martedì 9 ottobre 2018

San Paolo in Alpe (da Trapoggio) EE

Itinerario molto impegnativo nelle foreste Casentinesi (Emilia Romagna) che ha come meta San Paolo in Alpe e i suoi pascoli incantati, il giro percorre esili tracce nel bosco toccando i ruderi di Cà Scopeto e Cà Rinsereno, il ritorno invece avviene su un crinalino boscoso che ci fà perdere quota fino ai ruderi di Cà Scalelle e Gambarligi. L'escursione è riferita solo a persone molto esperte del posto, con capacità di orientamento nei fuori sentiero e dotate di GPS.

DATA: 29 settembre 2018

PARTENZA: Dal centro di Santa Sofia (Circa 40 km da Forlì), proseguiamo sulla SS.310 in direzione di Corniolo e il passo della Calla per circa 10,3 km dove oltrepassata la frazione di Berleta lasciamo la statale, risaliamo a sinistra la stradina comunale Berleta-Biserno dove è situato il piccolo campeggio “Campo Walter Poggi” parcheggiando dopo 600 metri quando notiamo a sinistra una sterrata che sale mentre a destra una carrozzabile sbarrata che scende nostro punto di partenza (Indicazioni assenti)







Per la carta escursionistica scala 1:25000 - 19-Bagno di Romagna, si ringrazia l’Istituto Geografico Adriatico di Longiano   info@iga-cartografia.it - tel. 0547.613109





Traccia reale del GPS sullo stralcio della carta IGM Istituto Geografico Militare tratto dal Geoportale nazionale

