Montagna anonima e poco conosciuta nel parco nazionale dello Stelvio, tecnicamente facile, la salita e la discesa si svolgono praticamente su esile traccia o fuori sentiero (per escursionisti che si sappiano muovere fuori dai consueti sentieri segnati)
DATA: 1 agosto 2015
PARTENZA: Da
Bormio (provincia di Sondrio, Lombardia), si prende la SP.29 per il passo Gavia
arrivando dopo circa 3,5 km a San Nicolò di Valfurva, quindi lasciamo la
statale e risaliamo a sinistra con la stradina “via Sascin” e indicazioni per
la Val Zebrù fino al paese di Niblogo (Parcheggio del parco nazionale dello
Stelvio e fine della strada).
Traccia reale del GPS sullo stralcio
della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale
ITINERARIO:
Niblogo
q.1600 (Dal parcheggio iniziamo percorrendo la carrozzabile CAI 529 interdetta
alle auto) – Bivio q.1623 (Cartello:
a sinistra inizia il sentiero CAI 547, teniamo la carrozzabile che scende al
ponte) – Ponte Peceneccia q.1619
(Fonte e bivio della carrozzabile, cartelli: a sinistra è CAI 529 per la Val
Zebrù, noi andiamo a destra oltrepassando il ponte che è CAI 527 per Pradaccio,
evitiamo subito dopo un largo sentiero chiuso da sbarra) – Gianantoni
q.1648 (Cartello e baita: a sinistra sale una sterrata, andiamo dritto sulla
carrozzabile) – Aradena
q.1651 (Baite) – Pradaccio di Sotto q.1661
(Borgata di baite, ignoriamo il largo sentiero a sinistra dove c’è la fonte e
passiamo tra le case) – Incrocio q.1687
(Incrocio di carrozzabili e cartelli poco dopo avere oltrepassato Pradaccio di
Sotto: a destra in discesa è CAI 567 per san Gottardo, a destra in salita è CAI
570 per baita Presure, noi andiamo a sinistra in piano passando sopra le case
di Pradaccio che è CAI 526/527/529) – Ponte q.1686 (Ponticello e bivio con
baita diroccata: a sinistra scende un largo sentiero, teniamo la carrozzabile CAI) – Pradaccio di Sopra q.1715 (Bivio della
carrozzabile e cartelli: dritto prosegue come CAI 529 per la Val Zebrù, noi
risaliamo a destra oltrepassando le case di Pradaccio di Sopra che è CAI
526/527) – Serigheccio q.1768 (Baita isolata
alla nostra destra) – Incrocio
q.1796 (Tralasciamo la sterrata senza uscita a sinistra e il largo sentiero
a destra dopo pochi metri, teniamo la carrozzabile CAI, cartelli assenti) – Presa
d’acqua q.1849 (Edificio di sasso e grande capannone di legno, la
carrozzabile curva a gomito) – Bivio q.1868 (Cartelli assenti, bivio della
carrozzabile/forestale: a destra sale, noi andiamo dritto che è sempre CAI
526/527) – Pradellin q.1976 (Baita in ottime
condizioni, ignoriamo il largo sentiero a destra dopo averla oltrepassata e
teniamo la carrozzabile) – Baita
q.2030 – Bivio
q.2058 (Cartelli assenti: a destra in piano la carrozzabile passa poco
sopra dei ruderi, noi la teniamo a sinistra che curva a U, in seguito iniziano
i primi fienili di Cavallaro) – Baite Cavallaro q.2183 (Cartelli,
siamo in aperta prateria fuori dal bosco: a sinistra su largo sentiero prosegue
il CAI 526 a mezzacosta per la Val Zebrù, noi risaliamo a destra sul CAI 527) – Deviazione q.2217 (Segni e cartelli
assenti: lasciamo il largo tracciato CAI 527 che continua a mezzacosta, andiamo
a sinistra su esile ma evidente sentierino che risale ripidamente a zig-zag,
direzione est) – Passo del Forcellino q.2778 (Poco
prima di arrivarci incontriamo dei vecchi ruderi della grande guerra, li oltrepassiamo
salendo con direzione nord/est e siamo sul largo passo del Forcellino,
indicazioni assenti. A destra il crinale roccioso conduce con direzione sud/est verso la cima di Dosso Cavallaro, noi risaliamo a
sinistra il verde monte Forcellino) – Monte Forcellino q.2842 (Nessuna indicazione sulla verde cima. Dal passo siamo
risaliti prendendo una traccia militare a mezzacosta, ora scendiamo tenendo il
