(Traccia reale del GPS riportata sulla cartografia IGM)
ITINERARIO: Partenza q.772 (Iniziamo scendendo sulla forestale a destra della strada provinciale San Lorenzo al Lago-Bolognola, cartello indica la “Valle del Rio Sacro”, siamo sul CAI 321 e la segnatura è assente) – Ponte q.712 (Sul Rio Fiastrone. La forestale sale, poi continua in piano parallela al sottostante Rio Sacro) – Ponte q.812 (Ci spostiamo sul lato sinistro del Rio Sacro) - Ponte q.822 (Ritorniamo sul lato destro del Rio Sacro) – I Cascinali q.840 (Località I Cascinali. Il sentiero CAI 321 attraversa una grande spaccatura della montagna) - Anfratto q.865 (Quota da mappa IGM Marche. Grande anfratto sul bordo del sentiero e targa in memoria) - Bivio q.883 (Teniamoci su sentiero CAI 321 paralleli al corso d’acqua, sulla destra un basso ponte su tubi di cemento attraversa il Rio Sacro dal quale avrebbe inizio l’abbandonato sentiero del fosso Val Fibbia, indicazioni assenti) – Deviazione q.915 (Pochi metri prima che la forestale termini, saliamo a sinistra per ripido sentiero nel bosco che è il CAI 321, cartelli e segni assenti. Sui 1340 m si esce dal bosco e il CAI 321 risale la vallata di Pietralata la cui cima ci rimane sulla sinistra. La traccia poi si perde nella prateria e a 1412 m lasciamo la vallata iniziando a virare a destra sempre in salita, ovest, poi verso sud fino alla grande e soprastante prateria Li Merigghi. Si procede a vista e a intuito, tracce degli animali che pascolano possono confondere, comunque arrivati a Li Merigghi puntiamo il nostro sguardo verso sud/est dove in lontananza è ben visibile il Casale Gasparri che raggiungiamo senza sentiero obbligato) – Casale Gasparri q.1572 (Casale abbandonato e grande fonte abbeveratoio a poca distanza, ci arriviamo risalendo una vecchia pista forestale. Appena lasciato il casale e quando la pista curva a gomito a destra, noi la lasciamo e iniziamo a risalire ripidamente nella prateria per quello che dovrebbe essere il CAI 321, segni, cartelli e traccia totalmente assenti. Risaliamo a vista inizialmente costeggiando la macchia di bosco alla nostra destra, poi puntando al crinale quotato 1889 da IGM) – Crinale q.1875 (Arriviamo con molta fatica ma senza problemi sul crinale che è anche CAI 279, lo teniamo a sinistra sempre in salita, est, qualche omino e sporadici segni aiutano) – Monte Rotondo q.2102 (Omino sulla vetta, scendiamo a sinistra senza traccia obbligata e senza segni, direzione nord/ovest, attraverso la verde prateria sommitale finchè non ci compare l’affilato crinale che lo collega a Monte Pietralata) – Monte Pietralata q.1888 (Nessuna indicazione sulla cima, scendiamo su larga dorsale erbosa con direzione nord/est senza traccia obbligata) – Traccia q. 1759 (Minuscolo ma evidente sentierino che aggira il monte Pietralata da est a ovest, lo attraversiamo proseguendo la discesa alla sottostante sella) – Sella q.1686 (Risaliamo ripidamente e senza traccia obbligata, direzione nord/est, portandoci a vista sul verde crinale, poi lo percorriamo in falsopiano con direzione nord/ovest fino al punto alto) – Monte Cacamillo q.1776 (Nessun segno sulla cima, proseguiamo sul verde e aereo crinale con direzione nord/ovest) – Costa dei Frati q.1623 (Al termine dell’affilato crinale si svolta a destra, nord, iniziando a scendere molto ripidamente la Costa dei Frati. I passaggi più impegnativi si bypassano sempre a destra) – Deviazione q.1406 (Attenzione, in questo punto la Costa dei Frati precipita per svariati metri impedendo il nostro proseguimento, aggiriamo questo ostacolo scendendo a sinistra per ripido pendio fino al punto più basso per