giovedì 7 marzo 2013

Casanova dell’Alpe (per crinale est, ritorno da monte Roncacci) EE

Parco delle Foreste Casentinesi. Escursione a Casanova dell' Alpe per crinali e vecchi sentieri abbandonati, per escursionisti esperti che si sappiano muovere al di fuori dei consueti sentieri CAI.

DATA:  24 ottobre 2010

PARTENZA:  In auto da Forlì a Santa Sofia; da qui si seguono le indicazioni Passo del Carnaio e Bagno di Romagna per 1,6 km, poi si volta a destra proseguendo esattamente per 11,2 km oltrepassando il paese di Poggio alla Lastra. Arrivati all’agriturismo Ca’Veroli l’asfaltata finisce e  si continua per carrozzabile fino al bivio con il Ponte del Faggio dove a destra si sale alle case di Trappisa e Strabatenza, noi andiamo avanti poche decine di metri fino alle case di Molinaccio dove inizia il CAI 211.


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Per la carta escursionistica scala 1:25000 - 20-Foreste Casentinesi, si ringrazia l’Istituto Geografico Adriatico di Longiano    info@iga-cartografia.it - tel. 0547.613109
    
ITINERARIO:  Molinaccio q.473 (A fianco le case ristrutturate scende la mulattiera CAI 211/CAI 215 fino al bel ponte a schiena d’asino sul Bidente)  -  Casina del Ponte q.468 (Casa abbandonata dalla parte opposta del ponte a schiena d'asino)  -  Cà del Topino q479 (Vecchia casa adibita alle vacanze)     Bivio q.480 (A destra sale il CAI 215 per Trappisa di Sotto, stiamo sul CAI 211 che subito lasciamo appena attraversato il ponticello sul fosso d'acqua, saliamo a destra senza traccia ne segni tra gli alberi fino a guadagnare il crinale. Teniamoci sempre sul punto più alto in direzione sud/ovest e dopo questo ripido tratto iniziale sul crinale incontreremo una buona traccia)          Incrocio q.672 (A destra scende un sentierino non segnato per i ruderi di Palaino, dritto a sinistra in discesa c’è un sentierino non segnato per i ruderi de Il Trogo sul CAI 211, noi teniamo il crinale in salita sempre per buona traccia. Sull’incrocio è situato un cippo di sasso come altri già notati in precedenza)        Casanova dell’Alpe q.972 (Antico nucleo con annessa chiesa ristrutturata, prendiamo la carrozzabile a sinistra)        Deviazione q.975 ( Lasciamo la carrozzabile e prendiamo a destra un sentierino non segnato. Dopo pochi metri ci teniamo a destra in discesa, qualche punto rosso sugli alberi)         Fonte q.937 ( Fonte asciutta recante data 1954. La oltrepassiamo,il sentiero sempre con bolli rossi scende a destra)         Bivio q.890 (Attenzione, il bivio non è evidente,siamo nei pressi di una piccola radura cosparsa di ciottoli di sasso: a destra il buon sentierino con bolli rossi si inoltra nel bosco in discesa, noi invece scendiamo a sinistra attraverso la piccola radura stessa ritrovando degli altri bolli rossi. Piccolo omino di sassi costruito in data odierna)        Valdora q.817 ( Dopo avere percorso un vecchio sentiero nel bosco con qualche saliscendi arriviamo a una grande radura. Dritto a sinistra in salita una carrareccia riporta verso la carrozzabile di Casanova dell’Alpe, noi dritto a destra sempre seguendo i bolli rossi dove l’iniziale largo sentiero si ridurrà col seguito)        Bivio q.660 ( Dopo una ripida discesa tra gli alberi arriviamo su un sentierino, lo prendiamo a sinistra sempre seguendo i bolli rossi)     –    Molino di Carpanone q.638 (Arriviamo alla bella cascata del fosso del Romiceto, sulla sponda opposta ci sono i pochi resti del Molino di Carpanone dietro il quale si continua a salire virando a sinistra nel bosco)        Crinale q.722 (Saliti nel bosco dal molino si arriva ad un piccolo crinale che seguiamo a sinistra in leggera salita)        Croce Fabbri q.742 ( Innesto sulla forestale, la