DATA: 16 maggio 2019
PARTENZA: Dal
valico tosco/emiliano del passo dell’Abetone scendiamo nel versante toscano per
circa 18 km arrivando al paese de La Lima, da qui andiamo a destra percorrendo
la SS.12 per Bagni di Lucca fino alla località Pontecoccia (9 km da La Lima),
quindi lasciamo la statale e risaliamo a destra la stradina che conduce e
termina al paese di Vico Pancellorum (Oltrepassata la pieve di San Paolo e in
prossimità del ristorante Baldabò, dobbiamo tenere la stradina a sinistra che
aggira l’abitato e conduce fino alla parte alta del paese presso un parcheggio
e punto di fermata del bus, esattamente 4,2 km dalla SS.12)
ITINERARIO:
Vico Pancellorum q.656 (Nell’area parcheggio
di Vico Pancellorum Alta, a destra inizia il vicolo “via Fosso” che è interdetto
al transito delle auto e conduce all’interno del paese, a sinistra c’è una
stradina asfaltata e subito sopra il sentiero per la Croce di Castello che
prendiamo indicato da un vecchio cartello, segni assenti. Inizialmente passa
tra le recinzioni di due vecchie case, poi risalendo s’inoltra nel bosco) – Bivio
q.713 (Arriviamo a una tabella, a sinistra curva a U e c’è un sentiero
abbandonato, noi continuiamo dritto sul sentiero a mezzacosta non segnato ma
ben marcato, direzione nord/est) – Bivio q.872 (Siamo nel rado bosco, a
sinistra il sentiero sale alla Croce di Castello indicata da un cartello,
continuiamo sul sentiero a mezzacosta, segni assenti) – Deviazione q.895
(Lasciamo il sentiero a mezzacosta, cominciamo a salire ripidamente a sinistra
iniziando la via degli Scappi su traccia nel bosco contrassegnata da bolli
rossi, scritta sul tronco la indica) – Canale
detritico q.960 (Costeggiata una parete rocciosa arriviamo a un largo
canale detritico, lo dobbiamo attraversare e dalla parte opposta prendiamo un canale
detritico secondario che sfocia proprio su questo principale) – Canale
detritico q.1000 (Il canalino secondario va risalito integralmente con
fatica ma senza difficoltà di rilievo, poi sui 1000 metri quando questo si
esaurisce e ci costringerebbe a un arrampicata su roccia, noi lo dobbiamo
lasciare. Sul suo bordo destro dobbiamo individuare con fatica l’esilissima
traccia nel ripido costone erboso con rada boscaglia che risaliamo, purtroppo
in questo frangente i bolli rossi non ci sono, in breve possiamo notare come
questo costone separi il canale appena lasciato da un terzo canalino detritico che
troviamo dalla parte opposta) – Canale
detritico q.1030 (Risalito il costone erboso paralleli a questo terzo
canalino, in questo punto lo attraversiamo e ci allontaniamo mantenendo la
ripida ascesa nel pendio con rada boscaglia cercando
di individuare un esile traccia di passaggio e qualche bollo rosso, direzione
nord/est) – Spallone q.1095 (La ripida salita ci
fa uscire dal bosco presso un crinalino, risalendo per pochi metri a destra si
raggiunge il punto alto molto panoramico, noi invece lo percorriamo a sinistra
dove in breve si esaurisce presso un grande contrafforte roccioso. I bolli
rossi ora ben visibili ci guidano facendolo aggirare sulla destra dove una
rampa ci fa guadagnare quota per buona traccia, giungiamo ai piedi di un
angusto canalino che si affronta faticosamente ma senza difficoltà, è il
Borrino degli Scappi) – Sella degli Scappi q.1245 (Usciti dall’angusto
canalino del Borrino degli Scappi è evidente il nostro percorso finale che ci
porta a salire ripidamente il pendio con direzione nord/ovest alla visibile
cresta sommitale e costeggiando la colata detritica che scende dalla Sella degli
Scappi. Ora percorriamo la cresta priva di tracce o segni risalendo a destra,
direzione nord, è molto aerea ma non ci sono difficoltà di rilievo) – Cima q.1294 (Cima
anonima quotata 1294 da IGM, ora davanti a noi è ben visibile la caratteristica
cima di colore scuro del Balzo Nero che dobbiamo raggiungere) – Croce