poi risalire sulla costa e riprendere la nostra direzione) – Puntone Piema q.1224 (Sulla cima c’è un piccolo cippo in sasso, termina la Costa dei Frati, quindi scendiamo senza traccia il ripido pendio a sinistra, direzione nord-nord/ovest, finchè non iniziamo a scorgere quello che sembra essere un lungo “camino” in lamiera e un palo della luce) – Casetta Piema q.1047 (Piccolo edificio in sasso con una piccola “chiusa” di servizio alla centrale idroelettrica a valle. Davanti alla casetta inizia un buon sentiero che scende a zig zag nel bosco e segue la grossa tubazione) – Centrale Idroelettrica q.730 (Ora inizia la strada asfaltata di servizio alla centrale idroelettrica dell’Enel. I cancelli sono chiusi, ma se siamo arrivati fino a qui non avremo problemi a trovare la soluzione) – SP.47 q.798 (Arriviamo sulla strada provinciale, la prendiamo a sinistra) – Arrivo q.772
NOTE: |
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LUNGHEZZA: 18,3 km DIFFICOLTA: EE |
DISLIVELLO TOTALE: 1800 m QUOTA MASSIMA: M. Rotondo q.2102 |
Sentieri Escursione bella e solitaria, lunga e faticosa, completamente per sentieri non segnati, è necessaria capacità di orientamento e giornata con buona visibilità. |
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Rifugi-Bivacchi Assenti |
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Fonti Fonte abbeveratoio al
Casale Gasparri. |
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TEMPI RILEVATI netti: |
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Partenza
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0,00 |
Ponte
q.712 |
0,08 |
Ponte q.812 |
0,30 |
Ponte q.822 |
0,32 |
I
Cascinali |
0,37 |
Anfratto q.865 |
0,42 |
Bivio q.883 |
/ |
Deviazione
q.915 |
0,50 |
Casale
Gasparri |
2,20 |
Crinale
q.1875 |
2,55 |
Monte
Rotondo |
3,25 |
Monte
Pietralata |
4,07 |
Traccia
q.1759 |
4,17 |
Sella
q.1686 |
4,22 |
Monte
Cacamillo |
4,36 |
Costa dei Frati |
/ |
Deviazione
q.915 |
5,06 |
Puntone Piema |
5,36 |
Casetta Piema |
5,50 |
Centrale Idroelettrica |
6,20 |
SP.47 |
6,32 |
Arrivo |
6,37 |
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Località I Cascinali
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Monte Pietralata q.1888 (Nessuna
indicazione sulla cima, scendiamo su larga dorsale erbosa con direzione
nord/est senza traccia obbligata)
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Monte Cacamillo q.1776
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Monte Cacamillo q.1776
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Monte Cacamillo q.1776
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Monte
Cacamillo q.1776
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Costa dei
Frati q.1623
(Al termine
dell’affilato crinale si svolta a destra, nord, iniziando a scendere molto
ripidamente la Costa dei Frati.)
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Casetta Piema q.1047 (Piccolo edificio in sasso
con una piccola “chiusa” di servizio alla centrale idroelettrica a valle.
Davanti alla casetta inizia un buon sentiero che scende a zig zag nel bosco e
segue la grossa tubazione)
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Casetta Piema q.1047 (Piccolo edificio in sasso
con una piccola “chiusa” di servizio alla centrale idroelettrica a valle.
Davanti alla casetta inizia un buon sentiero che scende a zig zag nel bosco e
segue la grossa tubazione)
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Casetta Piema q.1047 (Davanti alla casetta
inizia un buon sentiero che scende a zig zag nel bosco e segue la grossa
tubazione)
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