DATA:17 aprile 2017
PARTENZA: Sulla
SS.310 Forlì-Passo della Calla arriviamo alla frazione di Lago (2 km dopo avere
oltrepassato Corniolo, circa 51 km se proveniamo da Forlì), quindi proseguiamo
esattamente per 1 km fino individuare a sinistra la minuscola stradina con
indicazioni per Sant’Agostino che prendiamo. Dopo una discesa che ci porta
attraversare un ponticello sul Bidente di Campigna, si risale e la stradina
diventa carrozzabile, ignoriamo dopo 2,3 km presso la vecchia casa Fiumari di
Sopra la carrozzabile a destra per Sant’Agostino e continuiamo in salita per
altri 3,7 km dove il proseguo è interrotto da una sbarra di metallo (6 km dalla
SS.310)
Per la carta
escursionistica scala 1:25000 - 19-Bagno di Romagna, si ringrazia l’Istituto Geografico Adriatico di Longiano info@iga-cartografia.it - tel. 0547.613109
ITINERARIO:
Partenza q.986 (Iniziamo percorrendo la
forestale dopo la sbarra di ferro) – Bivio
q.1005 (Bivio della forestale, a destra è chiusa da una sbarra e conduce
alla Lama, andiamo a sinistra) – Bivio
q.998 (Lasciamo la forestale che continua per San Paolo in Alpe, prendiamo
il largo sentiero forestale a destra che s’inoltra nel bosco, in breve ne
usciremo scendendo presso i pascoli che sovrastano Le Pozzacchere) – Le
Pozzacchere q.859 (Appena oltrepassato un abbeveratoio, ci compaiono i
pochi sassi dei ruderi de Le Pozzacchere, si continua sul sentiero forestale) – Fonte
q.850 – Ciriegiolino q.864 (Della casa
rimangono solo pochi sassi) – Ciriegiolone q.843 (Della casa
rimangono pochi sassi, termina il largo sentiero forestale. Oltrepassiamo il
rudere poi scendiamo a sinistra la minuscola radura sottostante, in breve
raggiungiamo un fosso d’acqua che dobbiamo seguire fedelmente tenendocelo alla
nostra destra, segni assenti e tracce di passaggio non sempre evidenti) – Fosso q.736 (Una tubazione sotto i
nostri piedi fa scorrere l’acqua del fosso dalla parte opposta, ora continuiamo
a seguirlo sempre paralleli, ma il corso d’acqua scorre alla nostra sinistra) – Fosso q.741 (Fosso con poca acqua,
affluente del fosso principale che stavamo seguendo) – Bivio q.716 (Cartelli e segni
assenti. Il buon sentiero ora curva a U e scende a sinistra presso un largo
ponte su tubi di cemento e conduce al rudere de Le Casette, noi continuiamo
dritto ora su ripido sentierino, direzione est) – Pachino q.763 (Al termine della ripida
salita usciamo momentaneamente dal bosco accanto ai pochi resti del rudere, ora
si prosegue su marcata traccia in falsopiano, direzione sud) – Deviazione
q.793 (Salendo usciamo dal bosco presso una piccola dorsale, lasciamo il
nostro sentierino che continua a destra in piano, andiamo a sinistra su traccia
nella dorsale dove in breve arriviamo al rudere) – Val
di Rubbiana q.795 (La dorsale termina alle macerie del rudere in posizione
panoramica, torniamo sui nostri passi) – Deviazione
q.793 (Riprendiamo il nostro sentierino a sinistra in piano che rientra nel
bosco) – Bivio
q.783 (Un sentierino abbandonato a sinistra a ritroso sembra riportare
verso Val di Rubbiana, continuiamo dritto) – Incrocio q.800 (Usciamo dal bosco e
arriviamo a una piccola selletta, indicazioni assenti: a sinistra il crinalino
può farci abbreviare il percorso conducendo al Poggio della Gallona, a destra
si risale a Campominacci, noi scendiamo dalla parte opposta su largo sentiero) – Bivio q.785 (Dopo poche decine di
metri dall’incrocio precedente il sentiero principale curva a destra, noi
andiamo dritto su buon sentiero) – Botriali
q.736 (I ruderi delle case sono all’interno della fitta foresta, subito a
sinistra della casa un vecchio sentiero si raccorda al crinale per Pratovecchio
presso la Sella q.802, passiamo davanti agli edifici cercando di individuare il
nostro sentiero, qui non molto evidente, che continua parallelo pochi metri
sopra la piccola radura, direzione sud) – Sella q.754 (Un sentiero sale a destra,
noi continuiamo dalla parte opposta, a sinistra in leggera discesa, sporadici
segni, direzione sud/est) – Bivio
q.727 (A destra scende un sentiero, il nostro invece curva a U in
leggera discesa, segni assenti) – Forestale q.618 (Durante la discesa nel
fitto bosco il sentiero si fa incerto, nel caso perdessimo la traccia teniamo
la direzione est e ovunque scendiamo ci innestiamo d’obbligo sulla sottostante forestale,
la teniamo a sinistra) – Ammannatoia
q.658 (Durante il tragitto notiamo che la forestale è in forte stato di degrado
e termina arrivando ai ruderi dell’Ammanatoia. Di fronte la casa sale un
vecchio tracciato, purtroppo non troviamo l’imbocco perché invaso dalla
vegetazione, torniamo sui nostri passi ripercorrendo la forestale) – Deviazione
