venerdì 26 luglio 2019

Balzo Nero (via degli Scappi) EE

Questi modesti rilievi montuosi posti tra l'appennino Tosco/Emiliano e le Alpi Apuane risultano molto selvaggi e generalmente poco frequentati, l'ascesa al Balzo Nero tramite la vecchia traccia degli Scappi è tutt'altro che banale. Seppur priva di difficoltà tecniche, dobbiamo essere escursionisti esperti dotati di senso dell'orientamento e questa montagna ci saprà ripagare della fatica fatta, al ritorno percorriamo l' angusta forra della Coccia di Vico che ci farà cambiare radicalmente scenario.

DATA: 16 maggio 2019

PARTENZA: Dal valico tosco/emiliano del passo dell’Abetone scendiamo nel versante toscano per circa 18 km arrivando al paese de La Lima, da qui andiamo a destra percorrendo la SS.12 per Bagni di Lucca fino alla località Pontecoccia (9 km da La Lima), quindi lasciamo la statale e risaliamo a destra la stradina che conduce e termina al paese di Vico Pancellorum (Oltrepassata la pieve di San Paolo e in prossimità del ristorante Baldabò, dobbiamo tenere la stradina a sinistra che aggira l’abitato e conduce fino alla parte alta del paese presso un parcheggio e punto di fermata del bus, esattamente 4,2 km dalla SS.12)