q.1268 (Piccola croce di metallo e targa a ricordo di un escursionista. Ora
inizia la salita finale al Balzo Nero, che dopo un tratto di cresta ci porta ad
affrontare le caratteristiche rocce sedimentarie di breccia nera che
caratterizzano la cima, vengono affrontate direttamente o ai lati senza
passaggio obbligato, passaggi di 1°) – Balzo Nero q.1315 (Scritta in metallo
sulla roccia e libro delle firme, dalla parte opposta ora scendiamo per il
comodo sentierino che è anche la via normale alla cima, segni CAI molto
sbiaditi, direzione nord/est) – I
Piani q.1175 (Siamo all’interno del bosco, bivio con cartelli e innesto sul
CAI 8: a destra conduce al Poggio degli Agli e verso il monte Caligi, noi lo
teniamo a sinistra in leggera discesa) – Fonte q.1120 (Fonte con
poca acqua all’interno del bosco) – Bivio
q.1075 (Usciamo temporaneamente dal bosco presso una dorsalina erbosa e c’è
il bivio, cartelli assenti: a sinistra il CAI 8 curva a gomito a sinistra in
discesa rientrando nel bosco, noi andiamo dritto per sentierino in piano poco
evidente che è CAI 8/B, in breve vira a destra facendoci entrare nel bosco
perdendo quota) – Rio Fonte del Boschetto
q.885 (La costante discesa nel fitto bosco ci conduce al corso d’acqua, la
parte finale del CAI 8/B è poco evidente e in stato di abbandono, attenzione ai
segni, ora guadiamo il rio Fonte del Boschetto e procediamo in falsopiano dalla
parte opposta, direzione ovest) – Fosso
q.853 (Corso d’acqua che nasce dalla confluenza dei fossi Forcone e Colle
Aperto, lo guadiamo cercando di individuare il sentiero CAI 8/B dalla parte opposta, la segnatura è vecchia e sporadica) – Fosso
q.852 (Piccolo fosso d’acqua affluente della Coccia di Vico) – Bivio
q.845 (A destra a ritroso sale una sottile ma marcata traccia non segnata
per la Foce delle Terre Rosse sul crinale nord del monte Cimo, potrebbe passare
inosservata, continuiamo a mezzacosta sul nostro CAI 8/B con direzione sud e
paralleli al corso d’acqua della Coccia di Vico
sotto di noi) – Croce Barsanti q.834 (Piccola croce di
cemento alla sinistra del sentiero, dopo averla oltrepassata il CAI 8/B procede a mezzacosta per pochi minuti, poi curva a
gomito a sinistra in ripida discesa verso la Coccia di Vico) – Coccia
di Vico q.780 (Al termine della discesa arriviamo alla spettacolare forra
della Coccia di Vico, ora il CAI 8/B l’attraversa e si mantiene parallelo poco
sopra, ma in seguito ci sposteremo diverse volte a destra, a sinistra, o
percorrendo il letto asciutto del torrente caratterizzato da ciottoli di sasso)
– Deviazione q.716 (Il CAI 8/B risalendo
a sinistra questa volta lascia definitivamente la Coccia di Vico, se procediamo
dritto per poche decine di metri arriviamo all’evidente presa d’acqua del
Pollatoio) – Pollatoio q.706 (La presa d’acqua è
posizionata nel punto in cui dal letto asciutto della Coccia di Vico
improvvisamente fuori esce l’acqua rendendolo impercorribile, dopo la visita
torniamo sui nostri passi) – Deviazione q.716 (Ora riprendiamo il CAI
8/B che si allontana gradualmente dalla Coccia di Vico) – Bivio q.710 (Innesto sul CAI 8, a
sinistra sale riportando a I Piani, lo teniamo dritto in falsopiano paralleli alla
Coccia di Vico ora molto sotto di noi) – Croce q.672 (Piccola croce di metallo
poco sopra il sentiero, alle nostre spalle in lontananza possiamo notare lo
stretto intaglio della Fessa, proseguiamo e il CAI 8 si allarga a forestale) – Bivio
q.664 (Cartelli assenti: a destra a ritroso scende un sentiero abbandonato,
segni azzurri, teniamo la forestale oltrepassando una fontana) – Bivio
q.620 (A sinistra in salita inizia un largo sentiero abbandonato, stiamo
sulla forestale) – Asfaltata q.619 (Innesto sulla curva a
U della strada asfaltata, cartelli e tabella, la risaliamo a sinistra) – Bivio
q.623 (Presso un grande crocifisso c’è la biforcazione della strada, stiamo
su quella principale in salita) – Vico Pancellorum q.656.
