Traversata dal lago di Misurina alle Tre Cime di Lavaredo con il sentiero attrezzato Bonacossa.
DATA: 23
agosto 2014
PARTENZA: Dal lago di Misurina (Circa 14 km da Cortina d’Ampezzo).
ITINERARIO:
Lago di Misurina q.1756 (Costeggiamo la riva
del lago fino alla seggiovia Col de Varda, dove c’è la forestale CAI 120 che
risale fino al rifugio Col de Varda, subito però si inizia per sentiero che
taglia un tornante dello stradello, cartelli) – Chiesa q.1776 (Piccola
chiesina e innesto sulla forestale che fa un incrocio, il CAI 120 la tiene
dritto in salita) – Bivio
q.2050 (Bivio della forestale e cartelli: a destra conduce al rifugio Città
di Carpi, noi a sinistra) – Rifugio Col de Varda q.2115 (E’
anche la stazione di arrivo della seggiovia che saliva dal lago di Misurina. Di
fianco il rifugio ci sono i cartelli e un cippo che indica l’inizio del
Sentiero Bonacossa o CAI 117, sporadici bolli rossi, e dopo un breve tratto nel
bosco, attraversa il pendio detritico delle Grave di Misurina) – Forcella
di Misurina q.2365 (Ci arriviamo dopo una ripida salita nel canalino detritico e sdrucciolevole, corde
fisse ci vengono in aiuto. Dalla strettissima forcella si scende dalla parte
opposta sempre ripidamente e su fondo detritico, ancora corde fisse, poi in
breve il percorso lascia il canalino e gli prosegue parallelo sul bordo
sinistro fino a scendere nella vallata del Ciadin della Neve) – Bivio q.2233
(Oltrepassiamo un “foro” nella parete di roccia e la discesa termina al Ciadin
della Neve, il sentiero Bonacossa aggira la vallata rocciosa e arriva al bivio,
segni sui sassi: a sinistra c’è il CAI 118 che scende al ristorante “La Baita”,
noi risaliamo a destra sul CAI 117 ora unito al CAI 118) – Bivio q.2252 (Cartelli poco sopra il
bivio precedente: ora il CAI 118 prosegue la salita nella vallata in direzione
della forcella della Neve caratterizzata dalla presenza di un originale “Ago di
Roccia”, evidente e ben visibile, noi teniamo il sentiero Bonacossa che risale
però con direzione est/nord-est) – Forcella del Diavolo q.2380 (GPS e
altimetro da polso mi quotano la forcella cento metri più alta di ciò che è
scritto nel cartello in loco. Nella parte finale della salita, funi e scalette
aiutano nei tratti più impegnativi, poi il sentiero Bonacossa scende ripidamente
dalla parte opposta con traccia su fondo detritico o ghiaioso, possibilità di
neve anche in piena estate, per poi continuare cercando di non perdere troppa
quota mantenendosi paralleli le pareti rocciose alla nostra destra, direzione
nord-est) – Rifugio Fonda Savio q.2367 (Poco sotto
il rifugio troviamo anche il frequentato CAI 15 che è la via d’accesso più diretta. Di fianco l’edificio, i numerosi cartelli
ci indicano che il sentiero Bonacossa scende ripidamente nel versante opposto,
aiutati da cavi metallici) – Cadin
del Nevaio q.2295 (Terminata la ripida discesa attrezzata dal rifugio Fonda
Savio, c’è il bivio: dritto a destra inizia in risalita il Sentiero Durissini,
il sentiero Bonacossa si mantiene in leggera discesa nella vallata, direzione
nord) – Forcella di Rinbianco q.2176 (Cartelli
CAI e incrocio: pochi metri prima di arrivare alla forcella, a destra scende il
CAI 119 per la Val de Le Ciampedele, dalla parte opposta sempre il CAI 119 scende
per il Ciadin di Rinbianco e il lago di Antorno, noi teniamo il CAI 117 che
dalla forcella risale il crinalino, bolli rossi e direzione nord, poi dopo
circa dieci minuti lo lascia scendendo a destra per poi riprendere la direzione
ora però percorrendo un’aerea ed esposta cengia, funi d’acciaio utili come
corrimano nei tratti più delicati) – Forcella
q.2300 (Il sentiero Bonacossa, percorrendo l’aerea cengia attraverso i
versanti est delle Cime di Ciadin di Rimbianco e del Ciadin de Le Bisse, nella
parte finale trova il tratto più impegnativo della via, dove il tracciato
risale ripido e con tratti
rocciosi e scivolosi, ma sempre attrezzati con fune e scaletta di
metallo fino al culmine con l’arrivo alla forcella, dove davanti a noi si apre
il versante opposto con le Tre Cime di Lavaredo in primo piano e il sottostante
rifugio Auronzo che dobbiamo raggiungere, le difficoltà sono terminate e il
sentiero evidente bypassa il versante ovest de Le Ciampedele) – Rifugio