prendiamo a sinistra)         Ponte Camera q.840 ( Pochi minuti dopo avere passato un cippo del kilometro 6/14 arriviamo al grande Ponte della Camera, lo oltrepassiamo e lasciamo la forestale salendo a destra per largo sentiero non segnato tenendoci paralleli al fosso della Camera. Giunti sui 920 metri il sentiero sembra sparire nel bosco, allora viriamo a sinistra, nord/est, lasciandoci alle spalle il fosso della Camera e saliamo ripidamente senza tracia obbligata nel fitto bosco mantenendo la direzione)      –     Le Grigiole q.1007 (Sbuchiamo dietro il rudere recintato delle Grigiole, ci portiamo davanti e scendiamo pochi metri alla sottostante forestale che prendiamo a destra)         Il Baraccone q.1027 ( Lasciamo la forestale nel frattempo diventata asfaltata quando compie una curva a gomito a destra. Incrocio: a destra in ripida salita CAI 207, noi a sinistra che è sempre CAI 207)          Bivio q.1022 (Cartelli dopo un minuto che si è lasciata la forestale: dritto il CAI 207  arriva alla casa del Paretaio, noi a destra per CAI 221)     –     Siepe dell’Orso q.979 (Casa ristrutturata. Alla sua destra in discesa continua il CAI 221 per Pietrapazza, noi a sinistra per carrozzabile in discesa che immediatamente lasciamo a favore di un sentiero a destra non segnato in falsopiano)        Sella q.879 (A destra e sinistra ci sono rispettivamente i sentieri ormai scomparsi per Ca’di Giorgio e Ca’ Santoni. Noi proseguiamo dritto per crinale che ora sale ripidamente per monte Roncacci, direzione nord/est. Iniziano alcuni bolli rossi)         Monte Roncacci q.916 ( Niente che ne evidenzi la cima, la traccia di crinale con bolli rossi gli passa poco sotto alla sua destra)        Cima q.901 (Cippo in sasso sulla vetta, si prosegue per traccia sul crinale panoramico che a circa quota q.963 termina, da quì si scende molto ripidamente per esile traccia nel bosco, attenzione ai pochi e sbiaditi bolli rossi, direzione nord)          Bivio q.740 ( Dopo una ripida discesa per crinale alberato arriviamo su un sentierino, lo prendiamo a destra e dopo pochi metri lo lasciamo continuando la ripida discesa a sinistra. Abbondanti bolli rossi)          Bivio q.605 ( Dopo un’ulteriore ripida discesa per crinale alberato arriviamo ad un sentierino, lo prendiamo a sinistra seguendo i bolli rossi che diventano più radi)          Cippo q.585 ( Il sentiero curva a gomito a destra sotto un cippo di sasso)          Fosso q.510 (Guadiamo il fosso e risaliamo dalla parte opposta lungo un costone roccioso dove è anche situata una pompa per l’acqua. A metà risalita prendiamo un sentiero a destra che ci porta fin sotto la casa di Cortine di Sopra)       Cortine di Sopra q.544 (Grande edificio ristrutturato. Innesto sul CAI 211, prendiamo la larga mulattiera a destra in discesa)        Molino di Cortine q.481 (Antico complesso ristrutturato. Evitiamo la carrozzabile che svolta a destra attraversando il Bidente e proseguiamo dritto per CAI 211 paralleli al corso d'acqua)          Cà Pomino q.478 (Arriviamo in una bella radura, a sinistra c'è il rudere tra i rovi, noi andiamo dritto verso il casotto nel prato dove poco prima il CAI 211 svolta a sinistra)         Bivio q.480 (Chiudiamo l’anello)   -    Cà del Topino q.479  –     Casina del Ponte q.468   -   Molinaccio q.473.
 
DISLIVELLO TOTALE:1280 m
QUOTA MASSIMA: Il Baraccone q.1027
LUNGHEZZA: 15,7 km
DIFFICOLTA: EE
   
NOTE:











Sentieri



- Attraversato il ponticello al Bivio q.480 saliamo a destra senza traccia tra gli alberi tenendoci sempre sul punto più alto con direzione sud/ovest fino a guadagnare il crinale, da qui si seguirà una buona traccia che a volte si mantiene poco sotto, ora a destra ora a sinistra del crinale stesso.

