mercoledì 30 settembre 2015

Traversata delle Cime dei Forni (F)

Lunga, faticosa e solitaria traversata semi-alpinistica delle Cime dei Forni.

DATA: 4 agosto 2015

PARTENZA: Bivacco del Piero q.3166 (vedi monte Confinale).




Traccia reale del GPS sullo stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale

ITINERARIO:  Bivacco Del Piero q.3166 (Ci portiamo dietro il bivacco e risaliamo ripidamente e a vista, direzione est, la cima della Manzina caratterizzata da grandi sfasciumi di roccia, qualche sporadico omino di sasso)       Cima della Manzina q.3318 (Nessuna indicazione sulla cima, scendiamo dalla parte opposta sempre con direzione est su ripide rocce instabili)    –     Forcella q.3255 (Stretto intaglio del crinale, continuare sullo stesso sembra più complicato, scendiamo l’angusto e ripido canalino detritico alla nostra destra al termine del quale riprendiamo la direzione est a mezzacosta su grandi massi di roccia per ricollegarci in seguito sul crinale in prossimità della vedretta Montagna Vecchia, si procede a vista)        Punto Basso q.3133 (Superati i punti quotati da IGM rispettivamente 3168 m e 3186 m, arriviamo sul punto più basso del crinale in prossimità di un piccolo nevaio che scende alla nostra sinistra, nord. Ora risaliamo ripidamente a vista su sfasciumi di roccia fino alla cima occidentale dei Forni, qualche passaggio di 1°)        Cima occidentale dei Forni q.3227 (Omino di sasso sulla cima senza altre indicazioni, siamo sulla punta ovest della cima occidentale, perdiamo quota verso il punto quotato 3191 m da IGM)    -   Cima occidentale dei Forni q.3232 (Nessuna indicazione, siamo sulla punta est della cima occidentale)   -   Cima dei Forni Centrale q.3240 (Grande omino di sasso sulla larga e pianeggiante cima, continuiamo scendendo facilmente sul crinale in vista della sottostante vedretta dei Castelli)     -     Punto basso q.3181 (Appena scesi dalla cima dei Forni Centrale raggiungiamo l’ampia sella nevosa, alla nostra sinistra c’è la vedretta dei Castelli, riprendiamo di nuovo a risalire su sfasciumi di roccia per guadagnare quota)   -   Cima q.3223 (Risaliti dalla vedretta dei Castelli siamo sul punto quotato 3223 m da IGM, davanti a noi si vede tutto il crinale che si sviluppa a semicerchio e che conduce fino alla cima orientale dei Forni)   -  Cima Orientale dei Forni q.3247 (Nessuna indicazione e piccolo omino di sasso, scendiamo facilmente sul crinale per risalire dopo pochi minuti la vistosa e aguzza punta rocciosa che si trova a poca distanza)      -     Cima q.3243 (L’aguzza cima quotata 3243 m da IGM la risaliamo mantenendoci sempre sul filo del crinale e prestando attenzione ai passaggi esposti su entrambi i lati, ora la cresta cambia direzione e inizia a scendere ripidamente verso il passo dello Zebrù sud, direzione nord/est, attenzione che il versante alla nostra sinistra precipita verticalmente nella sottostante vedretta dei Castelli)     -    Passo dello Zebrù Sud q.3012 (Indicazioni assenti: a sinistra c’è la vedretta dei Castelli, dritto il crinale risale, noi scendiamo a destra su buona traccia, direzione sud/est, che in breve termina, quindi si procede paralleli al facile canalino detritico che ci porta in aperta prateria)   -    Quota 2870 (Innesto sul sentiero CAI, è evidenziato da alcuni paletti nella prateria, lo prendiamo a destra continuando a scendere e a mantenere la direzione sud/est)   -  Deviazione q.2780 (Lasciamo i paletti CAI che iniziano a virare con direzione nord/est verso il rifugio Pizzini, tagliamo tenendo la nostra direzione sud/est e seguendo il corso d’acqua del rio Grande che nasceva sotto il passo dello Zebrù sud, si procede facilmente a vista in aperta prateria)   -   CAI 27/A q.2653 (Innesto sul frequentato CAI 27/A, a sinistra conduce in breve al rifugio Pizzini, noi andiamo a destra)   -  La Caserma q.2547 (Cartello indica i pochi ruderi di sasso)   -  Fonte q.2498   -   Incrocio q.2318 (Cartelli: a sinistra il largo tracciato conduce a una vicina malga diroccata, a destra si va alla malga Ables, lo attraversiamo e proseguiamo in discesa su sentiero CAI 27/A)   -   Baita Forni q.2254 (Rudere)      -      Carrozzabile q.2218 (Interdetta alle auto, la teniamo a destra in discesa)    -   Rifugio Ghiacciaio dei Forni q.2178 

