La difficile ferrata dei Finanzieri al Colac (Gruppo della Marmolada) unita al sentiero attrezzato Lino Pederiva.
DATA: 11 agosto 2016
PARTENZA: Da
Canazei (Trentino Alto Adige), prendiamo la
SS.641 per il passo Fedaia arrivando dopo circa 2,5 km a Alba di Canazei dove
parcheggiamo. Con la funivia del Ciampac risaliamo fino la stazione a monte.
Stralcio
della mappa interattiva Kompass dal sito http://www.kompass.de/touren-und-regionen/wanderkarte/
ITINERARIO:
Funivia del Ciampac q.2160 (Usciamo dalla
stazione a monte e davanti a noi ci sono le praterie del Ciampac con l’omonimo
rifugio e piste da sci invernali. La nostra meta è la cima del Colac, il
massiccio roccioso alla nostra sinistra. Iniziamo scendendo la carrozzabile di
servizio a sinistra che passa dietro la seggiovia che è anche CAI 644) – Deviazione
q.2112 (Lasciamo la carrozzabile, scendiamo a destra su sterrato per
raggiungere il piccolo laghetto artificiale, lo costeggiamo tenendolo alla
nostra destra e iniziamo a risalire il pendio detritico purtroppo invaso da
numerose tracce che potrebbero confondere, segni assenti, direzione est)
– Ferrata dei Finanzieri q.2188
(Iniziano i cavi d’acciaio utili più come corrimano che per reale necessità, in
breve terminano e si continua per traccia in salita a zig-zag che ci conduce a
un lungo traverso su placche di roccia dove ritroviamo i cavi e alcune staffe
fino al punto cruciale della ferrata, una salita verticale e in forte
esposizione con staffe di metallo. Al termine, la ferrata continua meno
impegnativa ma molto ariosa fino la crestina terminale e alla croce di vetta) – Colac q.2715
(Croce sulla minuscola ed esposta cima. Torniamo sui nostri passi per pochi
metri percorrendo la crestina e scendiamo a destra per canale attrezzato
con cavo d’acciaio che senza grandi difficoltà ci fa perdere quota) – Forcia Neigra q.2509 (Dopo la lunga
discesa nel canalone detritico, cambiamo direzione e cominciamo a percorrere un
bel sentiero a mezzacosta nel verde pendio che salendo gradualmente ci
accompagna fino la sella della Forcia Neigra. Innesto sul CAI 613: se scavalliamo nel versante opposto, il CAI 613
ci fa scendere nella vallata del Ciampac riportandoci alla funivia, noi teniamo
il CAI 613 sul nostro versante che si mantiene a mezzacosta, direzione
sud/est) – Bivio q.2453 (Cartelli:
a sinistra scende il CAI 646 per la Val Contrin e Alba, continuiamo sul CAI 613
verso il passo San Nicolò) – Forcella q.2463
(Stretta forcella dopo essere risaliti dal bivio precedente, il sentiero
continua a mezzacosta con direzione sud) – Bivio q.2378 (Cartelli:
a sinistra in breve si arriva al passo di San Nicolò con l’omonimo rifugio,
andiamo a destra sul CAI 613/B iniziando a
percorrere il sentiero attrezzato Lino Pederiva che si sviluppa a mezzacosta
passando sotto il versante meridionale del Sas de Ròces) – Bivio q.2400 (Il CAI 613/B non più
attrezzato sta percorrendo una sottile cresta, a destra una traccia non segnata
scavalla il crinale e ci può fare accorciare il giro facendoci scendere nella
valle del Ciampac, noi andiamo dritto e in breve iniziamo a risalire
ripidamente il promontorio che sovrasta Sella Brunech) – Sella Brunech q.2428 (Risaliti sul
promontorio quotato 2490 da IGM, si scende alla vicina e larga Sella Brunech,
la potevamo già vedere in precedenza perché ci sono gli impianti di risalita. Passiamo
dietro la seggiovia proveniente dalla conca del Ciampac dove il CAI 613 conduce
verso il Buffaure, e arrivati sul punto basso dove c’è la seggiovia Orsa
Maggiore, scendiamo a destra con il CAI 644 su carrozzabile di servizio) – Bivio
q.2352 (Cartelli: a destra c’è la traccia che ci riporta sul sentiero
Pederiva, continuiamo in discesa sulla stradina di
servizio o a vista tagliando per prati) – Rifugio Tobià del Jagher q.2170
(Aggiriamo a sinistra il grande rifugio dal quale proviene la carrozzabile di
servizio, dopo pochi metri a sinistra sale il CAI 645, andiamo dritto verso la vicina
funivia) – Funivia
del Ciampac q.2160.
DISLIVELLO TOTALE: 950 m
QUOTA MASSIMA: Colac q.2715
LUNGHEZZA: 8,8 km
DIFFICOLTA:
EEA
NOTE:
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Sentieri
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- La Ferrata dei Finanzieri, generalmente
abbastanza frequentata, è di difficoltà medio/alta, attrezzata con cavo e
staffe di metallo bisogna prestare attenzione alle scariche di sassi.
- Il sentiero ferrato Lino Pederiva è attrezzato solo nella
parte centrale della via, pochi cavi d’acciaio utili solo come corrimano.
- Arrivati alla Forcia Neigra, possiamo evitare
di fare il sentiero Lino Pederiva e chiudere
subito il giro scendendo nella conca del Ciampac.
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Fonti
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Fonte al rifugio Tobià del Jagher.
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
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Funivia del Ciampac
|
0,00
|
Deviazione
q.2112
|
0,04
|
Ferrata Finanzieri
|
0,18
|
Colac
|
2,25
|
Forcia Neigra
|
3,25
|
Bivio
q.2453
|
3,32
|
Forcella
q.2463
|
/
|
Bivio
q.2378
|
3,52
|
Bivio
q.2400
|
4,42
|
Sella
Brunech
|
5,05
|
Bivio
q.2352
|
5,10
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Rifugio
Tobià del Jagher
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5,28
|
Funivia del Ciampac
|
5,33
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