mercoledì 5 ottobre 2016

La Sibilla (dalle Vene della Sibilla) EE

Salita al monte della Sibilla (monti Sibillini, Marche) percorrendo l'abbandonato sentiero delle Vene della Sibilla nel suo versante nord. Itinerario molto solitario e non segnato, per escursionisti molto esperti, conoscitori del posto o dotati di GPS.

DATA: 3 luglio 2016

PARTENZA: Da Montemonaco (provincia di Ascoli Piceno, Marche) ci dirigiamo verso il paese di Isola San Biagio abbandonando dopo circa 2,5 km la strada asfaltata a favore di una carrozzabile a sinistra con indicazioni per il rifugio Sibilla, si sale ripidamente con vari tornanti e ci arriviamo dopo altri 5,8 km.



Traccia reale del GPS sullo stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale

Mappa topografica della Sibilla fotografata da una tabella in loco

ITINERARIO: Rifugio Sibilla q.1540 (Continuiamo a risalire sulla carrozzabile ora interdetta alle auto)        Deviazione q.1567 (Sulla seconda curva a gomito lasciamo la carrozzabile e prendiamo il sentiero CAI 155 ex CAI 9 che passa davanti a un cenotafio)   –    Crinale q.1785 (Innesto sul crinale, sulla destra in pochi minuti si può raggiungere il verde promontorio del monte Zampa, andiamo a sinistra che è sempre CAI 155)       Deviazione q.1778 (Lasciamo il crinale CAI 155 e scendiamo ripidamente a destra, ovest, per circa 20/25 metri, senza traccia e a vista per portarci nel sottostante sentierino abbandonato che avevamo potuto già notare arrivati sul crinale, possibile omino di sasso indica la deviazione. Arrivati sul sentierino si procede senza problemi a mezzacosta. Siamo nel versante che precipita verso la Gola dell’Infernaccio, paralleli al soprastante crinale CAI 155)        Dorsale q.1683 (Il sentierino fin qui evidente arriva a una verde dorsale e la traccia si perde nell’erba alta, scendiamo la dorsale finché oltre precipita verticalmente verso la Gola dell’Infernaccio, attenzione!! Quindi a sinistra ritroviamo la traccia a mezzacosta in leggera discesa)   –    Crinalino q.1625 (L’esile traccia che poco evidente si mantiene a mezzacosta, arriva a un sottile crinalino che inizia da questo punto e s’inoltra verso la Gola dell’Infernaccio. Attraversiamo il crinalino e continuiamo a mezzacosta, direzione sud/ovest, traccia poco evidente)       Canalone q.1545 (La traccia perde quota e arriva a uno stretto e angusto canalone innevato tutto l’anno, la traccia sparisce, quindi si risale ripidamente dalla parte opposta puntando a una piccola macchia di bosco che andremo a costeggiare sulla sinistra ritrovando parzialmente il percorso)      Arco di Meta q.1580 (L’esile traccia si mantiene al limite del bosco, appena fuori e poco sopra di noi possiamo notare e raggiungere facilmente con una deviazione l’arco naturale di roccia che secondo la leggenda era l’accesso al regno sotterraneo della Sibilla)        Dorsale q.1620 (Arriviamo all’ampia e panoramica dorsale est quotata 1620 da IGM che delimita il grandioso anfiteatro delle Vene della Sibilla, sopra di noi c’è la