DISLIVELLO TOTALE IN SALITA: 510 m
DISLIVELLO TOTALE IN DISCESA: 1530 m
QUOTA MASSIMA: Cima della Manzina q.3318
LUNGHEZZA: 9,7 km
DIFFICOLTA: F

NOTE:


Sentieri



- Itinerario alpinistico lungo, faticoso e solitario, la traversata delle cime non è segnata, si procede a vista sulla cresta valutando ogni volta i passaggi migliori, comunque il percorso è intuitivo.
- Le difficoltà non sono per i passaggi di arrampicata che si fermano al 1° (forse qualcosa di 2°), ma per la roccia molto friabile e infida che a lungo andare “logora” sia fisicamente che psicologicamente.


Fonti
- Fonte sul CAI 27/A di ritorno dopo avere oltrepassato i ruderi della Caserma
 

TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Bivacco Del Piero  
0,00
Cima della Manzina
0,40
Forcella q.3255
0,52
Punto Basso q.3133
1,35
Cima occid. dei Forni q.3227
2,10
Cima occid. dei Forni q.3232
2,35
Cima dei Forni Centrale
3,05
Punto basso q.3181
3,19
Cima q.3223
/
Cima Orientale dei Forni
4,00
Cima q.3243
4,12
Passo dello Zebrù Sud
5,05
Quota 2870
5,25
Deviazione q.2780
5,31
CAI 27/A q.2653
5,53
La Caserma
6,15
Fonte q.2498  
6,22
Incrocio q.2318
6,39
Baita Forni
6,46
Carrozzabile q.2218
6,50
Rifugio G. dei Forni
6,54
 




Bivacco Del Piero q.3166
Dal bivacco Del Piero risaliamo ripidamente e a vista, direzione est, la cima della Manzina caratterizzata da grandi sfasciumi di roccia, qualche sporadico omino di sasso.  
Dal bivacco Del Piero risaliamo ripidamente e a vista, direzione est, la cima della Manzina caratterizzata da grandi sfasciumi di roccia, qualche sporadico omino di sasso.   
Dal bivacco Del Piero risaliamo ripidamente e a vista, direzione est, la cima della Manzina caratterizzata da grandi sfasciumi di roccia, qualche sporadico omino di sasso.   
Dal bivacco Del Piero risaliamo ripidamente e a vista, direzione est, la cima della Manzina caratterizzata da grandi sfasciumi di roccia, qualche sporadico omino di sasso.   

Dal bivacco Del Piero risaliamo ripidamente e a vista, direzione est, la cima della Manzina caratterizzata da grandi sfasciumi di roccia, qualche sporadico omino di sasso.   
Dal bivacco Del Piero risaliamo ripidamente e a vista, direzione est, la cima della Manzina caratterizzata da grandi sfasciumi di roccia, qualche sporadico omino di sasso.  
Arrivo alla Cima della Manzina q.3318
Arrivo alla Cima della Manzina q.3318
Cima della Manzina q.3318