ITINERARIO: Partenza q.491 (Dalla stradina comunale Berleta-Biserno, iniziamo prendendo la carrozzabile che scende a destra chiusa da sbarra, indicazioni assenti, dopo pochi metri ignoriamo una sterrata alla nostra destra che scende, davanti a noi ci compare già Ca’ La Motta)      Ca’ La Motta q.481 (Casa abbandonata adibita a fienile, la carrozzabile procede in piano)   –   Ca’ San Biagio q.475 (Vecchia casa adibita alle vacanze)     Trapoggio q.465 (Termina la carrozzabile, ignoriamo prima della casa il sentiero sterrato che sale a sinistra per il rudere di Ca’ Valtosse, oltrepassiamo la vecchia casa di Trapoggio adibita alle vacanze e inizia un sentiero che s’inoltra nel bosco, dopo pochi metri ci potrebbe essere qualche incertezza, il nostro percorso procede in falsopiano con direzione ovest, sotto di noi fuori dal bosco possiamo notare una verde radura)      Bivio q.450 (Il sentierino che percorriamo è un po’ infrascato e in questo punto sembra che si biforchi, stiamo dritto a sinistra in leggera salita, poi la traccia continua in falsopiano, sporadici e sbiaditi bolli rossi)      Frana q.461 (L’originario sentierino è scomparso causa la frana di Poggio Baldi del 2010, sotto di noi possiamo notare i lavori di consolidamento del Bidente di Corniolo. Con molta attenzione attraversiamo il ripido pendio di terra che precipita nel corso d’acqua, per riprendere dalla parte opposta l’antico tracciato che continua in falsopiano nel bosco ora con direzione sud, sporadici bolli rossi)      Bivio q.474 (Abbiamo appena superato il tratto franato e rientrando nel bosco arriviamo a una biforcazione della traccia: dritto a destra è più infrascata, dopo pochi metri conduce al fosso d’acqua di Scopeto affluente del Bidente di Corniolo che sarà il nostro ritorno, stiamo dritto a sinistra in leggera salita con direzione sud, traccia più evidente con sporadici bolli rossi)     Ca’ Scopeto q.522 (La traccia in questo tratto è poco evidente così pure la casa ormai completamente scomparsa, rimangono solo pochi sassi, continuiamo mantenendo la direzione sud in salita)      Ca’ Rinsereno q.637 (Il rudere della casa ci appare all’ultimo momento, seppur infrascato l’edificio è ancora imponente, lo aggiriamo sulla sinistra e portandoci dietro è evidente l’antico tracciato. Attenzione che dopo pochi metri il tracciato vira a sinistra e continua in falsopiano con direzione nord, mentre la nostra traccia poco evidente invece risale poco sopra e continua con direzione est sempre nel fitto bosco senza punti di riferimento, sporadici e sbiaditi segni azzurri e rossi)     Forestale q.816 (Nella seconda parte la vecchia traccia ci porta a percorrere una dorsale boscosa fino a farci innestare sulla forestale poco sotto il punto quotato 831 da IGM, a sinistra conduce a Poggio Collina, noi la teniamo a destra che in breve guadagna quota)     Bivio q.1080 (La ripida salita contraddistinta da diversi tornanti della forestale è finita e ora procede in falsopiano, appena passato un cippo dell’IGM c’è il bivio con cartelli: a destra scende il sentiero CAI 257 per Corniolo che prenderemo al ritorno, ora continuiamo sulla forestale che oltrepassa un casotto con antenna e pannelli solari)     Ronco dei Preti q.1108     Poggio Squilla q.1112     Bivio q.1085 (A destra scende il sentiero CAI 283 per Fiumari, stiamo sulla forestale, cartelli)      Incrocio q.1024 (Cartelli: a sinistra scende la mulattiera CAI 233 per Ridracoli, a destra oltre la recinzione c’è il CAI 255 che su tratturo nei verdi pascoli conduce al rudere della chiesetta di Sant’Agostino, stiamo sulla forestale, San Paolo in Alpe è davanti a noi)      San Paolo in Alpe q.1028 (Dopo la visita torniamo sui nostri passi)  –    Incrocio q.1024      Bivio q.1085     Poggio Squilla q.1112      Ronco dei Preti q.1108     Bivio q.1080 (Ritornati al bivio nei pressi del cippo IGM lasciamo la forestale e scendiamo a sinistra per sentiero CAI 257 che entra nel bosco)        Deviazione q.1041 (Pochi metri prima che il sentiero CAI 257 curvi a gomito a sinistra lo lasciamo, andiamo dritto in piano senza sentiero nel bosco, direzione nord. In breve arriviamo in una minuscola piazzola quotata 1051 da IGM, sulla nostra destra un po’ nascosto c’è un cippo di sasso, quindi continuiamo virando a sinistra in discesa iniziando di fatto a percorrere il crinale boscoso ancora poco evidente parallelo al sottostante CAI 257, direzione nord/ovest, e manteniamoci sempre sul punto più alto, sporadici e sbiaditi segni azzurri o rossi e alcuni cippi di sasso lungo il crinale si rassicurano che la direzione è giusta)      Quota 999 (Punto anonimo del crinale quotato 999 m da IGM)      Quota 986 (Punto anonimo del crinale quotato 986 m da IGM)      Quota 943 (Punto anonimo del crinale quotato 943 m da IGM)      Bivio q.857 (Siamo su una sella del crinale nel bosco, sulla destra a ritroso a mezzacosta inizia un sentiero abbandonato, manteniamo il crinale e la direzione che ora risale sul promontorio poco sopra di noi)      Quota 874 (Punto anonimo del crinale quotato 874 m da IGM, ci arriviamo dopo essere risaliti dalla selletta precedente. Davanti a noi in lontananza per la prima volta ci appare il paese di Corniolo, il crinale fin qui sempre abbastanza evidente sembra sparire e la vegetazione ostruisce il proseguo, scendiamo molto ripidamente nel fitto bosco a destra perdendo 15/20 metri, poi con un traverso a sinistra ci riportiamo sotto il promontorio dove ritroviamo il crinale, ora si procede con direzione nord/est, i segni sono scomparsi)     Quota 726 (Scendendo il crinalino boscoso, arriviamo a un punto panoramico e roccioso fuori dal bosco quotato 726 m da IGM, il panorama spazia dal paese di Corniolo alla nostra sinistra, sotto di noi degli appariscenti capannoni e il largo corso d’acqua del Bidente di Corniolo, sulla destra in lontananza possiamo notare la frana di Poggio Baldi. Dobbiamo continuare con direzione nord/est ma i balzi rocciosi sono molto ripidi, quindi scendiamo a destra perdendo circa 25/30 metri su terreno roccioso e di fini detriti, poi con un traverso a sinistra tra i balzi ci riportiamo sul crinale, segni assenti)     Quota 661 (Punto anonimo del crinale quotato 661 m da IGM, la boscaglia è rada e procediamo sempre con direzione nord/est, praticamente paralleli al sottostante corso d’acqua del Bidente di Corniolo. Il tratto pianeggiante del crinale termina e un balzo roccioso ci costringe ancora una volta ad aggirarlo a destra cercando di individuare il passaggio migliore, attenzione che il terreno è sdrucciolevole e infido)     Sella q.573 (Scendendo dal crinale come stiamo facendo, l’arrivo alla selletta è poco evidente, possibile omino di sasso e incrocio: a sinistra a mezzacosta c’è un sentierino abbandonato che si collega al CAI 257, dritto poco sotto il crinalino continua il sentierino proveniente dalla nostra sinistra e conduce a Gambarligi, noi scendiamo a destra di pochi metri e intraprendiamo la vecchia mulattiera da qui ancora invisibile e ridotta a esile traccia per Ca’ Scalelle)      Ca’ Scalelle q.564 (Il rudere ancora in buone condizioni ci compare all’improvviso, torniamo sui nostri passi)   –    Sella q.573 (Ora andiamo a destra, nord/est, percorrendo il sentierino poco sotto il crinale, poi in breve entra nel fitto bosco e inizia a scendere a sinistra, segni assenti)     Gambarligi q.475 (I ruderi sono ancora imponenti, la frana del 2010 sbarrando parte del Bidente di Corniolo ha creato un laghetto che lambisce l’edificio, lo aggiriamo sulla destra e continuiamo per sentierino che costeggia lo specchio d’acqua in direzione della sua foce, in breve arriviamo al fosso di Scalelle che proviene dalla nostra destra e che ignoriamo. Il nostro obiettivo è quello di risalire ripidamente il promontorio che precipita verticalmente sulla foce dove defluisce l’acqua del laghetto, quindi procediamo a vista stando a poca distanza dal precipizio in ripida ascesa nel rado bosco, praticamente continuando a seguire dall’alto il Bidente di Corniolo)     Crinale q.558 (La ripida salita ci fa guadagnare il crinale nord/est dell’anonimo monte Belvedere, lo teniamo a destra)     Deviazione q.560 (Percorsi pochi metri del crinale, dobbiamo individuare l’imbocco del sentierino abbandonato che scende a sinistra e s’inoltra nel fitto bosco conducendoci di fatto nel versante opposto)   –   Fosso di Scopeto q.472 (Se la parte iniziale del sentierino che scendeva dal crinale era discretamente evidente, in seguito è molto ambiguo, in ogni modo il passaggio nel fitto bosco è sempre agevole e scendendo con direzione est arriviamo d’obbligo nel fondo valle percorso dal fosso di Scopeto, poco sopra di noi dalla parte opposta transita il sentiero di Ca’ Scopeto percorso in mattinata)   –   Bivio q.474 (Chiudiamo l’anello, a destra il sentierino conduce a Ca’ Scopeto, andiamo a sinistra ripercorrendo il tragitto fatto in mattinata)     Frana q.461     Bivio q.450     Trapoggio q.465     Ca’ San Biagio q.475      Ca’ La Motta q.481    Arrivo q.491.