Auronzo q.2320 (Ci portiamo sotto il rifugio dove c’è il parcheggio,
iniziamo a percorrere la strada asfaltata in discesa che però lasciamo subito,
a destra inizia un sentiero con cartelli che indicano il lago di Misurina) – Bivio q.2252 (Cartelli:
a destra il sentiero conduce al monte di Fuori, noi andiamo a sinistra in
discesa in direzione della strada asfaltata sulla quale dobbiamo tornare) – Asfaltata q.2130 (Ci reinnestiamo sulla
strada asfaltata, la attraversiamo e di fianco una piazzola scende il
sentierino CAI 101, cartelli assenti e segni sporadici) – Fosso q.1875 (Guadiamo il corso d’acqua
e il sentiero si allarga) – Bivio
q.1872 (Cartelli: a sinistra inizia il sentiero CAI 119 che sale alla
forcella di Rimbianco, noi teniamo il sentiero forestale CAI 101 in
comproprietà con il CAI 119) – Casello
q.1851 (Innesto sulla strada asfaltata in prossimità del casello oltre il
quale il transito delle autovetture per il rifugio Auronzo è a pagamento, noi
la teniamo a sinistra) – Bivio q.1874 (A destra inizia il
sentiero CAI 122 per forcella Bassa, noi teniamo la strada asfaltata) – Lago di Antorno q.1866 (Con l’omonimo
rifugio/ristorante) – Bivio q.1835 (A sinistra inizia la carrozzabile
CAI 115 e le buone indicazioni per il rifugio Fonda Savio, teniamo la strada in
discesa) – Bivio q.1757 (Alla nostra sinistra la
stradina conduce al ristorante La Baita, noi teniamo la strada principale
oltrepassando il ristorante Genzianella e un’area sosta per camper) – Des
Alpes q.1757 (Ristorante Dolomiti Des Alpes, bivio della strada asfaltata,
la teniamo a sinistra in vista del lago di Misurina) – Lago di Misurina q.1756.
DISLIVELLO TOTALE: 1500 m
QUOTA MASSIMA: 2495 m
LUNGHEZZA: 17,5 km
DIFFICOLTA:
EE/EEA
NOTE:
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Sentieri
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- Possiamo accorciare l’itinerario
usufruendo della seggiovia per evitare la salita a piedi dal lago di Misurina al rifugio Col de Varda.
- Itinerario lungo, faticoso e non banale, dove i
tratti attrezzati sono facili e generalmente utili come cavo corrimano, ma
potrebbe esserci la presenza di nevai anche in piena estate in prossimità
della forcella del Diavolo e del rifugio Fonda Savio, inoltre la parte del sentiero
Bonacossa che si sviluppa dopo la forcella di Rinbianco, è sicuramente il
tratto più bello della via e percorre un’area ed esposta cengia, sempre
attrezzata con funi e passerelle nei punti più difficoltosi, ma da non
sottovalutare.
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale (ore)
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Lago di Misurina
|
0,00
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Rifugio
Auronzo
|
5,15
|
Chiesa
|
0,05
|
Bivio
q.2272
|
5,25
|
Bivio
q.2050
|
0,40
|
Asfaltata
q.2130
|
5,40
|
Rifugio
Col de Varda
|
0,50
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Fosso
q.1875
|
6,08
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Forcella
di Misurina
|
1,35
|
Bivio q.1872
|
6,09
|
Bivio
q.2233
|
2,05
|
Casello
q.1851
|
6,18
|
Bivio
q.2252
|
2,08
|
Bivio
q.1874
|
6,23
|
Forcella
del Diavolo
|
2,40
|
Lago
di Antorno
|
6,28
|
Rifugio
Fonda Savio
|
3,15
|
Bivio q.1835
|
6,32
|
Cadin
del Nevaio
|
3,25
|
Bivio
q.1757
|
6,39
|
Forcella
di Rinbianco
|
3,45
|
Des
Alpes
|
6,44
|
Forcella
q.2300
|
4,35
|
Lago
di Misurina
|
6,55
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Il caratteristico
edificio del lago di Misurina, non è un albergo ma il Centro di diagnosi,
cura e riabilitazione dell’asma infantile
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Forcella di Misurina
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Forcella di Misurina
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Forcella di
Misurina q.2365 (Dalla
strettissima forcella si scende dalla parte opposta sempre ripidamente e su
fondo detritico, ancora corde fisse, poi in breve il percorso lascia il
canalino e gli prosegue parallelo sul bordo sinistro fino a scendere nella
vallata del Ciadin della Neve)
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Sul sentiero Bonacossa dopo avere
oltrepassata
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