Il comprensorio delle Alpi Apuane è un ambiente unico nel suo genere, l'appellativo di "Alpi" dato a queste montagne che ha nella sua massima elevazione di 1947 metri con il monte Pisanino, deve fare riflettere sulle reali difficoltà che si possono incontrare, nulla è banale. Come in ogni zona, l'escursionista ha la tendenza a risalire le montagne più rinomate, questo itinerario ci porta invece a salire due modesti promontori praticamente sconosciuti che si riveleranno un ottimo "balcone" panoramico sulle cime più blasonate.
DATA: 9 aprile 2016
PARTENZA: Con
l’autostrada A12 usciamo al casello di Massa (Toscana) e teniamo le indicazioni
per il centro, attraversiamo la città e dopo 4 km individuiamo la via “Bassa
Tambura” o SP.5 con i cartelli per Resceto e Forno. La percorriamo per 7 km
fino arrivare al paese di Forno, parcheggiamo lungo la strada presso il cartello
all’entrata dell’abitato (11 km dal casello autostradale).
ITINERARIO:
Forno q.178 (Appena oltrepassato il cartello
di entrata al paese, scendiamo a destra tra le case che ci porta ad
attraversare il vecchio ponticello di sasso dell’Indugio sul fiume Frigido,
dalla parte opposta risaliamo a destra su mulattiera non segnata) – Carrozzabile
q.190 (Ci innestiamo sulla carrozzabile, la prendiamo a sinistra) – Cimitero
q.194 (Ci portiamo davanti il cimitero e risaliamo la gradinata di fianco
le mura, poco sopra andiamo a sinistra su sentiero in piano che passa di fianco
un canile e ritroviamo la mulattiera gradinata che continua a salire
lasciandoci alle spalle le ultime case, segni assenti) – Rudere
q.273 (Il sentierino si biforca, dritto a destra in falsopiano conduce a
delle case, noi stiamo a sinistra in salita oltrepassando un rudere sulla
piccola ma evidente mulattiera gradinata, segni e cartelli assenti) – Casa q.416 (Vecchia casa quotata 416 da
IGM, il sentiero continua in salita poco sopra l’edificio tra i filari di viti)
–
Bivio q.490 (Innesto sul
CAI 154, cartelli assenti, ma segni bianco/rossi: a sinistra in falsopiano si
raggiunge la casa quotata 485 da IGM, noi teniamo la mulattiera a destra in
ripida salita) – Casa q.520 (Piccola
casa abbandonata, non risulta neanche sulla mappa IGM) – Pian
dei Santi q.575 (Ruderi e case abbandonate, bivio con indicazioni sul
muretto a secco: a sinistra il sentiero riporta a Forno, noi andiamo a destra
tenendo il CAI 154 in leggera discesa, indicazioni per Casania e la Cava di
Onice) – Cava
di Onice q.580 (Incrocio con indicazioni: a destra in discesa il CAI 154
continua per il paese di Casania, dritto in falsopiano inizia il sentiero CAI
di raccordo al CAI 161 per Resceto, noi andiamo a sinistra e in breve scendiamo
facendo visita alla buia e angusta cava di Onice, indicazioni “Grotta”,
percorriamo la galleria e in breve ci reinnestiamo sul CAI 154, lo prendiamo a
destra in salita ritornando all’incrocio. Ora continuiamo sul sentiero CAI di
raccordo per Resceto, direzione est) – Crinale
q.727 (Dopo una ripida risalita a zig-zag raggiungiamo il crinale est di
monte Girello, il sentiero CAI continua ora in falsopiano e a mezzacosta con
direzione nord/est) – Bivio q.726 (Il sentierino a
