Ferrata alla Punta Serauta della Marmolada, già a nominare la montagna capiamo che siamo tra le vette più alte delle dolomiti, mentre dal nome della via che non sarà una passeggiata, anzi...
Alta quota, fatica, difficoltà e ghiacciaio si riuniscono tutte in questa bellissima scalata !!
DATA: 8 agosto 2014
PARTENZA: Dal
passo Fedaia dove si trova l’omonimo rifugio e il lago (circa 14 km da Canazei
prendendo la SS. 641).
ITINERARIO:
Rifugio Passo Fedaia q.2057 (Iniziamo a
salire di fianco il rifugio con la carrozzabile di servizio alle piste da sci,
un cartello s’incontra al primo tornante) – Deviazione q.2175 (Lasciamo la
carrozzabile, un cartello ci indica la traccia che risale ripidamente a
sinistra evidenziata da bolli rossi, direzione sud. Faticosamente arriviamo
alla sella poco sotto il Sass del Mul che ci rimane alla nostra sinistra, e
proseguiamo sempre con direzione sud puntando alla verticale parete di roccia) – Ferrata q.2463 (Un ultima ripida salita
ci conduce alla base della parete, la ferrata inizia subito trasversalmente e
molto esposta, poi continua verticalmente e richiede molta forza di braccia. In
circa trenta minuti arriviamo a un pendio di lastroni di roccia, ora le difficoltà
calano notevolmente, e il cavo posizionato a 50/60 cm da terra ci serve solo
come corrimano per la faticosa salita che culmina in cresta, da qui la seguiamo
con piccoli sali/scendi, mai troppo faticosi ma molto esposti stando sui 2900
metri di quota) – Punta Serauta q.2962
(La ferrata bypassa poco sotto la cima) – Fine
ferrata q.2925 (Una ripida discesa verticale con pioli di ferro, seguita da
una sottile cengia e un ultima risalita, preannuncia la fine della ferrata. Ora
inizia la “zona sacra di Serauta”, vecchie postazioni di guerra adibite ora a
museo a cielo aperto. Il tragitto è ancora attrezzato con cavo d’acciaio e in
breve incontriamo un paio di bivi attrezzati, dove a sinistra conducono
direttamente alla vicina forcella Serauta che da qui non vediamo ancora, noi
invece teniamo sempre la destra in salita) – Cima q.2951 (Punto panoramico quotato
2951 da IGM, sotto di noi ci appare la grande stazione di funivia e il
ghiacciaio della Marmolada) – Forcella Serauta q.2875 (Risaliamo
alla grande funivia, stazione intermedia Malga Ciapela-Punta Rocca, poi da qui
dobbiamo scendere al sottostante ghiacciaio. Senza traccia o indicazioni ci
teniamo vicino o poco sopra, in base alla neve, della rimessa a forma di
tunnel, al termine della quale iniziamo a scendere ripidamente con ramponi e
piccozza il pendio ghiacciato, poi percorriamo in discesa e senza problemi il
ghiacciaio, direzione nord/est) – Seggiovia q.2615 (La raggiungiamo a
vista e generalmente il ghiacciaio termina, poco sotto inizia la carrozzabile
di servizio agli impianti che ci riporta al passo Fedaia) – Rifugio Passo Fedaia q.2057.
DISLIVELLO TOTALE: 1070 m
QUOTA MASSIMA: Cima q.2951
LUNGHEZZA: 7,6 km
DIFFICOLTA:
EEA
NOTE:
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Sentieri
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- La ferrata è ben attrezzata con cavo
d’acciaio dall’inizio alla fine, la cui percorrenza possiamo dividerla in tre
parti: i primi 30/40 minuti iniziali sono molto atletici e difficili, esposti
e richiedono molta forza di braccia (ferrata estremamente difficile), la
risalita verso il crinale attraverso i lastroni di roccia è molto faticosa ma
facile, poi c’è tutto il tragitto su cresta o poco sotto che è di media
difficoltà, ma bisogna considerare che stiamo sui 2900 m di quota e non ci
sono vie di fuga fino alla Forcella Serauta.