- Tutto l’itinerario dalla deviazione q.975 attraverso Valdora, Molino di Carpanone fino a Croce Fabbri (innesto sulla forestale) è per vecchie tracce di sentiero più o meno evidenti ma sempre segnate con vecchi bolli rossi. Nel caso perdessimo la direzione conviene tornare all’ultimo bollo rosso per ritrovare il successivo. Il bivio q.890 è praticamente invisibile,d’istinto si proseguirebbe dritto per buon sentiero che s’inoltra nel bosco sempre con bolli rossi. Prendiamo come riferimento una minuscola radura con qualche ciottolo di sasso alla nostra sinistra e un omino fatto da noi.

- Il tratto Ponte della Camera- Le Grigiole non è segnato e senza punti di riferimento nel fitto bosco ci consente di risparmiare alcuni chilometri di forestale. Inizialmente è largo ma ben presto sembra svanire, noi ci teniamo paralleli al fosso della Camera, alla nostra destra, fino a circa 920 metri poi viriamo a sinistra in ripida salita senza traccia obbligata mantenendo la direzione nord/est e anche se non arrivassimo dietro Le Grigiole arriviamo d’obbligo sulla forestale che prendiamo a destra.

- Tutto l’itinerario da monte Roncacci a Cortine di Sopra è contrassegnato con abbondanti bolli rossi. 

Fonti
- Fonte alla partenza nell’area pic-nic di Ponte del Faggio.

                                                                             

TEMPI RILEVATI:

Tempo

      Totale

      (ore)

TEMPI RILEVATI:

Tempo

Totale (ore)

Molinaccio  

0,00

Bivio q.1022

3,46

Casina del Ponte

/

Siepe dell’Orso  

3,52

Ca’ del Topino

/

Sella q.879

4,10

Bivio q.480

0,04

Monte Roncacci  

4,15

Incrocio q.672

0,31

Cima q.901

4,22

Casanova dell’Alpe  

1,24

Bivio q.740

4,40

Deviazione q.975

1,28

Bivio q.605

4,54

Fonte q.937

1,33

Cippo q.585

4,58

Bivio q.890

1,38

Fosso q.510

5,07

Valdora  

2,00

Cortine di Sopra  

5,13

Bivio q.660

2,20

Molino di Cortine  

5,28

Molino di Carpanone  

2,24

Cà Pomino

/

Crinale q.722

2,35

Bivio q.480

5,33

Croce Fabbri  

2,40

Ca’ del Topino

/

Ponte Camera  

3,13

Casina del Ponte

/

Le Grigiole  

3,35

Molinaccio  

5,38

Il Baraccone  

3,45

 

 

                         



La secolare attività del mulino delle Cortine   
                                                                                                                      
Il mulino delle Cortine risulta documentato come mulino comunitario sin dal 500.
La  struttura veniva annualmente posta all'incanto dal comune di Poggio alla Lastra e data in conduzione al maggior offerente. Tra i primi conduttori documentati risulta Francesco da Cristofano che nel 1555 lo ottenne in appalto per un offerta di 230 Bolognini (la moneta battuta dalla zecca di Bologna che all'epoca circolava nella Romagna fiorentina).
Il comune avrebbe fornito a proprie spese le coppole ,uno strumento di misurazione del grano e della farina che venivano consegnate direttamente dal sindaco. Il mugnaio dal canto suo avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione del mulino ,assicurarsi di fare celebrare quattro messe il giorno di santa Maria Assunta il 15 agosto e di pagare due ceri alla chiesa di Strabatenza.
In quel periodo il complesso era costituito dal solo mulino principale e probabilmente rimase tale fino a quando il 15 maggio del 1800 (come testimonia la data scolpita nell'architrave di una finestra ) l'allora livellario Giovanni  Filippo Fabbri ottenne dal comune l'autorizzazione a costruire la” guadagnola”, il piccolo mulino collocato più a valle.
Fu poi lo stesso Fabbri nel 1834 ad acquistare il complesso dal comune di Bagno di Romagna.
Nel corso degli anni diversi proprietari si susseguirono nella gestione del mulino : nel 1864 fu di Milanesi Pasquale, nel 1902 ne fu proprietario Giovanni Giannelli, mentre nel 1943 il mulino tornò di proprietà della famiglia Milanesi che lo condusse fino al suo abbandono. La secolare attività del mulino si era ormai ridotta a causa dell'esodo in corso nella vallata; le macine si fermarono del tutto nel 1968/69 quando Francesco Milanesi prese la difficile decisione di lasciare definitivamente il mulino.
 