mezzacosta si biforca, dritto a destra non è segnato e probabilmente è
destinato a scendere in località Manico del Paiolo, stiamo sul sentiero CAI dritto a sinistra ben segnato) – Bivio
q.777 (Innesto sul CAI 161, segni sulla roccia: a destra scende al paese di
Resceto, noi lo teniamo a sinistra e in seguito inizia a salire nel fitto
bosco) – Deviazione
q.983 (Alla fine della ripida salita usciamo dal bosco presso un punto panoramico,
il CAI 161 ora continua in falsopiano e aggira il versante ovest di monte Castagnolo,
noi lo lasciamo e risaliamo a destra su traccia non segnata che in breve ci
porta sulla cima) – Anticima q.1009 (Verde promontorio panoramico
che potrebbe far pensare di essere sulla vetta, per raggiungere il punto alto
invece dobbiamo percorrere l’evidente crinalino est superando con un po’ di
attenzione alcuni balzi rocciosi infrascati)
– Monte
Castagnolo q.1012 (Nessuna indicazione, ritorniamo sui nostri passi) – Anticima q.1009 (Ora
scendiamo a vista il crinalino a destra, nord, che ci riporta senza difficoltà
al sottostante CAI 161) – Rudere q.980 (Ci
reinnestiamo sul CAI 161 presso un rudere di cui rimangono solo poche mura,
andiamo a destra) – Sella della Rocchetta q.980
(Lasciamo il sentiero CAI 161 che aggira in falsopiano il versante ovest di
Cima della Croce, andiamo a destra su esile traccia a mezzacosta che sfrutta i
terrazzamenti naturali del terreno per raggiungere a vista la casa Castagnolo) – Casa Castagnolo q.980
(Rudere di una casa di sasso senza tetto, poco sopra si notano le fondamenta di
altri ruderi. Ora risaliamo il roccioso crinale a sinistra che in breve vira a
nord verso la Cima della Croce, si procede a vista, qualche facile passaggio su
roccia) – Cima della Croce q.1057
(Quotata erroneamente 1064 da IGM, nessuna indicazione sulla panoramica
cima, ora si procede sul crinale in discesa con
direzione nord/est) – Monte
Mandriola q.1085 (Ci fermiamo a q.1085, il proseguo su cresta diventa
alpinistico e probabilmente raggiungerebbe la Foce della Vettolina. Ritorniamo
sui nostri passi riportandoci poco sotto Cima della Croce dove lasciamo il
crinale per scendere e raggiungere a vista casa Castagnolo su terreno roccioso
e gradinato) – Casa Castagnolo q.980 – Sella della Rocchetta q.980 (Ora
riprendiamo a percorrere il CAI 161 che aggira il versante ovest di Cima della
Croce) – Incrocio q.728 (Al termine della
ripida discesa ci innestiamo su un largo sentiero, a destra in salita è CAI 36 per
la Foce della Vettolina e ci sono due vecchie cisterne abbandonate e una fonte,
andiamo a sinistra in discesa, dopo pochi metri a destra il CAI 36 conduce a
Biforco, noi teniamo il CAI 161 a sinistra su sentierino a mezzacosta nel
bosco) – Cava
di Sordola q.653 (Il sentierino CAI 161 esce dal bosco e si innesta nella
marmifera abbandonata delle cave inattive di Sordola, andiamo a sinistra in discesa)
– Deviazione q.620 (La marmifera
abbandonata curva a destra e continua a scendere verso le altre cave di Sordola
poste sotto l’evidente cresta rocciosa. Teniamo il CAI 161 che continua dritto
su esile sentierino a mezzacosta, a tratti in leggera esposizione, buona la
segnatura del CAI) – Bivio
