivio q.890
3,38
Bivio q.625
1,03
Fonte q.937
3,45
Ponte q.605
1,08
Carrozzabile q.975
3,52
Deviazione q.645
1,18
Casanova dell’Alpe
3,55
Crinale q.775
1,35
Deviazione q.992
4,03
Bivio q.789
1,46
Bivio q.975
4,07
Crinale q.803
1,47
Monte Cerviaia
4,26
Il Casone
2,00
Cima q.1006
4,35
Deviazione q.801
2,03
Cima q.826
5,05
Bivio q.802
2,05
Sella q.743
5,18
Il Castelluccio
2,15
La Casetta
5,28
Fosso Rogheta
2,23
CAI 239 q.580
5,35
Fosso q.652
2,32
CAI 239 q.560
5,48
Bivio q.660
2,34
Diga di Ridracoli
/
Molino di Carpanone
2,37
Bivio q.488
/
Bivio q.660
/
Cancello Diga Ridracoli
6,12



Partenza dal cancello della Diga di Ridracoli q.438 
Partenza dal cancello della Diga di Ridracoli q.438
Partenza dal cancello della Diga di Ridracoli q.438
Bivio q.488 (A destra stradina asfaltata chiusa da cancello che è CAI 233, noi dritto) 
Il tunnel che precede l’arrivo alla diga
Sulla diga di Ridracoli

La diga di Ridracoli


Il lago di Ridracoli
Il lago di Ridracoli
Il lago di Ridracoli
Il lago di Ridracoli
Sul CAI 239 verso il rifugio Cà di Sopra
Fonte q.612 

Il rifugio Cà di Sopra
Il rifugio Cà di Sopra
Ponte q.605 (Piccolo ponte in legno e cascatina)    
Deviazione q.645 (Lasciamoil CAI 237 e saliamo a sinistra con un sentiero non segnato) 
Sentiero non segnato di monte Palestrina
Crinale q.775 (Il buon sentiero sembra terminare, noi saliamo a sinistra attraverso una radura rocciosa fino al suo punto più alto, qualche ometto indica la via) 

Crinale q.803
(Siamo nel crinale sud di monte Palestrina, omino in sasso)
Crinale q.803
(Ora passiamo dalla parte opposta e continuiamo per sentierino a mezzacosta)
Sentiero tra il Crinale q.803 e Il Casone
Sentiero tra il Crinale q.803 e Il Casone
Zoomata sulla casa de La Seghettina nel versante opposto del lago di Ridracoli
Arrivo a Il Casone

Il rudere de Il Casone
Il rudere de Il Casone
Il rudere de Il Casone
Il Casone (Deviazione : ci portiamo davanti alla casa, dove c’è la porta d’ingresso con il balconcino e lasciamo il CAI 235 prendendo un vecchio sentiero in piano) 
Castelluccio q.732 (Arriviamo al rudere della casa scendendo a vista tra alcuni singolari cumuli di pietra nella prateria) 
Castelluccio q.732 (Arriviamo al rudere della casa scendendo a vista tra alcuni singolari cumuli di pietra nella prateria) 

Il Castelluccio q.732  
Il Castelluccio (Dalla casa prendiamo il sentierino a sinistra in discesa che va a passare in una “piccola gola”)
Sentiero che dal Castelluccio scende al fosso di Rogheta
Fosso di Rogheta
Cascata al Molino di Carpanone
Solo pochi sassi ricoperti di muschio rimangono
del Molino di Carpanone 

La radura di Valdora
Deviazione q.835 (Attenzione, dritto prosegue il buon sentierino in falsopiano, i bolli rossi risalgono a destra un pendio marnoso con direzione est)     
Bivio q.890 (Siamo in una piccola piazzola con ciottoli di sasso, c’è un omino in sasso, a sinistra si inoltra nel bosco un sentiero in leggera discesa, noi andiamo a destra e dopo pochi metri, lasciamo il buon sentiero e seguiamo i bolli rossi a sinistra in salita nel bosco) 
Bivio q.890 (Siamo in una piccola piazzola con ciottoli di sasso, c’è un omino in sasso, a sinistra si inoltra nel bosco un sentiero in leggera discesa, noi andiamo a destra e dopo pochi metri, lasciamo il buon sentiero e seguiamo i bolli rossi a sinistra in salita nel bosco) 
Bivio q.890 (Siamo in una piccola piazzola con ciottoli di sasso, c’è un omino in sasso, a sinistra si inoltra nel bosco un sentiero in leggera discesa, noi andiamo a destra e dopo pochi metri, lasciamo il buon sentiero e seguiamo i bolli rossi a sinistra in salita nel bosco) 
Fonte q.937 (Fonte asciutta recante la data “1954”)

Innesto sulla carrozzabile q.975
Casanova dell’Alpe
Casanova dell’Alpe
Casanova dell’Alpe
Casanova dell’Alpe
Casanova dell’Alpe

Il cimitero di Casanova dell’Alpe
Il cimitero di Casanova dell’Alpe
Il cimitero di Casanova dell’Alpe
Sulla carrozzabile di Casanova dell’Alpe
Deviazione q.992 (lasciamo la carrozzabile e andiamo a sinistra per larga mulattiera chiusa da sbarra)
Maestà che precede l’arrivo al Bivio q.975

Bivio q.975 (lasciamo il sentiero CAI e prendiamo una traccia dietro la croce di legno)
Monte Cerviaia
Crinale dopo avere passato monte Cerviaia
Crinale dopo avere passato monte Cerviaia
Crinale dopo avere passato monte Cerviaia
Il rudere de La Casetta