parete nord della Sibilla. Ora dobbiamo perdere quota scendendo ripidamente a vista e senza traccia obbligata fino al punto più basso della conca, dalla quale però si può notare la netta traccia che risale fino alla dorsale opposta)      Vene della Sibilla q.1460 (Siamo sul punto più basso dell’ampia e verde conca dalla quale nasce il fosso delle Vene, che inoltrandosi in una profonda forra precipita nella Gola dell’Infernaccio. Noi ora iniziamo a salire trasversalmente con direzione nord/ovest la buona traccia che avevamo notato dall’alto della Dorsale q.1620)       Dorsale q.1575 (Al termine della risalita trasversale raggiungiamo la dorsale ovest che delimita le Vene della Sibilla, è quotata 1537 da IGM e noi siamo poco più in alto. Ora la buona traccia continua a mezzacosta e in falso piano senza fatica con direzione sud/ovest)   –    Casale Lanza q.1569 (Ruderi di due piccoli casali, il primo lo raggiungiamo a vista, la traccia sparisce tra l’alta vegetazione di ortiche e spinaci selvatici che ci costringe ad aggirarlo da dietro. Appena prima di arrivarci, ci innestiamo nell’antico e abbandonato Sentiero del Meschino, probabilmente non lo notiamo ma a destra una traccia scende ripidamente fino alle Sorgenti del Tenna. Comunque ci portiamo al casale sopra il quale c’è la grande vallata che dobbiamo risalire e la buona traccia con andamento a zig-zag che possiamo notare. Purtroppo dal casale la traccia è invisibile, quindi per i primi minuti risaliamo a vista)       Dorsale q.1843 (Con la buona traccia che risaliva a zig-zag la vallata, arriviamo sulla verde dorsale quotata 1843 da IGM, il tracciato sparisce e proseguiamo in salita con direzione sud cercando di individuare alla nostra sinistra la sagoma del Casale della Sibilla)   –    Casale della Sibilla q.1886 (Quando lo notiamo, lasciamo la dorsale e lo raggiungiamo a vista purtroppo ostacolati da ortiche e alta vegetazione di spinaci selvatici. Dal minuscolo rudere del casale ogni traccia è sparita, sopra di noi è ben visibile il crinale CAI 156 che dobbiamo raggiungere, quindi saliamo a vista obliquando a sinistra, direzione sud/est, cercando di evitare la salita più diretta, comunque l’ascesa rimane sempre molto ripida anche se priva di pericoli oggettivi)      Crinale q.2128 (Raggiungiamo faticosamente il crinale CAI 156 in prossimità del punto quotato 2128 da IGM, andiamo a sinistra, est, verso l’affilata e originale cima della Sibilla, che ci appare in tutta la sua bellezza)        Monte Sibilla q.2173 (Il sottile e aereo crinale ci conduce sulla bifida cima della Sibilla, quella più alta è la seconda. Ora si continua su ampio crinale erboso CAI 155 con direzione est, in seguito oltrepassiamo un facile e breve tratto attrezzato con catena)       Deviazione q.1778 (Siamo tornati sul punto dove avevamo lasciato il crinale per intraprendere il sentiero delle Vene della Sibilla, ripercorriamo il tragitto fatto in mattinata fino al rifugio)         Crinale q.1785   –    Deviazione q.1567        Rifugio Sibilla q.1540.
 
