Itinerario molto faticoso che da Renara sale fino al monte Macina, ritorno dalla cava Bagnoli e la Focola del Vento. Per escursionisti esperti e in ottime condizioni fisiche.
DATA: 25 maggio 2014
PARTENZA: Con l’autostrada A12 usciamo al casello di Massa
(Toscana), attraversiamo la città in direzione della montagna per individuare
la “via Bassa Tambura” o SP.5 con cartello che indica il paese di Resceto. La
percorriamo per circa 7 km arrivando alla frazione di Gronda, quindi lasciamo
le indicazioni per Resceto e teniamo quelle per Renara andando a destra,
guidiamo per circa 1 km fino al termine della stradina asfaltata, poi
insistiamo su carrozzabile di pietrisco per altri 500 metri giungendo alla
località Renara dove è presente un vecchio edificio di cavatori e un allevamento
d’ovini, cartelli del CAI 42 e della monorotaia.
ITINERARIO:
Renara q.310 (Termina la carrozzabile in una
piccola piazzola, iniziamo seguendo il CAI 42 ex CAI 162, cartelli, in direzione della
soprastante vecchia casa. Tralasciamo dopo poche decine di metri le indicazioni
a sinistra per la via di lizza della monorotaia dietro la casa che sarà il
nostro ritorno, e seguiamo il CAI 42 nel canalone detritico) – Deviazione
q.415 (Il CAI 42 lascia il canale detritico e risale a sinistra per
sentiero che lo segue parallelo) – Bivio q.461 (Bivio di larghi
sentieri: a sinistra a ritroso non è segnato, noi andiamo dritto sul CAI 42 già
in vista della casa Bonotti) – Casa Bonotti q.470 (Edificio
abbandonato alla nostra sinistra, lo oltrepassiamo e il CAI 42 vira a destra
iniziando a risalire) – Piazzola q.522 (Il largo sentiero
termina in una piazzola abbandonata a uso delle cave di marmo, la oltrepassiamo
e il CAI 42 inizia a risalire alla sua sinistra tra grossi massi di marmo) – Piazzola q.620 (Al
termine della ripida risalita tra i massi di marmo arriviamo a una piccola area
detritica, il CAI 42 prosegue dritto in salita di fianco i grossi massi, poi
dopo pochi minuti li lascia e vira a sinistra per traccia a mezzacosta esposta proprio
sopra la piazzola per entrare definitivamente nel bosco) – Casotto
q.775 (Il CAI 42 risale nel fitto bosco il canalone del fosso del Vestito,
poi lo lascia quando notiamo alla nostra sinistra e poco sopra di noi ciò che
rimane di un minuscolo casotto di sasso, quindi lo raggiungiamo e proseguiamo
sulla dorsale) – Placche
di marmo q.943 (Traverso esposto attrezzato con cavo metallico) – Passo del Vestito q.1096
(Al termine della ripida salita nel bosco, oltrepassiamo una piccola postazione
della seconda guerra mondiale scavata nella roccia e arriviamo al passo del
Vestito, cartelli assenti. Il CAI 42 scende dalla parte opposta su mulattiera) – Marmifera q.1064
(Evitiamo di entrare nella marmifera, prendiamo il CAI 150 per esile sentierino
che risale subito a sinistra con segni sporadici e sbiaditi) – Schienale dell’Asino q.1385 (Usciamo
dal bosco, bivio e cartelli: a destra scende il CAI 155 per Arni, noi andiamo a
sinistra tenendo il CAI 150 che ora comincia a percorrere l’affilata Cresta del
Vestito) – Tralicci Enel q.1365 (Attraversano il
crinale, siamo proprio sotto il versante sud del monte Macina. Il CAI 150 lascia
il crinale e inizia ad aggirare a destra e a mezzacosta il versante est) – Deviazione q.1440 (Siamo in una
selletta erbosa, sotto di noi vediamo una cava e la marmifera che compie una
doppia curva, quindi lasciano il CAI 150 che prosegue a mezzacosta in discesa e
risaliamo molto ripidamente a sinistra per esile traccia tra erba e roccette,