q.646 (Sulla curva della forestale, dopo solo due minuti dall’Ammanatoia,
la lasciamo e risaliamo ripidamente a destra entrando nel bosco, procediamo a
vista ravanando tra gli alberi, direzione nord/ovest) – Sentiero
q.692 (Questa faticosa risalita ci ha permesso di innestarci sul sentiero
abbandonato che partiva dall’Ammanatoia, dove a causa della vegetazione non
trovavamo l’ingresso. Ora secondo la mappa sembra che risalga con direzione
nord ma in loco non è così, mentre è evidente il proseguo del sentiero a
sinistra a mezzacosta, nord/ovest) – Deviazione q.665 (Il buon sentierino a
mezzacosta nel fitto bosco continua ma si allontana dalla nostra meta, quindi
arrivati a un canalone naturale di scolo, lo risaliamo fedelmente a destra,
direzione nord/est, stando al suo interno o poco sopra a nostro piacere. La
salita è ripidissima e faticosa, non cerchiamo tracce di passaggio perché non
ci sono, il bosco è fitto e non da punti di riferimento ma il passaggio è
abbastanza agevole, verso il termine il solco si esaurisce e continuiamo la
ripida ascesa mantenendo la direzione) – Cima
q.863 (Poggio di Pratovecchio. Al termine della faticosa salita arriviamo sul piccolo promontorio,
anonimo e ricoperto dagli alberi quotato 863 da IGM, scendiamo a vista e senza
traccia di passaggio dalla parte opposta, nord/est, non lo vediamo ma circa
venti metri sotto di noi ci innestiamo sul sentiero di Pratovecchio che
prendiamo a destra) – Pratovecchio
q.840 (Appena scesi dalla Cima q.863 e intrapreso il sottostante sentiero,
usciamo dal bosco nell’ampia e verde dorsale dove pochi sassi testimoniano
l’esistenza della casa di Pratovecchio, quindi continuiamo per traccia non
segnata con direzione nord/est in falsopiano)
– Poggio della Gallona q.847 (Davanti a
noi ci appare l’inconfondibile stratificazione marnosa arenacea del versante
sud del Poggio della Gallona e risaliamo sul punto alto, indicazioni assenti e
panorama sul lago di Ridracoli ostruito dagli arbusti, torniamo sui nostri
passi) – Pratovecchio
q.840 (Ora continuiamo con il sentierino che entrando nel bosco aggira a
mezzacosta la Cima q.863 o Poggio di Pratovecchio dalla quale siamo scesi, si procede in falsopiano con
direzione sud/ovest) – Sella q.802 (Usciamo dal bosco presso
una piccola selletta rocciosa, dritto il crinale con direzione sud/ovest
continua per Campominacci conducendo all’Incrocio q.800, a sinistra poco sotto
di noi qualche sbiadito bollo ci indica un sentiero abbandonato per i Botriali,
noi prendiamo il sentierino non segnato che scende a destra rientrando nel
bosco, direzione ovest) – Poderina q.720 (Rudere molto infrascato,
il nostro sentierino continua in discesa aggirando a sinistra la casa, direzione
nord) – Bivio
q.680 (Ci innestiamo in un buon sentiero, a sinistra si mantiene in
falsopiano, noi lo teniamo a destra scendendo verso il fosso del Molinuzzo) – Fosso del Molinuzzo q.600
(Arriviamo all’infrascato corso d’acqua, lo seguiamo per alcuni metri individuando
dalla parte opposta il proseguo del nostro sentiero che ora inizia a risalire
molto ripidamente, in seguito esce dal bosco percorrendo un costone detritico, direzione nord, sporadici omini) – Bivio
q.725 (Risalendo arriviamo a un punto dove il panorama sulla diga di
Ridracoli ci appare nitidamente, il sentiero ora lascia il costone e continua a
destra a mezzacosta verso il rudere di Ridondone, omini di sasso, noi
manteniamo il costone e la direzione in ripida salita tra sassi e scarna
vegetazione su esile traccia) – Crinale q.885 (Al termine dell’ascesa
ci innestiamo sul largo crinale che dalla diga di Ridracoli risale a San Paolo
in Alpe, lo teniamo a sinistra in leggera salita, sporadici omini di sasso e
sbiaditi segni, direzione ovest)
– Forestale q.1010 (Il
lungo crinale termina innestandosi nella forestale, a sinistra torniamo
all’auto, noi andiamo a destra per fare una visita a San Paolo in Alpe) – San Paolo in Alpe q.1028 (Il rudere e
la maestà sono situati negli ampi e verdi pascoli, continuiamo sulla forestale
seguendo la recinzione) – Incrocio q.1024 (Cartelli: a destra
scende la mulattiera CAI 233 per Ridracoli, dritto la forestale prosegue come CAI
257, andiamo a sinistra oltrepassando la recinzione e percorrendo il CAI 255
attraverso i pascoli) – Chiesa
di Sant’Agostino q.1030 (Il rudere dell’oratorio è visibile solo all’ultimo
minuto perché all’interno di una macchia di bosco,
torniamo sui nostri passi) – Incrocio q.1024 – San Paolo in Alpe q.1028
–
Forestale q.1010 (Continuiamo a tenere la forestale) – Bivio
q.998 (A sinistra c’è il sentiero forestale preso in mattinata per Le
Pozzacchere, stiamo sulla forestale)
– Bivio q.1005 (Bivio
della forestale, andiamo a destra) – Arrivo q.986.