ITINERARIO: Vico Pancellorum q.656 (Nell’area parcheggio di Vico Pancellorum Alta, a destra inizia il vicolo “via Fosso” che è interdetto al transito delle auto e conduce all’interno del paese, a sinistra c’è una stradina asfaltata e subito sopra il sentiero per la Croce di Castello che prendiamo indicato da un vecchio cartello, segni assenti. Inizialmente passa tra le recinzioni di due vecchie case, poi risalendo s’inoltra nel bosco)      Bivio q.713 (Arriviamo a una tabella, a sinistra curva a U e c’è un sentiero abbandonato, noi continuiamo dritto sul sentiero a mezzacosta non segnato ma ben marcato, direzione nord/est)      Bivio q.872 (Siamo nel rado bosco, a sinistra il sentiero sale alla Croce di Castello indicata da un cartello, continuiamo sul sentiero a mezzacosta, segni assenti)   –   Deviazione q.895 (Lasciamo il sentiero a mezzacosta, cominciamo a salire ripidamente a sinistra iniziando la via degli Scappi su traccia nel bosco contrassegnata da bolli rossi, scritta sul tronco la indica)      Canale detritico q.960 (Costeggiata una parete rocciosa arriviamo a un largo canale detritico, lo dobbiamo attraversare e dalla parte opposta prendiamo un canale detritico secondario che sfocia proprio su questo principale)   Canale detritico q.1000 (Il canalino secondario va risalito integralmente con fatica ma senza difficoltà di rilievo, poi sui 1000 metri quando questo si esaurisce e ci costringerebbe a un arrampicata su roccia, noi lo dobbiamo lasciare. Sul suo bordo destro dobbiamo individuare con fatica l’esilissima traccia nel ripido costone erboso con rada boscaglia che risaliamo, purtroppo in questo frangente i bolli rossi non ci sono, in breve possiamo notare come questo costone separi il canale appena lasciato da un terzo canalino detritico che troviamo dalla parte opposta)    Canale detritico q.1030 (Risalito il costone erboso paralleli a questo terzo canalino, in questo punto lo attraversiamo e ci allontaniamo mantenendo la ripida ascesa nel pendio con rada boscaglia cercando di individuare un esile traccia di passaggio e qualche bollo rosso, direzione nord/est)     Spallone q.1095 (La ripida salita ci fa uscire dal bosco presso un crinalino, risalendo per pochi metri a destra si raggiunge il punto alto molto panoramico, noi invece lo percorriamo a sinistra dove in breve si esaurisce presso un grande contrafforte roccioso. I bolli rossi ora ben visibili ci guidano facendolo aggirare sulla destra dove una rampa ci fa guadagnare quota per buona traccia, giungiamo ai piedi di un angusto canalino che si affronta faticosamente ma senza difficoltà, è il Borrino degli Scappi)      Sella degli Scappi q.1245 (Usciti dall’angusto canalino del Borrino degli Scappi è evidente il nostro percorso finale che ci porta a salire ripidamente il pendio con direzione nord/ovest alla visibile cresta sommitale e costeggiando la colata detritica che scende dalla Sella degli Scappi. Ora percorriamo la cresta priva di tracce o segni risalendo a destra, direzione nord, è molto aerea ma non ci sono difficoltà di rilievo)   –   Cima q.1294 (Cima anonima quotata 1294 da IGM, ora davanti a noi è ben visibile la caratteristica cima di colore scuro del Balzo Nero che dobbiamo raggiungere)    Croce q.1268 (Piccola croce di metallo e targa a ricordo di un escursionista. Ora inizia la salita finale al Balzo Nero, che dopo un tratto di cresta ci porta ad affrontare le caratteristiche rocce sedimentarie di breccia nera che caratterizzano la cima, vengono affrontate direttamente o ai lati senza passaggio obbligato, passaggi di 1°)   Balzo Nero q.1315 (Scritta in metallo sulla roccia e libro delle firme, dalla parte opposta ora scendiamo per il comodo sentierino che è anche la via normale alla cima, segni CAI molto sbiaditi, direzione nord/est)      I Piani q.1175 (Siamo all’interno del bosco, bivio con cartelli e innesto sul CAI 8: a destra conduce al Poggio degli Agli e verso il monte Caligi, noi lo teniamo a sinistra in leggera discesa)    –   Fonte q.1120 (Fonte con poca acqua all’interno del bosco)      Bivio q.1075 (Usciamo temporaneamente dal bosco presso una dorsalina erbosa e c’è il bivio, cartelli assenti: a sinistra il CAI 8 curva a gomito a sinistra in discesa rientrando nel bosco, noi andiamo dritto per sentierino in piano poco evidente che è CAI 8/B, in breve vira a destra facendoci entrare nel bosco perdendo quota)    –   Rio Fonte del Boschetto q.885 (La costante discesa nel fitto bosco ci conduce al corso d’acqua, la parte finale del CAI 8/B è poco evidente e in stato di abbandono, attenzione ai segni, ora guadiamo il rio Fonte del Boschetto e procediamo in falsopiano dalla parte opposta, direzione ovest)      Fosso q.853 (Corso d’acqua che nasce dalla confluenza dei fossi Forcone e Colle Aperto, lo guadiamo cercando di individuare il sentiero CAI 8/B dalla parte opposta, la segnatura è vecchia e sporadica)     Fosso q.852 (Piccolo fosso d’acqua affluente della Coccia di Vico)    Bivio q.845 (A destra a ritroso sale una sottile ma marcata traccia non segnata per la Foce delle Terre Rosse sul crinale nord del monte Cimo, potrebbe passare inosservata, continuiamo a mezzacosta sul nostro CAI 8/B con direzione sud e paralleli al corso d’acqua della Coccia di Vico sotto di noi)      Croce Barsanti q.834 (Piccola croce di cemento alla sinistra del sentiero, dopo averla oltrepassata il CAI 8/B procede a mezzacosta per pochi minuti, poi curva a gomito a sinistra in ripida discesa verso la Coccia di Vico)    Coccia di Vico q.780 (Al termine della discesa arriviamo alla spettacolare forra della Coccia di Vico, ora il CAI 8/B l’attraversa e si mantiene parallelo poco sopra, ma in seguito ci sposteremo diverse volte a destra, a sinistra, o percorrendo il letto asciutto del torrente caratterizzato da ciottoli di sasso)   Deviazione q.716 (Il CAI 8/B risalendo a sinistra questa volta lascia definitivamente la Coccia di Vico, se procediamo dritto per poche decine di metri arriviamo all’evidente presa d’acqua del Pollatoio)    Pollatoio q.706 (La presa d’acqua è posizionata nel punto in cui dal letto asciutto della Coccia di Vico improvvisamente fuori esce l’acqua rendendolo impercorribile, dopo la visita torniamo sui nostri passi)    Deviazione q.716 (Ora riprendiamo il CAI 8/B che si allontana gradualmente dalla Coccia di Vico)    Bivio q.710 (Innesto sul CAI 8, a sinistra sale riportando a I Piani, lo teniamo dritto in falsopiano paralleli alla Coccia di Vico ora molto sotto di noi)    Croce q.672 (Piccola croce di metallo poco sopra il sentiero, alle nostre spalle in lontananza possiamo notare lo stretto intaglio della Fessa, proseguiamo e il CAI 8 si allarga a forestale)   –   Bivio q.664 (Cartelli assenti: a destra a ritroso scende un sentiero abbandonato, segni azzurri, teniamo la forestale oltrepassando una fontana)    Bivio q.620 (A sinistra in salita inizia un largo sentiero abbandonato, stiamo sulla forestale)    Asfaltata q.619 (Innesto sulla curva a U della strada asfaltata, cartelli e tabella, la risaliamo a sinistra)     Bivio q.623 (Presso un grande crocifisso c’è la biforcazione della strada, stiamo su quella principale in salita)    Vico Pancellorum q.656.
 