segni azzurri e cartelli assenti) – Monte Macina q.1568 (Omino di sassi
sulla cima, torniamo sui nostri passi) – Deviazione q.1440 (Riprendiamo a
percorrere il CAI 150 in discesa per sentierino a mezzacosta, direzione nord) – Marmifera q.1468 (Innesto sulla
carrozzabile di servizio alle cave, dalla parte opposta il sentierino CAI
risale al passo Sella che è appena sopra di noi, a destra la marmifera scende
al paese di Arni, noi la teniamo a sinistra in leggera salita in direzione
dell’evidente galleria) – Galleria q.1526 (Attraversa il crinale
che collega monte Macina al monte Sella. Chiusa da un grande cancello di
metallo, tra le sbarre c’è un’apertura per il passaggio di una persona non
troppo grossa di corporatura, dalla parte opposta della galleria si ha accesso
alla cava Ronchieri in località Piastreta) – Cava
Ronchieri q.1566 (Dalla parte opposta della galleria proseguiamo sulla
panoramica marmifera oltrepassando alcuni edifici di servizio alla cava che
termina all’enorme cavità scavata all’interno del monte Sella. Entriamo nella
cava, che dalla sua imponenza sembra di essere in una cattedrale, notando una
lunga scala metallica appoggiata alla parete, la risaliamo arrivando in un
piano superiore, lo percorriamo voltando a sinistra passando vicino una
“finestra” scavata nella parete con panorama che spazia sul mar Tirreno fino raggiugere
una grande porta/finestra, la apriamo e dalla parte opposta si esce dalla cava,
ora inizia un ardito passaggio nella parete del monte Sella poco rassicurante) – Cava Bagnoli q.1609
(L’ardito passaggio lungo la parete del Sella termina in breve al ravaneto
della cava abbandonata di Bagnoli innestandoci come d’incanto sul CAI 160, a
destra risale alla vetta del monte Sella, noi lo teniamo a sinistra, che dopo
un tratto iniziale della storica via di lizza, scende molto ripidamente per
esili tracce nelle roccette) – Rudere q.1434 (Rudere di un antico
capanno di sasso posizionato sulla spettacolare via di lizza, proseguiamo la
discesa a destra notando sotto di noi una torretta dell’Enel abbandonata) – Focola del Vento q.1360 (Stretta
forcella dove è situata una torretta dell’Enel abbandonata e un rudere di
sasso. Appena passati sotto la torretta lasciamo il CAI 160 e scendiamo
ripidamente a sinistra nella vallata sottostante, procedendo a vista e senza traccia
tra erba e roccette in direzione di un altro rudere di cui si può notare la
sagoma, direzione sud) – Rudere q.1101 (Rudere di un capanno di
sasso che era sempre di servizio alla soprastante cava di Bagnoli, proseguiamo
sotto lo stesso, ora aiutati da dei bolli rossi) – Monorotaia
q.1025 (Innesto sulla lizza della Monorotaia abbandonata dal 1975 e dove
scorreva la macchinetta Denham per il trasporto del marmo, in questo punto si
collegavano la lizza di Bagnoli con quella di Piastreta. A sinistra la monorotaia
risale al vicino e grande edificio abbandonato, noi la teniamo a destra in
discesa, in breve la monorotaia entra nell’angusto fosso del Chiasso
proseguendo in ripidissima discesa, si percorre questo lungo e interminabile
tratto grazie dei vecchi gradini che gli stanno di fianco in parte nascosti
dall’erba) – Poggio
Caricatore q.543 (Termina il fosso del Chiasso e con esso la monorotaia, ora
si svolta a destra dove inizia il largo tracciato, parallelo al canale di
Renara, che un tempo dava accesso ai camion fino alla monorotaia e che ora è in
parte deteriorato) – Renara q.310 (Nella parte finale il
tracciato si allarga a carrozzabile e si interrompe presso l’abbandonata cava
poco sopra l’edificio abbandonato di Renara).