In generale ferrata difficile/molto
difficile, molto faticosa e in ambiente d’alta quota, da considerare tra le
più impegnative nelle Dolomiti.
- Dopo qualche perplessità su come scendere
dalla funivia di Forcella Serauta al sottostante ghiacciaio, la sua
percorrenza non presenta problemi perché non è screpacciato (ramponi e
piccozza).
- Dopo parecchio tempo di inagibilità, la ferrata Eterna è stata completamente ristrutturata, il vecchio tracciato iniziale che dal rifugio del Passo Fedaia scendeva nella vallata
sottostante per poi iniziare a risalire le placche rocciose, potrebbe
risultare ancora su molte mappe, ora è dismesso e rimangono solo i fittoni.
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
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Rifugio Passo Fedaia
|
0,00
|
Deviazione
q.2175
|
0,15
|
Inizio
ferrata q.2463
|
0,55
|
Punta
Serauta
|
/
|
Fine
ferrata q.2925
|
4,00
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Cima
q.2951
|
4,10
|
Forcella
Serauta
|
4,25
|
Seggiovia
q.2615
|
5,10
|
Deviazione
q.2175
|
/
|
Rifugio
Passo Fedaia
|
5,55
|
Rifugio Passo Fedaia q.2057
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Rifugio
Passo Fedaia q.2057 (Iniziamo a salire di fianco il rifugio con la
carrozzabile di servizio alle piste da sci)
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Iniziamo a salire di fianco il rifugio con
la carrozzabile di servizio alle piste da sci
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Deviazione q.2175 (Lasciamo la carrozzabile,
un cartello ci indica la traccia che risale ripidamente a sinistra
evidenziata da bolli rossi, direzione sud.)
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Faticosa risalita dalla Deviazione q.2175 dopo
che abbiamo lasciato la carrozzabile.
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Faticosa risalita dalla Deviazione q.2175
dopo che abbiamo lasciato la carrozzabile.
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Faticosamente arriviamo alla sella poco
sotto il Sass del Mul che ci rimane alla nostra sinistra, e proseguiamo
sempre con direzione sud puntando alla verticale parete di roccia
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Faticosamente
arriviamo alla sella poco sotto il Sass del Mul che ci rimane alla nostra
sinistra, e proseguiamo sempre con direzione sud puntando alla verticale
parete di roccia
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Un’ultima ripida salita ci conduce alla
base della parete dove inizia la ferrata.
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La targa che
indica l’inizio della ferrata Eterna o “Brigata Alpina di Cadore”
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La ferrata inizia subito trasversalmente e
molto esposta, poi continua verticalmente e richiede molta forza di braccia.
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La ferrata inizia subito trasversalmente e
molto esposta, poi continua verticalmente e richiede molta forza di braccia.
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La ferrata inizia subito trasversalmente e
molto esposta, poi continua verticalmente e richiede molta forza di braccia.
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La
ferrata inizia subito trasversalmente e molto esposta, poi continua
verticalmente e richiede molta forza di braccia.
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La ferrata inizia subito trasversalmente e
molto esposta, poi continua verticalmente e richiede molta forza di braccia.
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La ferrata inizia subito trasversalmente e
molto esposta, poi continua verticalmente e richiede molta forza di braccia.
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La ferrata
inizia subito trasversalmente e molto esposta, poi continua verticalmente e
richiede molta forza di braccia.
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In circa trenta minuti arriviamo a un
pendio di lastroni di roccia, ora le difficoltà calano notevolmente, e il
cavo posizionato a 50/60 cm da terra ci serve solo come corrimano per la
faticosa salita che culmina in cresta
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In
circa trenta minuti arriviamo a un pendio di lastroni di roccia, ora le
difficoltà calano notevolmente, e il cavo posizionato a 50/60 cm da terra ci
serve solo come corrimano per la faticosa salita che culmina in cresta
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La faticosa
risalita che ci porta in cresta.