NOTE:
LUNGHEZZA: 9 km
DIFFICOLTA: EE
DISLIVELLO TOTALE: 800 m
QUOTA MASSIMA: Balzo Nero q.1315








Sentieri



- Il sentiero che da Vico Pancellorum conduce all’attacco della via degli Scappi è privo di segnatura.

- La via degli Scappi è caratterizzata da un esile traccia marcata da bolli rossi, nel tratto compreso tra il 2° canale detritico e lo Spallone q.1095 la segnatura è sporadica/assente e potrebbe creare difficoltà di orientamento ai meno esperti, siamo in un territorio molto selvaggio.

- La cresta dalla Sella degli Scappi fino la vetta del Balzo Nero non è segnata e non è presente traccia di passaggio, la cresta è aerea e rocciosa ma ben percorribile, passaggi di 1° sulle rocce nere che caratterizzano la vetta, le risaliamo a vista senza passaggio obbligato.

- Palesemente poco frequentato il sentiero CAI 8/B che scende per inoltrarci nel greto della Coccia di Vico, segnatura sporadica e sentiero poco evidente in prossimità del Rio Fonte del Boschetto.

Aggiornamento aprile 2023: Un cartello vieta l'accesso alla via degli Scappi dal 1 marzo al 30 settembre per preservare la riproduzione di specie ornitiche


Rifugi-Bivacchi
- Assenti

Fonti
- Fontana nel parcheggio di Vico Pancellorum Alta.
- Fonte sul CAI 8 dopo avere oltrepassato I Piani. (Poca acqua).
- Fontana sulla forestale CAI 8 (dopo il Bivio q.653).




TEMPI RILEVATI:
Tempo
      Totale
      (ore)
Vico Pancellorum
0,00
Bivio q.713
0,06
Bivio q.872
0,22
Deviazione q.895
0,33
Canale detritico q.960
0,41
Canale detritico q.1000
0,48
Canale detritico q.1030
0,53
Spallone
1,06
Sella degli Scappi
1,25
Cima q.1294
/
Croce q.1268
1,35
Balzo Nero
1,40
Piani
1,59
Fonte q.1120
2,05
Bivio q.1075
2,09
Rio Fonte del Boschetto
2,30
Fosso q.853
2,37
Fosso q.852
2,42
Bivio q.845
2,44
Croce Barsanti
2,45
Coccia di Vico
2,52
Deviazione q.716
3,15
Pollatoio (Presa acqua)
3,17
Deviazione q.716
3,19
Bivio q.710
3,27
Croce q.672
3,40
Bivio q.624
3,43
Bivio q.620
3,55
Asfaltata q.619
3,56
Bivio q.623
3,57
Vico Pancellorum
4,02



Vico Pancellorum q.656 (Area parcheggio di Vico Pancellorum Alta)
Vico Pancellorum q.656 (A sinistra c’è una stradina asfaltata e subito sopra il sentiero per la Croce di Castello che prendiamo indicato da un vecchio cartello)
Inizialmente passa tra le recinzioni di due vecchie case, poi risalendo s’inoltra nel bosco
Bivio q.713 (Arriviamo a una tabella, a sinistra curva a U e c’è un sentiero abbandonato, noi continuiamo dritto sul sentiero a mezzacosta non segnato ma ben marcato, direzione nord/est)
Continuiamo dritto sul sentiero a mezzacosta non segnato ma ben marcato
Bivio q.872 (Siamo nel rado bosco, a sinistra il sentiero sale alla Croce di Castello indicata da un cartello, continuiamo sul sentiero a mezzacosta, segni assenti)

Panorama sulla Penna di Lucchio a sinistra e monte Memoriante a destra
Il paese di Vico Pancellorum dal quale siamo partiti
Deviazione q.895 (Lasciamo il sentiero a mezzacosta, cominciamo a salire ripidamente a sinistra iniziando la via degli Scappi su traccia nel bosco contrassegnata da bolli rossi, scritta sul tronco la indica)
Via degli Scappi
Via degli Scappi
Canale detritico q.960 (Costeggiata una parete rocciosa arriviamo a un largo canale detritico, lo dobbiamo attraversare e dalla parte opposta prendiamo un canale detritico secondario che sfocia proprio su questo principale)

Dalla parte opposta prendiamo un canale detritico secondario che sfocia proprio su questo principale
L’esilissima traccia nel ripido costone erboso con rada boscaglia che risaliamo paralleli al terzo canale detritico
Canale detritico q.1030 (Risalito il costone erboso paralleli a questo terzo canalino, in questo punto lo attraversiamo)
Ci allontaniamo dal terzo canalino detritico mantenendo la ripida ascesa nel pendio con rada boscaglia cercando di individuare un esile traccia di passaggio e qualche bollo rosso, direzione nord/est
Spallone q.1095 (La ripida salita ci fa uscire dal bosco presso un crinalino, risalendo per pochi metri a destra si raggiunge il punto alto molto panoramico, noi invece lo percorriamo a sinistra dove in breve si esaurisce presso un grande contrafforte roccioso. I bolli rossi ora ben visibili ci guidano facendolo aggirare sulla destra dove una rampa ci fa guadagnare quota per buona traccia, giungiamo ai piedi di un angusto canalino che si affronta faticosamente ma senza difficoltà, è il Borrino degli Scappi)

