DATA: 23 agosto
2009
PARTENZA: Con la SS13 (Friuli Venezia Giulia) si arriva
alla funivia di monte Lussari (4 km da Tarvisio).
ITINERARIO: Funivia q.1760 (Arrivo della funivia
a monte. Scendiamo alla pista da sci e risaliamo verso il piccolo borgo di monte Lussari e poco sotto il convento inizia una forestale
che aggira da sinistra, est, il piccolo nucleo) – Incrocio q.1749 (A destra forestale che
sale al centro del borgo, a sinistra traccia non segnata che sale a monte
Prasnig, noi dritto in discesa per forestale) – Incrocio q.1715 (A
destra forestale CAI 617 che scende alla Val Saisera, a sinistra forestale che
scende alla malga Lussari e riporta al parcheggio della funivia, noi dritto in salita dietro la grande maestà per
sentiero CAI 613) – Cima
del Cacciatore q.2071 (Un facile tratto attrezzato precede l’arrivo in
vetta dove è posta una croce e una piccola campana . Ora ripida discesa sempre
per sentiero CAI 613 ghiaioso e sdrucciolevole aiutati sempre da cavi
metallici) – Bivio q.1620 ( Innesto sul CAI 617,
siamo nel bosco, cartelli. A sinistra si scende alla forestale di Sella
Prasnig, noi a destra in leggera salita) – Sella
q.1777 ( Ora il CAI 617 scende dalla parte opposta nel fitto bosco) – Forestale
q.1639 (Andiamo a destra in salita) – Incrocio
q.1715 ( Di fronte alla maestà saliamo per traccia non segnata, poi
completamente fuori sentiero tra gli alberi alla vetta di Monte Prasnig) – Monte Prasnig q.1780 ( Ripetitore sulla
vetta, si prosegue per sentierino in discesa) – Incrocio
q.1749 (Saliamo con la forestale a sinistra verso il centro del piccolo
borgo di monte Lussari e da qui alla funivia) – Funivia q.1760.
DISLIVELLO TOTALE: 800 m
QUOTA MASSIMA: 2071 m
LUNGHEZZA: 8,2 km
DIFFICOLTA: E
DIFFICOLTA: E
NOTE:
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Sentieri |
- La
Cima del Cacciatore è una meta molto frequentata,complice la funivia di monte
Lussari.
- Facili tratti attrezzati
che non richiedono l’uso dell’imbraco.
Carta topografica scala 1:25000 TABACCO foglio 19
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
Funivia
q.1760
|
0,00
|
Incrocio
q.1749
|
/
|
Incrocio
q.1715
|
0,12
|
Cima
del Cacciatore
|
0,55
|
Bivio
q.1620
|
1,40
|
Sella
q.1777
|
2,15
|
Forestale
q.1639
|
2,30
|
Incrocio
q.1715
|
2,40
|
Monte
Prasnig
|
2,50
|
Incrocio
q.1749
|
2,53
|
Funivia q.1760
|
3,00
|
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Il Monte Lussari è un gioiello d'incomparabile bellezza, da
qui l'occhio può ammirare uno stupendo scenario naturale di cime svettanti e
maestose. Oltre ad essere luogo d'interesse naturalistico, esso è anche un Santuario,
il Santuario che accomuna il ceppo etnico slavo, italiano e tedesco. Già nel
16° secolo il Monte era meta di pellegrinaggi dei tre popoli; oggi esso può
indubbiamente venir considerato un Santuario europeo.
Secondo un'antica tradizione, nell'anno 1360 sul
Lussari un pastore di Camporosso smarrì le sue pecore, che ritrovò poco dopo
inginocchiate attorno ad un cespuglio di pino mugo.
Con grande meraviglia egli si accorse che al centro del cespuglio si trovava la statuetta di una Madonna con Bambino. Egli la prese, la portò a valle e la consegnò al Parroco di Camporosso. La mattina seguente però la statua venne trovata nuovamente sul Lussari, nuovamente attorniata dalle pecore inginocchiate. Tale episodio si ripeté ancora una volta. Il Parroco quindi informò del fatto il Patriarca di Aquileia; questi ordinò che sul luogo in cui venne ritrovata la statua venisse costruita una cappella.
Con grande meraviglia egli si accorse che al centro del cespuglio si trovava la statuetta di una Madonna con Bambino. Egli la prese, la portò a valle e la consegnò al Parroco di Camporosso. La mattina seguente però la statua venne trovata nuovamente sul Lussari, nuovamente attorniata dalle pecore inginocchiate. Tale episodio si ripeté ancora una volta. Il Parroco quindi informò del fatto il Patriarca di Aquileia; questi ordinò che sul luogo in cui venne ritrovata la statua venisse costruita una cappella.
Della cappella originaria non vi sono più tracce; essa
venne invece sostituita nel 1500 dal coro attuale, tutto in pietra, compresa la
volta. Nel 1760 la comunità dei fedeli Sloveni celebrò il 4° centenario del
Santuario.