crinale con direzione sud/ovest verso il
grande omino di sasso posto sul promontorio quotato 2810 da IGM) – Passo del Forcellino q.2778 (Dal passo
scendiamo nella vallata opposta, direzione est, c’è qualche sporadico bollo
rosso e omini di sasso che ben presto perdiamo, si procede a vista senza
problemi mantenendo la direzione, in seguito seguiamo il piccolo corso d’acqua
che si è venuto a creare) – CAI 526 q.2320 (Innesto sul CAI 526
appena sopra il margine degli alberi, a sinistra conduce alle baite Cavallaro,
noi lo teniamo a destra e in breve scende ripidamente all’interno del bosco,
siamo poco sopra il punto quotato 2306 dalle mappe topografiche) – Baite
Campo di Dentro q.2009 (Innesto sulla carrozzabile CAI 529 al termine della
discesa nel bosco, andiamo a sinistra e in breve oltrepassiamo il rifugio
Campo) – Baite Campo di Mezzo q.1984 – Baite Campo di Fuori q.1947
(Ristoro “La Baita”, la oltrepassiamo e si attraversa il grande ponte sul
torrente Zebrù) – Pramighen q.1925
(Baite, dopo pochi minuti attraversiamo un largo ponte sul torrente Zebrù) – Baite
di Pece q.1915 (Poco sopra di noi, attraversiamo ancora un ponte sul
torrente Zebrù) – Chitomas q.1881 (Baite) – Zebrù da Bigno q.1860 (Baita) – Zebrù di Dentro q.1869 – Zebrù
del Giardin q.1866 (Baite) – Baita q.1858 (Poco sotto alla nostra
sinistra) – Zebrù di Fuori q.1825
(Baita poco sopra di noi, appena oltrepassata c’è il bivio con cartelli: a
destra inizia il sentiero CAI 515 per l’Alpe di Solaz, noi teniamo la
carrozzabile CAI 529) – Ponte
q.1742 (Largo ponte sul torrente Zebrù) – Bivio q.1715 (Cartelli e biforcazione della
carrozzabile: dritto a sinistra conduce a Pradaccio, noi andiamo dritto a
destra in discesa per Niblogo) – Ristoro Zebrù q.1670 – Ponte Peceneccia q.1619 (Un altro
ponte precede il ponte Peceneccia dove chiudiamo l’anello, andiamo a destra
ripercorrendo il tragitto fatto in mattinata)
– Bivio
q.1623 – Niblogo
q.1600.
DISLIVELLO TOTALE: 1350 m
QUOTA MASSIMA: Monte Forcellino
q.2842
LUNGHEZZA: 19 km
DIFFICOLTA:
EE
NOTE:
|
|
Sentieri
|
- Numerosi bivi e baite da Niblogo fino alle Baite Cavallaro.
- Sia la salita che la discesa dal Monte Forcellino non sono difficili, necessaria buona
visibilità per potersi orientare (salita su esile traccia, discesa dal
passo Forcellino la si fa a vista senza percorso
obbligato).
|
Fonti
|
- Fonte al Ponte Peceneccia.
- Fonti generalmente presenti
in prossimità delle baite.
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
Niblogo
|
0,00
|
Passo
del Forcellino
|
/
|
Bivio
q.1623
|
0,14
|
CAI
526 q.2320
|
4,05
|
Ponte
Peceneccia
|
0,15
|
Baite
Campo di Dentro
|
4,35
|
Gianantoni
|
0,20
|
Baite
Campo di Mezzo
|
4,38
|
Aradena
|
0,23
|
Baite Campo di Fuori
|
4,43
|
Pradaccio
di Sotto
|
0,25
|
Pramighen
|
4,50
|
Incrocio
q.1687
|
0,28
|
Baite
di Pece
|
4,57
|
Ponte
q.1686
|
0,31
|
Chitomas
|
5,10
|
Pradaccio
di Sopra
|
0,35
|
Zebrù da Bigno
|
5,13
|
Serigheccio
|
0,43
|
Zebrù
di Dentro
|
5,16
|
Incrocio
q.1796
|
0,46
|
Zebrù
dal Giardin
|
5,21
|
Presa
d’acqua
|
0,51
|
Baita
q.1858
|
5,24
|
Bivio
q.1868
|
0,53
|
Zebrù di Fuori
|
5,30
|
Pradellin
|
1,05
|
Ponte q.1742
|
5,40
|
Baita q.2030
|
1,12
|
Bivio
q.1715
|
5,50
|
Bivio
q.2058
|
1,15
|
Ristoro Zebrù
|
5,54
|
Baite Cavallaro
|
1,28
|
Ponte Peceneccia
|
6,00
|
Deviazione q.2217
|
1,33
|
Bivio q.1623
|
/
|
Passo del Forcellino
|
2,50
|
Niblogo
|
6,15
|
Monte Forcellino
|
3,00
|
Niblogo
|
Niblogo
|
Carrozzabile CAI 526/527 dopo avere
oltrepassato
|
|
Vecchi ruderi della grande guerra precedono
l’arrivo
|
Vecchi
ruderi della grande guerra precedono l’arrivo
|
|
|
|
Passo
del Forcellino q.2778
|
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|
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