DISLIVELLO TOTALE: 1050 m
QUOTA MASSIMA: 1093 m
LUNGHEZZA: 15 km
DIFFICOLTA: EE
 

NOTE:



Sentieri



- Itinerario molto impegnativo riferito solo a escursionisti esperti, conoscitori della zona e dotati di GPS, la peculiarità del giro è quella di mettere a dura prova le nostre capacità di orientamento cogliendo ogni minimo indizio in un ambiente selvaggio dove è facile perdersi.

- Allo stato attuale (ottobre 2018) il complesso di San Paolo in Alpe da sempre in stato di abbandono, è in fase di recupero.


Rifugi-Bivacchi
- Assenti

Fonti
- Assenti
 

TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
TEMPI RILEVATI:
Tempo
Totale (ore)
Partenza
0,00
Quota 999
/
Ca’ La Motta
0,02
Quota 986
/
Ca’ San Biagio
0,06
Quota 943
/
Trapoggio
0,10
Bivio q.857
3,30
Bivio q.450  
0,13
Quota 874
3,33
Frana
0,19
Quota 726
3,50
Bivio q.474 
0,22
Quota 661
4,03
Ca’ Scopeto
0,30
Sella q.573
4,18
Ca’ Rinsereno
0,52
Ca’ Scalelle
4,21
Forestale
1,22
Sella q.573
4,24
Bivio q.1080  
2,02
Gambarligi
4,35
Ronco dei Preti
/
Crinale q.558
4,50
Poggio Squilla
/
Deviazione q.560
4,52
Bivio q.1085  
2,12
Fosso di Scopeto
5,00
Incrocio q.1024
2,23
Bivio q.474
5,02
San Paolo in Alpe
2,26
Frana
/
Incrocio q.1024
/
Bivio q.450  
/
Bivio q.1085
/
Trapoggio
/
Poggio Squilla
/
Ca’ San Biagio
/
Ronco dei Preti
/
Ca’ La Motta
/
Bivio q.1080
2,50
Arrivo
5,30
Deviazione q.1041
2,54


