Situato nell'appennino umbro/marchigiano, seppur di quota modesta il monte Motette offre un
panorama a 360° e un aereo crinalino. Noi risaliamo fuori sentiero il versante nord/est attraverso la Costa Fossa Lupo, l'ascesa è riferita a escursionisti che si sappiano muovere al di fuori dei consueti sentieri segnati.
DATA: 19 febbraio 2016
PARTENZA: Sulla via
Flaminia SS.3 che collega Fano a Roma, usciamo al paese di Scheggia, lo
attraversiamo e prendiamo la SP.360 con indicazioni Sassoferrato e Isola
Fossara. Dopo 15 km arriviamo a Isola Fossara, attraversiamo il paese e
voltiamo a destra continuando sulla SP.360 per Sassoferrato, ma dopo appena 100
metri scendiamo con la seconda stradina che incontriamo a destra, parcheggiamo
appena abbiamo attraversato il piccolo ponte sul torrente Sentino.
Traccia reale del GPS sullo stralcio
della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale
ITINERARIO:
Isola Fossara q.432 (Appena attraversato il
ponticello sul torrente Sentino parcheggiamo, a sinistra inizia la sterrata che
costeggia il corso d’acqua e sarà il nostro ritorno, noi invece iniziamo proseguendo
sulla strada asfaltata che ci riporta verso il centro di Isola Fossara) – Deviazione q.432 (Siamo passati tra
le case e ora un altro ponticello attraversa il torrente Sentino per risalire
al centro del paesino, senza attraversarlo andiamo a sinistra iniziando a
percorrere l’ex CAI 102 con direzione ovest, cartelli e segni assenti o molto
sporadici) – Bivio
q.518 (Cartelli assenti, il sentiero si biforca: dritto in piano continua
quello principale che stavamo percorrendo, noi andiamo a sinistra in salita,
sbiadito bollo rosso, in seguito sporadici e sbiaditi segni CAI) – Bivio q.660 (Il sentiero si biforca, a
destra in falsopiano è indicato da un bollo rosso, noi continuiamo dritto in
ripida salita) – Quota
700 (Il sentierino si restringe e termina, continuiamo a salire mantenendo
la direzione e ostacolati da bassa vegetazione per pochi minuti, cercando di
individuare alla nostra sinistra sopra di noi i segni bianco/rossi del CAI, ora
sorprendentemente abbondanti, che ci indicano la via nel fitto bosco) – Crinale
q.780 (Risaliti ripidamente nel fitto bosco raggiungiamo il crinalino
alberato, il sentierino lo tiene a destra, vecchi segni CAI) – Costa Fossa Lupo q.875 (L’esile
sentierino che stava a mezzacosta nel fitto bosco esce in una verde dorsale che
è l’inizio della Costa Fossa Lupo, alle nostre spalle ci appare il maestoso Corno
di Catria, ora risaliamo con direzione sud, sporadici segni, poi giunti poco
sopra si rientra nel bosco. Ora non è facile seguire i pochi segni e la traccia
nel bosco, manteniamo sempre la direzione sud stando sul punto più alto) – CAI 7 q.970 (Nella parte finale si esce
dal bosco e ci andiamo a innestare sul CAI 7, cartelli assenti, attenzione ai
pochi segni: a sinistra si prosegue sempre con direzione sud ma con sentierino
a mezzacosta, a destra il CAI 7 entra subito nel bosco e aggira il versante
nord del monte Motette. Noi ora lasciamo i sentieri CAI, dobbiamo iniziare a
risalire molto ripidamente nel fitto bosco ma con passaggio agevole, senza
segni di riferimento e a vista, teniamoci rigorosamente con direzione sud/ovest
stando sempre sul punto più alto) – Quota
1085 (Finalmente usciamo dal fitto bosco, ora la dorsale diventa più
panoramica caratterizzata da alcuni affioramenti rocciosi. Manteniamo sempre la
direzione sud/ovest stando sul punto più alto, tra la macchia di bosco alla
nostra destra e “l’invitante” vallata verde sotto di noi. Davanti a noi ci
appare il bel crinale della Costa di Serra Piana che ci illude possa essere il monte
Motette che invece è ancora nascosto) – Monte Motette q.1331
(Nella parte finale si risale ripidamente il verde pendio, a vista e senza
traccia, la sagoma della montagna la vediamo solo quando siamo sulla cima,
spoglia e priva di indicazioni. Ora si percorre agevolmente l’aereo crinale
erboso sempre con direzione sud/ovest, inizia il CAI 23, sporadici segni, al
termine del quale scendiamo il pendio attraversando numerose tracce
perpendicolari e raggiungendo a vista la sottostante carrozzabile di Pian di
Rolla) – Pian di Rolla q.968 (Innesto sulla
carrozzabile che termina proprio in questo punto, dalla parte opposta ci sono due
grandi abbeveratoi con acqua, incrocio e cartelli: a destra continua la carrozzabile,
di fianco agli abbeveratoi inizia il CAI 283 ex CAI 27 per Pian degli Spilli,
andiamo a sinistra e poco sotto inizia il CAI 279/CAI 232 ex CAI 6) – Bivio
q.959 (Località sassi Bianchi, il sentiero si biforca, cartelli: dritto a
destra il CAI 279 ex CAI 22 scende nella Valle delle Prigioni, noi andiamo
dritto a sinistra sul CAI 232 ex CAI 6 che si mantiene a mezzacosta) – Fonte San Giglio q.950
(Fonte abbeveratoio, cartello la quota erroneamente a 904 metri, il sentiero
prosegue in piano raggiungendo in breve la verde dorsale de “Il Giardino”) – Il Giardino q.940 (Percorso un breve
tratto della verde dorsale c’è il cartello che indica il proseguo del sentiero
in discesa nel versante opposto) – Serra Piana q.849 (Bivio e cartelli:
a sinistra in salita inizia il CAI 7 per la Fonte Campora, noi andiamo dritto
in discesa stando sul CAI 232 ex CAI 6) – Coldipeccio q.610 (Nella parte finale
il sentiero si allarga e arriva alle prime case di Coldipeccio che
attraversiamo su stradina asfaltata fino al bivio della stessa, il CAI 232 ex CAI
6 continua a sinistra, cartelli CAI, e in breve lasciandoci alle spalle
l’abitato prosegue su carrozzabile in falsopiano) – Fonte q.603 (All’inizio
della carrozzabile) – Bivio q.565 (Cartelli assenti: dritto
a sinistra inizia un sentiero abbandonato, teniamo la carrozzabile) – Case
Tiego q.565 (Sul bordo destro della carrozzabile ci sono i pochi ruderi
infrascati delle case) – Deviazione q.585
(Cartello la indica come località Castellaro quotata erroneamente a 600 metri.
