mercoledì 9 luglio 2014

Nella valle del Fiastrone (T/EE)

Itinerario turistico e molto frequentato nella prima parte con il bellissimo fenomeno erosivo delle Lame Rosse e la visita della Grotta dei Frati, il ritorno attraverso il fosso del Fiastrone è riservato solo a escursionisti esperti.

DATA: 21 giugno 2014

PARTENZA: Dalla diga di Fiastra situata nel comune di Fiastra (provincia di Macerata, Marche) dove lasciamo l’auto nella piccola piazzola sul bordo della strada.




Stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale  
(Traccia reale del GPS)

ITINERARIO: Diga di Fiastra q.642 (Iniziamo camminando sopra la diga, cartelli assenti, dalla parte opposta si entra in un piccolo cunicolo uscendone presso gli edifici di servizio la diga e proseguendo per sentiero parallelo il lago)        Bivio q.664 (Innesto su largo sentiero sterrato dopo la salita, tabella: andiamo a destra in falsopiano che è CAI 335 anche sentiero E2, la diga è sotto di noi)   –    Bivio q.625 (Cartelli assenti: a destra il sentiero non è segnato e probabilmente scende alle Gole del Fiastrone, teniamo il CAI 335 anche E2 dritto in salita)        Bivio q.765 (Cartelli all’interno del bosco: a destra in salita prosegue il CAI 335/E2, noi risaliamo una pietraia che subito esce dal bosco, indicazioni per Lame Rosse, segni assenti)       Lame Rosse q.835 (Spettacolare fenomeno di erosione delle pareti rocciose, torniamo sui nostri passi)         Bivio q.765 (Riprendiamo a percorrere il CAI 335/E2)    –    Bivio q.875 (A sinistra inizia un sentiero non segnato in falsopiano, noi andiamo dritto con cartello che indica la Grotta dei Frati, ora siamo sul CAI 336 anche percorso E2 e il sentiero comincia a scendere ripidamente sempre nel bosco)    –    Bivio q.626 (Cartelli al termine della ripida discesa: a sinistra prosegue il sentiero E2 per il monastero, noi andiamo a destra sul CAI 12 e indicazioni per la Grotta dei Frati)          Grotta dei Frati q.625 (Qui vissero fin dal XIII secolo dei frati francescani, all’interno una minuscola cappella e una cisterna naturale per la raccolta di acqua, pochi metri prima c’è la minuscola “grotta dell’Asino” dove sono riposti degli attrezzi. Torniamo sui nostri passi)      Bivio q.626 (Riprendiamo a percorrere il sentiero E2)      Bivio q.575 (Dritto il sentiero non è segnato, il CAI E2 curva a U a destra, cartelli assenti)        Fosso del Fiastrone q.500 (Lo guadiamo e dalla parte opposta, attraverso la rada boscaglia e con la segnatura CAI assente, bisogna individuare l’innesto sul CAI 341 con cartelli: a sinistra conduce al Monastero, noi andiamo a destra per la “Gola del Fiastrone” e in breve si ritorna al corso d’acqua che seguiamo fedelmente stando a nostro piacimento ora a destra, ora a sinistra, segnatura assente. Arrivati al canyon, il corso d’acqua si restringe e conseguentemente si alza di livello, le pareti rocciose sono alte e verticali e siamo costretti a camminare nell’acqua)     –     Sentiero q.562 (Usciti dal canyon, bisognerebbe individuare un vecchio sentiero a destra, che secondo le vecchie carte dell’IGM riporterebbe al Bivio q.625 sul CAI 335/E2, purtroppo non lo notiamo e proseguiamo lungo il Fosso del Fiastrone)    –     Deviazione q.570 (Il proseguimento lungo il fosso è molto lento, causa qualche sasso instabile e rami rotti, stiamo cercando un punto dove risalire a destra ma le pareti sono ripide e ormai stiamo arrivando alla diga. Con stupore notiamo sul bordo destro del fosso, un grande “cingolo” di gomma abbandonato, appena oltrepassato bisogna individuare a destra uno stretto e ripidissimo canalino terroso che risaliamo aiutati da qualche albero e alcune rocce instabili)      Sentiero q.610 (Dopo la ripidissima salita ci innestiamo in un evidente sentiero abbandonato, lo teniamo a sinistra ma in breve termina, quindi risaliamo a destra senza traccia sapendo che pochi metri sopra di noi c’è il CAI 335/E2)       CAI 335/E2 q.630 (Finalmente ci innestiamo sul sentiero CAI percorso in mattinata, lo teniamo a sinistra)        Bivio q.664 (Scendiamo a sinistra verso la diga)       Diga di Fiastra q.642.

DISLIVELLO TOTALE: 600 m
QUOTA MASSIMA: 885 m
LUNGHEZZA: 12 km
DIFFICOLTA: T/EE


NOTE:






Sentieri



- Itinerario turistico dalla diga al Fosso del Fiastrone, per escursionisti esperti il proseguimento attraverso la Gola del Fiastrone.

