DATA: 21 giugno 2014
PARTENZA: Dalla
diga di Fiastra situata nel comune di Fiastra (provincia di Macerata, Marche)
dove lasciamo l’auto nella piccola piazzola sul bordo della strada.
Stralcio
della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale
(Traccia reale del GPS)
ITINERARIO:
Diga di Fiastra q.642 (Iniziamo camminando
sopra la diga, cartelli assenti, dalla parte opposta si entra in un piccolo
cunicolo uscendone presso gli edifici di servizio la diga e proseguendo per
sentiero parallelo il lago) – Bivio
q.664 (Innesto su largo sentiero sterrato dopo la salita, tabella: andiamo
a destra in falsopiano che è CAI 335 anche sentiero E2, la diga è sotto di noi) – Bivio q.625 (Cartelli
assenti: a destra il sentiero non è segnato e probabilmente scende alle Gole
del Fiastrone, teniamo il CAI 335 anche E2 dritto in salita) – Bivio q.765 (Cartelli all’interno del
bosco: a destra in salita prosegue il CAI 335/E2, noi risaliamo una pietraia
che subito esce dal bosco, indicazioni per Lame Rosse, segni assenti) – Lame
Rosse q.835 (Spettacolare fenomeno di erosione delle pareti rocciose,
torniamo sui nostri passi) – Bivio
q.765 (Riprendiamo a percorrere il CAI 335/E2) – Bivio q.875 (A sinistra
inizia un sentiero non segnato in falsopiano, noi andiamo dritto con cartello
che indica la Grotta dei Frati, ora siamo sul CAI 336 anche percorso E2 e il
sentiero comincia a scendere ripidamente sempre nel bosco) – Bivio q.626 (Cartelli
al termine della ripida discesa: a sinistra prosegue il sentiero E2 per il
monastero, noi andiamo a destra sul CAI 12 e indicazioni per la Grotta dei
Frati) – Grotta
dei Frati q.625 (Qui vissero fin dal XIII secolo dei frati francescani,
all’interno una minuscola cappella e una cisterna naturale per la raccolta di
acqua, pochi metri prima c’è la minuscola “grotta dell’Asino” dove sono riposti
degli attrezzi. Torniamo sui nostri passi) –
Bivio q.626 (Riprendiamo a
percorrere il sentiero E2) – Bivio q.575 (Dritto il sentiero non è
segnato, il CAI E2 curva a U a destra, cartelli assenti) – Fosso del Fiastrone q.500 (Lo guadiamo
e dalla parte opposta, attraverso la rada boscaglia e con la segnatura CAI assente,
bisogna individuare l’innesto sul CAI 341 con cartelli: a sinistra conduce al Monastero,
noi andiamo a destra per la “Gola del Fiastrone” e in breve si ritorna al corso
d’acqua che seguiamo fedelmente stando a nostro piacimento ora a destra, ora a
sinistra, segnatura assente. Arrivati al canyon, il corso d’acqua si restringe
e conseguentemente si alza di livello, le pareti rocciose sono alte e verticali
e siamo costretti a camminare nell’acqua) – Sentiero q.562 (Usciti
dal canyon, bisognerebbe individuare un vecchio sentiero a destra, che secondo
le vecchie carte dell’IGM riporterebbe al Bivio q.625 sul CAI 335/E2, purtroppo
non lo notiamo e proseguiamo lungo il Fosso del Fiastrone) – Deviazione q.570 (Il
proseguimento lungo il fosso è molto lento, causa qualche sasso instabile e
rami rotti, stiamo cercando un punto dove risalire a destra ma le pareti sono
ripide e ormai stiamo arrivando alla diga. Con stupore notiamo sul bordo destro
del fosso, un grande “cingolo” di gomma abbandonato, appena oltrepassato bisogna
individuare a destra uno stretto e ripidissimo canalino terroso che risaliamo
aiutati da qualche albero e alcune rocce instabili) – Sentiero q.610 (Dopo la ripidissima
salita ci innestiamo in un evidente sentiero abbandonato, lo teniamo a sinistra
ma in breve termina, quindi risaliamo a destra senza traccia sapendo che pochi
metri sopra di noi c’è il CAI 335/E2) – CAI
335/E2 q.630 (Finalmente ci innestiamo sul sentiero CAI percorso in
mattinata, lo teniamo a sinistra) – Bivio q.664 (Scendiamo a sinistra verso
la diga) – Diga
di Fiastra q.642.
DISLIVELLO TOTALE: 600 m
QUOTA MASSIMA: 885 m
LUNGHEZZA: 12 km
DIFFICOLTA:
T/EE
NOTE:
|
|
Sentieri
|
- Itinerario turistico dalla diga al Fosso del Fiastrone, per escursionisti
esperti il proseguimento attraverso la Gola del Fiastrone.
- La risalita del Fosso del Fiastrone, avviene stando
sui bordi a volte ostruiti da alcuni rami secchi, poi quando si arriva nella
stretta gola, siamo costretti a entrare nell’acqua. Consiglio di prendere
delle ulteriori calzature (scarpe da ginnastica) da bagnare (noi non le
avevamo e siamo stati scalzi), e di percorrere l’itinerario nei mesi d’agosto/settembre
quando l’acqua nella gola è più bassa (nel nostro caso a giugno l’acqua ci
arrivava alla vita ed era molto gelata, si dice che dopo un po’ ci si abitua,
ma probabilmente non sentivamo più le gambe…)
- Non abbiamo trovato il vecchio sentiero abbandonato che
ci doveva riportare sul CAI 335/E2 al Bivio q.625 (traccia su carta IGM),
forse in prossimità del fosso è crollato o ostruito dalla vegetazione. E’
meglio percorrere l’itinerario in senso contrario, cioè scendere dal Bivio
q.625 al fosso, quando il sentiero all’inizio è evidente.
- La risalita dalla Deviazione q.570 è ripidissima,
stretto canalino nel bosco e bisogna stare molto attenti a non scivolare, la
devono fare solo persone esperte, non è detto che sia stata la scelta
migliore, ma non abbiamo notato nessun punto di fuga per abbandonare il Fosso
del Fiastrone.
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
Diga di Fiastra
|
0,00
|
Bivio
q.664
|
0,07
|
Bivio
q.625
|
0,22
|
Bivio
q.765
|
0,42
|
Lame
Rosse q.835
|
0,50
|
Bivio
q.765
|
/
|
Bivio
q.875
|
1,20
|
Bivio
q.626
|
1,40
|
Grotta
dei Frati
|
1,45
|
Bivio
q.626
|
/
|
Bivio
q.575
|
1,55
|
Fosso
del Fiastrone
|
2,05
|
Sentiero
q.562
|
/
|
Deviazione
q.570
|
4,10
|
Sentiero q.610
|
4,25
|
CAI
335/E2 q.630
|
4,30
|
Bivio
q.664
|
/
|
Diga di Fiastra
|
4,45
|
Diga di Fiastra q.642
|
Diga
di Fiastra q.642
|
Diga di Fiastra q.642
|
|
|
|
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