Itinerario molto impegnativo e faticoso con la ferrata al monte Contrario nelle Alpi Apuane (Toscana) e ritorno con l'infido sentiero dei Pradacetti.
DATA: 22 aprile 2017
PARTENZA: Con
l’autostrada A12 usciamo al casello di Massa (Toscana), attraversiamo il centro
della città in direzione della montagna per intraprendere la “via Bassa
Tambura” o SP.5 con cartello che indica il paese di Forno, lo raggiungiamo dopo
circa 8 km dal centro di Massa, quindi proseguiamo per circa altri 2 km fino al
termine della stradina asfaltata in località Biforco (sbarra e inizio della
marmifera di servizio alle cave).
ITINERARIO: Biforco q.375
(Fine dell’asfaltata, segni CAI su un traliccio di cemento: dalla piazzola oltrepassiamo
la sbarra e iniziamo a percorrere la marmifera che è CAI 167/CAI 168) – Bivio q.380 (Bivio della marmifera dopo
pochi metri che siamo partiti, cartelli: dritto la marmifera segue il canale di
Cerignano per Vettolina ed è CAI 36, prendiamo la marmifera CAI 167/CAI 168 a
sinistra che segue in salita il canale del Fondone) – Incrocio
q.487 (A destra la marmifera curva a gomito, dritto a sinistra la marmifera
attraversa il canale del Fondone per poi risalirlo e sarebbe il CAI 168, noi la
lasciamo e saliamo dritto per sentiero CAI 167 o via di lizza della valle degli
Alberghi. Durante il percorso, il tracciato CAI non percorre sempre fedelmente
la via di lizza, ma ogni tanto se ne allontana per addolcire l’ascesa) – Bivio
q.835 (Al termine della ripida ascesa, il panorama del CAI 167 si è aperto
sulla vallata degli Alberghi e sulla parete del monte Contrario, in alto sopra
di noi è visibile il vecchio edificio degli Alberghi che dobbiamo raggiungere. Pochi
metri prima di una targa a ricordo situata alla nostra destra, a sinistra
scende per attraversare il fosso degli Alberghi l’abbandonato sentiero dei
Pradacetti contrassegnato da bolli rossi, cartelli assenti, noi proseguiamo sulla
via di lizza CAI 167 in falsopiano)
– Deviazione q.850 (La
via di lizza prosegue costeggiando il canale detritico, il CAI 167 sale a
destra per traccia verso le mura di un vecchio rudere) - Rudere
q.870 (Rimane in piedi solo un muro)
– Bivio q.916 (Lasciamo
il CAI 167 a destra, scritta per il bivacco Aronte sulla roccia, andiamo a
sinistra per traccia fino al vicino edificio degli Alberghi, segni blu) – Alberghi
q.973 (Grande edificio abbandonato ad uso della cava. Saliamo con la scala
posta sul retro e si prosegue con direzione sud oltrepassando il rudere poco
sopra dopo il quale iniziano alcuni cavi corrimano) - Bivio
q.985 (Piccolo tubo con poca acqua in loco e cartelli assenti: dritto in
piano verso il canale detritico ci sono indicazioni per una fonte, il nostro
proseguo invece risale ripidamente a destra per traccia nel paleo, segni
blu) – Casotto q.1041 (Si oltrepassa un
piccolo casotto di sasso, in breve c’è ancora un piccolo tratto
attrezzato) – Inizio ferrata q.1057 (Si arriva a
una piccola cava con i ruderi di una teleferica, la ferrata inizia risalendo
delle placche di marmo con modesta pendenza attrezzata solo con cavo d’acciaio) – Pianoro q.1145 (La ferrata si
interrompe momentaneamente su un bel pianoro lastricato con alcuni rigagnoli
d’acqua, lo attraversiamo a sinistra, direzione nord/ovest, e riprendiamo a
salire tenendoci un canalone alla nostra destra, in breve si ritrovano i cavi
d’acciaio) – Fine ferrata q.1645 (Sui 1550 metri e a
circa 20 minuti prima del termine, incontriamo alcuni pioli metallici che aiutano
nella salita fino le reti paramassi e al raggiungimento del crinale alla fine
