Grandioso itinerario dal sapore alpinistico nel gruppo della Pania (Alpi Apuane, Toscana), risaliamo alla Pania Secca percorrendo la sua cresta nord (Denti della Pania Secca o Denti della Coronessa), questa ascesa è riferita solo a escursionisti molto esperti delle Alpi Apuane con attitudini alpinistiche e una volta giunti in vetta potremmo concludere l'escursione avendo la consapevolezza di avere fatto un giro molto impegnativo. Se invece abbiamo ancora fiato prolunghiamo compiendo l'ascesa al Pizzo delle Saette e alla Pania della Croce, per il ritorno scegliamo di percorrere l'abbandonato sentiero del Pastore, valida alternativa al turistico CAI 7 che sale al rifugio Rossi alla Pania.
DATA: 2 giugno 2018
PARTENZA:
Con la SP.20 della Garfagnana arriviamo a Gallicano (circa 11 km da Castelnuovo Garfagnana, provincia
di Lucca), lasciamo la provinciale e prendiamo la stradina SP.41 per Molazzana
con indicazioni per Piglionico e il rifugio Rossi alla Pania. Percorsi circa 11
km arriviamo al bivio dove a destra si prosegue per l’Alpe di Sant’Antonio
mentre noi continuiamo verso Piglionico e il rifugio Rossi (fare il biglietto
al parchimetro perché la sosta lungo la strada è a pagamento), parcheggiamo
esattamente dopo 3,3 km quando termina l’asfaltata e continua come carrozzabile
presso una strettoia al di là della quale è situata alla nostra destra un
tavolo con panca per pic-nic (circa 400 metri prima del termine della
carrozzabile presso la cappella a Piglionico)
Stralcio
della mappa interattiva webmapp tratta dal sito http://www.webmapp.it/
ITINERARIO:
Partenza q.1128 (Dalla strettoia della stradina pochi metri prima della
panca con tavolo, a destra c’è un sentiero non segnato per il monte Piglionico,
noi invece dobbiamo individuare un esile traccia a sinistra, alla fine
dell’asfaltata, che risale immediatamente e ripidamente entrando nel fitto
bosco, segni e cartelli assenti. In breve la possiamo perdere, manteniamo
l’ascesa stando sul punto più alto con direzione sud/ovest. Entro poco tempo
usciamo dal bosco e la percorrenza della nostra cresta appare evidente senza
possibilità d’errore) – Cima q.1509 (1° dente della cresta.
Dopo circa un’ora sui 1450 m di quota iniziano le prime difficoltà, bisogna superare
qualche passaggio di 1°+/2° che ci porta sul punto alto quotato 1509 m, dalla
parte opposta scendiamo senza difficoltà ma con attenzione sulla sottostante
forcella) – Forcella q.1492 (Scesi in pochi minuti
dalla Cima q.1509 arriviamo sulla forcella, non attacchiamo la ripida cresta
direttamente, ma la traccia si mantiene a mezzacosta sul lato destro, ovest,
poi dopo pochi metri risaliamo il ripido e infido pendio a vista tra paleo e
rocce scegliendo il passaggio migliore per riportarsi sul filo di cresta) – Cima
q.1512 (2° dente) – Forcella q.1507 (La cresta perde
leggermente quota arrivando su una seconda forcella, come prima non risaliamo
direttamente, ma la traccia aggira sul lato destro per poi riportarsi in quota,
in questo caso senza grosse difficoltà) – Cima q.1525 (3° dente. Sulla cima è collocata la
sosta per poter scendere in corda doppia fino la sottostante forcella) – Forcella q.1505 (Ci arriviamo dopo la prima discesa
in corda doppia, continuiamo risalendo facilmente il filo di cresta) – Forcella q.1520 (Superiamo in discesa una placca
rocciosa inclinata, sono solo pochi metri ma bisogna prestare attenzione, una
sosta è collocata poco sotto che per il nostro senso di marcia è
inutilizzabile. Dalla forcella ora inizia la ripidissima e infida risalita su
traccia tra paleo e roccette per l’anticima della Pania Secca, si mantiene nel
pendio poco sotto il filo di cresta sul versante della Pania Verde) – Anticima q.1688 (La faticosissima
risalita ci fa raggiungere l’anticima della Pania Secca, lo stretto intaglio
che la separa dalla cima principale è impressionante, alla nostra destra è
collocata la sosta per la seconda calata in doppia) – Forcella
q.1668 (Stretto e angusto intaglio che la separa l’anticima dalla Pania
Secca dove convergono il canale Trimpello a sinistra e il canale nord/ovest a