Lasciamo la carrozzabile, andiamo a destra su sterrata CAI 232 ex CAI 6
seguendo i pali della luce) – Castellaro
q.577 (La sterrata termina arrivati al promontorio di Castellaro quotato
577 da IGM, ora si inizia a scendere ripidamente a sinistra su sentierino verso
il vicino traliccio della luce accanto al quale sono posti dei cartelli) – Bivio q.484 (Al termine della ripida
discesa nel bosco c’è il bivio, cartelli assenti: a destra inizia un sentiero abbandonato
a mezzacosta, il CAI 232 ex CAI 6 continua a sinistra e in breve scende più
dolcemente) – Sterrata q.430 (Innesto sulla sterrata
al termine della discesa, usciamo dal bosco, il CAI 232 ex CAI 6 la tiene a
sinistra) – Fossa Magna q.418 (Affluente del
torrente Sentino, lo guadiamo facilmente) – Bivio q.444 (A sinistra a ritroso
dietro a un palo della luce inizia un sentierino abbandonato poco visibile, si
prosegue sulla sterrata) – Isola
Fossara q.432.
DISLIVELLO TOTALE: 1250 m
QUOTA MASSIMA: Monte Motette q.1331
LUNGHEZZA: 14 km
DIFFICOLTA:
E/EE
NOTE:
|
|
Sentieri |
- L’ascesa al monte Motette, partendo da Isola Fossara
attraverso il versante nord/est, è praticamente sconosciuta. La prima parte
fino all’innesto sul CAI 7 a q.970 percorre un vecchio sentiero CAI in stato
di abbandono, da qui si continua fuori sentiero percorrendo la Costa Fossa
Lupo, subito nel fitto bosco senza punti di riferimento, poi sul crinale
panoramico. Questa parte è riferita a escursionisti esperti che si sappiano
muovere al di fuori dei consueti sentieri segnati.
- Seppur di quota modesta, il monte Motette offre un
panorama a 360° e un aereo crinalino che scende verso il Pian di Rolla.
- L'ex sentiero CAI 102 che prendiamo da Isola Fossara (la numerazione la sappiamo solo grazie una sbiadita scritta sul palo della luce) non risulta su nessuna mappa.
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Fonti
|
- Fonte a Pian di Rolla.
- Fonte San Giglio sul CAI 232
ex CAI 6.
- Fonte sulla carrozzabile
pochi minuti dopo avere lasciato l’abitato di Coldipeccio.
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
Isola Fossara
|
0,00
|
Deviazione
q.432
|
0,02
|
Bivio
q.518
|
0,20
|
Bivio
q.660
|
0,37
|
Quota
700
|
0,42
|
Crinale
q.780
|
0,53
|
Costa
Fossa Lupo q.875
|
1,10
|
CAI
7 q.970
|
1,28
|
Quota
1085
|
1,45
|
Monte
Motette
|
2,20
|
Pian
di Rolla
|
2,45
|
Bivio
q.959
|
2,50
|
Fonte San Giglio
|
3,05
|
Il
Giardino
|
3,10
|
Serra
Piana
|
3,30
|
Coldipeccio
|
3,55
|
Fonte
q.603
|
3,58
|
Bivio
q.565
|
4,05
|
Case
Tiego
|
4,10
|
Deviazione
q.585
|
4,16
|
Castellaro
|
4,25
|
Bivio q.484
|
4,34
|
Sterrata
q.430
|
4,39
|
Fossa
Magna
|
4,41
|
Bivio
q.444
|
4,53
|
Isola Fossara
|
5,00
|
CAI 7 q.970 (Nella parte finale si esce dal
bosco e ci andiamo a innestare sul CAI 7, cartelli assenti, attenzione ai
pochi segni: a sinistra si prosegue sempre con direzione sud ma con
sentierino a mezzacosta, a destra il CAI 7 entra subito nel bosco e aggira il
versante nord del monte Motette. Noi ora lasciamo i sentieri CAI, dobbiamo
iniziare a risalire molto ripidamente nel fitto bosco)
|
Quota 1085
|
Finalmente usciamo dal fitto bosco, ora la
dorsale diventa più panoramica caratterizzata da alcuni affioramenti
rocciosi
|
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|
|
Monte Motette q.1331
|
Monte Motette q.1331
|
Pian di Rolla
|
|
|
Fonte San Giglio q.950
|
Il Giardino
q.940
(Percorso un
breve tratto della verde dorsale c’è il cartello che indica il proseguo del
sentiero in discesa nel versante opposto)
|
|
|
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Castellaro q.577
|
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