q.552 (Appena passata una fonte posta poco sopra il sentiero, il CAI 161
scende ripidamente a destra, noi andiamo dritto in piano su sentiero
abbandonato e non segnato che costeggia un grande muretto a secco nel fitto
bosco) – Casa
q.540 (Abbandonata e in posizione panoramica, dopo la visita torniamo sui
nostri passi) – Bivio q.552 (Ora teniamo il CAI 161
in ripida discesa nel fitto bosco, la segnatura è buona ma il sentiero un po’
infrascato è palesemente poco frequentato) – Mulattiera
q.505 (Superati dei blocchi di marmo abbandonati nel fitto bosco, inizia
una larga mulattiera in discesa) – Bivio q.467 (La mulattiera in breve
termina, a destra un sentierino conduce alle case abbandonate di Celia Caldia) – Celia Caldia q.472
(Dopo la visita delle case abbandonate torniamo sui nostri passi) – Bivio
q.467 (Riprendiamo a scendere con il CAI 161) – Forestale q.435 (Inizia una pista
forestale che continua a scendere lungo il canale dei Canaletti) – Canale Secco q.250
(Privo di acqua e ricoperto di bianchi detriti di marmo) – Asfaltata q.260 (Dopo essere risaliti
fiancheggiando un piccolo campetto di calcio ci innestiamo sulla strada asfaltata,
la teniamo a sinistra) – La Filanda q.216 (Ex stabilimento del
cotonificio attivo fino al 1942) – Bivio
q.202 (A destra ci sono le indicazioni del CAI 169, si prosegue sulla
strada asfaltata) – Forno q.178
(Attraversiamo l’abitato costeggiando il fiume Frigido fino all’auto).
DISLIVELLO TOTALE: 1190 m
QUOTA MASSIMA: Monte Mandriola
q.1085
LUNGHEZZA: 12,5 km
DIFFICOLTA:
E/EE
NOTE:
|
|
Sentieri
|
- Nella sentieristica CAI la segnatura è molto buona, qualche facile
passaggio su roccia nel crinale Cima della Croce-monte Mandriola.
- Indispensabile la torcia per visitare la cava di onice.
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Fonti
|
-
Fontana al paese
di Forno.
-
Fontana alla casa di q.416.
- Fonte all’Incrocio q.728
(CAI 161/CAI 36).
- Fonte sul CAI 161 un minuto
prima del Bivio q.552 in prossimità della casa abbandonata di q.540 (Poca
acqua).
- Fonte all’entrata della Cava
di Onice.
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
Forno
|
0,00
|
Monte
Mandriola
|
3,18
|
Carrozzabile
q.190
|
/
|
Casa
Castagnolo
|
3,35
|
Cimitero
|
0,04
|
Sella
della Rocchetta
|
/
|
Rudere
q.273
|
0,15
|
Incrocio
q.728
|
4,12
|
Casa
q.416
|
0,30
|
Cava di Sordola
|
4,30
|
Bivio
q.490
|
0,40
|
Deviazione
q.620
|
4,33
|
Casa
q.520
|
0,43
|
Bivio
q.552
|
5,00
|
Pian
dei Santi
|
0,50
|
Casa
q.540
|
5,03
|
Cava
di Onice
|
0,54
|
Bivio q.552
|
/
|
Crinale
q.727
|
1,35
|
Mulattiera
q.505
|
5,12
|
Bivio
q.726
|
1,45
|
Bivio
q.467
|
5,15
|
Bivio
q.777
|
2,00
|
Celia
Caldia
|
5,16
|
Deviazione
q.983
|
2,30
|
Bivio
q.467
|
/
|
Anticima
q.1009
|
2,32
|
Forestale
q.435
|
5,21
|
Monte
Castagnolo
|
2,38
|
Canale
Secco
|
/
|
Anticima
q.1009
|
/
|
Asfaltata
q.260
|
5,38
|
Rudere
q.273
|
2,47
|
La
Filanda
|
/
|
Sella della Rocchetta
|
2,50
|
Bivio q.202
|
5,48
|
Casa Castagnolo
|
2,55
|
Forno
|
5,58
|
Cima della Croce
|
3,05
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Incrocio q.728
|
Incrocio q.728
|
Incrocio q.728
|
|
Canale Secco q.250
|
|
La Filanda q.216
|
La Filanda q.216
|