DISLIVELLO TOTALE: 1150 m
QUOTA MASSIMA: Chiesa di Sant’Agostino q.1030
LUNGHEZZA: 19,3 km
DIFFICOLTA:
EE
NOTE:
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Sentieri
|
- Itinerario non segnato, lungo e faticoso,
per vecchi sentieri abbandonati e fuori sentiero, riferito solo a
escursionisti esperti, conoscitori del posto e dotati di bussola/altimetro o
GPS.
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Fonti
|
- Fonte sulla carrozzabile
appena passata la sbarra di partenza del giro.
- Fonte dopo avere
oltrepassato il rudere de Le Pozzacchere.
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
Partenza
q.986
|
0,00
|
Sentiero
q.692
|
2,50
|
Bivio
q.1005
|
0,04
|
Deviazione
q.665
|
2,58
|
Bivio
q.998
|
0,20
|
Cima
q.863
|
3,30
|
Le
Pozzacchere
|
0,43
|
Pratovecchio
|
3,33
|
Fonte
q.850
|
0,46
|
Poggio della Gallona
|
3,40
|
Ciriegiolino
|
0,58
|
Pratovecchio
|
/
|
Ciriegiolone
|
1,04
|
Sella q.802
|
3,57
|
Fosso
q.736
|
1,17
|
Poderina
|
4,05
|
Fosso
q.741
|
1,22
|
Bivio
q.680
|
4,09
|
Bivio
q.716
|
1,27
|
Fosso
del Molinuzzo
|
4,19
|
Pachino
|
1,34
|
Bivio
q.725
|
4,33
|
Deviazione
q.793
|
1,49
|
Crinale
q.885
|
4,53
|
Val di Rubbiana
|
1,50
|
Forestale q.1010
|
5,20
|
Deviazione q.793
|
/
|
San Paolo in Alpe
|
5,23
|
Bivio
q.783
|
1,54
|
Incrocio q.1024
|
5,25
|
Incrocio q.800
|
1,58
|
Chiesa
di Sant’Agostino
|
5,28
|
Bivio
q.785
|
1,59
|
Incrocio q.1024
|
/
|
Botriali
|
2,03
|
San Paolo in Alpe
|
/
|
Sella q.754
|
2,07
|
Forestale q.1010
|
/
|
Bivio
q.727
|
2,10
|
Bivio q.998
|
/
|
Forestale q.618
|
2,22
|
Bivio q.1005
|
/
|
Ammannatoia
|
2,40
|
Arrivo q.986
|
6,00
|
Deviazione q.646
|
2,42
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Val di Rubbiana q.795
|
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Deviazione q.665 (Il buon sentierino a
mezzacosta nel fitto bosco continua ma si allontana dalla nostra meta, quindi
arrivati a un canalone naturale di scolo, lo risaliamo fedelmente a destra,
direzione nord/est, stando al suo interno o poco sopra a nostro piacere. La
salita è ripidissima e faticosa, non cerchiamo tracce di passaggio perché non
ci sono, il bosco è fitto e non da punti di riferimento ma il passaggio è
abbastanza agevole, verso il termine il solco si esaurisce e continuiamo la
ripida ascesa mantenendo la direzione)
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Sella q.802 (Usciamo dal bosco presso una
piccola selletta rocciosa, dritto il crinale con direzione sud/ovest continua
per Campominacci conducendo all’Incrocio q.800, a sinistra poco sotto di noi
qualche sbiadito bollo ci indica un sentiero abbandonato per i Botriali, noi
prendiamo il sentierino non segnato che scende a destra rientrando nel bosco,
direzione ovest)
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