DATA: 9 aprile 2017
PARTENZA: Con
l’autostrada A4 usciamo al casello di Verona Est, iniziamo a percorrere la
tangenziale est seguendo le indicazioni per la Lessinia e Bosco Chiesa Nuova
che ci portano in seguito sulla SP.6. Giunti al paese di Bosco Chiesa Nuova (34
km dal casello autostradale) continuiamo sulla SP.6 seguendo le indicazioni per
San Giorgio che avevamo già avuto modo di notare in precedenza, arriviamo dopo
altri 12 km al grande complesso turistico e ci fermiamo nell’ampio parcheggio
di fianco l’albergo Valon (allo stato attuale abbandonato), 46 km dall’A4.
Traccia reale del GPS sullo stralcio
della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale
ITINERARIO:
San Giorgio q.1494 (In fondo al parcheggio
ci sono i cartelli CAI: a destra inizia la sterrata CAI 254 per malga Malera di
Sotto, noi invece risaliamo con direzione est il CAI 287 che segue la pista da
sci paralleli allo skilift, segni assenti)
– Bivio q.1580 (Arriviamo
a un enorme e solitario macigno dove ci sono i cartelli, bivio del CAI 287: a
sinistra conduce al Buso del Valon, noi manteniamo la direzione per il passo
Malera, segni molto sporadici) – Pozza
d’acqua q.1727 (Al termine della salita arriviamo sulla larga dorsale dove
è presente una pozza d’acqua, probabilmente asciutta in piena estate. Lasciamo
il CAI 287 che ora continua a mezzacosta con direzione est, risaliamo il verde
pendio alla nostra sinistra, a vista e seguendo tracce di passaggio, direzione
nord/est) – Bella
Lasta q.1812 (Nel frattempo ci siamo innestati sulla buona traccia
proveniente dal passo Malera, ora si prosegue sul crinale senza problemi, segni
assenti) – Cima Trappola q.1865 (Omino di sassi
e croce di vetta nascosta dalla vegetazione. Ora si scende per buona traccia
non segnata che entra nei fitti pini mughi, direzione nord, poi in breve vira a
sinistra, ovest, verso l’evidente rifugio San Giorgio e gli impianti di
risalita sul Castel Gaibana) – Bocca del Valon q.1761 (Al termine della
discesa usciamo dai fitti pini mughi e proseguiamo a vista o per traccia in
aperta prateria verso l’evidente cima di Castel Gaibana che dobbiamo
raggiungere) – Castel Gaibana q.1806 (Durante la
ripida salita possiamo ammirare la sua caratteristica e verticale parete nord.
Arriviamo sulla cima dove c’è un osservatorio e gli impianti di risalita, ora
scendiamo a vista e senza traccia obbligata il ripido pendio stando paralleli
alla soprastante seggiovia che ci teniamo alla nostra sinistra, poi in breve ci
allontaniamo e seguiamo la recinzione che delimita il crinale e il precipizio
alla nostra destra, direzione nord) – Bocca
di Castello q.1672 (Seguendo la recinzione di crinale che delimita
il precipizio arriviamo a una piccola depressione,
indicazioni assenti, ora risaliamo il promontorio del Castelletto sempre
a vista mantenendo la direzione nord/ovest) – Castelletto q.1725 (Promontorio anonimo
senza indicazioni, poche decine di metri sotto di noi possiamo notare il punto
di arrivo dello skilift che risale da San Giorgio,
continuiamo a vista mantenendo il crinale)
– Casotto
q.1690 (Casotto di cemento abbandonato, era di servizio a un impianto di
risalita ora dismesso, a poca distanza si vedono le fondamenta dei tralicci) – Bocca
Gaibana q.1588 (Seguendo il filo del verde crinale e la recinzione
che lo delimita ci innestiamo sul CAI 110,
cartelli: a destra a poca distanza c’è lo stretto passaggio di Bocca Gaibana, a
sinistra poco sotto di noi la carrozzabile CAI 250, continuiamo a vista
seguendo il crinale che ora riprende a salire, direzione nord/ovest) – Dosso di San Nazzaro q.1693
(Promontorio anonimo senza indicazioni) – Sella q.1658 (Depressione del crinale, a pochi metri da noi c’è la carrozzabile CAI 250, ora
riprendiamo a salire sempre con direzione nord/ovest) – Monte Sparavieri q.1797 (Cippo di sasso,