destra. Ora bisogna risalire la ripidissima e verticale cresta con passaggi di
2°+ in piena esposizione, alcuni spit ci vengono in aiuto per assicurarci con
corda) –
Pania Secca q.1711 (Indicazioni
sulla vetta. Ora si scende per la via normale su traccia non segnata con
direzione sud/ovest puntando al visibile rifugio Rossi alla Pania posizionato
sotto l’originale Naso dell’Uomo Morto) – CAI 7 q.1518 (Innesto sul CAI 7, lo teniamo a
sinistra che sale al rifugio Rossi alla Pania) – Rifugio
Rossi alla Pania q.1609 (Oltrepassiamo il rifugio e continuiamo sul CAI 7) – Focetta del Puntone q.1611 (Dopo una
breve discesa siamo al valico della Focetta del Puntone, incrocio con cartelli
CAI: a sinistra il CAI 7 a mezzacosta conduce a Foce di Valli e al CAI 126 per
la cima della Pania della Croce, noi scendiamo a destra con il CAI 139 che
s’inoltra verso la Borra di Canala, direzione nord) – Deviazione q.1555 (Lasciamo il CAI 139 che continua
la discesa verso la Borra di Canala, andiamo dritto a sinistra su sentiero
detritico che è la via normale per il Pizzo delle Saette, segni azzurri e
indicazioni, direzione nord/ovest) – Crinale q.1706 (L’ultimo tratto in
ripida salita ci fa guadagnare il crinale che collega la Pania della Croce a
sinistra in salita, al Pizzo delle Saette a destra in discesa, quindi andiamo
in direzione di quest’ultimo, nord. Perso quota e percorso un tratto in
falsopiano, inizia la risalita a zig-zag che avviene nella parete sud della
montagna su traccia rocciosa e sdrucciolevole, segni azzurri) – Pizzo delle Saette q.1720 (Omino di
sassi sulla cima con scritta, torniamo sui nostri passi) – Crinale q.1706 (Tralasciamo a sinistra
la via normale dalla quale siamo saliti e continuiamo a tenere fedelmente il
crinale che continua a salire, segni assenti e direzione sud/est, il passaggio
è agevole ma l’esposizione sul versante della Borra di Canala è notevole) – CAI
126 q.1755 (Innesto sul sentiero CAI 126 che sale alla nostra destra dal
rifugio Del Freo e in questo punto raggiunge il nostro crinale continuando poco
sotto lo stesso, quindi lo teniamo in salita) – Callare della Pania q.1832 (Cartelli sul crinale: a
sinistra il CAI 126 scende ripidamente nel versante opposto verso il rifugio
Rossi, noi teniamo il filo del crinale in vista della vicina croce di vetta
della Pania della Croce, direzione sud) – Pania
della Croce q.1858 (Grande croce di vetta e panorama a 360°, torniamo sui
nostri passi) – Callare
della Pania q.1832 (Ora riprendiamo il CAI 126 e scendiamo ripidamente a
destra attraverso il Canale dell’Inferno, direzione est) – Bivio q.1625 (Al termine della discesa nel
Canale dell’Inferno ci innestiamo sul CAI 7, cartelli: a destra il sentiero
sale verso il passo degli Uomini della neve, noi andiamo a sinistra) – Focetta del Puntone q.1611 (Ripercorriamo il
percorso già fatto sul CAI 7 per tornare al rifugio Rossi alla Pania) – Rifugio Rossi alla Pania q.1609 (Continuiamo sul
CAI 7 che scende in direzione della Pania Secca) – CAI 7 q.1518 (Tralasciamo il sentiero
della via normale che sale alla Pania Secca già percorso in precedenza, stiamo sul
CAI 7 che continua a scendere virando a sinistra, direzione nord) – Deviazione
q.1464 (Il CAI 7 entra nel bosco e in breve lo lasciamo per intraprendere
l’abbandonato “Sentiero del Pastore” sulla nostra destra, indicazioni e segni
assenti. Attenzione che l’imbocco non è semplice trovarlo, in seguito ci sono
numerosi omini di sasso) – Forestale
q.1253 (Il “Sentiero del Pastore” si innesta sulla forestale che nasce
proprio da questo punto) – Baita Roberto Nobili q.1219 (Piccola
casina e piazzola adibita a eliporto) – Baita
q.1194 (Piccola casina, bivio: a sinistra dietro la baita il sentiero
indicato da un cartello conduce dopo 50 metri alla Capanna Pania Alpina e
all’innesto sul CAI 7, continuiamo sulla forestale) – Carrozzabile q.1127 (Oltrepassata la
sbarra ci innestiamo sulla carrozzabile in località Piglionico, a poca distanza
sulla sinistra c’è la cappella ai caduti, andiamo a destra fino all’automobile)
–
Arrivo q.1128.