 



Partenza q.491 (Dalla stradina comunale Berleta-Biserno, iniziamo prendendo la carrozzabile che scende a destra chiusa da sbarra, indicazioni assenti)
Ca’ La Motta q.481 (Casa abbandonata adibita a fienile)
Ca’ La Motta q.481 (Casa abbandonata adibita a fienile)
Ca’ San Biagio q.475 (Vecchia casa adibita alle vacanze)
Trapoggio q.465
Trapoggio q.465

Oltrepassiamo la vecchia casa di Trapoggio adibita alle vacanze e inizia un sentiero che s’inoltra nel bosco
Sul sentierino che da Trapoggio conduce ai ruderi di Cà Scopeto e Cà Rinsereno
Sul sentierino che da Trapoggio conduce ai ruderi di Cà Scopeto e Cà Rinsereno
Sul sentierino che da Trapoggio conduce ai ruderi di Cà Scopeto e Cà Rinsereno
Frana q.461 (L’originario sentierino è scomparso causa la frana di Poggio Baldi del 2010, sotto di noi possiamo notare i lavori di consolidamento del Bidente di Corniolo)
Frana q.461 (Con molta attenzione attraversiamo il ripido pendio di terra che precipita nel corso d’acqua, per riprendere dalla parte opposta l’antico tracciato che continua in falsopiano nel bosco ora con direzione sud, sporadici bolli rossi)

Frana q.461 (Con molta attenzione attraversiamo il ripido pendio di terra che precipita nel corso d’acqua, per riprendere dalla parte opposta l’antico tracciato che continua in falsopiano nel bosco ora con direzione sud, sporadici bolli rossi)
Il sentierino ritrovato dopo avere oltrepassato la frana
Ca’ Scopeto q.522 (La traccia in questo tratto è poco evidente così pure la casa ormai completamente scomparsa, rimangono solo pochi sassi)
Ca’ Scopeto q.522 (La traccia in questo tratto è poco evidente così pure la casa ormai completamente scomparsa, rimangono solo pochi sassi)
Ca’ Rinsereno q.637 (Il rudere della casa ci appare all’ultimo momento, seppur infrascato l’edificio è ancora imponente)

Ca’ Rinsereno q.637
Ca’ Rinsereno q.637
Ca’ Rinsereno q.637
Aggirata Ca’ Rinsereno e portandoci dietro ignoriamo il tracciato che vira a sinistra e continua in falsopiano con direzione nord, la nostra traccia poco evidente invece risale poco sopra e continua con direzione est sempre nel fitto bosco senza punti di riferimento, sporadici e sbiaditi segni azzurri e rossi
La nostra traccia poco evidente continua nel fitto bosco senza punti di riferimento, sporadici e sbiaditi segni azzurri e rossi
Innesto sulla Forestale q.816 poco sotto il punto quotato 831 da IGM, a sinistra conduce a Poggio Collina, noi la teniamo a destra che in breve guadagna quota

Sulla forestale verso San Paolo in Alpe
Sulla forestale verso San Paolo in Alpe
Cippo IGM presso il Bivio q.1080
Dal Bivio q.1080 continuiamo sulla forestale che oltrepassa un casotto con antenna e pannelli solari
 
Panorama verso San Paolo in Alpe
Arrivo a San Paolo in Alpe

San Paolo in Alpe in fase di recupero
I pascoli di San Paolo in Alpe
Deviazione q.1041 (Pochi metri prima che il sentiero CAI 257 curvi a gomito a sinistra lo lasciamo, andiamo dritto in piano senza sentiero nel bosco)
Lungo il crinale che dalla Deviazione q.1041 dal CAI 257 ci fa perdere quota verso i ruderi di Cà Scalelle e Gambarligi