della ferrata. Sulla nostra destra e poco sotto di noi c’è il passo delle
Pecore, raggiungibile in pochi minuti con l’aiuto di un cavo corrimano e
sovrastato dalla mole del monte Contrario, noi iniziamo a percorrere il crinale
a sinistra, ovest, stando integralmente sul filo di cresta o poco sotto sul
versante dell’Orto di Donna che è meno esposto, segni assenti e deboli tracce
di passaggio) – Sella
dei Pradacetti q.1628 (Per la prima volta la traccia di crinale si sposta
sul versante della valle degli Alberghi e arriviamo alla sella dei Pradacetti,
cartelli assenti. Lasciamo la cresta e scendiamo ripidamente a sinistra, sud,
iniziando a percorrere il sentiero dei Pradacetti contrassegnato da numerosi
bolli rossi) – Bivio q.835 (Attraversato il canale degli
Alberghi ci innestiamo sul CAI 167, andiamo a destra ripercorrendo la via di
lizza già fatta all’andata) – Incrocio q.487 – Bivio
q.380 – Biforco
q.375.
DISLIVELLO TOTALE: 1350 m
QUOTA MASSIMA: Fine ferrata q.1645
LUNGHEZZA: 8,5 km
DIFFICOLTA:
EEA
NOTE:
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Sentieri
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- La ferrata è attrezzata solo con fune
d’acciaio e nella parte finale sono presenti dei pioli metallici, di media
difficoltà risale le placche rocciose del
versante sud/ovest del monte Contrario, la roccia è liscia ma offre buona aderenza
per le scarpe. Paradossalmente la ferrata non conduce alla vetta, ma sul
promontorio di crinale sopra al passo delle Pecore, versante ovest del monte
Contrario.
- Da prestare molta attenzione al tragitto di cresta
che dalla fine della ferrata conduce alla sella dei Pradacetti (direzione per
La Forbice), i segni sono assenti e la traccia è debole, se il versante verso
la valle degli Alberghi precipita verticalmente, il versante verso l’Orto di
Donna è più dolce ma non banale.
- Tutto l’itinerario si presenta molto lungo e
faticoso, paradossalmente la vera difficoltà non è per l’ascesa della ferrata,
ma nella discesa del sentiero dei Pradacetti, è percorribile solo grazie ai
numerosi bolli rossi più che per l’esistenza di un vero tracciato. Ripido e
molto sdrucciolevole, alcuni traversi su placche rocciose non sono da
sottovalutare, dobbiamo percorrere questa via di ritorno solo con buona
visibilità e terreno asciutto, con molta cautela perché le possibilità di
scivolare sono alte.
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Fonti
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-
Fonte dopo avere oltrepassato l’edificio
abbandonato degli Alberghi, indicazioni.
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TEMPI RILEVATI:
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Tempo
Totale
(ore)
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Biforco
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0,00
|
Bivio q.380
|
0,02
|
Incrocio q.487
|
0,12
|
Bivio q.835
|
0,55
|
Deviazione q.850
|
0,59
|
Rudere q.870
|
1,02
|
Bivio q.916
|
1,08
|
Alberghi
|
1,15
|
Bivio q.985
|
1,20
|
Casotto q.1041
|
1,27
|
Inizio ferrata
|
1,32
|
Fine ferrata
|
3,40
|
Sentiero
dei Pradacetti
|
4,00
|
Bivio
q.835
|
6,25
|
Incrocio
q.487
|
/
|
Bivio
q.380
|
/
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Biforco
|
7,20
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Foro
nella roccia dove venivano inseriti i “piri”, cippi di legno usati per fare
scorrere le corde nella faticosa discesa dei blocchi di marmo
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