Classica salita alpinistica con la via normale alla vetta del monte Cevedale q.3769
DATA: 6 e 7 agosto 2015
DATA: 6 e 7 agosto 2015
PARTENZA: Da
Santa Caterina Valfurva (Sula SP.29 che da Bormio risale al passo Gavia,
Lombardia), prendiamo la stradina con transito a pedaggio che s’inoltra nella
Valle dei Forni, buone indicazioni per i rifugi dei Forni, Pizzini, Casati,
arrivando al suo termine dopo 6 km presso il grande parcheggio poco sotto il
rifugio/albergo dei Forni.
Traccia reale del GPS sullo stralcio
della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale
ITINERARIO 1°
giorno: Rifugio Ghiacciaio dei Forni
q.2178 (Prendiamo la carrozzabile interdetta al transito delle auto che
inizia di fronte al rifugio) – Deviazione q.2218 (Cartelli in
prossimità di una baita: lasciamo la carrozzabile che comunque conduce al
rifugio Pizzini, risaliamo a sinistra prendendo il sentierino CAI 27/A) – Baita
Forni q.2254 (Rudere) – Incrocio q.2318 (Cartelli e innesto
su largo sentiero: tralasciamo a destra dove a poca distanza c’è una baita diroccata,
e a sinistra che conduce alle malghe Ables, continuiamo in salita sul sentiero CAI 27/A)
–
Fonte q.2498 – La Caserma q.2547 (Cartello indica i
pochi ruderi di sasso) – Rifugio
Pizzini q.2706 (Dal rifugio i cartelli indicano il proseguimento per il
rifugio Casati prendendo il CAI 28/B sulla carrozzabile di servizio alla
teleferica, noi abbiamo tagliato poco sotto prendendo il largo sentiero che
segue i pali della luce) – Teleferica
q.2832 (Di servizio al rifugio Casati, termina la carrozzabile, ora il CAI
28/B attraversa con un ponticello un corso d’acqua originato dallo scioglimento
del ghiacciaio, poi inizia a risalire molto ripidamente a zig-zag su sentierino
sdrucciolevole) – Rifugio Casati q.3266 (Pernottiamo)
DISLIVELLO TOTALE: 1140 m
QUOTA MASSIMA: Rifugio Casati
q.3266
LUNGHEZZA: 8,5 km
DIFFICOLTA:
E
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
Rifugio Ghiacciaio dei Forni
|
0,00
|
Deviazione
q.2218
|
0,04
|
Baita
Forni
|
0,09
|
Incrocio
q.2318
|
0,16
|
Fonte
q.2498
|
0,37
|
La
Caserma
|
0,43
|
Rifugio
Pizzini
|
1,35
|
Teleferica
|
2,00
|
Rifugio
Casati
|
3,10
|
ITINERARIO 2° giorno: Rifugio
Casati q.3266 (Ci portiamo sul ghiacciaio sotto il rifugio e lo iniziamo a
risalire con direzione sud/est, generalmente la traccia è evidente dal
frequente passaggio. Superato l’iniziale pendio ci appare il monte Cevedale
alla nostra destra e l’aguzza Cima Cevedale o Zufall Spitze alla nostra
sinistra, superiamo con molta attenzione un tratto pianeggiante ma molto
crepacciato e portandoci sotto il monte Cevedale iniziamo a risalire
ripidamente la parete con direzione sud/ovest. A circa 70/80 m dalla vetta si
deve superare una grande crepacciata oltre la quale ci può essere un tratto
ghiacciato che preannuncia l’arrivo al sottile e aereo crinalino che ci porta
alla grande croce) – Monte Cevedale q.3769 (Torniamo sui
nostri passi ripercorrendo tutto l’itinerario fatto il giorno prima) – Rifugio
Casati q.3266 – Teleferica q.2832 – Rifugio
Pizzini q.2706 – La Caserma q.2547 – Fonte
q.2498 – Incrocio q.2318 – Baita
Forni q.2254 – Deviazione q.2218 – Rifugio Ghiacciaio dei Forni q.2178.
DISLIVELLO TOTALE IN SALITA: 520 m
DISLIVELLO TOTALE IN DISCESA: 1660 m
QUOTA MASSIMA: Monte Cevedale
q.3769
LUNGHEZZA: 14,1 km
DIFFICOLTA:
F+
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
Rifugio
Casati
|
0,00
|
Monte Cevedale
|
2,00
|
Rifugio Casati
|
3,05
|
Teleferica
|
/
|
Rifugio
Pizzini
|
4,15
|
La
Caserma
|
/
|
Fonte
q.2498
|
/
|
Incrocio
q.2318
|
/
|
Baita
Forni
|
/
|
Deviazione
q.2218
|
/
|
Rifugio Ghiacciaio dei Forni
|
5,35
|
NOTE: |
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Sentieri
|
- Itinerario molto frequentato. |
Fonti |
- Fonte sul CAI 27/A q.2498. |
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