NOTE:
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LUNGHEZZA: 9 km
DIFFICOLTA: EE
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DISLIVELLO TOTALE: 800 m
QUOTA MASSIMA: Balzo Nero q.1315
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Sentieri
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- Il sentiero che da Vico Pancellorum
conduce all’attacco della via degli Scappi è privo di segnatura.
- La via degli Scappi è caratterizzata da
un esile traccia marcata da bolli rossi, nel tratto compreso tra il 2° canale
detritico e lo Spallone q.1095 la segnatura è sporadica/assente e potrebbe
creare difficoltà di orientamento ai meno esperti, siamo in un territorio
molto selvaggio.
- La cresta dalla Sella degli Scappi fino
la vetta del Balzo Nero non è segnata e non è presente traccia di passaggio,
la cresta è aerea e rocciosa ma ben percorribile, passaggi di 1° sulle rocce
nere che caratterizzano la vetta, le risaliamo a vista senza passaggio obbligato.
- Palesemente poco frequentato il sentiero
CAI 8/B che scende per inoltrarci nel greto della Coccia di Vico, segnatura
sporadica e sentiero poco evidente in prossimità del Rio Fonte del Boschetto. Aggiornamento aprile 2023: Un cartello vieta l'accesso alla via degli Scappi dal 1 marzo al 30 settembre per preservare la riproduzione di specie ornitiche
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Rifugi-Bivacchi
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- Assenti
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Fonti
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-
Fontana nel parcheggio di Vico Pancellorum Alta.
-
Fonte sul CAI 8 dopo avere oltrepassato I Piani. (Poca acqua).
-
Fontana sulla forestale CAI 8 (dopo il Bivio q.653).
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TEMPI RILEVATI:
|
Tempo
Totale
(ore)
|
Vico Pancellorum
|
0,00
|
Bivio
q.713
|
0,06
|
Bivio
q.872
|
0,22
|
Deviazione
q.895
|
0,33
|
Canale
detritico q.960
|
0,41
|
Canale
detritico q.1000
|
0,48
|
Canale
detritico q.1030
|
0,53
|
Spallone
|
1,06
|
Sella
degli Scappi
|
1,25
|
Cima
q.1294
|
/
|
Croce
q.1268
|
1,35
|
Balzo
Nero
|
1,40
|
Piani
|
1,59
|
Fonte q.1120
|
2,05
|
Bivio
q.1075
|
2,09
|
Rio Fonte del Boschetto
|
2,30
|
Fosso
q.853
|
2,37
|
Fosso
q.852
|
2,42
|
Bivio q.845
|
2,44
|
Croce
Barsanti
|
2,45
|
Coccia di Vico
|
2,52
|
Deviazione q.716
|
3,15
|
Pollatoio
(Presa acqua)
|
3,17
|
Deviazione
q.716
|
3,19
|
Bivio q.710
|
3,27
|
Croce q.672
|
3,40
|
Bivio q.624
|
3,43
|
Bivio
q.620
|
3,55
|
Asfaltata q.619
|
3,56
|
Bivio q.623
|
3,57
|
Vico Pancellorum
|
4,02
|
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Spallone
q.1095 (La ripida salita ci fa uscire dal bosco presso un crinalino,
risalendo per pochi metri a destra si raggiunge il punto alto molto
panoramico, noi invece lo percorriamo a sinistra dove in breve si esaurisce
presso un grande contrafforte roccioso. I bolli rossi ora ben visibili ci
guidano facendolo aggirare sulla destra dove una rampa ci fa guadagnare quota
per buona traccia, giungiamo ai piedi di un angusto canalino che si affronta
faticosamente ma senza difficoltà, è il Borrino degli Scappi)
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La cresta
dietro di noi dopo avere lasciato la Sella degli Scappi
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Cima q.1294 (Cima anonima quotata 1294 da
IGM, ora davanti a noi è ben visibile la caratteristica cima di colore scuro
del Balzo Nero che dobbiamo raggiungere)
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