Lungo il crinale che dalla Deviazione q.1041 dal CAI 257 ci fa perdere quota verso i ruderi di Cà Scalelle e Gambarligi
Nella prima parte del crinale incontriamo sporadici cippi di sasso
Lungo il crinale che dalla Deviazione q.1041 dal CAI 257 ci fa perdere quota verso i ruderi di Cà Scalelle e Gambarligi
Lungo il crinale che dalla Deviazione q.1041 dal CAI 257 ci fa perdere quota verso i ruderi di Cà Scalelle e Gambarligi
Lungo il crinale che dalla Deviazione q.1041 dal CAI 257 ci fa perdere quota verso i ruderi di Cà Scalelle e Gambarligi
Panorama verso la frana che precede il paese di Corniolo (Località Poggio Baldi)

Lungo il crinale che dalla Deviazione q.1041 dal CAI 257 ci fa perdere quota verso i ruderi di Cà Scalelle e Gambarligi
Quota 874 (Punto anonimo del crinale quotato 874 m da IGM, davanti a noi in lontananza per la prima volta ci appare il paese di Corniolo)
Alle nostre spalle il promontorio di Quota 874 dal quale siamo scesi
Il crinale boscoso che dal punto di Quota 874 scende al punto di Quota 726
Quota 726 (Scendendo il crinalino boscoso, arriviamo a un punto panoramico e roccioso fuori dal bosco quotato 726 m da IGM)
Quota 726 (Sotto di noi degli appariscenti capannoni, sulla destra in lontananza possiamo notare la frana di Poggio Baldi)

Quota 726 (Scendendo il crinalino boscoso, arriviamo a un punto panoramico e roccioso fuori dal bosco quotato 726 m da IGM)
Quota 726 (Sotto di noi il largo corso d’acqua del Bidente di Corniolo)
Dalla Quota 726 dobbiamo continuare con direzione nord/est ma i balzi rocciosi sono molto ripidi, quindi scendiamo a destra perdendo circa 25/30 metri su terreno roccioso e di fini detriti, poi con un traverso a sinistra tra i balzi ci riportiamo sul crinale, segni assenti
Dalla Quota 726 dobbiamo continuare con direzione nord/est ma i balzi rocciosi sono molto ripidi, quindi scendiamo a destra perdendo circa 25/30 metri su terreno roccioso e di fini detriti, poi con un traverso a sinistra tra i balzi ci riportiamo sul crinale, segni assenti
Panoramica del crinale appena sceso

Alla Quota 661 il tratto pianeggiante del crinale termina e un balzo roccioso ci costringe ancora una volta ad aggirarlo a destra cercando di individuare il passaggio migliore, attenzione che il terreno è sdrucciolevole e infido 
Alla Quota 661 il tratto pianeggiante del crinale termina e un balzo roccioso ci costringe ancora una volta ad aggirarlo a destra cercando di individuare il passaggio migliore, attenzione che il terreno è sdrucciolevole e infido 
Alla Quota 661 il tratto pianeggiante del crinale termina e un balzo roccioso ci costringe ancora una volta ad aggirarlo a destra cercando di individuare il passaggio migliore, attenzione che il terreno è sdrucciolevole e infido 
Sella q.573 (Scendendo dal crinale come stiamo facendo, l’arrivo alla selletta è poco evidente)
La traccia che dalla Sella q.573 conduce al rudere di Cà Scalelle
Ca’ Scalelle q.564 (Il rudere ancora in buone condizioni)

Ca’ Scalelle q.564
Ca’ Scalelle q.564
Ca’ Scalelle q.564
Il vecchio sentiero che dalla Sella q.573 scende al rudere di Gambarligi
Gambarligi q.475

Gambarligi q.475
Gambarligi q.475
Gambarligi q.475
Gambarligi q.475
Gambarligi q.475 (La frana del 2010 sbarrando parte del Bidente di Corniolo ha creato un laghetto che lambisce l’edificio, lo aggiriamo sulla destra e continuiamo per sentierino che costeggia lo specchio d’acqua in direzione della sua foce, in breve arriviamo al fosso di Scalelle che proviene dalla nostra destra e che ignoriamo. Il nostro obiettivo è quello di risalire ripidamente il promontorio che precipita verticalmente sulla foce dove defluisce l’acqua del laghetto)  

Vista sulla montagna franata in località Poggio Baldi a Corniolo
Procediamo a vista stando a poca distanza dal precipizio in ripida ascesa nel rado bosco, praticamente continuando a seguire dall’alto il Bidente di Corniolo
Crinale q.558
Il sentierino abbandonato che scende al fosso di Scopeto
Il sentierino abbandonato che scende al fosso di Scopeto
Fosso di Scopeto q.472