DISLIVELLO TOTALE: 1150 m
QUOTA MASSIMA: Monte Sibilla q.2173
LUNGHEZZA: 14,5 km
DIFFICOLTA: EE
 

NOTE:


Sentieri



- Itinerario molto solitario per escursionisti esperti, conoscitori della zona e possibilmente dotati di GPS. La traccia che dal monte Zampa passa per le Vene della Sibilla, i casale Lanza e Sibilla, solo a tratti alterni è visibile e spesso si perde nella vegetazione. Solo un attento osservatore può cogliere i piccoli dettagli che possono fare la differenza per il buon fine del proseguo.

Rifugio della Sibilla: allo stato attuale il rifugio è chiuso per manutenzione (2024)



TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Rifugio Sibilla
0,00
Deviazione q.1567
0,05
Crinale q.1785
0,30
Deviazione q.1768
0,33
Dorsale q.1683
0,47
Crinalino q.1625
1,06
Canalone q.1545
1,38
Arco di Meta
1,50
Dorsale q.1620
2,10
Vene della Sibilla
2,25
Dorsale q.1575
2,45
Casale Lanza
3,10
Dorsale q.1843
3,55
Casale della Sibilla
4,05
Crinale q.2128
4,40
Monte Sibilla
4,55
Deviazione q.1768
5,47
Crinale q.1785
/
Deviazione q.1567
/
Rifugio Sibilla
6,15




Rifugio Sibilla q.1540
Rifugio Sibilla q.1540
Dal rifugio Sibilla continuiamo a risalire sulla carrozzabile ora interdetta alle auto
Deviazione q.1567 (Cenotafio)
Deviazione q.1567 (Sulla seconda curva a gomito lasciamo la carrozzabile e prendiamo il sentiero CAI 155 ex CAI 9 che passa davanti a un cenotafio)
CAI 155 ex CAI 9

Crinale q.1785 (Innesto sul crinale, panorama sulla Sibilla e il sentierino abbandonato a mezzacosta che dobbiamo intraprendere)
Crinale q.1785 (Panorama sul Pizzo Berro, monte Priora e la gola dell’Infernaccio)
Crinale q.1785 (Panorama sul monte Vettore q.2476)

Crinale q.1785 (Innesto sul crinale, sulla destra in pochi minuti si può raggiungere il verde promontorio del monte Zampa, andiamo a sinistra che è sempre CAI 155)   
Deviazione q.1778 (Lasciamo il crinale CAI 155 e scendiamo ripidamente a destra, ovest, per circa 20/25 metri, senza traccia e a vista per portarci nel sottostante sentierino abbandonato che avevamo potuto già notare arrivati sul crinale)
Si procede senza problemi a mezzacosta, siamo nel versante che precipita verso la Gola dell’Infernaccio, paralleli al soprastante crinale CAI 155
Si procede senza problemi a mezzacosta, siamo nel versante che precipita verso la Gola dell’Infernaccio, paralleli al soprastante crinale CAI 155
Zoomata sull’eremo di San Leonardo
Dorsale q.1683 (Il sentierino fin qui evidente arriva a una verde dorsale e la traccia si perde nell’erba alta, scendiamo la dorsale finché oltre precipita verticalmente verso la Gola dell’Infernaccio, attenzione!!)

Dorsale q.1683 (Quindi a sinistra ritroviamo la traccia a mezzacosta in leggera discesa)
L’esile traccia poco evidente si mantiene a mezzacosta
Crinalino q.1625
L’esile traccia poco evidente si mantiene a mezzacosta
L’esile traccia poco evidente si mantiene a mezzacosta
L’esile traccia poco evidente si mantiene a mezzacosta

La gola dell’Infernaccio sotto di noi
Varietà floreale
Varietà floreale
Varietà floreale
Varietà floreale

L’esile traccia poco evidente si mantiene a mezzacosta
L’esile traccia poco evidente si mantiene a mezzacosta
Arrivo al Canalone q.1545
Canalone q.1545 (La traccia perde quota e arriva a uno stretto e angusto canalone innevato tutto l’anno)
Dal Canalone q.1545 si risale ripidamente dalla parte opposta puntando a una piccola macchia di bosco che andremo a costeggiare sulla sinistra ritrovando parzialmente il percorso  
Arco di Meta q.1580 (L’esile traccia si mantiene al limite del bosco, appena fuori e poco sopra di noi possiamo notare e raggiungere facilmente con una deviazione l’arco naturale di roccia che secondo la leggenda era l’accesso al regno sotterraneo della Sibilla)

L’esile traccia si mantiene al limite del bosco
Arrivo alla Dorsale q.1620
Dorsale q.1620 (Arriviamo all’ampia e panoramica dorsale est quotata 1620 da IGM che delimita il grandioso anfiteatro delle Vene della Sibilla) 
Dorsale q.1620 (Sopra di noi c’è la parete nord della Sibilla)