Dalla Cima della Manzina scendiamo nel versante opposto
Dalla Cima della Manzina scendiamo nel versante opposto
Forcella q.3255 (Stretto intaglio del crinale, continuare sullo stesso sembra più complicato, scendiamo l’angusto e ripido canalino detritico alla nostra destra al termine del quale riprendiamo la direzione est a mezzacosta su grandi massi di roccia per ricollegarci in seguito sul crinale)   
Forcella q.3255 (Stretto intaglio del crinale, continuare sullo stesso sembra più complicato, scendiamo l’angusto e ripido canalino detritico alla nostra destra al termine del quale riprendiamo la direzione est a mezzacosta su grandi massi di roccia per ricollegarci in seguito sul crinale)   
Crinale tra la Cima della Manzina e la Cima dei Forni Occidentale ovest

Crinale tra la Cima della Manzina e la Cima dei Forni Occidentale ovest
Crinale tra la Cima della Manzina e la Cima dei Forni Occidentale ovest
Ripida salita su sfasciumi alla Cima dei Forni Occidentale ovest
Ripida salita su sfasciumi alla Cima dei Forni Occidentale ovest
Cima occidentale dei Forni q.3227 (Omino di sasso sulla cima senza altre indicazioni)
Sulla cresta dei Forni occidentale

Panorama dalle cime dei Forni
Passaggi di arrampicata su roccia instabile
Piccoli nevai
Arrivo alla Cima dei Forni Centrale q.3240
Cima dei Forni Centrale q.3240 (Grande omino di sasso sulla larga e pianeggiante cima)  

Cima dei Forni Centrale q.3240 (Continuiamo scendendo facilmente sul crinale in vista della sottostante vedretta dei Castelli q.3181)   
Cima dei Forni Centrale q.3240 (Continuiamo scendendo facilmente sul crinale in vista della sottostante vedretta dei Castelli q.3181)   
Cima dei Forni Centrale q.3240 (Continuiamo scendendo facilmente sul crinale in vista della sottostante vedretta dei Castelli q.3181) 
Cima Orientale dei Forni q.3247 (Nessuna indicazione e piccolo omino di sasso)  

Cima q.3243 (L’aguzza cima quotata 3243 m da IGM la risaliamo mantenendoci sempre sul filo del crinale)  
Discesa dalla Cima q.3243 verso il passo dello Zebrù sud, direzione nord/est, attenzione che il versante alla nostra sinistra precipita verticalmente nella sottostante vedretta dei Castelli  
Discesa dalla Cima q.3243 verso il passo dello Zebrù sud, direzione nord/est, attenzione che il versante alla nostra sinistra precipita verticalmente nella sottostante vedretta dei Castelli  
Discesa dalla Cima q.3243 verso il passo dello Zebrù sud, direzione nord/est, attenzione che il versante alla nostra sinistra precipita verticalmente nella sottostante vedretta dei Castelli  

Passo dello Zebrù Sud q.3012 (Indicazioni assenti: a sinistra c’è la vedretta dei Castelli)
Passo dello Zebrù Sud q.3012 (Scendiamo a destra su buona traccia, direzione sud/est, che in breve termina, quindi si procede paralleli al facile canalino detritico che ci porta in aperta prateria)
Passo dello Zebrù Sud q.3012 (Scendiamo a destra su buona traccia, direzione sud/est, che in breve termina, quindi si procede paralleli al facile canalino detritico che ci porta in aperta prateria)
In aperta prateria
Quota 2870 (Sopra di noi si vede l’intaglio del passo dello Zebrù sud, innesto sul sentiero CAI, è evidenziato da alcuni paletti nella prateria)
Deviazione q.2780 (Lasciamo i paletti CAI che iniziano a virare con direzione nord/est verso il rifugio Pizzini, tagliamo tenendo la nostra direzione sud/est e seguendo il corso d’acqua del rio Grande)

Deviazione q.2780 (Lasciamo i paletti CAI che iniziano a virare con direzione nord/est verso il rifugio Pizzini, tagliamo tenendo la nostra direzione sud/est e seguendo il corso d’acqua del rio Grande)   
CAI 27/A q.2653 (Innesto sul frequentato CAI 27/A)
CAI 27/A
CAI 27/A
Baita Forni q.2254 (Rudere)  
Rifugio Ghiacciaio dei Forni