DISLIVELLO TOTALE: 1550 m
QUOTA MASSIMA: Cava Bagnoli
q.1609
LUNGHEZZA: 12,5 km
DIFFICOLTA:
EE
NOTE:
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Sentieri |
In data 23 febbraio 2020, il cancello della galleria che dà accesso alla cava Ronchieri risulta chiuso.
- Itinerario per escursionisti esperti in ottime condizioni fisiche, la modesta lunghezza di 12,5 km unita in un dislivello totale di 1550 m e 7,45 ore escluse soste devono fare riflettere sulla reale fatica che bisogna sostenere.
- La ripidissima traccia che dal CAI 150
risale al monte Macina è evidenziata da
segni azzurri, prestare molta attenzione nella discesa che è da evitare
assolutamente con terreno bagnato.
- Prestare molta attenzione nella ripidissima discesa
con il CAI 160 che dal ravaneto dell’abbandonata cava di Bagnoli scende alla
Focola del Vento.
- Bella e interminabile la gradinata di fianco la
monorotaia che scende nel ripidissimo fosso del Chiasso, mettendo a dura
prova le nostre già stanche gambe.
- Itinerario da effettuare nei giorni festivi quando le
cave non sono operative
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale (ore)
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Renara
|
0,00
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Monte
Macina
|
4,00
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Deviazione
q.415
|
0,17
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Deviazione q.1440
|
4,20
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Bivio
q.461
|
0,21
|
Marmifera
q.1468
|
4,45
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Casa
Bonotti
|
0,22
|
Galleria
q.1526
|
4,54
|
Piazzola
q.522
|
0,30
|
Cava Ronchieri
|
5,08
|
Piazzola
q.620
|
0,42
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Cava
Bagnoli
|
5,17
|
Casotto
q.775
|
1,14
|
Rudere
q.1434
|
5,40
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Placche
di marmo q.943
|
1,40
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Focola
del Vento
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5,50
|
Passo
del Vestito
|
2,05
|
Rudere q.1101
|
6,18
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Marmifera
q.1064
|
2,08
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Monorotaia
q.1025
|
6,25
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Schienale
dell’Asino
|
2,55
|
Poggio
Caricatore
|
7,15
|
Traliccio
Enel
|
3,16
|
Renara
|
7,45
|
Deviazione
q.1440
|
3,40
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Il CAI 42 inizia a risalire alla sua
sinistra tra grossi
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Il CAI 42 inizia a risalire alla sua
sinistra tra grossi
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Placche
di marmo q.943
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Placche
di marmo q.943
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Panorama sulla valle di Renara
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Deviazione q.1440 (Siamo in una selletta
erbosa, sotto di noi vediamo una cava e la marmifera che compie una doppia
curva, quindi lasciano il CAI 150 che prosegue a mezzacosta in discesa e
risaliamo molto ripidamente a sinistra per esile traccia tra erba e roccette,
segni azzurri e cartelli assenti)
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Deviazione q.1440 (Siamo in una selletta erbosa,
sotto di noi vediamo una cava e la marmifera che compie una doppia curva,
quindi lasciano il CAI 150 che prosegue a mezzacosta in discesa e risaliamo
molto ripidamente a sinistra per esile traccia tra erba e roccette, segni
azzurri e cartelli assenti)
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Cava Ronchieri q.1566 (Entriamo nella cava, che
dalla sua imponenza sembra di essere in una cattedrale)
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Cava Ronchieri q.1566 (Entriamo nella cava, che
dalla sua imponenza sembra di essere in una cattedrale)
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Cava Ronchieri q.1566 (Entriamo nella cava e
risaliamo una lunga scala metallica appoggiata alla parete, arrivando in un
piano superiore)
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Cava Ronchieri q.1566 (Entriamo nella cava e risaliamo
una lunga scala metallica appoggiata alla parete, arrivando in un piano
superiore)
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Cava Ronchieri q.1566 (Entriamo nella cava e
risaliamo una lunga scala metallica appoggiata alla parete, arrivando in un
piano superiore)
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Poggio Caricatore q.543
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