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La faticosa risalita che ci porta in
cresta.
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La faticosa risalita che ci porta in
cresta.
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La faticosa risalita che ci porta in
cresta.
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La faticosa risalita che ci porta in
cresta.
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La
faticosa risalita che ci porta in cresta.
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La ferrata
prosegue in cresta o poco sotto, difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La
ferrata prosegue in cresta o poco sotto, difficile ed esposta.
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La montagna osserva
il nostro passaggio.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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La ferrata prosegue in cresta o poco sotto,
difficile ed esposta.
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Il
lago di Fedaia molto sotto di noi.
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Nella parte
finale della ferrata Eterna
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Una ripida discesa verticale con pioli di
ferro, seguita da una sottile cengia e un ultima risalita, preannuncia la
fine della ferrata
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Una ripida discesa verticale con pioli di
ferro, seguita da una sottile cengia e un ultima risalita, preannuncia la
fine della ferrata
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Una ripida discesa verticale con pioli di
ferro, seguita da una sottile cengia e un ultima risalita, preannuncia la
fine della ferrata
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Ora inizia la “zona sacra di Serauta”,
vecchie postazioni di guerra adibite ora a museo a cielo aperto, il tragitto
è ancora attrezzato con cavo.
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Ora
inizia la “zona sacra di Serauta”, vecchie postazioni di guerra adibite ora a
museo a cielo aperto, il tragitto è ancora attrezzato con cavo.
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Ora inizia la “zona sacra di Serauta”,
vecchie postazioni di guerra adibite ora a museo a cielo aperto, il tragitto
è ancora attrezzato con cavo.
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Ora inizia la “zona sacra di Serauta”,
vecchie postazioni di guerra adibite ora a museo a cielo aperto, il tragitto
è ancora attrezzato con cavo.
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Cima q.2951
(Punto
panoramico quotato 2951 da IGM, sotto di noi ci appare la grande stazione di
funivia e il ghiacciaio della Marmolada)
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Arrivo a Forcella
Serauta q.2875
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Arrivo
a Forcella Serauta q.2875
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Arrivo a Forcella Serauta q.2875
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Arrivo a Forcella Serauta q.2875
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Da Forcella
Serauta q.2875 risaliamo alla funivia, stazione
intermedia Malga Ciapela-Punta Rocca.
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Cannone poco
distante dalla funivia
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Stazione
intermedia Malga Ciapela-Punta Rocca.
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Al termine della rimessa a forma di tunnel,
iniziamo a scendere ripidamente con ramponi e piccozza il pendio ghiacciato,
poi percorriamo in discesa e senza problemi il ghiacciaio, direzione nord/est.
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Al termine della rimessa a forma di tunnel,
iniziamo a scendere ripidamente con ramponi e piccozza il pendio ghiacciato,
poi percorriamo in discesa e senza problemi il ghiacciaio, direzione nord/est.
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Percorriamo in discesa e senza problemi il
ghiacciaio, direzione nord/est.
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Percorriamo in discesa e senza problemi il
ghiacciaio, direzione nord/est.
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Percorriamo in discesa e senza problemi il
ghiacciaio, direzione nord/est.
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Percorriamo in discesa e senza problemi il
ghiacciaio, direzione nord/est.
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Percorriamo in discesa e senza problemi il
ghiacciaio, direzione nord/est.
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Percorriamo in discesa e senza problemi il
ghiacciaio, direzione nord/est.
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Seggiovia q.2615 (La raggiungiamo a vista e
generalmente il ghiacciaio termina, poco sotto inizia la carrozzabile di
servizio agli impianti che ci riporta al passo Fedaia)
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Seggiovia q.2615 (Poco sotto inizia la
carrozzabile di servizio agli impianti che ci riporta al passo Fedaia)
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