DISLIVELLO TOTALE: 1200 m
QUOTA MASSIMA: Pania della Croce q.1858
LUNGHEZZA: 10,5 km
DIFFICOLTA: EE+/PD
NOTE:
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Sentieri
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Itinerario molto lungo e difficile che
potremmo separare in due giri ben distinti:
1) La Cresta dei Denti della Pania Secca o Denti della Coronessa è riferita
solo a escursionisti molto esperti delle alpi Apuane o alpinisti. E’
completamente priva di segnatura o indicazioni e le difficoltà aumentano
lungo il proseguo della cresta. Ci sono da effettuare due discese in corda
doppia e ci vuole piede fermo e disinvoltura per affrontare ripidi pendii e
piccole arrampicate su roccia max. II°+
Materiale usato: imbrago, discensore, casco e due corde da
30 m, qualche rinvio ci può assicurare nella ripidissima salita finale dalla Forcella
q.1668 che separa l’anticima dalla Pania Secca dove sono presenti alcuni spit
o anelli di ferro. Da fare solo con buona visibilità e terreno asciutto.
2) La percorrenza delle cime della Pania
Secca (discesa per via normale), Pania della Croce e Pizzo delle Saette è per escursionisti esperti dove solo
quest’ultimo comporta una maggiore attenzione e piede fermo per alcuni
passaggi facili ma non banali. Il comprensorio è molto frequentato.
- Allo stato attuale l’imbocco del
vecchio Sentiero del Pastore non è molto evidente, sul CAI 7 non vi è alcuna indicazione né segni, passa sicuramente
inosservato, una volta intrapreso però il sentierino è sempre palese e ben
evidenziato da numerosi omini di sasso, è sicuramente una bella alternativa al
CAI 7 per tornare a Piglionico.
Aggiornamento: in data luglio 2023 sono stati creati sei nuovi sentieri tematici “didattico-emozionali” ad anello nel gruppo delle Panie, connessi con la rete sentieristica esistente, incentrati sulla figura e sull’identità culturale di Fosco Maraini che, dal 1975 alla sua morte, ha abitato il casolare della Pasquigliora ed in fine ha scelto di riposare per sempre nel cimitero dell’Alpe di Sant’Antonio. I sentieri, con livelli di difficoltà diversi, sono segnalati in bianco/rosso con la sigla FM
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Rifugi-Bivacchi
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- Rifugio Rossi alla Pania sul CAI 7 a
q.1609 poco sotto il “Naso dell’Uomo Morto”
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Fonti
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- Fonte sul CAI 7 poco sotto il rifugio Rossi alla Pania.
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TEMPI RILEVATI netti:
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Tempo
Totale
(ore)
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TEMPI RILEVATI netti:
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Tempo
Totale (ore)
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Partenza
q.1128
|
0,00
|
Pizzo delle Saette
|
4,45
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Cima q.1509
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1,15
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Crinale q.1706
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5,03
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Forcella q.1492
|
1,20
|
CAI 126 q.1755
|
5,20
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Cima q.1512
|
/
|
Callare della Pania
|
5,35
|
Forcella q.1507
|
1,32
|
Pania
della Croce
|
5,42
|
Cima q.1525
|
/
|
Callare della Pania
|
5,50
|
Forcella q.1505
|
1,40
|
Bivio q.1625
|
6,18
|
Forcella q.1520
|
1,47
|
Focetta
del Puntone
|
6,22
|
Anticima q.1688
|
2,25
|
Rifugio
Rossi alla Pania
|
/
|
Forcella q.1668
|
2,30
|
CAI 7 q.1518
|
6,42
|
Pania Secca
|
2,45
|
Deviazione
q.1464
|
6,49
|
CAI 7 q.1518
|
3,35
|
Forestale q.1253
|
7,20
|
Rifugio
Rossi alla Pania
|
3,33
|
Baita
Roberto Nobili
|
7,27
|
Focetta
del Puntone
|
3,43
|
Baita
q.1194
|
7,31
|
Deviazione
q.1555
|
3,49
|
Carrozzabile
q.1127
|
7,40
|
Crinale
q.1706
|
4,27
|
Arrivo
q.1128
|
7,45
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Forcella q.1492 (Scesi in pochi minuti
dalla Cima q.1509 arriviamo sulla forcella, non attacchiamo la ripida cresta
direttamente, ma la traccia si mantiene a mezzacosta sul lato destro, ovest,
poi dopo pochi metri risaliamo il ripido e infido pendio a vista tra paleo e
rocce scegliendo il passaggio migliore per riportarsi sul filo di cresta)
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Dalla Pania Secca si scende per la via
normale su traccia non segnata con direzione sud/ovest puntando al visibile
rifugio Rossi alla Pania posizionato sotto l’originale Naso dell’Uomo Morto
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Crinale q.1706
(L’ultimo tratto in ripida salita ci fa guadagnare il crinale che collega la
Pania della Croce a sinistra in salita, al Pizzo delle Saette a destra in
discesa, quindi andiamo in direzione di quest’ultimo, nord. Perso quota e
percorso un tratto in falsopiano, inizia la risalita a zig-zag che avviene
nella parete sud della montagna su traccia rocciosa e sdrucciolevole, segni
azzurri)
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