Nel 1786 l'Imperatore d'Austria, Giuseppe II, vietò la celebrazione di qualsiasi funzione religiosa all'interno della chiesa. Essa venne chiusa, l'interno spogliato di tutti gli oggetti sacri ed i pellegrinaggi vietati. Ma già nel 1790 il successore, il fratello Leopoldo, fece annullare l'ordinanza: la Madonna poté così tornare nella sua dimora sul Monte Lussari.
Nel 1807 un fulmine colpì e distrusse la parte lignea della chiesa: gli operosi fedeli la ricostruirono però in breve, ampliandola.
Nel 1915 il Santuario venne a trovarsi sulle linee di combattimento della Grande Guerra. Il 16 settembre una bomba lanciata contro la chiesa causò un incendio, che la distrusse. Su ordine del Parroco, Padre Pio, la statua venne portata in salvo a valle dal custode della chiesa, Giovanni Kravina. Dal giorno di Pentecoste al mese di luglio essa venne conservata nella Canonica di Camporosso. Più tardi venne portata a Villach, Klagenfurt ed a Maribor, nella Basilica della Madonna delle Grazie. Nel settembre del 1920, inoltre, essa fu portata nella Chiesa dei Pellegrini della Santa Croce a Dravograd. Nell'agosto dell'anno successivo, infine, essa poté finalmente tornare a Camporosso.
Nel 1786 l'Imperatore d'Austria, Giuseppe II, vietò la celebrazione di qualsiasi funzione religiosa all'interno della chiesa. Essa venne chiusa, l'interno spogliato di tutti gli oggetti sacri ed i pellegrinaggi vietati. Ma già nel 1790 il successore, il fratello Leopoldo, fece annullare l'ordinanza: la Madonna poté così tornare nella sua dimora sul Monte Lussari.
Nel 1807 un fulmine colpì e distrusse la parte lignea della chiesa: gli operosi fedeli la ricostruirono però in breve, ampliandola.
Nel 1915 il Santuario venne a trovarsi sulle linee di combattimento della Grande Guerra. Il 16 settembre una bomba lanciata contro la chiesa causò un incendio, che la distrusse. Su ordine del Parroco, Padre Pio, la statua venne portata in salvo a valle dal custode della chiesa, Giovanni Kravina. Dal giorno di Pentecoste al mese di luglio essa venne conservata nella Canonica di Camporosso. Più tardi venne portata a Villach, Klagenfurt ed a Maribor, nella Basilica della Madonna delle Grazie. Nel settembre del 1920, inoltre, essa fu portata nella Chiesa dei Pellegrini della Santa Croce a Dravograd. Nell'agosto dell'anno successivo, infine, essa poté finalmente tornare a Camporosso.
Il 24 giugno 1925 fece ritorno nella chiesetta sul
Monte, che era stata nel frattempo ricostruita.
Anche durante il secondo conflitto mondiale il Santuario rimase chiuso. La Vergine Maria trovò nuovamente riparo presso la canonica di Camporosso, ove rimase dall'agosto del 1943 sino all' 11 agosto 1945, data in cui venne riportata nella sua dimora sul Lussari.
Anche durante il secondo conflitto mondiale il Santuario rimase chiuso. La Vergine Maria trovò nuovamente riparo presso la canonica di Camporosso, ove rimase dall'agosto del 1943 sino all' 11 agosto 1945, data in cui venne riportata nella sua dimora sul Lussari.
Nel 1960 venne celebrato il 6° centenario del
Santuario. In tale occasione la chiesa venne restaurata e vennero avviati molti
lavori di ammodernamento alle case del Santuario. L'opera di ristrutturazione
più importante coincide però con il Giubileo del 2000. Nell'occasione sono
stati eseguiti notevoli lavori di manutenzione nel Santuario ed è stata completamente
rinnovata la canonica. Il Lussari è sempre stato per la popolazione slovena il
luogo di pellegrinaggio per eccellenza.
L'interno della chiesa presenta dipinti pregevoli, opera del pittore sloveno Tone Kralj. Tra questi vi è la raffigurazione della Madonna Consolatrice degli afflitti, l'Annunciazione, la Fuga in Egitto, Gesù dodicenne nel Tempio, Maria in preghiera sotto la Croce e l'incoronazione della Vergine. La stagione dei pellegrinaggi estivi ha inizio a giugno, e termina la prima domenica di ottobre.
L'interno della chiesa presenta dipinti pregevoli, opera del pittore sloveno Tone Kralj. Tra questi vi è la raffigurazione della Madonna Consolatrice degli afflitti, l'Annunciazione, la Fuga in Egitto, Gesù dodicenne nel Tempio, Maria in preghiera sotto la Croce e l'incoronazione della Vergine. La stagione dei pellegrinaggi estivi ha inizio a giugno, e termina la prima domenica di ottobre.