cartello e croce di vetta, cominciamo a scendere mantenendo la direzione e il
crinale) – Croce
q.1789 (Piccola croce di metallo a poca distanza dalla cima) – Croce
q.1737 (Croce di sasso in memoria di un chierico stimmatino, continuiamo a
scendere passando a poca distanza dalla malga abbandonata di Gasparine, dopo la
quale oltre la recinzione inizia anche un muretto di pietre a delimitare il
crinale in leggera salita) – Cima
di Mezzogiorno q.1670 (Seguendo il muretto di pietre arriviamo sul punto
alto completamente anonimo, da qui scendiamo a sinistra, direzione ovest alla
sottostante depressione delineata da un vecchio e vistoso muretto di cemento) – Sella
q.1635 (Ampia depressione delimitata da un vecchio muretto di cemento, continuiamo
a seguire il muretto e la recinzione che mantenendo la direzione risale il
verde pendio che culmina alla soprastante ed evidente dorsale) – Dorsale q.1689 (Siamo
risaliti sulla larga e verde dorsale quotata 1689 da IGM, in loco alcune
postazioni circolari testimonianze della grande guerra, ora seguiamo la dorsale
in piano con direzione sud/est in vista delle malghe Gasparine) - Malghe Gasparine di Dietro
q.1698 (Innesto sulla carrozzabile, a sinistra scende al rudere della malga
inferiore quotata 1671 che avevamo bypassato scendendo dal monte Sparavieri, andiamo
dritto con la carrozzabile in falso piano oltrepassando il piccolo laghetto e
la malga ristrutturata quotata 1705 da IGM ma in loco quotata 1712) – Croce
q.1712 (Grande croce e panche sul bordo della carrozzabile) – Pozza Morta q.1715 (Bivio della
carrozzabile, tabella e innesto sul CAI 250,
andiamo a sinistra in leggera discesa)
– Bivio q.1645 (A destra
a ritroso uno stradello sale alla malga quotata 1651, stiamo sulla
carrozzabile CAI 250) – Bivio q.1640 (A destra
uno stradello conduce alla grande e ben visibile malga Nazzaro, stiamo sulla
carrozzabile) – Incrocio q.1576 (Cartelli: a sinistra c’è il
sentiero CAI 110 che in breve risale alla Bocca
Gaibana, a destra scende un largo tracciato o pista da fondo invernale che
percorrendo il fondovalle conduce a San Giorgio, stiamo sulla
carrozzabile)
– Bivio q.1575 (Oltrepassata
una croce in memoria c’è il bivio della carrozzabile: a sinistra risale
e termina alla malga Gaibana, stiamo sulla nostra
carrozzabile CAI 250) – San
Giorgio q.1494.
DISLIVELLO TOTALE: 850 m
QUOTA MASSIMA: Cima Trappola
q.1865
LUNGHEZZA: 15,6 km
DIFFICOLTA:
E
NOTE:
|
|
Sentieri |
- Tutto il crinale tra Cima Trappola e Cima di Mezzogiorno non è segnato, si percorre a vista senza problemi. Il ritorno è su carrozzabile CAI 250 molto frequentata. |
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale (ore)
|
San Giorgio
|
0,00
|
Croce
q.1789
|
/
|
Bivio
q.1580
|
0,11
|
Croce
q.1737
|
2,38
|
Pozza
d’acqua q.1727
|
0,28
|
Cima
di Mezzogiorno
|
2,50
|
Bella
Lasta
|
/
|
Sella q.1635
|
2,54
|
Cima
Trappola
|
0,50
|
Dorsale q.1689
|
3,00
|
Bocca
del Valon
|
/
|
Malghe
Gasparine
|
3,07
|
Castel
Gaibana
|
1,15
|
Croce
q.1712
|
3,15
|
Bocca
di Castello
|
1,26
|
Pozza
Morta
|
3,17
|
Castelletto
|
1,35
|
Bivio q.1645
|
3,35
|
Casotto
q.1690
|
1,40
|
Bivio
q.1640
|
3,38
|
Bocca
Gaibana
|
1,52
|
Incrocio q.1576
|
3,53
|
Dosso
di San Nazzaro
|
2,10
|
Bivio
q.1575
|
3,56
|
Sella
q.1658
|
2,15
|
San Giorgio
|
4,20
|
Monte Sparavieri
|
2,32
|
Al termine della salita arriviamo sulla
larga dorsale dove è presente una pozza d’acqua, probabilmente asciutta in
piena estate. Lasciamo il CAI 287 che ora continua a mezzacosta con direzione
est, risaliamo il verde pendio alla nostra sinistra, a vista e seguendo
tracce di passaggio, direzione nord/est
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Castelletto
q.1725
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Monte Sparavieri q.1797
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Croce q.1737
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