Sopra di noi c’è la parete nord della Sibilla
Dalla Dorsale q.1620 dobbiamo perdere quota scendendo ripidamente a vista e senza traccia obbligata fino al punto più basso della conca
Dalla Dorsale q.1620 dobbiamo perdere quota scendendo ripidamente a vista e senza traccia obbligata fino al punto più basso della conca

Dalla Dorsale q.1620 dobbiamo perdere quota scendendo ripidamente a vista e senza traccia obbligata fino al punto più basso della conca
Dorsale q.1575 (Al termine della risalita trasversale raggiungiamo la dorsale ovest che delimita le Vene della Sibilla, è quotata 1537 da IGM e noi siamo poco più in alto)
Ora la buona traccia continua a mezzacosta e in falso piano senza fatica con direzione sud/ovest
Ora la buona traccia continua a mezzacosta e in falso piano senza fatica con direzione sud/ovest
Casale Lanza q.1569 (Ruderi di due piccoli casali, il primo lo raggiungiamo a vista)
Casale Lanza q.1569

Casale Lanza q.1569 (Purtroppo dal casale la traccia è invisibile, quindi per i primi minuti risaliamo a vista)
Casale Lanza q.1569 (Ruderi di due piccoli casali)
Casale Lanza q.1569 (Ci portiamo al casale sopra il quale c’è la grande vallata che dobbiamo risalire)
Dal casale Lanza risaliamo al casale della Sibilla
Casale della Sibilla q.1886 (Quando lo notiamo, lasciamo la dorsale e lo raggiungiamo a vista purtroppo ostacolati da ortiche e alta vegetazione di spinaci selvatici)


Casale della Sibilla q.1886 (Dal minuscolo rudere del casale ogni traccia è sparita, sopra di noi è ben visibile il crinale CAI 156 che dobbiamo raggiungere, quindi saliamo a vista obliquando a sinistra, direzione sud/est, cercando di evitare la salita più diretta, comunque l’ascesa rimane sempre molto ripida anche se priva di pericoli oggettivi)
Dal minuscolo rudere del casale ogni traccia è sparita, sopra di noi è ben visibile il crinale CAI 156 che dobbiamo raggiungere, quindi saliamo a vista obliquando a sinistra, direzione sud/est, cercando di evitare la salita più diretta, comunque l’ascesa rimane sempre molto ripida anche se priva di pericoli oggettivi
Dal minuscolo rudere del casale ogni traccia è sparita, sopra di noi è ben visibile il crinale CAI 156 che dobbiamo raggiungere, quindi saliamo a vista obliquando a sinistra, direzione sud/est, cercando di evitare la salita più diretta, comunque l’ascesa rimane sempre molto ripida anche se priva di pericoli oggettivi

Crinale q.2128 (Raggiungiamo faticosamente il crinale CAI 156 in prossimità del punto quotato 2128 da IGM)
Andiamo a sinistra, est, verso l’affilata e originale cima della Sibilla, che ci appare in tutta la sua bellezza
Andiamo a sinistra, est, verso l’affilata e originale cima della Sibilla, che ci appare in tutta la sua bellezza

L’affilata e originale cima della Sibilla
Monte Sibilla q.2173
Monte Sibilla q.2173 (Le Vene della Sibilla sotto di noi)   

Il sottile e aereo crinale ci conduce sulla bifida cima della Sibilla
Monte Sibilla q.2173
Monte Sibilla q.2173 (Panorama)    
Monte Sibilla q.2173 (Panorama)   

Monte Sibilla q.2173 (Il paese di Foce 1250 metri sotto di noi)
Monte Sibilla q.2173 (Ora si continua su ampio crinale erboso CAI 155 con direzione est)
In seguito oltrepassiamo un facile e breve tratto attrezzato con catena
In seguito oltrepassiamo un facile e breve tratto attrezzato con catena
Su ampio crinale erboso CAI 155
Su ampio crinale erboso CAI 155