Panorama dallo Spallone q.1095 sulla valle del fosso Diegore
Spallone q.1095 (La ripida salita ci fa uscire dal bosco presso un crinalino, lo percorriamo a sinistra dove in breve si esaurisce presso un grande contrafforte roccioso)
I bolli rossi ora ben visibili ci guidano facendoci aggirare sulla destra il contrafforte roccioso dove una rampa ci fa guadagnare quota per buona traccia
Giungiamo ai piedi di un angusto canalino che si affronta faticosamente ma senza difficoltà, è il Borrino degli Scappi
Giungiamo ai piedi di un angusto canalino che si affronta faticosamente ma senza difficoltà, è il Borrino degli Scappi

Giungiamo ai piedi di un angusto canalino che si affronta faticosamente ma senza difficoltà, è il Borrino degli Scappi
Uscita dal Borrino degli Scappi
Salita finale verso la Sella degli Scappi
Sella degli Scappi q.1245
La cresta dietro di noi dopo avere lasciato la Sella degli Scappi


Cima q.1294 (Cima anonima quotata 1294 da IGM, ora davanti a noi è ben visibile la caratteristica cima di colore scuro del Balzo Nero che dobbiamo raggiungere) 
Primo piano del Balzo Nero
Sulla cresta sud del Balzo Nero
Croce q.1268 (Piccola croce di metallo e targa a ricordo)
Passaggi di 1°

Ora inizia la salita finale al Balzo Nero, che dopo un tratto di cresta ci porta ad affrontare le caratteristiche rocce sedimentarie di breccia nera che caratterizzano la cima, vengono affrontate direttamente o ai lati senza passaggio obbligato, passaggi di 1°
Balzo Nero q.1315
Balzo Nero (Dalla parte opposta ora scendiamo per il comodo sentierino che è anche la via normale alla cima, segni CAI molto sbiaditi, direzione nord/est)
Balzo Nero (Dalla parte opposta ora scendiamo per il comodo sentierino che è anche la via normale alla cima, segni CAI molto sbiaditi, direzione nord/est)
I Piani q.1175 (Siamo all’interno del bosco, bivio con cartelli e innesto sul CAI 8: a destra conduce al Poggio degli Agli e verso il monte Caligi, noi lo teniamo a sinistra in leggera discesa)
Fonte q.1120 (Fonte con poca acqua all’interno del bosco)

Bivio q.1075 (Usciamo temporaneamente dal bosco presso una dorsalina erbosa e c’è il bivio, cartelli assenti: a sinistra il CAI 8 curva a gomito a sinistra in discesa rientrando nel bosco, noi andiamo dritto per sentierino in piano poco evidente che è CAI 8/B)
CAI 8/B
CAI 8/B
Rio Fonte del Boschetto q.885 (La costante discesa nel fitto bosco ci conduce al corso d’acqua)
Fosso q.853 (Corso d’acqua che nasce dalla confluenza dei fossi Forcone e Colle Aperto, lo guadiamo cercando di individuare il sentiero CAI 8/B dalla parte opposta, la segnatura è vecchia e sporadica)
Fosso q.852 (Piccolo fosso d’acqua affluente della Coccia di Vico)

Bivio q.845 (A destra a ritroso sale una sottile ma marcata traccia non segnata per la Foce delle Terre Rosse sul crinale nord del monte Cimo, potrebbe passare inosservata, continuiamo a mezzacosta sul nostro CAI 8/B con direzione sud)
Croce Barsanti q.834 (Piccola croce di cemento)
La forra della Coccia di Vico
La forra della Coccia di Vico
La forra della Coccia di Vico
Pollatoio q.706 (La presa d’acqua è posizionata nel punto in cui dal letto asciutto della Coccia di Vico improvvisamente fuori esce l’acqua)

CAI 8/B
Bivio q.710 (Innesto sul CAI 8, a sinistra sale riportando a I Piani, lo teniamo dritto in falsopiano paralleli alla Coccia di Vico ora molto sotto di noi)
Croce q.672 (Piccola croce di metallo poco sopra il sentiero)
Asfaltata q.619 (Innesto sulla curva a U della strada asfaltata, cartelli e tabella, la risaliamo a sinistra)