- La risalita del Fosso del Fiastrone, avviene stando sui bordi a volte ostruiti da alcuni rami secchi, poi quando si arriva nella stretta gola, siamo costretti a entrare nell’acqua. Consiglio di prendere delle ulteriori calzature (scarpe da ginnastica) da bagnare (noi non le avevamo e siamo stati scalzi), e di percorrere l’itinerario nei mesi d’agosto/settembre quando l’acqua nella gola è più bassa (nel nostro caso a giugno l’acqua ci arrivava alla vita ed era molto gelata, si dice che dopo un po’ ci si abitua, ma probabilmente non sentivamo più le gambe…)

- Non abbiamo trovato il vecchio sentiero abbandonato che ci doveva riportare sul CAI 335/E2 al Bivio q.625 (traccia su carta IGM), forse in prossimità del fosso è crollato o ostruito dalla vegetazione. E’ meglio percorrere l’itinerario in senso contrario, cioè scendere dal Bivio q.625 al fosso, quando il sentiero all’inizio è evidente.

- La risalita dalla Deviazione q.570 è ripidissima, stretto canalino nel bosco e bisogna stare molto attenti a non scivolare, la devono fare solo persone esperte, non è detto che sia stata la scelta migliore, ma non abbiamo notato nessun punto di fuga per abbandonare il Fosso del Fiastrone.



TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Diga di Fiastra
0,00
Bivio q.664
0,07
Bivio q.625
0,22
Bivio q.765
0,42
Lame Rosse q.835
0,50
Bivio q.765
/
Bivio q.875
1,20
Bivio q.626
1,40
Grotta dei Frati
1,45
Bivio q.626
/
Bivio q.575
1,55
Fosso del Fiastrone
2,05
Sentiero q.562
/
Deviazione q.570
4,10
Sentiero q.610
4,25
CAI 335/E2 q.630
4,30
Bivio q.664
/
Diga di Fiastra
4,45




Diga di Fiastra q.642
(Iniziamo camminando sopra la diga, cartelli assenti)   
Diga di Fiastra q.642
(Iniziamo camminando sopra la diga, cartelli assenti)   
Diga di Fiastra q.642
(Iniziamo camminando sopra la diga, cartelli assenti)  
Lago di Fiastra
Diga di Fiastra q.642 (Dalla parte opposta si entra in un piccolo cunicolo uscendone presso gli edifici di servizio la diga e proseguendo per sentiero parallelo il lago) 
Sul CAI 335 anche sentiero E2, la diga è sotto di noi

CAI 335 anche sentiero E2
CAI 335 anche sentiero E2
Bivio q.765 (Cartelli all’interno del bosco: a destra in salita prosegue il CAI 335/E2, noi risaliamo una pietraia che subito esce dal bosco, indicazioni per Lame Rosse, segni assenti)   
Bivio q.765 (Cartelli all’interno del bosco: a destra in salita prosegue il CAI 335/E2, noi risaliamo una pietraia che subito esce dal bosco, indicazioni per Lame Rosse, segni assenti)   
Lame Rosse q.835 (Spettacolare fenomeno di erosione delle pareti rocciose)

Lame Rosse
Lame Rosse
Lame Rosse
Lame Rosse
Lame Rosse
Lame Rosse

Lame Rosse
Lame Rosse
Il lago di Fiastra visto dal CAI 335/E2

Bivio q.875 (A sinistra inizia un sentiero non segnato in falsopiano, noi andiamo dritto con cartello che indica la Grotta dei Frati, ora siamo sul CAI 336 anche percorso E2 e il sentiero comincia a scendere ripidamente sempre nel bosco)
Il sentiero comincia a scendere ripidamente sempre nel bosco
La valle del Fiastrone
Grotta dei Frati
Grotta dei Frati

Grotta dei Frati
Grotta dei Frati
Iniziamo a percorrere il Fosso del Fiastrone
Iniziamo a percorrere il Fosso del Fiastrone
Fosso del Fiastrone
Fosso del Fiastrone

Arrivo all’entrata del canyon del Fiastrone
La sottile lingua del cielo sopra la nostra testa
La gola del Fiastrone


La gola del Fiastrone
La gola del Fiastrone
La gola del Fiastrone

La gola del Fiastrone
La gola del Fiastrone
Usciamo dalla gola del Fiastrone

Il fosso del Fiastrone
Il fosso del Fiastrone
Il fosso del Fiastrone
Il fosso del Fiastrone
Deviazione q.570 (Con stupore notiamo sul bordo destro del fosso, un grande “cingolo” di gomma abbandonato, appena oltrepassato bisogna individuare a destra uno stretto e ripidissimo canalino terroso che risaliamo aiutati da qualche albero e alcune rocce instabili)  
Deviazione q.570 (Con stupore notiamo sul bordo destro del fosso, un grande “cingolo” di gomma abbandonato, appena oltrepassato bisogna individuare a destra uno stretto e ripidissimo canalino terroso che risaliamo aiutati da qualche albero e alcune rocce instabili)