Molinaccio q.473 (A fianco le case ristrutturate de La Bottega scende il CAI 211 fino al bel ponte a schiena d’asino sul Bidente)
Tabella del parco
Il ponte della Bottega e la Casina del Ponte
Il ponte della Bottega
Casina del Ponte
Casina del Ponte

Cà del Topino (Casa vacanze)
Ponticello al Bivio q.480 
Saliamo a destra senza traccia ne segni tra gli alberi fino a guadagnare il crinale
Saliamo a destra senza traccia ne segni tra gli alberi fino a guadagnare il crinale
Sul crinale sud/ovest per Casanova dell’Alpe
Sul crinale sud/ovest per Casanova dell’Alpe

Sul crinale sud/ovest per Casanova dell’Alpe
Sul crinale sud/ovest per Casanova dell’Alpe
Piccolo cippo sull’incrocio q.672 
Sul crinale sud/ovest per Casanova dell’Alpe
Sul crinale sud/ovest per Casanova dell’Alpe
Sul crinale sud/ovest per Casanova dell’Alpe

Arrivo a Casanova dell’Alpe
Casanova dell’Alpe q.972
Casanova dell’Alpe q.972 
Casanova dell’Alpe q.972 
Casanova dell’Alpe q.972 
Casanova dell’Alpe q.972 

Sul sentiero segnato con bolli rossi preso dalla deviazione q.975
Fonte q.937 ( Fonte asciutta recante data 1954)
Bivio q.890 (Attenzione, il bivio non è evidente,siamo nei pressi di una piccola radura cosparsa di ciottoli di sasso. Scendiamo a sinistra attraverso la piccola radura stessa. Piccolo omino di sassi costruito in data odierna)
Sul sentiero per Valdora
La radura di Valdora
Muretto di contenimento sul fosso dopo avere passato Valdora

Arrivo alla cascata del Molino di Carpanone
Arrivo alla cascata del Molino di Carpanone
Alla cascata del Molino di Carpanone
Ruderi del Molino di Carpanone
Nel bosco appena risaliti dal Molino di Carpanone
Crinale q.722 (Saliti nel bosco dal molino si arriva ad un piccolo crinale che seguiamo a sinistra in leggera salita) 

Croce Fabbri q.742
( Innesto sulla forestale, la prendiamo a sinistra)
Croce Fabbri q.742
( Innesto sulla forestale, la prendiamo a sinistra)
Ponte Camera q.840
Le Grigiole q.1007
Le Grigiole q.1007
Le Grigiole q.1007

Siepe dell’Orso q.979 vista nella discesa con il CAI 221 da Il Baraccone 
Siepe dell’Orso q.979 
Lasciamo Siepe dell’Orso a favore di un sentiero a destra non segnato in falsopiano
Zoomata da Siepe dell’Orso alla sottostante casa del Paretaio
Sul sentiero non segnato preso da Siepe dell’Orso
Crinale in direzione di monte Roncacci

Crinale in direzione di monte Roncacci
Il crinale che da Siepe dell’Orso passa monte Roncacci e scende alla casa di Cortine di Sopra
Il crinale che da Siepe dell’Orso passa monte Roncacci e scende alla casa di Cortine di Sopra
Il crinale che da Siepe dell’Orso passa monte Roncacci e scende alla casa di Cortine di Sopra
Il crinale che da Siepe dell’Orso passa monte Roncacci e scende alla casa di Cortine di Sopra
Il crinale che da Siepe dell’Orso passa monte Roncacci e scende alla casa di Cortine di Sopra

Panorama dal crinale che da Siepe dell’Orso passa monte Roncacci e scende alla casa di Cortine di Sopra verso i ruderi de Il Trogo
Zoomata verso i ruderi de Il Trogo sul CAI 211
Il crinale che da Siepe dell’Orso passa monte Roncacci e scende alla casa di Cortine di Sopra
Fosso q.510 (Guadiamo il fosso e risaliamo dalla parte opposta lungo un costone roccioso dove è anche situata una pompa per l’acqua )
Cortine di Sopra q.544

Molino di Cortine q.481
Molino di Cortine q.481
Molino di Cortine q.481
Molino di Cortine q.481
Molino di Cortine q.481
Molino di Cortine q.481